Si parla del nuovo progetto della Lipari Porto, senza fare un minimo accenno alla rivisitazione del piano industriale precedente che ne certifichi la sostenibilità finanziaria, ma soprattutto nessun chiarimento/parere legale sulla fattibilità di “rimodulazione del project financing attuale”.
Ho letto un breve accenno sulle società partecipate ma senza alcuna azione incisiva, tenuto conto che per due di esse i libri sociali sono forse già in tribunale e un’altra in liquidazione da più di dieci anni con organi sociali scaduti.
Sulla questione delle cave di Caolino non metto becco…. anche se trovo strano che al minimo accenno di progetti legati alle cave di pomice si grida allo scandalo o si sottintende, mentre nel caso di specie nessuna precisazione.
Ed infine la situazione finanziaria dell’Ente sempre in affanno (almeno per il 2016), dove il tema riscossione resta sempre un argomento “da decidere” o “da rinviare” come anche l’avvio di concreti strumenti di recupero dell’evasione/elusione, i debiti fuori bilancio sempre “presenti all’odg dei consigli comunali” nonostante la costituzione di una commissione speciale che non ha mai operato e la miracolosa “tassa di sbarco” che viene spesa prima di incassarla ricorrendo alle solite anticipazioni mentre gli agenti di riscossione temporeggiano a riversarle nelle casse comunali.
Mi auguro che questi pochi punti che attengono la gestione amministrativa dell’Ente vengano affrontati subito con il nuovo anno 2017.
Angelo Sidoti
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