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lunedì 17 novembre 2025

Santo del giorno : Sant'Elisabetta d 'Ungheria

Non si può dire che una volta perdessero tempo nello sposare le figliole, se Andrea II d'Ungheria, cugino dell'imperatore di Germania, fidanzò la sua Elisabetta a soli 4 anni! Aveva ragione quello scrittore, che protestava contro certi genitori troppo previdenti, dicendo: «Le maritano nella culla!" 

È vero che il fidanzato, Luigi, dei duchi di Turingia, non aveva molto di più: 11 anni. Si sposarono quando Luigi ne aveva 20 ed Elisabetta 14. E fu un matrimonio felice. «Se io amo tanto una creatura mortale" diceva Elisabetta alla serva Isentrude «quanto dovrei amare di più il Signore, immortale e padrone di tutti!" 

Ella amava teneramente Luigi, e Luigi amava lei, per la sua bellezza, la sua gentilezza e la sua grazia. Non ch'ella si rendesse • seducente con mondani accorgimenti. Tutt'altro. Tra le gentildonne della Turingia, ornate e superbe, la duchessa era quasi disprezzata per la sua semplicità nel vestire e per la sua modestia nel vivere. Niente trine, niente maniche larghe, niente guanti, niente corone in testa'. Un velo nero era tutto il suo ornamento. E in chiesa, sotto quel velo nero, la duchessa quindicenne era sempre in preghiera. 

Nel castello di Wartburg, poi, non sì distingueva quasi di tra le serve, sempre in faccende, quasi mai in ricevimenti. D'altra parte, la giovanissima duchessa avrebbe avuto poco tempo per le distrazioni mondane. A 15 anni aveva avuto il suo primo figlio; a 17 una figlia; a 20 un'altra figlia, ed era già vedova da 20 giorni!

Il dolce e affettuoso connubio era durato poco, non offuscato da incomprensioni, anche se qualche volta il marito trovava eccessiva la devozione della moglie. Elisabetta, per esempio, si faceva svegliare di notte, all'insaputa del marito, per pregare, inginocchiata al lato del letto coniugale. Isentrude, incaricata di ciò, tirava i piedi della signora. Ma una notte, nell'oscurità, tirò quelli del duca, che venne così a sapere dell'abitudine ascetica della moglie. "Anche quando il marito viveva" dichiarò poi la serva "ella era come una religiosa: umile e caritatevole, tutta dedita alla preghiera". E aggiunse: "Compiva tutte le opere di carità nella più grande gioia dell'anima e senza mai mutar di volto". 

Giovane, bella, ilare e pia. Ecco la duchessa Elisabetta a 20 anni, con un marito che l'adorava e tra serve che l'ammiravano. Ma nell'estate del 1227 Luigi parte per la Crociata, mentre Elisabetta attende il terzo figlio. Dopo tre mesi, al castello giunge un messaggero abbrunato. 11 duca è morto in Italia. "Morto!" grida Elisabetta "e con lui è morto ogni mio bene nel mondo». 

La fedele Isentrude, nella sua genuina testimonianza, insiste sul reciproco affetto dei due sposi, e noi con lei vi insistiamo volentieri, per dimostrare che la pietà divina non opprime né sopprime l'affetto umano. "Si amavano" dice Isentrude "d'un amore meraviglioso, e s'incoraggiavano dolcemente, l'uno con l'altra, nel lodare e servire Dio". 

Appena vedova, si scatenano contro Elisabetta le cupidigie dei fratelli di suo marito, che forse non l'avevano mai sopportata. Viene scacciata dal castello di Wartburg; le sono tolti figlioli, per i quali ella rinunzia all'eredità. 

Ora è povera. Si veste di bigio, come le Terziarie francescane, e si dedica tutta alle opere dì misericordia. Uno zio vorrebbe che si risposasse. Dopo tutto non ha che vent'anni! Ella risponde nello spirito e dietro l'esempio di San Francesco, la cui fama ha già in vaso il mondo. Risponde curando i lebbrosi e i tignosi, e mettendosi sotto la direzione spirituale di un religioso terribilmente esigente, che per ogni piccola ammenda le infligge la flagellazione. 

