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mercoledì 11 giugno 2025
Tanti auguri!
Il "Conti" ha salutato ieri tre professori e una operatrice scolastica
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| Foto: Il giornale di Lipari |
A loro un grazie, che è quello dei tanti eoliani, che hanno accompagnato in un tragitto importante della vita, e dell'intera comunità. Unitamente all'augurio per una serena vita da pensionati
Al via dal 16 giugno "Racconti d'estate - Cinema in piazza" del Magazzino di Mutuo soccorso Eolie
Ci sono attimi della nostra vita che non ritorneranno più.
Si può rivivere il tempo? O si racconta soltanto? E quando si narra, il tempo si finge? Si inventa? Si raffigura. Ma non com’è stato davvero.
C’è un tempo dell’incanto, la giovinezza; un tempo del rimpianto, la maturità. C’è un tempo del passaggio e un tempo che (non) possiamo perdere.
Di questo proveremo a raccontare nella nuova rassegna estiva “Racconti d’estate – il cinema in piazza”, ideata e promossa dall’associazione Magazzino di Mutuo Soccorso – Eolie.
Se non ci siete mai stati, è tempo di pensarci!
Ospiti di questa sesta edizione Tecla Insolia, David di Donatello 2025 come "miglior attrice protagonista" per "L'arte della gioia", la regista Sara Petraglia per il film "L'Albero" ed il regista Edgardo Pistone con "Ciao Bambino", "Miglior opera prima" alla Festa del Cinema di Roma 2024.
Ringraziamo il Parco Archeologico Isole Eolie - Museo Luigi Bernabò Brea che ci accoglie ogni anno, il Comune di Lipari per il supporto, Renata Conti - Il Mare Dipinto per la grafica della locandina e Pietro Cremonini per la gentile concessione dell’opera “Sotto il sogno del sole” di suo padre.
Oggi, 11 giugno: San Barnaba
Il Salvatore intanto incominciava a riempire la Giudea dei suoi prodigi, ed una folla grandissima lo seguiva entusiasta. In una delle tante volte che Gesù si recò a Gerusalemme, andò alla piscina probatica, e quivi trovò un uomo da trentotto anni ammalato, e gli domandò: « Vuoi essere guarito? ». Quello rispose: « Signore, non ho nessuno che mi metta nell'acqua quando essa è agitata ». Allora il Signore, mosso a compassione, gli comandò: « Alzati, prendi il tuo letto e cammina ». E quegli si alzò e fu sano sull'istante. Barnaba presente a questo prodigio, credette in Gesù e ne divenne fedele discepolo.
Dopo avere dimorato più di un anno in questa città, avvenne che lo Spirito Santo fece segregare i due apostoli Barnaba e Saulo per la missione alla quale li aveva assunti. Ricevettero allora la pienezza del sacerdozio, l'episcopato, dopodichè abbandonarono Antiochia e conducendo seco Giovanni Marco si recarono a Cipro, poi a Salamina e a Pafo ove il proconsole Sergio Paolo si convertì. Quivi Saulo mutò il suo nome in Paolo. Partiti poi da Pafo andarono a Perge in Panfilia mentre Giovanni Marco ritornava a Gerusalemme. Cacciati di là, raggiunsero Iconio; quivi il Signore diede loro una grande consolazione: la conversione della vergine Tecla. In seguito si recarono a Listri ed in molte altre città nelle quali operarono numerose conversioni.
Dopo il Concilio di Gerusalemme, essendosi Giovanni Marco riunito a Barnaba, Paolo si separò da essi, e preso Sila con sé, partì per l'Asia Minore, mentre Barnaba e Giovanni Marco fecero vela per Cipro. La tradizione ci dice che Barnaba percorse anche l'Egitto e l'Italia.
Nel 485 il santo Martire apparve ad Antemio vescovo di Salamina rivelandogli il luogo della sua sepoltura. Sul suo petto fu trovato un esemplare del Vangelo di S. Matteo, scritto in ebraico di sua propria mano.
PRATICA. Imitiamo S. Barnaba nell'amore al S. Vangelo, facendo oggi un piccolo sacrificio per la sua propagazione.
PREGHIERA. O Dio che ci allieti per i meriti e l'intercessione del tuo beato apostolo Barnaba, concedici propizio di conseguire per i suoi meriti la felicità eterna.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Salamina, in Cipro, il natale di san Barnaba Apostolo, il quale, di nazione Cipriota, ordinato dai discepoli Apostolo delle genti insieme a Pàolo, percorse con lui molte regioni, esercitando l'ufficio della predicazione evangelica a lui affidato; finalmente, andato a Cipro, vi onorò il suo Apostolato con un glorioso martirio. Il suo corpo, al tempo dell'Imperatore Zenone, fu ritrovato per rivelazione dello stesso Barnaba, insieme ad una copia del Vangelo di san Mattéo, trascritta di sua mano dallo stesso Barnaba
PROVERBIO. Se piove per San Barnabà l'uva bianca se ne va
martedì 10 giugno 2025
Sicilia, turismo, in arrivo 135 milioni per le imprese.
«L’obiettivo è potenziare la qualità dell’accoglienza e rendere più competitiva l’offerta turistica dell’Isola – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani –. I numeri confermano l’attrattività della Sicilia: nei primi quattro mesi del 2025, gli arrivi nel segmento degli affitti brevi sono cresciuti del 17,8% e le presenze del 26,1%. Ci aspettiamo un’estate da tutto esaurito: è il momento di investire sull’ospitalità».
