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sabato 6 dicembre 2025


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Accadde...oggi...nel 1959

Nel 1959 viene inaugurato a Napoli il nuovo Stadio del Sole, successivamente noto come Stadio San Paolo e oggi Stadio Diego Armando Maradona.

L’impianto ha una  capienza di 90.000 spettatori.
Per l’occasione si disputa la partita Napoli-Juventus, valida per la decima giornata di campionato.
L’incontro attira un’enorme affluenza di pubblico.
La gara risulta combattuta e ricca di emozioni e il  Napoli riesce a imporsi sulla Juventus per 2 a 1


Il sogno di un campetto per i bambini di Filicudi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2025


 

Al via oggi il Torneo di Natale dei piccoli al Freeland. In campo cinque squadre (video)



Trasferire 1200 capre da Stromboli e Alicudi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2025


 

Serie D, calcio a 5: Sconfitta casalinga per il Club 98055 Lipari calcio

 Il Club 98055 Lipari calcio è stato superato, in casa per 5 a 4 dalla SIAC Messina. Per i liparesi a segno: S. Coluzzi, L. Gigante, B. Greco, M. La Greca

L'altra squadra liparese la Ludica Lipari scenderà in campo domani, in trasferta, con il S.Pier Niceto

Accadde...oggi...lo scorso anno


 

Verso il Natale: Concerto del duo Morabito - Lombardo l'11 dicembre a Pianoconte


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Marzia Merlino, Maria Elena La Barbera, Tecla Casilli, Mery La Barbera, Sara Lo Presti, Immacolata Ziino, Giulia D'auria, Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Joseph Lello Merlino



Stromboli, pescatore trova capretto con fratture e l'adotta. L'Ansa del direttore Sarpi

Lipari, 6 dicembre (Ansa) Un capretto con un pescatore per papà. Accade a Stromboli dove Giacomino Utano ha “adottato” un capretto, che avrebbe circa 8 mesi, trovato dalla figlia e dalla nipotina con le zampe anteriori spezzate vicino la spiaggia di Scari, probabilmente per una caduta dal costone sovrastante.

L’uomo, non si è limitato a soccorrerlo, ma, dopo aver ottenuto l’autorizzazione per potersi imbarcare con l’animale ribattezzato Pongo sull’aliscafo di linea, l’ha portato da Laura Gulotta, veterinaria di Lipari, per farlo sottoporre ad un intervento chirurgico per il ripristino della funzionalità degli arti. Un'operazione durata 4 ore a conclusione della quale al capretto sono state applicate due placche in titanio che gli dovrebbero consentire, dopo la convalescenza a casa Utano, una buona mobilità.

Chi ha visto il capretto parla di un concentrato di dolcezza che non chiede cibo, ma carezze: cerca Giacomino con gli occhi, come fanno gli animali riconoscenti. E restituisce affetto, amore e fiducia in un’isola come Stromboli dove la convivenza con migliaia di capre selvatiche, che scendono dalla montagna, è sempre più difficile e dove per il 2026 è stato varato un piano per il trasferimento di 1.200 capi (ANSA)

Fidapa Eolie installa 100 scarpette rosse per ricordare le donne vittime di femminicidio e violenza di genere

 Lipari, 06 dicembre 2025 –  "Nell'ambito del periodo dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che ha preso il via il 25 novembre, la sezione FIDAPA Isole Eolie “Le Sette Sorelle” annuncia l'installazione di "scarpette rosse" presso la Piazza S. Bartolomeo Fuori Le Mura a Lipari.

L'installazione di cento scarpe rosse vuole ricordare le donne vittime di femminicidio e violenza di genere, trasformando un luogo suggestivo e di significato storico in un potente monito silenzioso e una celebrazione di solidarietà femminile. 

Ormai da diversi anni, le scarpe rosse sono diventate un simbolo internazionale della lotta contro i maltrattamenti e i femminicidi, rappresentando sia la perdita di vite che la denuncia della violenza di genere. 

Un'iniziativa per sensibilizzare la società sul tema e costruire una memoria collettiva sulla tragedia del femminicidio.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a livello globale quasi una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Un dato che riflette una realtà ancora drammaticamente attuale anche in Italia. Nel nostro paese, i dati Istat per il 2024, confermando che la stragrande maggioranza degli omicidi di donne ( 91,4%, ovvero 106 su 116 ) sono femminicidi presunti, indicano che la violenza di genere rimane la causa predominante e tragica di questi crimini, spesso perpetrati da partner o ex partner.

“Le scarpe rosse raccontano tante storie, diverse ma collegate, e ogni storia merita ascolto - dichiara Chiara Giorgianni, Presidente della sezione Fidapa Isole Eolie -. Per contrastare la violenza di genere - continua Giorgianni -  è essenziale un profondo cambiamento culturale, poiché le leggi, da sole, non sono sufficienti; devono essere supportate infatti da azioni che promuovano la parità, il rispetto e la non violenza. La violenza di genere è un fenomeno strutturale, eterogeneo e complesso. È fondamentale educare la società al rispetto, in tutte le sue forme. Questo significa - conclude la Presidente - insegnare a valorizzare le differenze, a gestire i conflitti in modo non violento, investendo anche in programmi scolastici di educazione al rispetto, all'affettività e alla sessualità responsabile per contrastare fin dalla giovane età stereotipi e pregiudizi.”

