Carissimi amici eoliani, finalmente, dopo aver assistito a tagli indiscriminati nel mondo scolastico a livello regionale, provinciale, locale, dal prossimo anno scolastico gli organici del personale docente e ATA, soprattutto, in quelle realtà scolastiche situate in piccole isole, saranno assegnati sulla base delle previsioni dell’andamento demografico in età scolare per un triennio. Questo tipo di organico avrà carattere di stabilità triennale, anche per i posti di sostegno, fatte salve, ovviamente, le esigenze che si determineranno annualmente. Io credo, che questa norma sia molto importante, per quanto riguarda i bisogni e le misure a tutela di tutto il personale scolastico, a tutela degli studenti, a tuteladelle famiglie, supportate, naturalmente, da strategie fattibiliche potrebbero favorire e assicurare una scuola di qualità. Ma, attenzione! Tutto questo non è sufficiente per garantire in massimo per migliorare l’efficacia e l’efficienza nelle nostre scuole. Come operatore scolastico che vive giornalmente la vita scolastica eoliana e come sindacalista regionale sempre a contatto con problematiche di vario genere nel mondo scolastico non posso non segnalare alcuni punti che secondo il mio modesto pensiero andrebbero intenzionate in futuro per il bene delle nostre scuole. Per prima cosa, alla luce di alcuni fatti successi in quest’anno scolastico 2001/2012 e anche in quelli passati, nelle nostre scuole isolane, vecchie e non ha norma, c’e’ l’assoluta necessitata’ d’interventi in tempi brevissimi, di verifiche costanti e monitoraggi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, per salvaguardare l’incolumità’ degli alunni, docenti e personale che ci lavora. Occorre tra i vari istituti scolastici, creare una sinergia utile a promuovere misure volte a migliorare l’offerta formativa. Occorre capire e confrontarsi con Comuni dove esistono le scuole a tempo pieno quale percorso burocratico e cosa serve affinché anche nelle nostre isole, possiamo richiedere l’apertura delle scuole in orario antimeridiano, per migliorare quelle attività educative necessarie per garantire il massimo dell’istruzione ai nostri giovani; pensate, anche, quanti giovani potrebbero trovare lavoro nelle mense, quanto personalescolastico manterrebbero la continuità nel proprio posto di lavoro. Si potrebbero, migliorare iniziative didattiche attraverso accordi tra Inps e Regione; i precari avrebbero un sostegno al reddito attraverso anche un’estensione degli ammortizzatori sociali. Questi punti, da me evidenziati, sono una minima parte di quante cose si potrebbero ottenere.
In un momento di crisi generalizzata, la scuola non deve essere assolutamente trascurata, soprattutto nelle nostre scuole isolane, dovegiornalmente, riscontriamo ostacoli di ogni genere. Ogni euro investito nella scuola è un euro d’investimento nell’avvenire, un ragazzo di meno che abbandona la scuola, è una possibilità in più per vincere le sfide del mercato del lavoro. La scuola è il luogo migliore per scommettere sul futuro.
Cordialmente.Prof. Bartolo Pavone
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