Il bando, in fase di celere definizione, prevede agevolazioni per le imprese turistiche con sede in Sicilia, finalizzate a interventi di ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture esistenti. Ammissibili anche progetti per la realizzazione di nuove attività attraverso il recupero o la riconversione di immobili già esistenti.
«Sosterremo gli imprenditori che vogliono migliorare la qualità dei servizi offerti – spiega l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata –. Il criterio principale per l’assegnazione dei contributi sarà l’entità della richiesta: chi chiederà meno, avrà priorità. In caso di parità, sarà premiata l’impresa giovanile o femminile, per incentivare l’occupazione in questi segmenti».
I contributi, a fondo perduto, saranno destinati a micro, piccole, medie e grandi imprese del settore: alberghi, bed and breakfast, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e altre strutture ricettive, comprese le reti d’impresa e le cooperative. Il finanziamento varierà da un minimo di 50 mila euro fino a un massimo di 3,5 milioni per ciascuna domanda.
La selezione avverrà attraverso una procedura valutativa a graduatoria, con due distinti regimi di aiuto: “de minimis” e “in esenzione”, ciascuno con le proprie soglie di finanziamento. Tra i criteri di valutazione anche la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la digitalizzazione degli interventi.
Eoliani che non ci sono più - Riproposizione 68° video (Deceduti Novembre - Dicembre 2022)
In questo video fotografico realizzato con le foto in nostro possesso: Amelia La Greca in Ziino, Antonino Bonino, Antonino Casamento, Bartola Muscarà ved. Perrone, Bartolo Giardina, Bartolo Saltalamacchia, Bruna Immacolata Schmidt, Caterina Sana ved. Busetta, Domenico Lo Nardo "Dominik", Elena Rambotti, Felice Costantino, Giovannino Mandarano, Giuseppe Paino, Graziella Mirabito, Isidoro Turcarelli, Luigi Zaia, Maria Manfrè ved. Beninati, Maria Pia Denaro, ved. Alterio, Maria Velieri in Gullo, Maurizio Sciacca, Nunziata Muleta ved. Famularo
Ancora una vittoria per l'imbattuto Saltalamacchia. L'obiettivo puntato sui mondiali Wbc di muay thai di Verona
Breve riflessione post-referendaria di Pietro lo Cascio
Premetto che non me ne frega niente della Schlein che sostiene che i voti sono più numerosi di quelli presi dalla Meloni, di Vannacci che esulta e di quanti altri hanno voluto usare il referendum come test politico. Premetto che non mi illudevo, in fondo, che le cose andassero diversamente: già domenica mattina alle 8, quando mi sono presentato al seggio tra sguardi quasi sorpresi – ero il terzo dopo un’ora – si respirava l’atmosfera di evidente inutilità del rituale a cui ci stavamo sottoponendo tutti, votanti, scrutatori e forze dell’ordine nei paraggi.
Quello che mi spinge a scrivere queste brevi righe, dunque, non è il desiderio di commentare i risultati fallimentari del referendum, né la prevedibile, bassissima affluenza. È il dato definitivo di Lipari sul quinto quesito, quello che riguardava la cittadinanza ai cittadini extracomunitari, dove il 59,1% dei votanti ha detto sì (a livello nazionale lo ha fatto il 65,4%), mentre il 40,9% ha detto no.
Lipari è uno dei comuni d’Italia con la maggiore percentuale di residenti extracomunitari o stranieri, e dove è sotto gli occhi di tutti un modello di integrazione pienamente – e direi naturalmente – realizzata, senza razzismo, discriminazioni, pregiudizi, conflitti sociali legati al tema dell’appartenenza etnica.
Quando alla Festa dei Popoli vedo lunghe file di persone in paziente attesa del cous-cous e la piazza gremita di gente che balla, penso con orgoglio di appartenere a una stirpe ospitale, che abita un’isola aperta alla diversità e per certi versi felice di esserlo.
Oggi però lo penso meno. Quei quattro cittadini su dieci che hanno barrato il no sulla scheda, quegli otto cittadini che non hanno ritenuto utile dedicare dieci minuti per esprimere un voto, sono l’altra faccia di una medaglia che non giudico, ma che mi stupisce profondamente.
Tutti noi conosciamo almeno uno “straniero maggiorenne extracomunitario” che vive qui e che dovrà aspettare dieci anni per vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana. Dieci anni in cui vivrà le stesse gioie e le stesse miserie di noi che siamo italiani di nascita, in cui sarà uno di noi, ma senza esserlo del tutto. Dieci anni sono tanti. Non siamo eterni: l’aspettativa di vita nel nostro Paese è poco più di ottant’anni, e spesso quei dieci anni potrebbero essere stati i migliori della sua esistenza. Quelli più produttivi, e non intendo in termini lavorativi, ma per la capacità di sognare ancora una vita migliore e dignitosa, dove non sentirsi estranei.
Ma tant’è, bisogna rispettare l’esito del voto democratico.
Ecco, anche la democrazia mi amareggia, oggi. Perché i lavoratori – o gli ex lavoratori – e i loro datori di lavoro hanno potuto esprimere il proprio voto sulle questioni che li riguardavano direttamente. Invece quelli a cui stava più a cuore il quinto quesito referendario no, non lo hanno potuto fare. Abbiamo scelto noi per loro. Secondo me, questa è una democrazia imperfetta, e forse incontrando qualcuno di loro gli chiederò scusa.
Pietro Lo Cascio
Tanti auguri!
