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domenica 19 aprile 2015

Lo Stretto merita il sì dell’Unesco

Una festa non consentirà allo Stretto di recuperare il suo antico splendore, la centralità nelle rotte mercantili, il grande fascino della mitologia, il ruolo che ha avuto e che può ancora avere nello sviluppo economico e sociale del Meridione d'Italia e dell'intero Paese. Ma, quella celebrata ieri in mare per dare il via alle procedure di richiesta del riconoscimento di questo luogo speciale come patrimonio dell'Umanità-Unesco, ha rappresentato un'occasione importante per cementare l'unione civile e politica tra le due sponde. Alle 12 di ieri è stato siglato il protocollo che rappresenta la base morale e procedurale per il raggiungimento dell'obiettivo, ma la mattinata è stata lunga ed intensa. La nave “Messina” messa a disposizione da Rfi è salpata alle 9,30 dal porto storico. A Villa San Giovanni la sosta per accogliere la delegazione calabrese. Poi, la firma dell’intesa tra i sindaci dei tre centri principali, Accorinti di Messina, Rocco La Valle di Villa e Falcomatà di Reggio.

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