Ed ella accetta ogni umiliazione, pensando alle rose, che quando sono sommerse dall'acqua sembrano morire, ma, passata la piena, si raddrizzano più belle e fiorenti di prima. 

Per quattro anni fa vita di estrema penitenza e di intensa carità, non mangiando, non dormendo, dando tutto ai poveri, accorrendo al capezzale degli ammalati, componendo i morti più abbandonati e repugnanti. E tutto questo, dai 20 anni ai 24. Nel fiore, non della vita, ma della giovinezza. Nell'età più bella e più cara: da 20 a 24 anni. 

Non meraviglia se, sulla sua tomba. sbocciarono subito i miracoli, e se Gregorio IX, a soli quattro anni dalla morte, la proclamò degna degli altari. I francescani poi, la presero come Patrona del Terz'Ordine, insieme con San Luigi di Francia. Un re e una figlia di re, nell'abito grigio delle allodole di Santa Maria degli Angioli! 

fonte:Le Grandi Religioni

Buongiorno. Oggi è lunedì 17 novembre


 

domenica 16 novembre 2025

Un pastore per sempre: Lipari abbraccia Don Gaetano Sardella nel giorno di San Bartolo (da giornaledilipari.it)







Un’emozione palpabile ha avvolto la Cattedrale di Lipari nel giorno dedicato alla festa di San Bartolomeo, per gli scampati pericoli dai terremoti. Un’occasione doppiamente significativa, che ha segnato il commovente saluto di Don Gaetano Sardella alla sua comunità, dopo ben 53 anni di sacerdozio al suo servizio.

La Cattedrale, gremita, ha ospitato l’ultimo saluto ufficiale di un pastore che è stato, per intere generazioni di eoliani, un saldo punto di riferimento spirituale e sociale.

Don Gaetano non è stato solo un sacerdote. La sua figura si è distinta per un carisma inconfondibile, una capacità di guardare sempre avanti e, soprattutto, per il coraggio di affrontare pubblicamente e senza timori i problemi della società isolana insieme ai suoi parrocchiani. Sulle questioni più delicate della vita quotidiana la sua voce è sempre stata un faro di onestà intellettuale e passione civile. ” Dobbiamo costruire a Lipari accoglienza, rispetto e solidarietà”.

La sua dedizione, iniziata negli anni ’70, ha plasmato il tessuto sociale e religioso di Lipari, rendendolo un vero e proprio padre spirituale.

Con l’arrivo del nuovo parroco, Don Bartolo Saltalamacchia, Lipari si appresta ad accogliere una nuova guida, ma il ricordo e l’eredità di Don Gaetano rimarranno una base solida per la comunità. “Tranquilli che se non muoio mi vedrete spesso!”, ha scherzosamente rassicurato il Monsignore.

La festa di San Bartolomeo, protettore da calamità, quest’anno ha celebrato anche la forza di una comunità unita nell’affetto e nella fede, capace di salutare con commozione il suo storico pastore, rendendogli omaggio per una vita spesa con ineguagliabile dedizione.
foto gdl-tutti i diritti riservati

Un pastore per sempre: Lipari abbraccia Don Gaetano Sardella nel giorno di San Bartolo 1

Un pastore per sempre: Lipari abbraccia Don Gaetano Sardella nel giorno di San Bartolo 6

Un pastore per sempre: Lipari abbraccia Don Gaetano Sardella nel giorno di San Bartolo 7

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Un pastore per sempre: Lipari abbraccia Don Gaetano Sardella nel giorno di San Bartolo 9

Accadde...oggi...nel 2005


 

Lipari, Comune condannato sul diritto d'accesso. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 16 novembre 2025


 

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Confintesa, Bartolo Pavone nuovo segretario provinciale. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 16 novembre 2025


 

Pavone/Corrrao (Confintesa LC): "Potenziare il tempo pieno nelle scuole siciliane"


Il tempo pieno in Sicilia si attesta su appena il 20,7% rispetto alle percentuali del 70,8% nelle regioni del nord. il divario tra nord e sud è evidente.

Confintesa Lavoratori della Conoscenza Sicilia propone un forte cambiamento all’organizzazione scolastica in Sicilia per gli anni successivi.