L'iniziativa, che si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dalla sezione FIDAPA Isole Eolie “ Le Sette Sorelle “ e che ha origine nel progetto dell'artista messicana Elina Chauvet, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza di genere, attraverso un gesto simbolico e visivamente di impatto. 

L'installazione è stata allestita oggi 06 Dicembre e rimarrà visibile al pubblico dalle ore 9:00 alle ore 20:00.

Oggi : San Nicola di Mira (di Bari)

S. Nicola fu uno dei più illustri santi che fiorirono nella Chiesa orientale nel secolo IV. Nativo di Pataro nella Licia, dimostrò fin da bambino di essere predestinato a grandi cose. Prestissimo si innamorò della vita religiosa, e si ritirò in un monastero nelle vicinanze di Mira. 

Mirabili furono quivi i suoi slanci d'amore al Signore ed il progresso quotidiano nella virtù. Praticava la carità materiale e spirituale verso il prossimo, e di lui rimase celebre il seguente fatto. 

Trovandosi tre giovanette in grave pericolo di perdere l'innocenza, non potendo a causa della loro povertà trovare un onesto collocamento, per tre notti consecutive Nicola si portò vicino a quella casa, ed ogni volta vi gettò dalla finestra una borsa contenente il necessario per la dote di una figlia. 

La sua grande devozione lo spinse a visitare la Terra Santa. Durante il viaggio, quando la nave su cui era montato si trovava in alto mare, si scatenò una tempesta tale che i marinai disperavano della salvezza. 

Ma Nicola, rassicuratili, si mise in ginocchio: ed il mare divenne calmo e si arrivò felicemente in porto. Ritornato dal pellegrinaggio, trovò vacante la sede episcopale di Mira, capitale della Licia. Nicola, già celebre per i suoi miracoli e per la sua vita esemplare, fu eletto ad occupare quella sede, e la resse sapientemente per molti anni. Fu grande benefattore dei poveri, padre degli orfani, sostegno delle vedove. 

Durante la persecuzione di Diocleziano, fu deportato e confinato. Restituita la libertà alla Chiesa, il santo vescovo ritornò tra il suo popolo. Partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea ed ebbe parte assai attiva nella confutazione di Ario. 

Il Signore lo preavvisò della prossima sua morte ed il Santo, raccomandatosi alle preci del suo buon popolo, radunò il clero, e prese a recitare il salmo: In te Domine, speravi, fino al versetto: In manus tuas, commendo spiritum meum, e col sorriso sulle labbra, spirò. Era l'anno 342. 

Il suo corpo si conserva a Bari, nella Basilica del suo nome. 

PRATICA. Perdoniamo le offese e preghiamo per coloro che ci fanno soffrire. 

PREGHIERA. O Signore, che hai voluto onorare il tuo vescovo Nicola con insigni miracoli, fa' che per la sua intercessione siamo liberati dalle pene del fuoco eterno. 

Approfondimento


I protestanti, come si sa, non ammettono il culto dei santi. Tuttavia, c'è un santo che è popolare anche e soprattutto nei paesi protestanti, benché non tutti sian capaci di riconoscere, sotto le fattezze e l'abbigliamento del bonario Babbo Natale, uno dei santi più celebri della Chiesa cattolica : San Nicola.

San Francesco

Ma non c'è dubbio. Il cappuccio foderato di pelliccia del nordico Babbo Natale, non è altro che la mitria del barbuto vescovo orientale. Infatti, in Germania e in Svizzera, Babbo Natale si chiama Nikolaus, e il 6 dicembre è festa grande per i ragazzi. Nikolaus, con la gerla colma di doni, ha varcato l'Oceano sulle navi dei coloni olandesi, e in America è diventato " Santa Claus", re della tradizione natalizia, e anche pubblicitaria del Nuovo Mondo. 

E dall'America, Santa Claus è rimbalzato con nuova fortuna in Europa; ma pochi l'hanno riconosciuto per San Nicola. San Nicola da Bari, il secolare amico degli scolaretti e di tutti i bambini. 

Questo non è l'unico segno della popolarità di San Nicola, uno dei santi più venerati in Oriente e in Occidente. Per tutto l'alto medioevo, egli è stato, per la sua delicata carità, qualcosa di simile a ciò che San Francesco è stato ed è ancora per l'evo moderno. E spesso appare vicino a San Francesco nelle pitture delle chiese francescane. 

