Dopo la recente sentenza del TAR di Catania che ha sancito il diritto del presidente del consiglio comunale di Lipari, Nuccio Russo di accedere gli atti, che hanno portato alla formazione del Pef idrico 2025, scendono in campo, con un documento, i consiglieri d’opposizione Gaetano Orto, Lucy Iacono, Angelo Portelli, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici e Giorgia Santamaria.
Questi nell’evidenziare che il presidente del consiglio comunale “è stato ostacolato nell’esercizio delle sue funzioni di garanzia e controllo", puntano il dito contro il comportamento del responsabile del Servizio idrico, Domenico Russo e dell’amministrazione Gullo “ritenuto inappropriato, poiché avrebbe tentato di delegittimare il ruolo del presidente. Anche l’assessorato agli Enti Locali, inizialmente orientato verso l’archiviazione della pratica, è stato di fatto smentito dalla decisione del TAR. La sentenza ha, infatti, ribadito il pieno diritto dei consiglieri comunali di accedere agli atti dell’Ente”.
Un richiamo che conferma, secondo i consiglieri, un quadro preoccupante di scarsa collaborazione e trasparenza. Il fatto che i documenti richiesti, materiale essenziale per verificare la corretta gestione del servizio idrico, siano stati ottenuti solo ricorrendo al TAR viene indicato come un segnale grave. Oltre al fatto che la vicenda comporterà anche spese legali per il Comune.
I consiglieri evidenziano che tali ostacoli alimentano dubbi sulla gestione amministrativa e sul recente Bilancio di previsione, già oggetto di rilievi da parte dei Revisori dei conti.
I firmatari del documento denunciano, infine, una persistente mancanza di trasparenza da parte degli uffici e dell’Amministrazione e ribadiscono l’impegno a continuare a vigilare “affinché legalità, correttezza amministrativa e rispetto delle istituzioni siano pienamente garantiti, senza condizionamenti politici o pratiche opache”.
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