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mercoledì 4 aprile 2012

Eolie-Messina-Milazzo, operazione anti-droga delle Fiamme Gialle. Arrestate 21 persone

gdfmotovedettagrande.JPG COMUNICATO

È stata eseguita una vasta operazione condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Messina, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato oggi allo smantellamento di un articolato contesto criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti.  

Le indagini, avviate già nel 2008, nel corso delle quali sono state arrestate in flagranza di reato 8 persone, vedono oggi impiegati oltre 100 militari tra Messina, Lipari, Salina, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Taormina e Catania, che hanno eseguito 21 arresti. Gli arresti sono stati eseguiti a cura del GICO della Guardia di Finanza di Messina, con la collaborazione di diversi Reparti del Comando Provinciale peloritano, del Gruppo Aeronavale della stessa città e del Comando Provinciale di Catania.  

Le investigazioni scaturiscono dall’approfondimento di una segnalazione per operazioni sospette proveniente dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, dove venivano evidenziate anomalie finanziarie sul titolare di un’impresa commerciale.  

Gli sviluppi hanno portato così a svelare un consistente traffico di stupefacenti, prevalentemente cocaina,  in cui uno dei canali di approvvigionamento era rappresentato dal catanese Salvatore RECUPERO (classe 1968), dipendente del Comune di Catania, che – servendosi di Antonio FILETTI (classe 1983), di altro soggetto allo stato ricercato e di Salvatore TORRE (classe 1962), quest’ultimo arrestato a Messina durante un trasporto di 66 gr. di cocaina il 26 marzo 2008 al casello autostradale di Tremestieri – riforniva a fini di spaccio un gruppo di personaggi attivi nelle isole Eolie, tra cui Santino TARANTO (classe 1970), titolare di una falegnameria a Salina, e Fabio Giovanni PICCIOLO (classe 1973), titolare nel 2008 di un noto ristorante a Vulcano.  

Santino TARANTO, coadiuvato dal fratello Carlo TARANTO (classe 1975), si occupava poi dello spaccio attraverso figure come Cristian DELOSA (classe 1979), Lorenzo GENOVESE (classe 1976) e Federico RANDO (classe 1986), tutti operativi a Salina.  

Lo stupefacente, principalmente cocaina, oltre che da Catania veniva procurato anche nel milazzese, attraverso vari canali.  

Uno di questi era rappresentato da Antonino STARVAGGI (classe 1969) che, approfittando della copertura offerta dalla ICEBERG S.r.l. (originariamente denominata GELO SUD S.r.l.), impresa di pesce surgelato attiva a Torregrotta (ME), di cui era titolare di fatto, si avvaleva della collaborazione di Paolo LISA (classe 1986) per recapitare la droga sull’isola di Salina a Santino TARANTO e Lorenzo GENOVESE, occultandola sul furgone dotato di cella frigorifera.  

Due altri distinti canali di approvvigionamento della droga per TARANTO erano rappresentati, da un lato, dal barcellonese Salvatore CIPRIANO (classe 1969) – già arrestato in flagranza durante una consegna il 15 maggio 2008 a Milazzo con 18 gr. di cocaina – e un marocchino di stanza sempre a Barcellona Pozzo di Gotto, attualmente irreperibile.  

Dopo l’arresto del CIPRIANO – che nei rapporti con TARANTO si è avvalso in più occasioni della mediazione di Giuseppe MARCHETTA (classe 1949) – il TARANTO è dovuto ricorrere alla mediazione di Monica FRATTO (classe 1981), che, rifornendosi dal messinese Alessandro CUCINOTTA (classe 1967), curava le consegne al TARANTO e collaborava alle fasi di taglio e successivo spaccio della cocaina.  

Lo STARVAGGI – che ha rappresentato uno dei principali fornitori di Santino TARANTO – procurava a sua volta lo stupefacente, utilizzando all’occorrenza corrieri come Paolo LISA, da vari canali, tra cui uno nel territorio di Giardini Naxos, dove li attendeva Carmelo LE MURA (classe 1973).  

Da questo filone, attraverso gli approfondimenti sui rapporti clientelari di STARVAGGI, è derivata altra indagine concentrata sulla città di Messina, ove sono stati ricostruiti i traffici illeciti di un contesto criminale dedito allo spaccio di cocaina con base operativa all’interno di una sala biliardo di Zafferia, gestita da Francesco ISAJA (classe 1948), pluripregiudicato, già condannato con sentenza definitiva per traffico di stupefacenti nell’inchiesta “Neve d’estate”, condotta all’epoca dalla locale Squadra Mobile.  

Le attività di ISAJA – nelle quali collaboravano suo nipote, Francesco ZACCONE (classe 1985), e Nicola FORMICA (classe 1977) – portavano a più spacciatori tra cui Giovanni MICALIZZI (classe 1976). In questo contesto, venivano utilizzati anche minorenni come pusher o corrieri.  

ISAJA, tra l’altro arrestato in flagranza il 21.02.2009 con 109 gr. di cocaina all’interno della sala biliardi, si riforniva dal boss di Mangialupi Antonino TROVATO (classe 1957), all’epoca libero.  

A tutti i destinatari delle misure cautelari viene contestato il delitto di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre a Salvatore RECUPERO, Salvatore TORRE, Antonio FILETTI, Antonino STARVAGGI, Paolo LISA, Santino e Carlo TARANTO, Cristian DELOSA, GENOVESE Lorenzo e ad uno  attualmente ricercato, viene mossa anche l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.gdf_04042012.gif  

Durante l’anno e mezzo di interventi mirati, finalizzati ad acquisire riscontri concreti sull’attività di spaccio di entrambi i filoni, sono stati sequestrati circa 400 gr. di cocaina, circa 300 gr. di hashish, oltre a sostanze da taglio, telefoni cellulari, denaro contante derivanti dallo spaccio per oltre 40 mila euro e due autovetture.

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