Per la storia, San Nicola fu vescovo di Mira, nella Licia, ai tempi di Costantino. A Mira le sue reliquie furono venerate finché non sopraggiunse l'invasione turca. Allora vennero poste in salvo da 62 soldati, devoti corsari della città di Bari. E il 9 maggio del 1087, con immensi onori, furono poste nella celebre, vetusta cattedrale del grande porto pugliese, e Bari, dopo una vivace contesa con Benevento, divenne il centro del culto di San Nicola, patrono, tra l'altro, della Russia.

Numerose leggende narrano i particolari della sua vita: "Niccolaio trasse il suo nascimento da ricche e sante persone. Il primo die che fue bagnato, stette per se medesimo ritto nel bacino, e due dì della settimana, cioè il mercoledì e il venerdì, solamente una volta per die prendeva il latte. E. fatto giovane, schifava le dissoluzioni e le vanità e usava la chiesa maggiormente". Non seguì però la carriera ecclesiastica. Salì alla cattedra vescovile per soprannaturale ispirazione dei vescovi riuniti in Concilio, che decisero di eleggere il primo che entrasse in chiesa e avesse il nome di Nicola. Fu presto noto per i suoi prodigi: "Uno die, alquanti marinai pericolavano nel mare. Feciono questa orazione con lacrime: `Niccolaio, servo di Dio, se vere sono le cose le quali udiamo di te, piacciati che noi ora le proviamo'. Incontanente apparve e disse: 'Ecco, io sono presente', e cessò la tempesta". 

Perciò i marinai lo considerano loro protettore, ma soprattutto è patrono degli scolari. Tra le molte leggende è infatti celebre quella dei tre scolaretti che un feroce macellaio di Mira aveva sgozzato e messo in salamoia, come porcellotti. Il Santo compì la strepitosa resurrezione dei tre fanciulli, convertendo, per giunta, anche il macellaio. 

L'episodio ha dato origine a canti popolari, poco noti ma spesso suggestivi, dei quali citiamo quello raccolto e riportato da Gerard de Nerval nelle Figlie del fuoco 

San Francesco



C'erano una volta tre bambini
che andavano a spigolare in un campo.

Arrivano una sera da un macellaio
"Macellaio, potresti ospitarci?"
"Entrate, entrate, piccoli,
c'è posto senz'altro."

Erano appena entrati,
che il macellaio li ha ammazzati,
li ha fatti a pezzettini,
li ha messi a salare come maialini.

San Nicola dopo sette anni,
San Nicola arrivò in quel campo.
Se ne andò dal macellaio
"Macellaio, potresti ospitarmi?"

"Entrate, entrate, San Nicola,
posto ce n'è, non ne manca davvero"
Era appena entrato,
che chiese da cena. 

San Francesco

"Volete un pezzo di prosciutto?"
"Non ne voglio, mi sembra brutto"
"Volete un pezzo di vitello?"
Non ne voglio, non è bello!

Voglio proprio il salamino,
che sta a salare da sette anni!
Quando il macellaio lo senti,
fuori dalla porta se ne fuggi.

"Macellaio, macellaio, non fuggire,
pentiti, Dio ti perdonerà."
San Nicola posò tre dita
sull'orlo del salatoio.

Il primo disse: "Ho dormito bene!"
Il secondo disse: "lo pure!"
Rispose il terzo: "Credevo d'esser già in paradiso!" 


Ancor più suggestivi sono gli innumerevoli episodi di carità del Santo. "Un suo vicino" narra la Legenda Aurea "pervenuto a grandissima povertà, tre sue figliole vergini ordinò di mettere al peccato, acciò che di quella vituperosa mercatantia potesse nutricare sé e le sue figliuole. Per la qual cosa, sentendo il Santo Niccolaio così scellerata intenzione, mosso da zelo di pietade, tolse una massa d'oro, e così legata in un panno, di notte tempo gittolla segretamente per la finestra, e partissi di celato". 

L'uomo poté così maritare la prima figlia, e il misterioso dono si ripete finché tutte e tre le ragazze furono onestamente accasate. Solo allora, il padre, appostatosi, poté riconoscere in San Nicola lo sconosciuto benefattore. In tempo di carestia, ottiene dai marinai delle navi frumentarie dell'imperatore una parte del carico, e distribuisce il grano ai bisognosi, senza che poi gli esattori possano riscontrare nessuna mancanza. Appare in sogno a Costantino e impedisce l'esecuzione di tre ufficiali ingiustamente condannati. Ma più spesso, San Nicola è il protettore dei bambini, sempre pronto ad esaudire le preghiere dei genitori a lui devoti. 

Doni preziosi; episodi di carità: fanciulli beneficiati. Ecco ciò che spiega l'universale popolarità di San Nicola, e perché lo si ritrovi oggi con le sembianze di Babbo Natale: per ricordare, oltre tutte le apparenze superficiali, il dovere delle carità e il comandamento dell'amore, quell'Amore che nel Natale la sua espressione più alta.

