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venerdì 12 maggio 2023

Lettere al direttore. Luca Giuffrè: "Zelo si... ma non per tutti".

Gentile Direttore e cari concittadini,

ho finora colpevolmente soprasseduto dal segnalare le circostanze di estremo pericolo derivanti dal cronico malcostume di considerare le strade provinciali di questo Comune come parcheggi privati a tempo indeterminato. Si fa un gran baccano sulla pericolosità delle buche, sui dislivelli del manto stradale, sulle erbacce che invadono le carreggiate, ecc.

Tutto giusto e condivisibile, per carità.

Ma nessuno osa mai menzionare il fatto che lungo le strade provinciali di Lipari sono parcheggiate decine e decine di veicoli che costringono, spesso in prossimità di una curva, ad invadere la corsia opposta facendo rischiare scontri frontali dalle ovvie conseguenze (vedasi ad esempio la SP 179 a circa 300 mt. più in alto della chiesa SS. Annunziata, uno dei tratti più pericolosi dell’isola). Oltre che causare, in alcuni casi, inverosimili ingorghi ed intralcio alla circolazione.

Le forze di Polizia percorrono tali arterie tutti i giorni, soprattutto quelle preposte a disciplinare il traffico in prossimità delle scuole. Tuttavia vedono ma non guardano (c’è una sostanziale differenza tra i due termini!).

Oltretutto una cospicua parte di coloro che parcheggiano in strada lo fa per mera pigrizia, disponendo infatti di garage o spazi privati dove poter parcheggiare. In ogni caso non possedere un garage non li autorizza a parcheggiare dove è vietato! Ricordo a me stesso e non solo a me stesso, infatti, che l’art. 40 del nuovo Codice della Strada al comma 10 lettera a) recita testualmente “è vietata la sosta sulle carreggiate i cui margini sono evidenziati da una striscia continua”. Esattamente come le strade provinciali di questo Comune, tutte dotate di striscia continua e malgrado ciò disseminate di veicoli di ogni genere e dimensione.

Desideravo pertanto, per le motivazioni di cui sopra, invitare la Polizia Municipale, in particolare, ad attivarsi e mettere la parola fine alla grave fattispecie di pericolo testè descritta. Perché tanto, come affermato proprio in questi giorni da una loro agente, “è soltanto una multa, non è la fine del mondo!” (cit.).

Con stima,

Luca Giuffré

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