I consiglieri d'opposizione: "Un'amministrazione allo sbando: tra bugie, scaricabarile e incapacità."
Continuiamo ad assistere a una sequela imbarazzante di comunicati da parte del sindaco Riccardo Gullo e dell’assessore Iacolino, che, con affanno e goffe giustificazioni, tentano di nascondere l’evidente fallimento della loro amministrazione. Un fallimento che si manifesta in modo drammatico nello stato di abbandono in cui versano le nostre isole, proprio nel cuore della stagione estiva.
Leggiamo con incredulità di futuri “diserbamenti”, “pettinature”, “pulizie straordinarie” e altri interventi che sembrano concepiti come se la stagione turistica non fosse ancora cominciata. Siamo a giugno, e i visitatori si trovano invece davanti a un panorama indecente: strade piene di buche, erbacce ovunque, cumuli di rifiuti – soprattutto nei fine settimana – spiagge sporche e mal gestite. E sulla mancata acquisizione della Bandiera Blu 2025, preferiamo stendere un velo pietoso: l’ennesima occasione sprecata.
Ma il vero capolavoro della propaganda di questa giunta è il continuo scaricabarile. Dopo aver cercato invano di attribuire le proprie responsabilità all’opposizione, ora il sindaco e il suo assessore prendono di mira anche la stampa locale, "colpevole" di non limitarsi a diffondere notizie compiacenti. Peccato che la stessa stampa, quando denunciava i disservizi delle precedenti amministrazioni, veniva applaudita proprio da Iacolino, allora nelle vesti di cittadino indignato. Evidentemente, la libertà di stampa è tollerata solo quando fa comodo.
La bugia più grave, però, resta quella legata al bilancio comunale. Il sindaco continua a ripetere, come un disco rotto, che la colpa della mancata approvazione del bilancio 2024/2026 ricade sull’opposizione. Una menzogna palese. Lo ribadiamo ancora, per chiarezza: il bilancio di previsione non è mai stato trasmesso al Consiglio Comunale. Figuriamoci quello 2025/2027. La verità è semplice e ineludibile: la Giunta non è stata in grado di rispettare i termini di legge né di redigere i documenti obbligatori. Una vergogna amministrativa senza precedenti.
Nel corso del 2024, infatti, è stato trasmesso un solo documento programmatico: il PEF rifiuti 2024–2026. Un atto presentato soltanto a fine novembre, fuori tempo massimo, e per giunta redatto senza alcuna condivisione con i consiglieri comunali. Quel documento conteneva previsioni discutibili, come l’impiego sproporzionato della tassa di sbarco, ed è stato imposto come se si trattasse di un atto di fede. Un insulto all'intelligenza e al ruolo istituzionale del Consiglio.
E anche qualora quel PEF fosse stato approvato – cosa che non è avvenuta – il bilancio non sarebbe comunque stato approvabile, data l’assenza degli altri documenti previsti dalla normativa: PEF idrico, piano triennale delle opere pubbliche, DUP, etc. Niente di tutto ciò è mai arrivato in Aula.
Come se non bastasse, nel 2025 il Comune ha avuto l’ardire di inviare in Consiglio documenti previsioni riferiti all’anno 2024, ignorando completamente la normativa vigente. Ricordiamo a sindaco e giunta che, secondo l’art. 151, comma 8-bis del TUEL e la Circolare regionale n. 33 del 13 ottobre 2022, non è ammessa l’approvazione di atti previsioni per esercizi già trascorsi. Questo è un errore gravissimo, che rivela – nella migliore delle ipotesi – una preoccupante ignoranza della legge. Nella peggiore, un goffo tentativo di prendere in giro Consiglio e cittadini.
La verità è sotto gli occhi di tutti: non siete in grado di amministrare. E ora, nel disperato tentativo di nascondere il disastro, attaccate chi ha osato dire NO a proposte illegittime, fuori tempo massimo e prive di qualunque serietà istituzionale.
A proposito di bilanci, è bene ricordare che la Regione Siciliana ha già inviato al Comune di Lipari diverse diffide per la mancata approvazione del rendiconto 2024. Che cosa si sta aspettando? Anche questo sarà colpa della minoranza?
Su questo – e su molto altro – torneremo presto. E possiamo anticipare che molto probabilmente non saremo soli: la magistratura contabile, infatti, potrebbe avere più di un motivo ad approfondire quanto sta accadendo soprattutto in ambito finanziario, nell’interesse della legalità e della tutela dei cittadini.
I consiglieri comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria
Oggi, 10 giugno: Beata Diana degli Andalò
La beata Diana degli Andalò, soprannome della nobile famiglia bolognese Lovello, nacque a Bologna nel 1200 ed era sorella di Loderingo (ca. 1210-1293) che insieme con Catalano dei Malavolti e con il beato Bartolomeo da Breganze fu uno dei fondatori dei Frati Gaudenti, o Cavalieri di S. Maria, Ordine approvato da Papa Clemente IV nel 1260 con il compito di combattere le eresie e di pacificare le contese tra le fazioni cittadine.
Diana favorì l'insediamento dei Domenicani a Bologna. Ebbe con San Domenico di Guzman, che persuase a fondare anche un monastero femminile nella sua città; tuttavia, il desiderio espresso da Diana potè essere realizzato solo dal successore di San Domenico.
Diana, che avevo avuto una esperienza infelice come monaca tra le Canonichesse - era infatti stata strappata dal monastero a viva forza dai suoi familiari - in questa casa domenicana potè realizzare il suo desiderio di darsi alla vita religiosa.
