Stamani a Palazzo dei Leoni ha avuto avvio l'attività del Tavolo di Coordinamento Partenariale della Concertazione della Città Metropolitana di Messina, dell'Assemblea Partenariale e del Gruppo tecnico del partenariato della Città Metropolitana di Messina.
La seduta d'apertura ha visto la partecipazione dei rappresentanti tra le più importanti realtà amministrative, politiche, professionali e sindacali che hanno affrontato il quadro complessivo delle progettazioni dei prossimi interventi inseriti nei vari piani di programmazione finalizzati allo sviluppo economico e sociale del territorio provinciale.
Ad aprire i lavori è stato il Commissario straordinario di Palazzo dei Leoni, Francesco Calanna, che ha sottolineato l'importanza del livello di concertazione con gli enti attori dello sviluppo locale; una sinergia che richiede un cambio di direzione da attuare attraverso la rimodulazione dei vari piani quali il Masterplan, il Bando Periferie e i programmi di sviluppo rurale. Tale necessità nasce dalla constatazione che la pianificazione si è basata sulla previsione di opere non pienamente rispondenti alle reali esigenze del territorio e ha trovato impreparati i vari organismi deputati alla concretizzazione degli obiettivi posti. In tal senso Calanna ha annunciato l'istituzione di un'assemblea di partenariato in cui tutti i soggetti inseriti dovranno assumere impegni e responsabilità e, per un'impostazione ancor più organica, saranno realizzati i tavoli settoriali in cui affrontare le specificità territoriali tenendo conto che, allo stato attuale, è stato già creato un organo interno alla Città Metropolitana che si avvale, grazie ad una convenzione a titolo gratuito, di due professionisti quali la dott.ssa Carlotta Previti e il dott. Giuseppe Mazzullo. “E' fondamentale non vanificare questa importante opportunità – ha sostenuto il Commissario Calanna – perchè il territorio ha grande necessità di infrastrutture e servizi e l'istituzione di una sede di confronto e di azione di tutti i protagonisti dei meccanismi di sviluppo è uno strumento fondamentale per passare dalla fase propositiva alla realizzazione”.
In sintonia con quanto espresso dal Commissario si è espresso il sindaco di Castemola Antonino Russo che, a nome dell'Anci Sicilia, ha sollecitato l'avvio dei lavori già finanziati per circa dieci milioni di euro e bloccati per problemi burocratici mentre il Presidende del Consorzio per le Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, ha affrontato le problematiche legate alla progettazione degli svincoli dei quali solo quello di Monforte San Giorgio risulta finanziato mentre quello di Alì Terme ha una copertura finanziaria del 50%, per il resto nulla di concreto esiste allo stato attuale. “E' necessario accellerare i tempi – ha sostenuto il Presidente Faraci – per non perdere i fondi, è fondamentale passare ai progetti esecutivi per avviare la realizzazione delle opere finanziate”.
Sul Masterplan l'ing. Giacomo Villari del Comune di Messina ha ripercorso brevemente il suo iter travagliato esprimendo l'idea che ben poco si potrà utilizzare di quanto inserito e si è richiamato all'importanza di mettere a punto processi di pianificazione strategica così come ha fatto il Comune capoluogo con tutti gli altri 107 Comuni della provincia. La realizzazione di un “patrimonio progettuale” indispensabile per ottenere il finanziamento delle opere, è stato sollecitato dagli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti, che hanno, nel contempo, assicurato la disponibilità professionale a supporto delle Amministrazioni coinvolte nei piani di sviluppo mentre il dott. Michele Limosani ha sottolineato l'attenzione che l'Università degli Studi di Messina sin dall'inizio ha posto sul piano complessivo degli interventi che richiedono un forte impegno che eviti di ripetere gli errori del passato per cui sarà necessario rispettare le regole per la rimodulazione dei progetti e la condivisione delle informazioni tra tutti gli attori. Sarà importante redigere un Piano Strategico della Città Metropolitana che sia consono al Piano Territoriale Provinciale e sarà prioritario puntare sull'esecutività dei progetti selezionandoli in maniera tale da evitare di perdere i fondi a disposizione.
Da parte loro le organizzazioni sindacali si sono soffermate sull'importanza degli interventi anche per le ricadute occupazionali su un territorio contraddistinto da un quadro economico complessivo di estrema gravità, che ha visto nella provincia di Messina la perdita di oltre 22.000 posti di lavoro nell'ultimo anno.
In questo difficile contesto economico, l'Autorità Portuale, ha ricordato il Commissario dott. Antonino De Simone, continua a fare investimenti, a dare incarichi, a realizzare opere di grande importanza per il territorio come il porto di Tremestieri, costato oltre 72 milioni di euro; purtroppo altre importanti opere, come il pontile di Giammoro e il rifacimento delle banchine dei porti, entrambe in dirittura di arrivo, sono bloccate da una burocrazia poco lungimirante e solo la concertazione e la collaborazione tra istituzioni diverse può portare a soluzione i problemi con ricadute positive sul territorio.
In chiusura dei lavori il Commissario Calanna ha preannunciato, per la prossima settimana, la convocazione di un tavolo tecnico del coordinamento per ridefinire i contorni all’interno del quale rimodulare il piano, nella consapevolezza delle difficoltà che questo comporta, puntando in prima istanza ad individuare le opere non realizzabili e concentrandosi sulle cose da fare senza ulteriori indugi.
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