Buongiorno, oggi è sabato 6 dicembre


 

venerdì 5 dicembre 2025

Le storie quelle belle: Giacomino e Pongo, la capretta salvata a Stromboli.

Riprendiamo dal profilo di Leonardi Nardi Utano (Leoliano scalzo) https://www.facebook.com/leonardonardiutano

Qualche giorno fa, sulla spiaggia di Scari — quella degli Utano, una delle famiglie di pescatori più grandi di Stromboli — una bambina, Swami, e sua mamma Tiziana trovano una capretta agonizzante.
Le zampe anteriori spezzate, probabilmente dopo una brutta caduta.
Giacomo Utano, nonno, pescatore e storico ormeggiatore dell’isola, la prende in braccio come si prende ciò che non ha più nessuna forza per restare al mondo da solo.
La porta a casa, la fascia, prova a darle riparo.
Poi chiede aiuto: serve un veterinario. Chiama il sindaco, gli racconta tutto, e il sindaco si attiva subito.
Gli viene concesso di imbarcarsi sull’aliscafo per Lipari con la capretta tra le braccia — perché a volte la burocrazia sa aprirsi davanti alla necessità.
La veterinaria dell’isola maggiore fa il possibile, ma non basta: servono uno specialista ortopedico veterinario e due piastre in titanio da applicare alle zampe fratturate.
E così,, Giacomo ritorna a Stromboli con Pongo in braccio:
onde, vento, odore di salmastro… e un legame che cresce, minuto dopo minuto.
Quella capretta non è più un animale trovato per caso: è un piccolo compagno.
Oggi — 5 dicembre — lo specialista arriva da Messina.
Giacomo e Pongo ripartono da Stromboli con il primo aliscafo delle 7.
L’intervento chirurgico dura quattro ore.
Va bene. Tutto va bene.
Qui in queste foto aspettano l’aliscafo delle 15 per tornare a casa.
Una casa, in realtà, Pongo sembra averla già trovata.
Anzi, più d’una: a Stromboli è partita una piccola gara di solidarietà. Diversi proprietari di case con terreno si sono offerti per un affido condiviso del capretto, finché lui vorrà.
Per chi non lo immagina: Pongo è un concentrato di dolcezza.
Non chiede cibo, chiede carezze.
Cerca Giacomo con gli occhi, come fanno gli animali che riconoscono chi li ha salvati.
E restituisce affetto, fiducia, intimità.
E forse serviva questa storia per ricordarci una cosa semplice:
non si salva il mondo salvando una vita, ma ogni gesto — piccolo, ostinato, gentile — lo rende già un posto migliore.
#animalsave #animallovers

Nelle foto di Leonardo Nardi Utano: Giacomino e Pongo dopo l'intervento, in attesa di rientrare a Stromboli

Accadde...oggi...nel 2013


 

Lipari, al Conti Vainicher l'appalto è ripartito. Sacrifici per la ginnastica. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 dicembre 2025


 

Capre selvatiche Eolie, obiettivo catturarne 1.200 nel 2026 tra Alicudi e Stromboli - Ginostra, L'Ansa del direttore Sarpi

Lipari, 5 dicembre (Ansa)Nuovo bando per la cattura ed eradicazione delle capre inselvatichite ad Alicudi e a Ginostra–Stromboli. Il servizio per il territorio di Messina, per proseguire l’attività iniziata a settembre scorso che ha consentito di trasferire da Ginostra 391 capre e da Alicudi 119, ha emanato una manifestazione d’interesse rivolta agli allevatori zootecnici per proseguire l’attività di cattura per tutto il 2026, in contemporanea sulle isole di Stromboli e Alicudi, con l’obiettivo di catturare e trasferire almeno 1.200 capi. L’affidamento ha per oggetto l’esecuzione di attività di cattura e allontanamento non cruento delle capre inselvatichite e non è previsto alcun abbattimento degli animali. (ANSA)

L'articolo completo con ulteriori dettagli sulla Gazzetta del sud in edicola domani


 

Arresti domiciliari per il chirurgo Stagno d’Alcontres: l’indagine su mazzette da case farmaceutiche, forniture

 È finito agli arresti domiciliari questa mattina Francesco Stagno d’Alcontres, noto chirurgo plastico ed ex parlamentare messinese, fino allo scorso luglio direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia plastica del Policlinico “G. Martino” di Messina. La misura cautelare, disposta dal gip Salvatore Pugliese su richiesta della Procura guidata da Antonio D’Amato, rappresenta un provvedimento di grande rilievo in un’inchiesta che sta scuotendo l’ambiente sanitario cittadino.

A carico del medico vengono ipotizzati i reati di concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa. Secondo gli inquirenti, Stagno d’Alcontres avrebbe chiesto sostanziose mazzette a case farmaceutiche e aziende di prodotti medicali in cambio del via libera alle forniture destinate al suo reparto. I pagamenti – che si sarebbero concretizzati in sponsorizzazioni, quote di iscrizione, cene sociali e contributi economici legati all’organizzazione di un congresso scientifico tenutosi a Giardini Naxos – avrebbero superato complessivamente i 700.000 euro.