Divenne così badessa del convento Sant'Agnese di Bologna che fondò insieme a Beato Giordano di Sassonia. La sua memoria viene associata a quella di Cecilia di Bologna e di Amata, dopo il ritrovamento nella medesima tomba, presso il monastero di Sant'Agnese, di tre corpi attribuiti alle tre beate.
Venne beatificata da papa Leone XIII, l'8 agosto 1888
MARTIROLOGIO ROMANO. A Bologna, beata Diana d’Andalò, vergine, che, superati tutti gli mpedimenti posti dalla famiglia, emise voto di vita claustrale nelle mani dello stesso san Domenico, entrando nel monastero di Sant’Agnese da lei stessa fondato.
lunedì 9 giugno 2025
Come eravamo, luoghi, personaggi e cose delle Eolie: "Cento anni di scatti"...slide fotografico
L'esposizione, ideata e curata dalla sezione F.I.D.A.P.A. delle Isole Eolie " Le Sette Sorelle" raccoglieva oltre 100 foto scattate tra la fine dell'Ottocento e la seconda metà del Novecento.
Buona parte delle foto allora esposte appartengono alla collezione di Claudio Merlino.
Nel video fotografico troverete: dal giovanissimo Spartaco Persiani al piccolo Nicola Biviano; da Mons. Re a Padre Agostino; da Franco Scoglio ad Umberto Mirabito "Croscheta"; dal sindaco Vitale a foto del periodo fascista; dal barbiere Bertè ai matrimoni di Bernardi, Natoli e Merlino; dalla preside Conti ai professori De Vita, Megna, De Pasquale, Mammana; da Don Ciccio Restuccia a Giovannino "U scarparu"; dal fotografo Costa allo staff della Pasticceria Subba; da una "stravagante" casa che sorgeva a Canneto al "Mistral" di Sottomonastero e ad altre foto di quella zona... e tante altre foto di luoghi e personaggi
Istruttore di danza abusò di tre minorenni a Lipari, condannato a 13 anni di reclusione in Corte d'Assise
(fonte: Gazzetta del sud) (Nuccio Anselmo) Tredici anni di reclusione. È questa la condanna inflitta dalla Corte d'Assise di Messina al giovane istruttore di danza di Lipari, accusato di violenza sessuale su almeno tre minorenni, fra cui una parente, approfittando sia delle ore di lezione in palestra sia della fiducia che gli avevano accordato i genitori delle giovanissime vittime, le quali all'epoca dei fatti non avevano nemmeno compiuto i 14 anni.
Il procuratore capo di Barcellona, Giuseppe Verzera, che rappresentava l'accusa, all'udienza scorsa aveva chiesto per l'imputato la condanna a 12 anni e 10 mesi per violenza sessuale. Dopo la denuncia dei genitori l'uomo era stato arrestato dai carabinieri nel febbraio dell'anno scorso.
Il primo caso riguarda una ragazzina all'epoca undicenne che veniva affidata all'istruttore ogni mattina dalla madre, che non poteva occuparsene per motivi di lavoro. Secondo il racconto della ragazza in almeno tre occasioni l'istruttore l'avrebbe baciata e palpeggiata. E poi c'era agli atti del processo il caso di un'altra undicenne che sarebbe stata accarezzata nella parti intime dopo averla fatta sedere sulle sue gambe e costretta a baciarlo.
Ed anche una ragazzina sua parente è finita nel triste elenco delle vittime. Durante una lezione di danza, nel tentativo di correggerle la postura, l'ha toccata ed accarezzata minacciando che se lo avesse raccontato a qualcuno avrebbe picchiato la zia. E c'è pure un caso in cui avrebbe picchiato ed insultato un allievo della scuola di danza minacciandolo di tagliargli la gola. Una serie di gravi reati che, dopo le denunce, portarono i carabinieri all'arresto dell'istruttore. I suoi difensori, gli avvocati Cettina Crupi e Daniele Pagano, dopo la lettura della sentenza hanno preannunciato che ricorreranno in appello
L'eolian - milazzese Ramona Parisse vocalist di Lara Fabian nel suo tour europeo
Alessandro Preziosi e Giuseppe Zeno a Salina per ricevere il Premio Massimo Troisi
Seguiti da un pubblico eterogeneo e capaci di spaziare tra cinema, teatro e tv, Preziosi e Zeno tra l’altro hanno in comune con Troisi l’origine napoletana e arricchiranno il parterre di ospiti della manifestazione tra cui l’ospite d’onore Cristina Comencini, gli attori Massimo Boldi, Ezio Greggio, Marina Suma e Maria Grazia Cucinotta, interprete de Il Postino e madrina dell’evento fin dalla prima edizione e i cantautori Daria Biancardi, Mauro Di Maggio, Peppe La Spada e il regista italo-egiziano Luca Sherif.
Alessandro Preziosi, classe 1973, si laurea in giurisprudenza, frequenta poi l'Accademia dei Filodrammatici di Milano, segnalandosi all'attenzione del regista Antonio Calenda che gli affida il ruolo di Laerte nell'Amleto. La popolarità arriva nel 2003 grazie al ruolo di Fabrizio in Elisa di Rivombrosa, che lo consacra al grande pubblico televisivo. Al cinema ha lavorato con registi di rilievo come Ferzan Özpetek (Mine vaganti), i Fratelli Taviani (La masseria delle allodole) Fausto Brizzi (Maschi contro femmine, Femmine contro maschi, Bla Bla baby), Pappi Corsicato (Il volto di un’altra), Roberto Faenza (I Vicerè), Marco Bellocchio (Portobello), Edoardo De Angelis (La vita bugiarda degli adulti). In teatro si è distinto in vari ruoli, tra cui Re Lear, Amleto, Cyrano de Bergerac, Don Giovanni ricevendo ampi consensi. Ha vinto numerosi premi, è apprezzato per la sua versatilità e considerato una figura centrale dello spettacolo italiano.
