Una nuova “esplosione maggiore” è stata registrata ieri, 18 agosto, sul vulcano Stromboli dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). In particolare, alle 17:08 (ora locale) si è verificata un'esplosione di forte intensità che ha coinvolto le bocche dell'area centro-meridionale poste sulla terrazza craterica (Fig. 1). L' esplosione ha prodotto una piccola nube di cenere (Fig.2), che si è rapidamente dispersa nell' atmosfera, ed il lancio di materiale piroclastico grossolano (brandelli di magma incandescente), che è ricaduto prevalentemente nella terrazza craterica e sulla parte alta della Sciara del Fuoco (Fig. 3), rotolando abbondantemente lungo le sue pendici. Il segnale sismico associato all'evento ha avuto una durata di poco più di 4 minuti. Successivamente, il vulcano è tornato a produrre la sua normale attività stromboliana.
Come ben noto, questi eventi esplosivi sono contraddistinti da una maggiore energia rispetto all’attività stromboliana “ordinaria” che, invece, caratterizza nella quotidianità questo vulcano.
Le esplosioni maggiori sono eventi imprevedibili che possono causare la ricaduta di bombe vulcaniche, lapilli e frammenti rocciosi anche abbastanza grandi nella porzione sommitale del vulcano, e che quindi risultano potenzialmente pericolosi per qualsiasi osservatore si trovi a transitare nelle zone del belvedere del Pizzo sopra la Fossa o lungo i sentieri che vi conducono. L’esplosione avvenuta questo pomeriggio ha prodotto una abbondante ricaduta di materiale incandescente principalmente all’interno della terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco.
L'attività eruttiva dello Stromboli è costantemente monitorata dall'INGV mediante i sistemi osservativi, geofisici e geochimici gestiti dalle Sezioni di Catania, Napoli e Palermo.
Come ben noto, questi eventi esplosivi sono contraddistinti da una maggiore energia rispetto all’attività stromboliana “ordinaria” che, invece, caratterizza nella quotidianità questo vulcano.
Le esplosioni maggiori sono eventi imprevedibili che possono causare la ricaduta di bombe vulcaniche, lapilli e frammenti rocciosi anche abbastanza grandi nella porzione sommitale del vulcano, e che quindi risultano potenzialmente pericolosi per qualsiasi osservatore si trovi a transitare nelle zone del belvedere del Pizzo sopra la Fossa o lungo i sentieri che vi conducono. L’esplosione avvenuta questo pomeriggio ha prodotto una abbondante ricaduta di materiale incandescente principalmente all’interno della terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco.
L'attività eruttiva dello Stromboli è costantemente monitorata dall'INGV mediante i sistemi osservativi, geofisici e geochimici gestiti dalle Sezioni di Catania, Napoli e Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.