Secondo la ricostruzione investigativa, l’allora primario avrebbe abusato del proprio ruolo di pubblico ufficiale, lasciando intendere ai fornitori che il rinnovo degli appalti dipendesse dalla loro disponibilità a sostenere economicamente l’evento scientifico del quale era responsabile. In alcune occasioni, sostengono gli inquirenti, le richieste avrebbero assunto anche toni minacciosi. Parallelamente, il chirurgo avrebbe effettuato numerosi interventi in studi privati della città e della provincia, pur operando in regime di esclusività con il Policlinico e senza dichiarare tali attività.

L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza e dalla Sezione di Pg dei Carabinieri sotto il coordinamento della procuratrice aggiunta Rosa Raffa e delle sostitute Giorgia Spiri e Anna Maria Arena, rientra in un più ampio filone di accertamenti sugli ospedali cittadini. In totale gli indagati sono 31, tra medici, imprenditori del settore sanitario, infermieri e operatori specializzati.

Il gip ha disposto inoltre un anno di interdizione dalla professione sanitaria per la dirigente del reparto di Chirurgia plastica, Antonina Fazio, e per l’ostetrica Cristina Alì. Per Fazio, insieme a Stagno d’Alcontres, viene ipotizzata la truffa ai danni del Policlinico per avere svolto attività privata in violazione dell’esclusività professionale. Per Alì si contesta invece, in concorso con l’ex primario, l’esercizio abusivo della professione per aver svolto mansioni da infermiera di sala operatoria durante interventi privati del chirurgo.

La Procura contesta inoltre a Stagno d’Alcontres una truffa aggravata ai danni dello Stato per presunte alterazioni dei sistemi di rilevamento delle presenze, finalizzate a coprire le ore di attività esterna. Contestualmente sono stati eseguiti sequestri preventivi: oltre 48.000 euro nei confronti dell’ex primario e 9.700 euro nei confronti della dirigente Fazio, ritenuti profitti illeciti delle condotte contestate.

L’inchiesta prosegue, mentre per tutti gli indagati resta valida la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Tina Melita, Antonella Zaia, Giuseppe Costanzo, Mariano Torre, Antonio Casilli, Maria Marsile, Manuela Licciardo, Caterina Busetta, Bartola Merlino 



Domani a Lipari presentazione ufficiale del progetto “Una Stanza Sospesa” Rete di sostegno, accoglienza e protezione per le donne vittime di violenza nelle Isole Eolie

 Il Soroptimist International d’Italia – Club Lipari Isole Eolie, insieme al Comune di Lipari, Federalberghi Isole Eolie e Liberty Lines S.p.A., presenta il nuovo Protocollo d’Intesa volto a garantire supporto immediato, ospitalità temporanea e trasporti sicuri alle donne vittime di violenza.

 

Sabato 6 dicembre, alle ore 11.00, presso l’Hotel Gattopardo di Lipari, verrà presentato ufficialmente il progetto “Una Stanza Sospesa”, iniziativa condivisa tra Soroptimist International d’Italia – Club Lipari Isole Eolie, Comune di Lipari, Federalberghi Isole Eolie e Liberty Lines S.p.A., concepita per rafforzare in modo concreto la rete territoriale di prevenzione e contrasto della violenza di genere nel contesto eoliano, a supporto dell’Arma dei Carabinieri di Lipari.

Il progetto nasce dall’esperienza della “Stanza tutta per sé”, inaugurata nel novembre 2023 presso la Stazione dei Carabinieri e si sviluppa come un ulteriore tassello operativo: un luogo “sospeso” tra emergenza e ripartenza, pensato per garantire ospitalità temporanea, trasporti sicuri e un accompagnamento immediato alle donne che decidono di intraprendere un percorso di uscita dalla violenza.

Durante l’evento verrà illustrato il Protocollo d’Intesa sottoscritto dalle parti, nato con l’obiettivo di mettere in rete competenze, risorse e strumenti di istituzioni, forze dell’ordine e operatori privati, così da assicurare interventi tempestivi in un territorio complesso come quello eoliano, caratterizzato dalla frammentazione insulare e dalla difficoltà di accesso rapido ai servizi essenziali.

Nel corso della conferenza interverranno:

×         Tiziana De Luca, Presidente Soroptimist International Club Lipari Isole Eolie, promotore del progetto;

×         Riccardo Gullo, Sindaco del Comune di Lipari;

×         Christian Del Bono, Presidente Federalberghi Isole Eolie, impegnato nel coordinamento delle strutture ricettive aderenti alla rete di accoglienza;

×         Luciano Le Donne, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Lipari, che presenterà il valore operativo e simbolico della collaborazione tra Forze dell’Ordine e territorio nella tutela delle vittime.