Giuseppe Zeno, classe 1976, dopo gli studi all’Accademia d’Arte Drammatica di Calabria e, poi all'Accademia d'arte drammatica di Varsavia, nel 97 esordisce in teatro con Le troiane di Euripide per poi proseguire con grandi classici come: Medea, Uno sguardo dal ponte, La lupa, Il sorpasso, I soliti ignoti e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Il grande pubblico lo conosce soprattutto per i suoi ruoli in fiction televisive come Il Paradiso delle Signore, L’onore e il rispetto, Squadra antimafia, Mina Settembre, Luce dei tuoi occhi e Blanca. Interpreterà il ruolo Giovannino Guareschi per la regia di Andrea Porporati su Rai Uno. Al cinema oltre a La Tenerezza di Gianni Amelio ha raggiunto molta notorietà oltreoceano con le produzioni americane "Mafia Mamma" (accanto a Monica Bellucci) e "Muti" (accanto a Morgan Freeman) per la regia di Francesco Cinquemani.
Per celebrare Troisi, sarà fatta un'approfondita retrospettiva a 360 gradi con proiezioni di alcuni da lui diretti, interpretati e documentari dedicati: "Ricomincio da tre" (1981), "Morto Troisi, Viva Troisi" (1982), "Scusate il ritardo" (1983), "Non ci resta che piangere" (1984), "Le vie del Signore sono finite" (1987), "Pensavo fosse amore, invece era un calesse" (1991) e, naturalmente, "Il Postino" (co-regia di Michael Redford, 1994); due pellicole firmate dal maestro Ettore Scola con protagonista Troisi, "Splendor" (1989) e "Il viaggio di capitan Fracassa" (1990); infine, due recenti documentari su Troisi, "Laggiù qualcuno mi ama" di Mario Martone (2023) e "Il mio amico Massimo" di Alessandro Bencivenga (2023).
Tra le proiezioni di quest'anno anche il documentario "La Teoria dei contrasti" realizzato da Duca di Salaparuta per la regia di Carlo Loforti che parla dei contrasti e della contraddizioni dell'area di Bagheria, Aspra e Casteldaccia, nel Palermitano; "Alida" di Mimmo Verdesca (2022), dedicato alla celebre attrice Alida Valli e la commedia "Amici per caso" di Max Nardari (2024) che vanta la partecipazione di Marina Suma, tra i premiati di quest'anno. Tra le opere prime anche il documentario "Iraq, heritage and horizons (2024, diviso in due episodi) di Giuseppe Pirrotta e Dominikia Sankowska.
Marefestival Salina Premio Troisi è gemellato con Nations Award Premio Cinematografico delle Nazioni, Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema, Paladino d'Oro Sport Film Festival, Premio Massimo Troisi Osservatorio sulla Comicità e fa parte della rete Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia.
Torna il "Villaggio della Salute" dell’Asp a Salina per la XIV edizione del Marefestival Salina. Screening gratuiti per costruire una comunità più sana e consapevole.
L'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, guidata dal direttore generale Giuseppe Cuccì, è lieta di annunciare il ritorno del “Villaggio della Salute” in occasione della XIV edizione del Marefestival Salina - Premio Troisi. Questo evento, che si svolgerà presso il Centro congressi e la Guardia Medica in piazza a Malfa (Salina) e rappresenta una preziosa opportunità per promuovere la salute e la prevenzione tra i cittadini. La manifestazione, che unisce salute e cinema, si è affermata negli anni come un'importante piattaforma di sensibilizzazione sui temi della salute pubblica. Il Marefestival è un evento che non solo celebra il cinema, ma si impegna anche a diffondere informazioni vitali sui servizi sanitari disponibili e sull'importanza della prevenzione delle malattie. Le attività del “Villaggio della Salute si terranno venerdì 13 Giugno dalle 16 alle 18 e sabato 14 giugno dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.30. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare attivamente a questo importante evento, dove avranno l'opportunità di ricevere consulenze sanitarie e informazioni utili per migliorare il proprio benessere.
La Direzione strategica dell'Asp, composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi, sottolinea l'importanza cruciale di iniziative di screening e prevenzione. Secondo la Direzione strategica, "la prevenzione rappresenta il pilastro fondamentale per garantire una comunità sana e consapevole. Investire nella salute significa investire nel futuro dei nostri cittadini e della nostra società”. Particolare attenzione è rivolta alle isole Eolie, dove l'accesso a servizi sanitari può risultare più complesso. "Il nostro impegno spiegano i dirigenti Asp è garantire che anche le comunità delle isole Eolie possano beneficiare di attività di screening di alta qualità. Organizzare eventi come il Villaggio della Salute è fondamentale per assicurare che tutti i cittadini, a prescindere dalla loro posizione geografica, abbiano accesso a informazioni e servizi di prevenzione indispensabili per la loro salute".