E‘ necessario un impegno congiunto che coinvolge con le varie istituzioni presente nel territorio, ognuno per le proprie competenze per mettere fine al divario d’istruzione tra Sud e Nord. Servono investimenti per rendere le scuole più accoglienti e funzionali, con mense, palestre e spazi adatti ad accogliere gli alunni per l’intera giornata. Con attività extra-curricolari come laboratori, sport, arte e musica per favorire la crescita e la creatività degli alunni.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’occasione irripetibile. Il tempo pieno garantito dai 3 ai 14 anni è un’opportunità reale per tutte le famiglie, non solo per chi vive in aree ben servite ma anche e soprattutto per le realtà disagiate come le isole minori e le comunità montane”, così dichiarano Bartolo Pavone, Responsabile Provinciale Confintesa Lavoratori della Conoscenza Messina e Giovanni Corrao Responsabile Nazionale Confintesa Lavoratori della Conoscenza.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Mimma Sparacino, Lina Tartaro, Anna Puccia Valenti, Federica Ferraro, Chiara Monteleone, Alessandro Sardella, Deborah Favaloro, Maddalena Amendola



LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 16 NOVEMBRE 2025

Accesso agli atti: Il TAR dà ragione al presidente Russo, l’opposizione attacca Amministrazione e Uffici

Dopo la recente sentenza del TAR di Catania che ha sancito il diritto del presidente del consiglio comunale di Lipari, Nuccio Russo di accedere gli atti, che hanno portato alla formazione del Pef idrico 2025,  scendono in campo, con un documento, i consiglieri d’opposizione Gaetano Orto, Lucy Iacono, Angelo Portelli, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici e Giorgia Santamaria

Questi nell’evidenziare che il presidente del consiglio comunale “è stato ostacolato nell’esercizio delle sue funzioni di garanzia e controllo", puntano il dito contro il comportamento del responsabile del Servizio idrico, Domenico Russo e dell’amministrazione Gullo “ritenuto inappropriato, poiché avrebbe tentato di delegittimare il ruolo del presidente. Anche l’assessorato agli Enti Locali, inizialmente orientato verso l’archiviazione della pratica, è stato di fatto smentito dalla decisione del TAR.  La sentenza ha, infatti, ribadito il pieno diritto dei consiglieri comunali di accedere agli atti dell’Ente”. 

Un richiamo che conferma, secondo i consiglieri, un quadro preoccupante di scarsa collaborazione e trasparenza. Il fatto che i documenti richiesti, materiale essenziale per verificare la corretta gestione del servizio idrico, siano stati ottenuti solo ricorrendo al TAR viene indicato come un segnale grave. Oltre al fatto che la vicenda comporterà anche spese legali per il Comune. 

I consiglieri evidenziano che tali ostacoli alimentano dubbi sulla gestione amministrativa e sul recente Bilancio di previsione, già oggetto di rilievi da parte dei Revisori dei conti. 

I firmatari del documento denunciano, infine, una persistente mancanza di trasparenza da parte degli uffici e dell’Amministrazione e ribadiscono l’impegno a continuare a vigilare “affinché legalità, correttezza amministrativa e rispetto delle istituzioni siano pienamente garantiti, senza condizionamenti politici o pratiche opache”.

 

Santo del giorno: Santa Margherita di Scozia


Margherita, la più giovane di cinque figli, nacque nel 1045 ca., probabilmente in Ungheria; il padre, Edoardo, erede legittimo al trono e figlio di Edmondo, re del Wessex (1016), si era rifugiato in quel paese per sfuggire alla dominazione danese in Inghilterra e aveva sposato la sorella del re ungherese. Margherita ricevette una buona educazione e sembra aver avuto un discreto senso estetico, dato che apprezzava i bei volumi e i manoscritti, oltre agli abiti eleganti.

