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lunedì 28 marzo 2016

Per messa in sicurezza di Porticello occorrono 5 milioni di euro. Lo si evince dalla seconda relazione che Sidoti ha consegnato a Giorgianni

Amministrazione Comune di Lipari

Alla Cortese Attenzione del Sindaco Marco Giorgianni

Oggetto: Realizzazione del programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava nell’isola di Lipari – Seconda Relazione Periodica.


Egregi Tutti,
faccio seguito alla mia precedente relazione inviata, in data 08 febbraio c.a., all’attenzione del Sindaco e diffusa a mezzo stampa per fornire un ulteriore aggiornamento sullo stato di avanzamento del programma indicato in oggetto.

Per comprendere il valore delle azioni intraprese da questa amministrazione ma soprattutto la forte accelerazione impressa in questi ultimi tre mesi è doveroso fare un breve cenno storico su quanto accaduto negli ultimi 10 anni. Il sito di Porticello è stato oggetto di un sequestro da parte della magistratura nel lontano agosto 2007. Nel luglio 2010 veniva aperta la procedura di "concordato preventivo", così come richiesto dalla stessa società e veniva nominato commissario giudiziale il prof. Massimo Galletti.
Nell’ottobre 2014 veniva costituito, presso il Comune di Lipari, un tavolo tecnico sul tema della riconversione delle aree pomicifere, che completava le sue attività nel febbraio 2015.
Nel maggio 2015 veniva revocato il concordato preventivo, dal Tribunale di Barcellona che dichiarava fallita per insolvenza la Pumex Spa e nominato curatore il Prof. Massimo Galletti, già Commissario Giudiziale.
Nel mese di dicembre 2015 veniva affidato incarico al sottoscritto per avviare tutte le attività tese allo “sviluppo ed alla gestione dell’accordo per la realizzazione del programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava site nell’Isola di Lipari”, passando quindi da un tavolo tecnico e di confronto all’avvio di vere e proprie azioni operative, di natura legale, tecniche e di programmazione.

A seguito degli incontri avviati in questi primi tre mesi di attività con i diversi rappresentanti degli organi di governo e le istituzioni direttamente coinvolte, vengono confermate le linee guida ed il piano di priorità indicato in precedenza:
1 Fase: Messa in Sicurezza delle Aree di Cava e contestuale avvio dell’istituzione del Parco Geominerario;
2 Fase: Piano di Riqualificazione dei fabbricati industriali e civili e Valutazione del progetto da parte di un Panel di esperti indipendenti.

Purtroppo, a causa del carico di lavoro di alcuni uffici comunali, delle difficoltà di reperire in tempi celeri la documentazione necessaria per avviare le azioni programmate nonché per la complessità del progetto in se stesso, il cronoprogramma dei lavori ha subito un leggero rallentamento rispetto alle previsioni. Ad ogni modo, l’attività sarà facilmente recuperata nei prossimi due mesi.

L’attività ricognitiva, almeno per quanto concerne il sito di Porticello, può ritenersi conclusa. Si procederà, quindi, in parallelo con la definizione e valutazione del Progetto di Messa in Sicurezza delle Aree Ex Pumex Spa (oggi fallita), l’avvio del programma lavori per il sito di Acquacalda detenuto in concessione dalla Italpomice Spa.

Per quanto concerne la Italpomice Spa, questa società - diversamente dalla Pumex Spa - risulta ancora in bonis ovvero non soggetta a procedure concorsuali o fallimentari e, pertanto, nel procedere con le attività di riconsegna delle proprietà comunali si dovrà effettuare un percorso legale diverso.

Per quanto attiene le attività già sviluppate nei primi due mesi:

