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lunedì 27 agosto 2018

La partecipata Lipari Porto SPA merita un'analisi più approfondita (di Angelo Sidoti) II° puntata

Come si è arrivati alla decisione di porre in liquidazione la Società LIPARI PORTO SPA solamente nell’anno 2018?
Si sono tenute nel corso dell’anno 2018 n. 3 riunioni importanti del Consiglio di Amministrazione richiamate nelle relazioni degli Amministratori e in una comunicazione email inviata - guarda caso - lo stesso giorno che si è tenuta la riunione del Consiglio comunale; tale comunicazione email, datata 21 giugno 2018 e stampata in data 20 luglio 2018 (data rilevata a piè di pagina), è stata indirizzata al solo Sindaco Giorgianni dal Presidente Avv.to Giancarlo Niutta.
Le adunanze in questione sono le seguenti:
-        26 Marzo 2018: nella suddetta riunione si è “appreso che il Tribunale di Roma ha accolto l’istanza di concordato in continuità presentata da Condotte a gennaio” (vedi email 2106/18).  Dal portale dei creditori risulta, tuttavia, la presentazione di un Concordato con Riserva o in Bianco (riferimento CP. 1/2018 del 15.01.2018 Tribunale di Roma);
-        29 Marzo 2018: nella suddetta seduta il Consiglio “ha ritenuto necessario affidare ad un professionista, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti, l’incarico di valutare i presupposti della continuità aziendale” (vedi relazione sulla gestione pagina 3 progetto di bilancio).Sarebbe stato interessante o quantomeno opportuno che questo parere, estremamente importante rilasciato da un professionista di cui non si conosce il nome dagli atti, come anche quello della Società Dinamica, il supporto Specialistico del Prof. Ing. Paolo De Girolamo e le trattative con Soggetti interessati all’iniziativa dei Gestori di porti turistici italiani ed esteri, venissero tutti allegati al fascicolo del progetto di bilancio inoltrato all’Amministrazione e di conseguenza al Consiglio Comunale. Inoltre, come già rappresentato in precedenza, si ribadisce ulteriormente che il fascicolo di bilancio risulta essere incompleto ovvero non si rileva né la nota integrativa (documento dove vengano dettagliate e commentate le voci di bilancio) né la relazione del collegio sindacale, organo quest’ultimo che avrebbe dovuto esprimersi o quanto meno effettuare un richiamo di informativa sul tema della continuità aziendale;
-        05 Giugno 2018la suddetta delibera rilevata da alcune banche dati ufficiali riporta il seguente ordine del giorno: “ OMISS”, ovvero l’ordine del giorno è stato omesso dal testo in fase di deposito”.
Trovo fuori luogo, o quantomeno strano, che in un atto depositato presso il Registro delle Imprese siano state oscurate più parti del testo, non solo nella parte relativa all’ordine del giorno ma anche nel corpo della delibera. La pubblicazione di tale atto, oscurato in alcune sue parti, ha inevitabilmente pregiudicato i soggetti Terzi i quali non hanno potuto conoscere interamente il contenuto del testo, che si ribadisce essere un atto pubblico.

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