Cara Eleonora,
prima di decidere cosa fare ho provato a telefonarti. Non trovandoti ti scrivo due righe di saluto, di solidarietà e di sostegno per il tuo coraggio a mettere in luce aspetti negativi del mondo locale in cui viviamo, in modo costruttivo ma mettendoci la faccia il tempo e la competenza.
La professione turistica a Lipari si è inselvatichita, come altre realtà lavorative che si sperimentano in periodi diversi dell'anno. Tuttavia non si può sempre tacere o abbozzare.
Tieni duro, perché ci vuole anche stile, quello stile che hai tu e che non sempre contrassegna le compagini lavorative variamente dipinte.
Ti scrivo qui, ma so di non essere la sola a manifestarti empatia e sostegno, al di là degli intrecci comunicativi più o meno rattoppati che si spigolano fra una bacheca e un intervento in rete.
Ricordati che la competizione fra donne è più spietata, e qui c'è un fronteggiarsi generazionale oltre che professionale.
Buone cose, buon lavoro a Lipari, buona continuazione dell'estate.
Tu per me sei sempre teneramente "Eleonora con la treccia di lato", perché ci conosciamo da bambine insieme alle Fabiole, alle Anne, alle Roberte, Sandre, Antonelle che hanno costellato il cammino della nostra vita.
Un abbraccio affettuoso, Lina Paola
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