“Una Stanza Sospesa” rappresenta un esempio concreto di solidarietà, corresponsabilità e collaborazione tra pubblico e privato, all’interno del comune percorso volto a contribuire a diffondere la cultura del rispetto, dell’ascolto, della prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

L’incontro è aperto alla cittadinanza, alle associazioni, alla stampa e a tutte le realtà che desiderano contribuire alla costruzione di un territorio più consapevole, sicuro e attento ai diritti delle donne.

Accadde...oggi...lo scorso anno

Oggi: San Saba Archimandrita

S. Saba nacque in Mutalasca, nel territorio di Cesarea nella Cappadocia, da una delle più illustri famiglie di quel paese. Nella sua eta giovanile si ritirò in un monastero poco distante dalla sua patria; e dipoi con licenza dell'abate andò a Gerusalemme per venerare que' luoghi santificati dal nostro Divin Redentore. 

Si mise ivi sotto la condotta del celebre S. Eutimio, dopo la cui morte si porta in un deserto vicino al Giordano, ove menava una vita separata da ogni umano commercio. Ma il Signore dispose che egli cooperasse alla salute ancora degli altri; e a questo effetto gl'inviò molte persone, le quali servivano Iddio sotto la sua condotta. 

Egli fu in seguito molto perseguitato da alcuni suoi discepoli, a' quali fece in contraccambio motto bene. Il Patriarca di Gerusalemme, Sallustio, lo promosse suo malgrado, al sacerdozio, e due volte lo spedi a Costantinopoli per affari delta sua Chiesa. Egli se ne tornò tutto lieto in Palestina, e si ando a nascondere nella sua solitudine, dove carico di anni e di meriti santamente mori ai 3 di Dicembre dell'anno 434, comprovata dal Signore la sua santità con molti miracoli. 

Buongiorno, oggi è venerdì 5 dicembre


 

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giovedì 4 dicembre 2025

Accadde...oggi...nel 1999


 

Lipari, la Guardia Costiera celebra Santa Barbara tra momenti di comunità, tradizione e riconoscenza.


Nella giornata odierna la Guardia Costiera di Lipari ha celebrato la ricorrenza di Santa Barbara, Patrona della Marina Militare, con una serie di momenti istituzionali e religiosi che hanno coinvolto il personale militare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, nonchè le autorità del territorio: religiose, politiche e militari.

Le celebrazioni sono iniziate presso la caserma di Pignataro, dove si è svolta un’assemblea con tutto il personale militare. Nel corso dell’incontro, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ha rivolto un sentito ringraziamento alle donne ed agli uomini della Guardia Costiera di Lipari, per l’impegno, la dedizione e l’eccellente lavoro svolto quotidianamente a servizio della collettività, sul territorio e nel comparto marittimo. Sono stati, inoltre, letti gli auguri del Capo di Stato Maggiore della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, rivolti a tutto il personale in occasione della ricorrenza.

A seguire, il momento più solenne della giornata: la funzione religiosa celebrata presso la Basilica Cattedrale San Bartolomeo di Lipari dove è stata officiata la funzione religiosa dedicata alla Santa Patrona. Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine. Un’occasione di raccoglimento e di rinnovata vicinanza tra la Guardia Costiera e la comunità eoliana.

Al termine della cerimonia, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ha voluto esprimere la propria gratitudine a tutti i partecipanti ed a coloro che, pur impossibilitati ad intervenire per motivi di servizio, hanno idealmente condiviso lo spirito della giornata.

La celebrazione di Santa Barbara ha rappresentato anche quest’anno un momento di forte identità e coesione, sottolineando il valore del servizio svolto dalla Guardia Costiera nelle acque e nei territori delle Isole Eolie.

Lipari, 04 Dicembre 2025

Lipari, opposizione critica sui criteri per assumere venti unità di personale. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 dicembre 2025


 

VIII Memorial "Michele La Torre": causa maltempo alcuni incontri slittano alla prossima settimana (foto e video)

 


Come da tradizione, ormai, nel giorno di Santa Barbara si svolge al Freeland di Lipari il Memorial "Michele La Torre" organizzato dal Circomare - Guardia Costiera di Lipari. Vi partecipano: Guardia costiera, Ormeggiatori, Vigili del fuoco, Guardia di finanza

Giunto all'ottava edizione l'appuntamento di quest'anno, causa le avverse condizioni meteo, si terrà in due fasi: una prima oggi, l'altra la prossima settimana




Quattro dicembre 2018: Un articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Rosario Vadala', Clara Cincotta, Tiziana Basile, Alessandro Leonardi, Tiziana Orto, Caterina Bongiorno, Roberto Famularo, Erika Taranto 


Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (Riproposizione 96° puntata: deceduti a novembre - dicembre 2024) min. 2:44