Nel 1057 il padre fu richiamato in Inghilterra da Edoardo il Confessore (1042-1066; 13 ottobre), che sperava diventasse suo erede; ma Edoardo, che era più giovane, morì subito dopo il suo arrivo in Inghilterra, aprendo la strada ai normanni. Dopo la conquista, Margherita non era più al sicuro, dato che era una dei pochi membri della famiglia reale anglosassone a rimanere in Inghilterra. Perciò seguì il fratello, Edgardo l'Erede, in Scozia, dove fu accolta nella corte di re Malcolm III Canmore (1058-1093), che, attratto dalla sua bellezza e intelligenza, la sposò nel 1070 ca. e visse con lei per almeno venticinque anni. Dei loro sei figli, tre (Edgardo, Alessandro e Davide - quest'ultimo venerato anche come santo, 24 maggio), governarono la Scozia. Matilda, una delle loro due figlie, sposò il re inglese Enrico I (1100-1135).

Fu Matilda a chiedere a Turgot, priore di Durham e poi vescovo di S. Andrea, che era stato il confessore di Margherita, di scrivere una Vita di sua madre: la Vita Margaretae Scotiae reginae, scritta tra il 1104 e il 1108. Sebbene segua il modello consueto delle biografie, beneficia del fatto che l'autore conosceva molto bene il suo soggetto. Secondo Turgot, l'importanza di Margherita fu notevole, sia a livello privato che pubblico; la vita presso la corte scozzese, fino ad allora poco elevata e carente dal punto di vista culturale, fu trasformata dalla sua presenza, nonostante alcuni protestassero che stesse diventando troppo "anglicizzata". Ella promosse la riforma della Chiesa di Scozia, contribuendo a portare il culto locale in linea con quello di Roma, in questioni come l'osservanza della Quaresima e della Pasqua, e l'astensione dal lavoro la domenica. Fu una fondatrice entusiasta di monasteri: uno dei suoi progetti più grandi fu la ricostruzione dell'abbazia di Iona e la costruzione di Dunfermline, destinata a diventare il luogo di sepoltura della famiglia reale scozzese. Si interessò anche alla costruzione di ricoveri per i pellegrini di S. Andrea, su entrambe le rive del Forth, mettendo a loro disposizione delle barche per il passaggio.

Nel tempo libero, quando non si occupava dei suoi figli o di quelli dei poveri, Margherita pregava, leggeva o ricamava molto abilmente. Malcolm, che si affidava al suo costante supporto e seguiva i suoi consigli, imparò ad apprezzarne la devozione. Secondo il suo biografo, «Cristo dimorava realmente nel suo cuore [...] Ciò che lei rifiutava, lo rifiutava anche lui [...] ciò che amava, lo amava anche lui per amore di lei». E sebbene non imparasse mai a leggere, apprezzava la rilegatura o le illustrazioni dei libri che Margherita leggeva. Esistono ancora alcuni dei suoi libri, inclusa un'edizione tascabile del Vangelo (Biblioteca Bodleiana, Oxford), una Vita illustrata di S. Cuthbert (20 marzo) e un salterio (di dubbia attribuzione, conservato al Collegio Universitario di Oxford).

Margherita si ammalò gravemente verso la fine del 1093, probabilmente a causa della sua intensa attività. Proprio prima di morire, le giunse la notizia che Malcolm e uno dei suoi figli minori erano stati uccisi dall'esercito di Guglielmo II il Rosso (1087-1100) ad Alnwick. Cercarono di nasconderle la notizia, ma senza successo, e Margherita accettò questa perdita come un segno del volere di Dio.

Morì il 16 novembre 1093 e fu seppellita a Dunfermline insieme al marito. Il culto iniziò subito dopo la sua morte, ma fu confermato solo nel XIII secolo, quando papa Innocenzo IV (1243-1254) ordinò di analizzare la sua vita e i miracoli, permettendo la canonizzazione nel 1250Dunfermline fu saccheggiata nel 1560, ma le reliquie furono messe al sicuro; i corpi di Margherita e Malcolm furono trasferiti in una cappella all'Escorial, vicino a Madrid, mentre il cranio, inizialmente a Edimburgo, fu poi trasferito presso i gesuiti a Douai. Nel 1673, Santa Margherita fu proclamata patrona della Scozia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Edimburgo, nella Scòzia, il natale di santa Margherita Vedova, Regina di Scòzia, celebre per la carità verso i poveri e per la povertà volontaria.

