Una "tradizione" che si può ammirare per le vie del centro, che contagia tutti e che non risparmia chi vorrebbe continuare a vivere nell'indifferenza dei periodi senza elezioni. Senti la minaccia dell'assalto quando un conoscente, salutato a stento negli ultimi anni, si avvicina con fare cordiale lasciandoti immaginare la sventura di una discussione che volentieri eviteresti.
Come novelli paladini di un "nuovo ordine", i "candidati" argomentano e gesticolano accorati, indicando la strada del riscatto e della rinascita, proponendosi come interpreti del "cambiamento": peccato che, spesso, frequentano i "palazzi" da una vita senza essere mai riusciti a "cavare un ragno dal buco".
Tutti in discussione e candidati per il futuro del paese dicono,un "futuro senza tempo" e che "fugge" in avanti ad ogni elezione... Ma la "litania" è trita e ha stancato, produce solo l'effetto di addensare nefasti pensieri nella mente del molestato cittadino votante.
L'elettore più "scafato" percepisce "a pelle" che, a parte rare eccezioni, i candidati di ogni parte e partito non hanno vera voglia di contribuire al pubblico benessere, ma sono mossi unicamente dalla "brama" di ottenere posizioni e vantaggi per sè o per il "clan" (famiglia, "comparati" o categorie di lavoro). Ma lo "spettacolo" deve continuare e va in replica, puntualmente, ad ogni elezione, anche se, confesso, non ne sono più appassionato.
Comunque non temete, cari semplici concittadini, dall'8 maggio torneremo nell'oblio e ci verrà restituita la dignità di chi è fuori dalle "cose" della politica.
Forse, dall'8 maggio, potremo ricominciare a parlare di progetti e impegno per la comunità senza condividere l'intimo disagio di chi sa di prendere in giro se stesso oltre che gli altri...
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