Il Villaggio della Salute offrirà una serie di attività sanitarie gratuite, tra cui: Accettazione e Infopoint per screening oncologici a cura della dott.ssa Rosaria Cuffari direttrice Centro gestionale screening e della dott.ssa Enrica Stancanelli dirigente medico Uoc screening; visite senologiche a cura della dott.ssa Luisa Puzzo; responsabile Breast Unit presso P.O. Taormina; prenotazione Mammografia in screening a cura del dott. Antonello Farsaci responsabile Uos screening mammografico; ricerca del sangue occulto nelle feci ritirando il kit in Farmacia per lo screening del colon retto; prevenzione dei tumori cutanei e Dermascopia a cura del dott. Paolo Di Marco dirigente medico dermatologo presso P.O. Barcellona Pozzo di Gotto; counseling e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili con indicazione ad eseguire il test gratuito per HIV ed HCV a cura della dott.ssa Letizia Panella responsabile Uos Malattie Infettive presso P.O. Barcellona Pozzo di Gotto; promozione vaccinazioni a cura della dott.ssa Teresa Piccolo; screening cardiovascolare a cura della dott.ssa Eliana Tripodo dirigente medico Uoc centro gestionale screening; prevenzione del diabete e controllo glicemia a cura del dott. Giuseppe Loschiavo; promozione nutrizionale e sani stili di vita a cura delle dietiste le dott.sse Noemi Vacirca e Lidia Lo Prinzi. La salute è un diritto di ogni individuo e, attraverso iniziative, puntiamo a costruire una comunità più sana e consapevole.
Tanti auguri!
Oggi: Maria Madre della Chiesa
Il giorno 11 febbraio 2018 su volontà di Papa Francesco la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha iscritto nel Calendario romano generale, al lunedì dopo Pentecoste, la celebrazione di Maria Madre della Chiesa con il grado di memoria.
La Vergine Maria è la Madre di tutti gli uomini e specialmente dei membri del Corpo Mistico di Cristo, poiché è la Madre di Gesù per l'Incarnazione. Gesù stesso lo confermò dalla Croce prima di morire, dandoci sua Madre come nostra madre nella persona di San Giovanni dicendo: "Donna, ecco tuo figlio!". E poi: "Ecco tua madre!". La Madonna sottolinea il decreto «accettò il testamento di amore del Figlio suo ed accolse tutti gli uomini, impersonati dal discepolo amato, come figli da rigenerare alla vita divina, divenendo amorosa nutrice della Chiesa che Cristo in croce, emettendo lo Spirito, ha generato. A sua volta, nel discepolo amato, Cristo elesse tutti i discepoli come vicari del suo amore verso la Madre, affidandola loro affinché con affetto filiale la accogliessero».
Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento del discepolo amato. Ecco perché la pietà della Chiesa verso la Beata Vergine è un elemento intrinseco del culto cristiano. Adempiendo così la profezia della Vergine, che ha detto: "Tutte le generazioni mi chiameranno beata".
Perché Maria è la madre della Chiesa?
Maria è la Madre della Chiesa perché, essendo la Madre di Cristo, è anche la madre dei fedeli e dei pastori della Chiesa, che formano con Cristo un unico Corpo Mistico.
Perché chiamiamo Maria Mediatrice e Cooperatrice della Redenzione?
Chiamiamo Maria Mediatrice e Cooperatrice della Redenzione perché, con la sua materna carità e la sua collaborazione nel Sacrificio di Cristo, ha partecipato alla nostra riconciliazione, che si applica ai fratelli di suo Figlio che sono ancora pellegrini con la sua costante e amorevole intercessione.
Quale culto paga la Chiesa alla Beata Vergine?
La Chiesa rende alla Vergine un culto singolare, iniziato all'inizio della Chiesa e durerà per sempre, secondo le parole profetiche di Maria: "Tutte le generazioni mi chiameranno benedetta". L'amore che i fedeli pagano a Maria come Madre, cercando di amarla come il Signore che Gesù ama, è ciò che noi conosciamo come Pietà filiale.
domenica 8 giugno 2025
𝐏𝐀𝐍𝐀𝐑𝐄𝐀 - 𝐑𝐈𝐔𝐍𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐓𝐄𝐂𝐍𝐈𝐂𝐀 𝐒𝐔𝐋 𝐒𝐄𝐑𝐕𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐃𝐈 𝐆𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐈 𝐑𝐈𝐅𝐈𝐔𝐓𝐈
Nel corso dell'incontro si è inoltre discusso del Piano dei rifiuti portuali, attualmente in fase di revisione con l'autorità marittima di Lipari. Tale normativa prevede una gestione separata e specifica dei rifiuti portuali rispetto a quelli urbani ricadenti nel perimetro TARI.
Erano presenti: l'assessore Dr. Giovanni Iacolino, il Consigliere Comunale dr. Alessio Ferrara, il Delegato Comunale dr. Salvatore Tesoriero, l'architetto Paladino e il signor Serrato Santo per RTI Ecoburgus/Siculpop, il sign. Tindaro Fonti per Eoliani Service, il dirigente del terzo settore architetto Mirko Ficarra, il capo area geometra Claudio Beninati, il direttore tecnico SRR dottor Giuseppe Zaffino, il signor Simone Sterio, personale SRR .
Si sonno affrontate le tante criticità dell'isola e del servizio, in particolare la necessità impellente ed inderogabile di potenziamento di "un'area polmone" in caso mancato attracco nave o di altre emergenze. Il Capo area Beninati ha anche aggiornato i presenti in merito al futuro progetto di un'area strutturata per la gestione dei rifiuti, attualmente in fase di studio come implementazione del sistema in uso".
Tanti auguri!
