Nell’unico mezzo veloce che collega le due isole con Milazzo i posti, a disposizione dei residenti e turisti per raggiungere la cittadina mamertina, sono limitati. Per cui si ha solo la certezza di arrivare sino a Lipari e poi “sperare” che resti libero uno dei posti destinati a Salina e Lipari oppure che qualcuno “faccia il favore” di prendere per l’abitante di Alicudi e Filicudi il biglietto in una delle suddette biglietterie.
A farsi portavoce delle rimostranze degli isolani il presidente della Circoscrizione, dottoressa Maria Grazia Bonica.
“Martedì nel collegamento dell’unico aliscafo giornaliero che collega Filicudi e Alicudi a Milazzo, con qualche persona in più sull’sola , si sono già verificati i primi disguidi e disagi di sempre, collegati al problema dell’overbooking .
Una ragazza, al nono mese di gravidanza e sua madre che l ‘accompagnava, hanno dovuto ricorrere alla gentilezza del comandante e dell' equipaggio di bordo che hanno fatto in modo di munirle di biglietto da Lipari per Milazzo.
Un’altra donna, che accompagnava il marito all’ospedale della stessa città, ha dovuto affidarsi alla stessa comprensione.
In caso contrario, non avendo potuto ottenere dall’agenzia di Filicudi il rilascio del biglietto per Milazzo, causa overbooking, sarebbero dovute sbarcare a Lipari e attendere, chissà quanto, per raggiungere Milazzo .
Ora – continua la dottoressa Bonica - ci domandiamo e lo chiediamo, nello stesso tempo, agli addetti alle biglietterie, ai raccomandatari della società di trasporto, che ci dovrebbe servire senza problemi di sorta, come devono sopravvivere le nostre due isole se neanche gli ammalati o le donne gravide possono contare sull’unico aliscafo che ci collega alla terraferma?
Possono raggiungerci i turisti in simili condizioni se non è mai assicurata la partenza o l’arrivo da e per le due isole più lontane? In quanti hanno il “coraggio” di tentare un’avventura? Non ne possiamo più ,
Alicudi e Filicudi vivono mille disagi ed è arrivato il momento di dire basta.
Lo sappia chi ha la responsabilità di servire, a vario titolo, le isole minori.
Stiamo vivendo – conclude il presidente Bonica – tempi bui, ci diano la forza e la speranza di non doverle abbandonare. Il coraggio di restare c’è ma quanto può durare continuando così?”.
Non chiedono molto arcudari e filicudari, in questo caso. Solo di poter avere la certezza di poter raggiungere Milazzo con l’unico aliscafo che collega le loro isole e senza “salti mortali” o “stratagemmi” vari. Non è certo molto considerando che Salina, Lipari e Vulcano possono contare su un numero maggiore di collegamenti con la città mamertina.
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