In questo video realizzato con le foto in nostro possesso: Adelina Esposito, Angela Taranto in Stagno, Antonino Fabro, Diana Natoli Edwards, Enzo Gruosso, Ermelinda Forestieri ved. Cordaro, Francesco Restuccia, Gianni Lo Re, Giuseppe Giardina, Giuseppe Sampieri, Grazia Biviano in Cataliotti, Ivana Barbuto ved. Maiorana, Lorenzo Capuano, Maria Biviano, Maria Natoli ved. Paino, Mauricette Lariviere ved. Basile, Rosario Giordano, Salvatore Di Maro, Silvia taranto in Pittorino, Stellario Famularo

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Filicudi chiede un campetto sportivo


 

Oggi, 4 dicembre: Santa Barbara

Santa Barbara nacque in Nicomedia attuale İzmit in Turchia ed ebbe a padre Dioscoro, crudelissimo persecutore dei cristiani. Essendo educata nelle lettere, conobbe la sublima storia dei misteri cristiani, e con tutto l'amor del verginal suo cuore ricevette la grazia del battesimo. Per tener presente l'augusto mistero della SS. Trinità, fece aprire una terza finestra nella torre del suo castello per elevarsi meglio a Dio, e ne provava tutta la dolcezza. Il padre accortosi di ciò, chiese spiegazione, e Barbara non esitò a spiegargli il mistero della Croce.



               Autore Giovanni Battista Salvi anno sec. XVII titolo Santa Barbara

La torre però divenne ben presto la sua prigione a causa di un padre oscuramente geloso della sua bellezza.
Si racconta a questo proposito che, durante una lunga assenza del padre, la ragazza sia riuscita a fuggire fortunosamente dalla prigione. Girovagando nel bosco, trovò poi rifugio nella capanna di un pastore ma, tradita, venne consegnata nelle crudeli mani del padre, il quale, per punirla, la denunciò come cristiana alle autorità e la fece imprigionare, assistendo con inaudita impassibilità alle torture cui venne sottoposta.




Autore Jacopo da Empoli anno circa 1603 titolo Martirio di Santa Barbara

Un padre davvero snaturato. Il giudice che la processò infierì sulla sua rara grazia condannandola ad attraversare il paese completamente ignuda; nel giorno fissato però, una nube densa e nera, mandata miracolosamente dal cielo, avvolse il suo corpo proteggendola da sguardi indiscreti. I carnefici tentarono quindi di ustionarla, ma le fiamme accese ai suoi fianchi si spensero subito; le vennero poi tagliati i seni, venne colpita alla testa con un martello. Quando venne mandata a morte, fu il padre stesso a farle da carnefice: con un colpo di spada vibrato con insana ferocia, il reprobo genitore decapitò la figlia. Ma quando la testa di Barbara cadde sanguinolenta al suolo, un fulmine a ciel sereno si abbatté sull'uomo, incenerendolo all'istante. La morte improvvisa, inviata come punizione dal cielo, fece giustizia dell'atroce delitto "cosi narra la tradizione", mandando sicuramente all'inferno l'anima del padre crudele, prima che avesse il tempo di pentirsene.



titolo Santa Barbara con il padre colpito dal fulmine
autore Francesco Soderini anno Francesco Soderini


Da allora la vergine Barbara, martirizzata per la fede e la purezza nel secolo III, è invocata dai cristiani contro i pericoli dei fulmini, delle armi, delle «male morti», delle morti improvvise, e delle morti senza il perdono di Dio.

Barbara è la protettrice dei lavoratori che hanno a che fare con il fuoco e le armi da fuoco: pompieri, artiglieri e pirotecnici, lavoratori che rischiano la vita, con la possibilità di morire improvvisamente, senza il conforto dei sacramenti. È entrato nel linguaggio comune il termine «santabarbara» per indicare il deposito di munizioni nelle caserme o sulle navi. La torre chiusa e squadrata, che viene rappresentata per antica tradizione accanto all'effigie della santa, assomiglierebbe infatti, per alcuni, a una polveriera.

Il suo nome è stato incluso nel ristretto gruppo dei quattordici «santi ausiliatori», cosi detti perché i fedeli sono soliti invocare in particolare la loro intercessione. Gli altri tredici, in ordine alfabetico, sono: Acacio, Biagio, Caterina, Ciriaco, Cristoforo, Dionigi, Egidio, Erasmo, Eustachio, Giorgio, Margherita, Pantaleone e Vito.

PRATICA. - Dobbiamo ricevere con rassegnazione le cose avverse, perchè tutte ci vengono da Dio per nostro bene.

PREGHIERA. - Soffrite per amor di Dio le persecuzioni dei famigliari.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Nicomédia la passione di santa Bàrbara, Vergine e Martire, la quale, nella persecuzione di Massimino, dopo orribili torture nel carcere, dopo il bruciamento colle fiaccole, il taglio delle mammelle ed altri tormenti, compì il martirio percossa colla spada.



IL RAMO DI CILIEGIO
Si racconta che mentre Barbara veniva condotta in prigione la sua veste s’impigliò in un ramo di ciliegio. Una volta in cella Barbara lo mise in un bicchiere d’acqua e il giorno della sua condanna, il 4 dicembre, il ramo fiorì. La storia di Santa Barbara e del ramo di ciliegio diventarono il simbolo della vita che rinasce anche dove sembra che non ci sia speranza.