Oggi: Pentecoste
Come nella creazione dell'uomo cooperarono tutte le tre Persone della SS. Trinità, così pure nella redenzione doveva cooperare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Già aveva cooperato il Padre con la preparazione remota e col mandare il suo unico Figlio; aveva cooperato Gesù Cristo con la sua passione e morte: ora doveva cooperare lo Spirito Santo, col vivificare, sostenere e santificare le anime.
Asceso Gesù al cielo, gli Apostoli si radunarono nel cenacolo e con Maria Vergine si prepararono a ricevere il Consolatore promesso.
All'alba del decimo giorno un forte rumore scosse la casa, e in un attimo tutte le 120 persone che si trovavano radunate nell'ampia sala attorno a Maria, si inginocchiarono tremanti ed ecco che sopra le loro teste comparve un globo di fuoco dividendosi in tante fiammelle che andarono a posarsi su ciascuno, mentre una candida colomba aleggiava sul capo di Maria. « Repleti sunt omnes Spiritu Sancto, et coeperunt loqui variis linguis ». « Furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare diverse lingue ».
Ammirabile discesa d'amore, meravigliosa opera dello Spirito: quale cambiamento, quale rigenerazione produsse!
Gli Apostoli, che ancora pensavano a un regno temporale del Messia, son diventati spirituali; da deboli e timidi pieni di forza e coraggio, poichè la grazia dello Spirito Santo li ha resi giusti, fedeli, umili, vincitori del mondo.
E mentre prima si erano nascosti ed avevano abbandonato il Maestro nella passione, ora si dividono il mondo, predicano a tutti Gesù risorto, rinfacciano a tutti i loro peccati e i vizi e non risparmiano neppure gli stessi crudeli imperatori, e anche nei più atroci tormenti non cessano di predicare Gesù.
S. Pietro, che pur costituito da Gesù capo della Chiesa, era stato vinto da una semplice servetta ed aveva rinnegato Gesù, ora dà inizio alla predicazione e converte subito 3.000 Giudei. Da quel giorno lo zelo degli Apostoli non conobbe confini.
E quella Chiesa fondata da Gesù, che sembrava essere travolta dalla bufera che accompagnò la sua morte, colla venuta dello Spirito Santo si rianima, si fortifica, esce da quelle mura, cominciando a far proseliti e stendendo le sue tende dall'uno all'altro mare.
Persecuzioni di ogni genere, calunnie, eresie, scismi, si scatenarono in ogni tempo contro la Chiesa, contro il Papa, ma essa assistita, confortata e aiutata dallo Spirito Santo, ha resistito impavidamente.
Morirono i persecutori, i malvagi ministri di Satana, si spensero le diverse sette antireligiose, ma la Chiesa, opera di Dio, rimase, come « torre ferma che non crolla mai ».
PRATICA. Invochiamo in questa giornata i doni dello Spirito Santo.
PREGHIERA. O Signore, che quest'oggi con l'illustrazione dello Spirito Santo hai ammaestrato i cuori dei fedeli, dà a noi di gustare per mezzo dello Spirito ciò che è bene e di godere sempre della Sua consolazione
OFFERTA. Sulla via dolorosa che conduce al Calvario io Ti chiedo, o Gesù, di divenirti compagno. Insegnami come si abbraccia la Croce e come quando si cade sotto il suo peso, ci si possa rialzare. Aiutami Tu, o Gesù Crocifisso, a vedere nel dolore un disegno d'amore e Tu che hai lasciato il Cielo per salvare la Terra ricordami sempre che sulla Terra io sono in attesa del Cielo!
Che io impari da Te come si ama per ben soffrire e come si soffre per ben amare.
Dammi l'Amore che rende fecondo il dolore e fà che il dolore alimenti ed accresca l'Amore! Nutrimi di Te perchè io vivo con Te nel tempo e nell'eternità!
Ma Tu che hai voluto cibarti della Volontà del Padre, fà che anch'io mi alimenti di essa in ogni attimo della mia giornata.
Con Te al Padre, sulla medesmi Croce, offro la mia sofferenza per quanti non lo conoscono ancora ed imploro alla messa copiosa gli operai necessari.
Valga la mia piccola offerta unita alla Tua a rendere valida la loro fatica, perchè venga presto il Tuo Regno. Signore, su tutta la Terra!
MARTIROLOGIO ROMANO. Giorno di Pentecoste, in cui si conclude il tempo sacro dei cinquanta giorni di Pasqua e, con l’effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, si fa memoria dei primordi della Chiesa e dell’inizio della missione degli Apostoli fra tutte le tribù, lingue, popoli e nazioni.
ICONOGRAFIA
Nell'iconografia della Pentecoste Cristo è assente nonostante fosse il mandatario dello Spirito Santo e lo accompagna con la sua luce, nella scena gli apostoli sono riuniti attorno alla Vergine che sostituisce Gesù.

I raggi o le lingue di fuoco generalmente provengono da una colomba, simbolo dello Spirito Santo e talvolta assumono la forma di nastri o funi che si fermano su ciascun apostolo; raramente la colomba è sostituita dalla mano di Dio, ma a volte i due simboli possono essere riuniti, come nel chiostro di Santo Domingo de los Silos, dove la colomba, affiancata da due angeli e sormontata dalla mano divina, emerge dalle nubi raffigurate da linee sinuose.

Bellissima la tela di autore ignoto nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio a L'Aquila, l'artista nel rappresentare la classica scena ha aggiunto delle fiammelle sopra ogni apostolo e la Vergine a significato di aver ricevuto lo Spirito Santo.