Calcio: Oggi in campo Lipari calcio, Malfa e Stromboli

 Il Lipari calcio, a caccia della prima vittoria stagionale, affronta, oggi pomeriggio, tra le mura amiche, in un incontro non facile il club sportivo Oliveri. 

In terza categoria il Malfa affronta in casa il Torregrotta 1973; lo Stromboli, sul neutro di Lipari, il Pellegrino

Buongiorno. Oggi è il 16 novembre: Buona domenica


 

sabato 15 novembre 2025

Accadde...oggi...nel 1962


 

Memorial "Saglimbeni", categoria Piccoli al team di Samuel Cappadona (foto e video)

 
Il team di Samuel Cappadona si è aggiudicato il Memorial "Pippo Saglimbeni" (categoria Piccoli). Il team (con la casacca verde) si è imposto in finale per 4 a 3




Quei "tagli" alla rotta Eolie - Napoli. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 15 novembre 2025



 

Comune di Lipari: Consegnati lavori di “Efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico”

Sono stati, ufficialmente, consegnati i lavori di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico relativi all’edificio comunale che attualmente ospita gli Uffici del Settore Tecnico e la biblioteca, un immobile che in passato accoglieva anche il vecchio orologio civico. 

L’intervento, atteso da tempo, prevede il rifacimento completo della facciata, la sostituzione degli infissi e altre opere mirate a migliorare la prestazione energetica complessiva della struttura. Si tratta di un passo significativo per la rifunzionalizzazione dell’edificio e per la riqualificazione urbana del centro.

Anche questo progetto, finanziato nell’ambito del PNRR, ha concluso l’intero e articolato percorso amministrativo previsto: dalla progettazione esecutiva alla gara d’appalto, fino alla consegna dei lavori. La sua realizzazione concreta rappresenta un ulteriore tassello del piano complessivo volto a modernizzare il patrimonio pubblico comunale.

Sono stati, inoltre, consegnati i lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico “S. Domenico Savio” di Lipari, sede dell’Istituto Comprensivo Isole Eolie. Anche questo intervento ha superato il complesso iter procedurale previsto dal PNRR e, dopo l’individuazione dettagliata dei lavori in fase progettuale, si avvia ora alla sua realizzazione. Si tratta di un’opera strategica per il miglioramento degli ambienti scolastici e del comfort degli studenti e del personale.

Il programma di efficientamento degli edifici scolastici comprende interventi in tutte le scuole dell’isola di Lipari e delle altre isole del Comune, con la sola eccezione di Panarea, dove non è mai stato realizzato un edificio scolastico pubblico. Una lacuna storica che evidenzia, una volta di più, la necessità di rafforzare i servizi essenziali nelle isole minori.

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla consegna dei lavori per la realizzazione di nuovi impianti idrici e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti nell’isola di Stromboli, intervento fondamentale per la rifunzionalizzazione e il completamento della rete idrica locale. Il progetto, finanziato nell’ambito del PNRR – Programma Isole Verdi, ha anch’esso superato tutte le fasi amministrative e tecniche previste ed entra ora nella fase esecutiva.

La rimodulazione del programma Isole Verdi, basata sulla fattibilità tecnica, sulle effettive necessità del territorio e sulle linee guida ministeriali, sta consentendo un avanzamento ordinato e concreto delle opere. Ulteriori interventi riguarderanno altri tratti della rete idrica delle isole del Comune, molti dei quali sono già in fase di affidamento o di imminente avvio.

Parallelamente stanno per essere completati i procedimenti necessari per l’attivazione degli ulteriori interventi previsti dal PNRR – Isole Verdi, così da assicurare la realizzazione integrale del programma e il raggiungimento degli obiettivi fissati per le isole minori. Un impegno costante che punta a migliorare infrastrutture, servizi e qualità della vita delle comunità dell’arcipelago.

I

Calcio 5, serie D: Prima storica vittoria per il 98055 Lipari calcio

 Prima vittoria della sua storia recentissima per il 98055 Lipari calcio. 

