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domenica 14 aprile 2019
La compagnia "Piccolo borgo antico" ha stregato la Sardegna con l'Avaro di Molière. L'evento fortemente voluto dall'ingegner Cincotta
(di Gianluca Veneroso) Un ennesimo successo per la scuderia di Tindara Falanga! Su invito dell'ingegnere Vincenzo Cincotta, titolare dell'omonima Compagnia Marittima, gli interpreti eoliani hanno raggiunto la splendida Cagliari, portando in scena uno scoppiettante AVARO DI MOLIÈRE. Ieri sera, in un gremito Teatro Massimo, al cospetto di autorità locali ed eminenze culturali, la Compagnia ha letteralmente stregato e incantato il pubblico, mostrando quell'attitudine a fondere teatro d'autore e caratterizzazione scenica, che è poi la cifra distintiva dell'amata regista Falanga.
Il tutto è rientrato in un evento-scambio "tra isole" che ha coinvolto una cornice più ampia di energie: dal Comune di Lipari - che ha accordato il suo patrocinio, inviando a rappresentanza l'Assessore Tiziana De Luca - al Rotary, storica associazione attenta al recupero del patrimonio artistico-espressivo nelle sue svariate bellezze.
Aldilà delle onoreficenze, è il mare di umanità che ha abbracciato le due coste a darci la forza di intraprendere navigazioni come questa e di trovare nel teatro qualcosa che sa andare ben oltre il palco. Grazie, allora, al timoniere in poppa, Vincenzo Cincotta, che ha creduto nel Piccolo Borgo per dar voce al suo mai sopito orgoglio eoliano. Grazie alla signora Franca, ai figli e collaboratori dell'ingegnere, al professore Pellegrini, animatore di uno splendido intervento introduttivo: poderose vele che hanno spinto il nostro obiettivo artistico verso un porto sicuro e accogliente.
Grazie a Tiziana De Luca, navigatrice polivalente che sa passare dall'umiltà del marinaio semplice all'impeccabile "espertezza" di un ammiraglio vigile e scrupoloso nel veicolare la LIPARITUDINE oltre il territorio che la contiene. E concedetemi, di cuore, tra tante metafore "marine", un appello alle coscienze di tutti quei nauti alla ricerca di bussole e salvagenti che ci salvino dalle derive del presente.
Avvicinatevi a realtà e iniziative quali le nostre, a galla da quasi trent'anni, nonostante gli sbuffi impetuosi di difficoltà di ogni sorta! Esperienze alla stregua di quella condivisa a Cagliari col PICCOLO BORGO rinfrancano l'anima. Permettono a chi le vive di esplorare, confrontarsi, respirare "nuovi zefiri", condividere un fine comune con l'impagabile emozione delle luci e del sipario...ma soprattutto con la fraterna commozione nel dirsi: "Ce l'abbiamo fatta! È andata!".
Viva il teatro, capace di unire terre di mare con passioni da a-mare!
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