autore Lanfranco Giovanni anno XVII sec
Degna di ammirazione anche la tela di Lanfranco Giovanni, artista parmigiano vissuto a Roma e allievo di Guido Reni. Nell'opera oltre ai classici soggetti sono presenti anche altri seguaci di Cristo e gli angeli tra le nuvole che accompagnano lo Spirito Santo.

autore Giotto anno 1303-1305
Diversamente Giotto l'affresco facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova si caratterizza per l’originale impianto architettonico-spaziale, per lo Spirito che si manifesta sotto forma di raggi luminosi e per l’assenza di Maria. Infatti talvolta i Dodici sono riuniti nella stanza alta, ma tra loro non c’è la Vergine

autore Juan Bautista Maíno anno 1615-20
Nella splendida tela di Juan Bautista Maíno, pittore spagnolo del XVII sec, l'artista ha implementato un modo innovativo di disporre i personaggi, oltre alla Vergine compare un'altra donna la Maddalena come descritto negli Atti degli apostopli: “erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù”. Le due figure più sorprendenti e importanti sono San Pietro con le chiavi del paradiso e San Luca mentre scrive uno dei suoi testi biblici.
sabato 7 giugno 2025
Progetto Return, ultimata campagna di campionamento a Panarea e Salina
Pace del Mela, è un barcellonese l'uomo ucciso ieri: in serata sarà effettuata l'autopsia.
Ma non è esclusa la possibilità che Pirri sia stato colpito violentemente con un corpo contundente, probabilmente una mazza. L'esame esterno non ha chiarito le modalità anche perchè, secondo il medico legale Giovanni Andò, la morte risalirebbe a 48-72 ore prima del ritrovamento. Tutto questo potrà stabilirlo l'autopsia che sarà eseguita stasera all'obitorio del Papardo. A conferire l'incarico il Procuratore capo di Barcellona, Giuseppe Verzera, ed i sostituti Carlo Bray e Dora Esposito titolari del fascicolo. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina stanno lavorando per capire in quale contesto sia maturato il delitto, Pirri, che da tempo si era trasferito a vivere a S.Filippo del Mela, non era certo considerato un pezzo da novanta negli ambienti della malavita locale. Tuttavia, forse per uno sgarro, è stato condotto in un luogo isolato ed ucciso ed il cadavere scaraventato in una cunetta
Eoliani che emergono e che si fanno strada: Janet Quadara
Sempre a Bologna ha frequentato, contemporaneamente, l'Accademia di hair stilyst, ottenendo eccellenti risultati, tanto da essere chiamata a tenere un corso da insegnante nella stessa accademia e, quindi, ad una collaborazione.
In questo momento sta lavorando per Gino De Stefano, un famoso hair stilyst di Firenze, dove sta ampliando il suo bagaglio formativo.
Tramite De Steffano (che ripone la massima fiducia su Janet nonostante i suoi 22 anni) e' stata chiamata a truccare Umberto Tozzi e, proprio ieri e l'altro ieri, la famosa corista di Vasco Rossi ( Roberta Montanari) in tournée a Firenze per il concerto di Vasco.
A Janet le nostre congratulazioni e l'augurio per un brillante futuro professionale
Tanti auguri!
Pesca, al via bando da sei milioni di euro. Barbagallo: «Una risposta concreta per il settore»
«Il governo Schifani offre una risposta concreta alle criticità segnalate dagli operatori del settore, - dice l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo - a partire dalla carenza di infrastrutture di base, come impianti per la conservazione del pescato, aree di carico/scarico sicure, servizi igienico-sanitari e punti di rifornimento, che ostacola il regolare svolgimento delle attività e mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori. Uno strumento a disposizione dei Comuni e delle Autorità di sistema del mare della Sicilia per la realizzazione di piccoli interventi infrastrutturali in porti, luoghi di sbarco e aree di vendita del pescato, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità che guardi al futuro».
Il bando, consultabile a questo link, si rivolge nello specifico alle amministrazioni pubbliche nel cui territorio si trovano porti, luoghi di sbarco o sale di vendita del pescato e alle Autorità di sistema portuale del mare, titolari e gestori di porti di pesca e/o di luoghi di sbarco. L’importo massimo che potranno ottenere i beneficiari è di 300 mila euro. Le domande vanno presentate via pec all'indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it entro il prossimo 5 agosto.
Santo del giorno: San Roberto di Newminster
Studiò a Parigi e al ritorno in patria fu ordinato sacerdote e nominato rettore.
Nel 1132, si unì ai monaci benedettini nella nuova fondazione di Fontains. Le sue doti di saggezza e di pietà lo posero in particolare luce tra i compagni, e qualche anno dopo ebbe l'incarico di fondare il secondo monastero cistercense nel paese, a Newminster dove diede grande impulso alla vita di questa nuova abbazia.
Come guida della nuova comunità, egli si preoccupò soprattutto della formazione spirituale dei giovani. Per loro scrisse bellissimi trattati e commenti ai libri sacri. Ma le lezioni più efficaci le dette con il proprio esempio dedicandosi alla carità e alla preghiera, strumento con cui combatteva il demonio.
I monaci di Newminster poterono così additare il loro superiore quale esempio a tutti i cistercensi, e anche ai fedeli. Un esempio la cui efficacia non cessò dopo la morte, avvenuta nel 1159, e seguita dagli onori riservati ai Santi, anche se l'Abate Roberto non venne mai canonizzato ufficialmente dalla Chiesa.








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