La compagine ha superato oggi pomeriggio per 4  3 il Monforte San Giorgio nell'incontro casalingo. A segno Bucca, Belletti, Costanzo e Mollica

La Ludica Lipari, inserita nel medesimo girone, scenderà in campo domani, in trasferta, contro SGM Spadafora sport

Eolie: La pesca dal gusto sostenibile. Il programma del convegno del 21 novembre


 

Tar accoglie ricorso del presidente del consiglio comunale di Lipari per annullamento del silenzio diniego tacito

 R E P U B B L I C A I T A L I A N A

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1768 del 2025, proposto da Antonino Russo, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonino Criscì, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Lipari, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- del silenzio diniego tacito formatosi sull'istanza di accesso formulata ai sensi dell'art. 43 comma 2 del d.lgs. 267/2000 e degli artt. 22 ss. L 241/1990, sulla richiesta di accesso avanzata con istanza prot. n° 25389 del 10 luglio 2025, con la quale Russo Antonino ha richiesto di avere copia di atti e documenti necessari all’espletamento del mandato di Consigliere Comunale di Lipari

nonché per l’accertamento

- del diritto del ricorrente di vedersi riconosciuto l’esercizio dell'accesso mediante

consegna di copia degli atti richiesti con emanazione dell’ordine di esibizione ex

art. 116, co. 4, c.p.a.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 4 novembre 2025 la dott.ssa Giuseppina Alessandra Sidoti e udito il difensore di parte ricorrente, come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

1. Con ricorso notificato e depositato in data 25 agosto 2025, il ricorrente, Consigliere comunale e Presidente del Consiglio comunale del Comune di Lipari, ha esposto che, con istanza prot. n. 25389 del 10 luglio 2025, ha chiesto al Responsabile del Servizio Idrico del Comune di Lipari l’accesso alla documentazione indicata, al fine di poter verificare la correttezza delle affermazioni di fatto e dei conteggi posti a base del PEF Idrico 2025, approvato – in via provvisoria - con deliberazione G.M. n° 68/2025, e quindi di poter esercitare  il proprio munus publicum e le proprie prerogative di controllo. In particolare, con  la citata nota, ha chiesto il rilascio della seguente documentazione:

1) Copia della Determinazione ATI Idrico Messina n° 155 del 11.11.2024 per l’applicazione dell’incremento tariffario 2024 e 2025;

2) Copia della nota prot. 110 del 22.01.2025, con la quale l’ATI Messina comunicava la sopravvenuta inefficacia della precedente Determinazione di aumento tariffario;

3) Copia della nota prot. 16015 del 7.05.2025, con la quale il Comune di Lipari ha sollecitato la definizione di un nuovo assetto tariffario;

4) Copia della nota del responsabile del Servizio Idrico prot. 16275 del 8.05.2025 completa di allegati;

5) Copia della nota ATI Messina prot. 947 del 19.05.2025, con la quale è stata rigettata la richiesta di aumento tariffario voluto dal Comune a carico dei cittadini;

6) Copia della nota prot. 19409 del 30.05.2025 sottoscritta dal Segretario  Generale e dal responsabile del Servizio Idrico comunale indirizzata all’ATI Messina;

7) Copia della nota prot. 1038 del 9.06.2025 dell’ATI Messina;

8) Copia della precedente delibera G.M. n° 48 del 12.05.2025, nella quale il bilancio del servizio idrico presentava una scopertura finanziaria di € 215.272,36;

9) Copia del ruolo delle fatture emesse per il servizio l’annualità idrica 2022 (fatturato a marzo 2024);

10) Copia del ruolo delle fatture emesse per il servizio l’annualità idrica 2023 (fatturato ad aprile 2025);

11) Copia del ruolo complessivo dei consumi rilevati con le letture eseguite tra il mese di novembre e quello di dicembre 2023 a copertura delle precedenti annualità 2022 e 2023, con indicazione dei criteri di riparto annuale utilizzati ai fini della suddivisione dei consumi rilevati per ogni singolo periodo preso a riferimento;

12) Copia del D.D.S. n° 529/2025 relativo all’Accertamento di somme in entrata al Bilancio della Regione Siciliana per la somma media annua superiore al milione di euro per la gestione del depuratore di Lipari, corredato degli estremi di avvenuta notifica al Comune di Lipari;