1.     E’ stata inviata dal sottoscritto richiesta all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari volta a conoscere l’ubicazione e l’estensione delle proprietà demaniali. Il Comandante ha dato riscontro alla richiesta elencando i soli beni da Lui accertati come proprietà demaniale, rimandando per ulteriori aggiornamenti all’Ente Deputato “Assessorato Territorio ed Ambiente Regione Siciliana”.
2.     E’ stata inviata dal Sindaco richiesta al Direttore del Distretto Minerario al fine di ottenere la certificazione degli obblighi ricadenti in capo ai concessionari nel rispetto delle leggi in vigore e contemplati nelle relativi atti autorizzativi. Si ritiene che l’Ente possa ricevere riscontro nel corso del mese di aprile, tenuto altresì conto che si tratta di atti e documenti risalenti a circa 10 anni fa;
3.     In questi mesi sono stati avviati alcuni incontri con la Curatela, nella persona del Prof. Massimo Galletti, la quale ha sempre dimostrato grande disponibilità al dialogo.
Considerato che la Italpomice Spa è controllata dalla Pumex Spa (oggi fallita) sono state trasmesse al Curatore, le seguenti informazioni acquisite dall’Ufficio Urbanistica per gli opportuni provvedimenti, ove questi ultimi si rendessero necessari:
-         Richiesta di Concessione avanzata in data 10 Giugno 2015 - Progettista e Direttore dei Lavori Ing. Emanuele Carnevale Progetto per la realizzazione di un complesso turistico residenziale;
-         Riscontro Ufficio Urbanistica 23 Luglio 2015 – Non procede nell’Istruttoria/ Diniego.
Su questa materia sono stati richiesti aggiornamenti anche all’Ufficio Legale Comunale per conoscere lo stato del procedimento.
4.     In forza degli impegni assunti nell’ultimo tavolo di lavoro tenutosi a Lipari alla presenza di autorità ed Enti interessanti, è stata inviata ordinanza sindacale al Curatore al fine di effettuare interventi urgenti nella località Porticello di Lipari.
5.     E’ stata redatta un’ipotesi di cronoprogramma per la “Messa in Sicurezza e Riqualificazione delle Cave di Pomice di Porticello”.
I Processi da avviare sono i seguenti:

La realizzazione del Progetto di Messa in Sicurezza del sito di Porticello si dovrà sviluppare in cinque (5) anni, con un investimento complessivo di Euro 5 mln.
La Messa in Sicurezza di Emergenza (MISE), ovvero quella prioritaria, prevede un programma lavori di un anno tenuto conto delle criticità emerse nella fase conoscitiva.
6.     Nel prossimo mese di aprile verrà presentata azione di rivendicazione dei terreni e quant’altro di proprietà comunale a tutt’oggi in uso e/o possesso della fallita Società Pumex Spa.
7.     Sono stati avviati, nel mese di Febbraio scorso, incontri già pianificati con il Presidente della Commissione Urbanistica, il Presidente della Commissione Bilancio e con il Presidente dell’Associazione Geometri Isole Eolie. I singoli incontri sono stati ritenuti da entrambe le parti soddisfacenti. Agli stessi sono stati illustrati tutti i passi avviati dall’Amministrazione e dal Consulente Incaricato ed esibita altresì la relativa corrispondenza e/o documentazione.

Attività che dovranno essere avviate nei prossimi due mesi, alcune di esse già elencate nella precedente relazione:

a.     Valutazione complessiva delle procedure da avviare nei confronti della Italpomice Spa, tenuto conto della sua attuale posizione giuridica (in bonis) e dei pareri da acquisire dal settore tecnico e legale:
-         Diffida/Ordinanza per interventi di Messa in Sicurezza;
-         Azione di rivendicazione dei terreni e quant’altro di proprietà comunale;
-         incontri con il Curatore per ottenere aggiornamenti sullo stato della procedura fallimentare in capo alla Pumex Spa ed aggiornamenti sui temi che riguardano la sua controllata Italpomice Spa.
b.     Avviare procedura nei confronti della curatela di Pumex Spa riguardante nello specifico l’area di Punta Castagna, detenuta dalla stessa come aria di “stoccaggio di materiali su area demaniale”, si veda lettera del 14/02/1982 prot. n.2973 a firma del Sindaco pro tempore.
Inoltre, valutare le azioni da intraprendere in considerazione di quanto riportato nella suddetta lettera, nello specifico: Per il predetto deposito su area demaniale, il Comune non assumerà alcuna responsabilità rimanendo alla vostra cura la custodia del materiale”, ed in considerazione dell’osservanza di tutte le norme vigenti in materia di rifiuti e discariche;
c.      Richiesta al Curatore Fallimentare Prof. Massimo Galletti di copia del “Progetto Tecnico per gli interventi necessari” alla Messa in Sicurezza e Bonifica del sito redatto dal consulente della procedura fallimentare e di tutte le opere che verranno eseguite nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia ambientale. Si richiederà, altresì, copia dell’inventario dei beni dell’azienda fallita in considerazione che L’Ente è creditrice nei confronti della Pumex Spa (oggi fallita) della somma di circa 800 mila euro per imposte, tasse e tributi non liquidati al Comune.
Angelo Sidoti

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