Il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara, è usanza in Alto Adige tagliare i rami di ciliegio e portarli in casa. Se fioriscono entro Natale si potrà ricevere la benedizione di Santa Barbara!

Grazie Nelson, professionista della scuola del C.I.R.S. di Lipari-

 Apprendiamo con dolore la notizia della dipartita del nostro amico e collega Nelson.

Ci lascia una persona di grande umanità, sensibilità e professionalità, uno degli iniziatori della scuola delle professioni, che ha saputo farsi apprezzare da tutti noi, personale scolastico e studenti, per il suo impegno e la sua gentilezza.
Alla sua famiglia va il nostro più sentito cordoglio e la nostra vicinanza in questo momento di profondo dolore.
C.I.R.S. Lipari

Buongiorno, oggi è giovedì 4 novembre


 

mercoledì 3 dicembre 2025

E' deceduta Lina Di Stefano ved. Di Stefano




 

Accadde...oggi...nel 1967


 

Stromboli diventa set del terzo capitolo di Avatar. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 dicembre 2025


 

Caprone ferisce un uomo soccorso con motoape e trasferito in elisoccorso. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 3 dicembre 2025

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

E' deceduto Nelson Emma: Uomo buono e imprenditore lungimirante

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
A Francesca e ai familiari tutti le sentite condoglianze 
della famiglia Sarpi e di Eolienews
 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Youssef Hejji, Tony Portelli, Gessica Paino Pittari, Antonio Marturano, Janis Cascaden

L'orologio civico visto attraverso le macerie del muro crollato nel castello di Lipari Il 5 marzo 1915


 

Pagina culturale "L’arte arabo-normanna in Sicilia: l’eredità di un crocevia di civiltà”

Tra l’XI e il XII secolo plasmarono la Sicilia lasciando un patrimonio architettonico unico al mondo, nato dall’incontro tra cultura nordica, arte bizantina ed eredità islamica

Cattedrali, palazzi reali e complessi monastici ancora oggi testimoniano una stagione politica davvero irripetibile

Quando i Normanni conquistarono la Sicilia, tra il 1061 e il 1091, trovarono un’isola già ricchissima di tradizioni: araba, bizantina, latina. Distanti dalla volontà di voler cancellare ciò che esisteva scelsero di integrarlo, creando uno stile architettonico nuovo, oggi noto come arabo-normanno. In questo straordinario incontro di culture la Sicilia conobbe uno dei suoi periodi più luminosi, diventando un crocevia di arti, scienze e religioni.

Le tracce di quel periodo sono ancora oggi visibili in monumenti grandiosi, molti dei quali riconosciuti dall’Unesco, che restituiscono l’immagine di una corte aperta, colta e sorprendentemente moderna.

Il Palazzo dei Normanni, a Palermo, è la più antica residenza reale d’Europa ancora in uso. Fortilizio arabo trasformato in sede della corte normanna, ospita uno dei capolavori assoluti dell’arte medievale: la Cappella Palatina. Commissionata da Ruggero II, la cappella è un unicum nel suo sincretismo: mosaici bizantini che narrano storie sacre con una raffinatezza incomparabile, soffitto ligneo a muqarnas della tradizione islamica, struttura basilicale occidentale. 

Costruita da re Guglielmo II, la Cattedrale di Monreale è celebre per i suoi mosaici che rivestono le oltre 6.000 metri quadrati delle superfici interne. Il Cristo Pantocratore del catino absidale è una delle immagini più celebri al mondo medievale.

L’interno è completamente rivestito da 6.500 metri quadrati di mosaici bizantini, dominati dalla grandiosa figura del Cristo Pantocratore che accoglie i visitatori dall’abside.
Accanto alla cattedrale si trova il Chiostro dei Benedettini, con 228 colonne intarsiate: un gioiello di scultura romanica, arricchito da motivi vegetali e geometrici che richiamano l’arte islamica.

Il maestoso Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II come ex voto, domina dal canto suo la cittadina con le torri normanne massicce e solenni. Anche qui i mosaici bizantini illuminano l’abside, creando un’atmosfera spirituale intensa. L’opera testimonia l’ambizione del sovrano di lasciare un segno duraturo lungo la costa settentrionale dell’isola.

Oltre ai grandi complessi artistici la dominazione normanna lasciò in Sicilia anche numerosi castelli e fortificazioni, dal Castelbuono al Castello di Caccamo, fino alle torri costiere. Ugualmente importante fu l’attività edilizia religiosa, con la fondazione di monasteri benedettini che contribuirono alla diffusione della cultura latina e alla bonifica di vaste aree dell’isola.

Il fervore artistico normanno in Sicilia, del resto, non soltanto ne fece uno magnificenza, ma anche, e soprattutto, un ponte vitale tra popoli differenti.