13) Copia delle fatture ENEL e SEL registrate per l’annualità 2024 per i costi di alimentazione degli impianti elettromeccanici della rete idrica e fognaria;

14) Copia dei provvedimenti di affidamento del servizio autobotte per gli anni 2024 e 2025 e copia delle relative fatture emesse per il corrispondente periodo e fino a tutt’oggi, dai gestori incaricati dell’espletamento del predetto servizio;

15) Copia della relazione tecnica a corredo della riduzione di € 90.000,00 dei costi programmati di gestione delle reti e degli impianti idrici e fognari, comprensivi degli interventi urgenti su chiamata e della ulteriore riduzione di € 125.572,36 prevista per l’impianto di depurazione.

1.1. Non avendo ottenuto riscontro da parte del Comune, il ricorrente ha intrapreso la presente azione volta all’annullamento del diniego maturato per silentium e all’accertamento del diritto di accesso alla suddetta documentazione, con conseguente condanna dell’Ente agli adempimenti consequenziali. Ha dedotto, a sostegno delle proprie pretese, la violazione e falsa applicazione degli artt. 22 e 24 della l. n. 241 del 1990 e dell’art. 25 l.r. n. 10/91, nonché la violazione dell’art. 43 del t.u.e.l.

2. Il Comune di Lipari non si è costituito in giudizio.

3. Alla camera di consiglio del 4 novembre 2025, il difensore ha insistito per l’accoglimento del ricorso, con richiesta di distrazione delle spese di lite, dichiarandosi anticipatario; indi il ricorso è stato posto in decisione.

4. Il ricorso è fondato e deve essere accolto.

5. Com’è noto, l’art. 43, comma 2, del T.U.E.L. attribuisce ai consiglieri comunali il diritto di ottenere dagli uffici del comune e della provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, “utili all’espletamento del proprio mandato”, essendo gli istanti “tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge”.

Tale diritto, come affermato in giurisprudenza, ha una portata molto più ampia rispetto a quello generalmente previsto dall’art. 22, l. n. 241 del 1990 e ciò con riguardo sia alla legittimazione, sia al contenuto della pretesa ad accedere ai documenti amministrativi, sia, infine, all’assenza di particolari obblighi di motivazione e/o formalità (cfr. T.A.R. Campania, Napoli, sez. VIII, 27 marzo 2025 n. 2596; T.A.R. Trentino Alto Adige, Trento, sez. I, 12 ottobre 2012, n. 305; Consiglio Stato sez. V, 17 settembre 2010, n. 6963).

D’altra parte, dal termine «utili», contenuto nell’articolo 43 d.lgs. n. 267 del 2000, non può conseguire alcuna limitazione al diritto di accesso dei consiglieri comunali, poiché tale aggettivo comporta in realtà l’estensione di tale diritto a qualsiasi atto ravvisato utile per l’esercizio delle funzioni (Cons. Stato, n. 4525 del 2014, cit.; IV, 12 febbraio 2013, n. 843), con vincolo del segreto d’ufficio (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, 8.9.2011, n. 5053).

Quanto alla motivazione, poi, è stato chiarito dalla giurisprudenza (cfr. Consiglio di Stato n. 5750/2024) che “sul consigliere comunale non può gravare alcun particolare onere di motivare le proprie richieste di accesso ai documenti, atteso che, diversamente opinando, sarebbe introdotta una sorta di controllo dell’ente, attraverso i propri uffici, sull’esercizio delle sue funzioni”.

6. Facendo applicazione dei suindicati principi al caso in esame, il ricorrente, nella qualità di Consigliere comunale e Presidente del Consiglio comunale, ha diritto all’accesso alla documentazione richiesta, sicché il ricorso deve essere accolto, con conseguente accertamento del diritto all’ostensione in suo favore, per effetto del quale il Comune di Lipari dovrà consentire l’accesso, secondo le modalità indicate in dispositivo.

7. Le spese del giudizio seguono la soccombenza nei riguardi del Comune intimatoe vanno liquidate come in dispositivo.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, dichiara l’obbligo dell’amministrazione intimata di consentire alla parte ricorrente di prendere visione ed estrarre copia della documentazione richiesta con l’istanza di accesso di cui trattasi, nel termine di giorni trenta, decorrente dalla comunicazione o, se a questa anteriore, dalla notificazione della presente decisione.

Condanna il Comune di Lipari al pagamento, in favore di parte ricorrente, delle spese del giudizio, che si liquidano in complessivi € 800,00 (euro ottocento/00), oltre accessori di legge se dovuti, nonché, al rimborso del contributo unificato ove versato, con distrazione in favore del difensore, dichiaratosi anticipatario.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 4 novembre 2025 con l'intervento dei magistrati:

Agnese Anna Barone, Presidente

Giuseppina Alessandra Sidoti, Consigliere, Estensore Salvatore Accolla, Primo Referendario



 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Margherita Loddo, Maria Concetta Rando, Federico Lo Schiavo, Silvestro Pipitone, Felicia Fichera, Mary Fiore Caviasca, Antonella Mirabito, Martina Gugliotta



Festa di San Bartolomeo del 16 novembre, il programma


 

Scrivevamo così..oggi...lo scorso anno


 

Santo del giorno: Sant'Alberto Magno

Alberto Magno, canonizzato e decorato del titolo di Dottore dal Sommo Pontefice Pio XI, nacque verso la metà del secolo xii dai conti di Bolstldt a Lauingen in Svevia (Germania), dove passò la giovinezza. Recatosi all'Università di Padova per una formazione intellettuale più elevata, fu dal beato Giordano di Sassonia guadagnato all'Ordine Domenicano. 

Terminati gli studi ed emessi i voti religiosi, fu designato come professore a Colonia, Ratisbona, Strasburgo e poco dopo all'Università di Parigi. Tra i suoi discepoli il più illustre fu S. Tommaso d'Aquino, la cui elevatezza di mente egli per primo conobbe ed esaltò. 

Nel 1254 fu tolto dall'insegnamento ed eletto provinciale dei Domenicani in Germania. Due armi dopo si portò a Roma. e nel Concistoro di Anagni, alla presenza del Sommo Pontefice difese vittoriosamente, contro alcuni avversari, i diritti della Santa Sede e dei Religiosi Mendicanti. Il Papa ne fu così entusiasta che lo tenne a corte e gli assegnò una cattedra all'Università Pontificia. Rinunziò allora alla carica di provinciale, ma dovette nuovamente portarsi in patria, prima come arbitro a Colonia, poi come mediatore di pace politica e sociale in un'infinità di contese. 

Al principio dell'anno 1260 lo sorprese la notizia che il Papa l'aveva eletto vescovo di Ratisbona. Lo stato della diocesi non era lusinghiero : decaduta spiritualmente e finanziariamente, aveva bisogno di uno zelante riformatore. Alberto ubbidì alla chiamata pontificia e divenne, colla sua vita santa ed apostolica, modello dei sacerdoti e dei vescovi. Visitava chiese, predicava, confessava, lavorava in tutti i modi al miglioramento spirituale della diocesi, a cui, allorché fu ristabilito l'ori dine, la disciplina e le finanze, decise di rinunziare. i Dietro sue insistenze quindi, Urbano IV lo esone
rò dall'ufficio pastorale, ed egli ritornò lieto nel suo convento di Colonia, spendendo il resto della sua vita tra la preghiera. la direzione spirituale, la composizione di opere scientifiche ed ascetiche ed esplicando una vasta azione di pacificazione sociale. Meritò il titolo di dottore universale. 

Mentre un giorno, già piú che ottantenne. teneva una lezione, perdette improvvisamente la memoria; piangendo scese dalla cattedra. Si preparò alla morte che lo colpì poco dopo, al 15 di novembre 1280, fra il compianto di tutta la cristianità. 

PRATICA. Leggiamo o ascoltiamo una istruzione 

PREGHIERA. O Dio, che hai reso grande il tuo beat vescovo e dottore Alberto nel far servire la sapienza umana alla fede divina, deh! concedici di seguire le orme del suo insegnamento onde godere della luce perfetta nei cieli.

Buongiorno. Oggi è sabato 15 novembre