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giovedì 24 settembre 2020

Giorgianni replica alle guide AIGAE: "Nessuna logica oscura solo la giusta applicazione del buon senso e delle norme in materia"



COMUNICATO STAMPA 

In riferimento al comunicato stampa di AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) del 21 settembre sono costretto a chiarire, per l’ennesima volta, la posizione dell’Amministrazione Comunale rispetto alla regolamentazione dell’accesso al vulcano Stromboli e, in particolare, all’Ordinanza Sindacale n.125 del 15.09.2020

Necessaria premessa è che la riapertura dell’attività escursionistica sullo Stromboli non è una deliberazione univoca di questo Sindaco ma avviene – così come è avvenuta –  sentiti i pareri della Protezione Civile Regionale, al fine di adottare tutte le cautele necessarie rispetto ai rischi connessi alla fruizione del vulcano: come ovvio, a monte delle importantissime esigenze turistiche, vi è la necessità sostanziale di adottare tutte le misure volte a incrementare la prevenzione, l’informazione e la sicurezza dei visitatori, considerata la non prevedibilità degli eventi vulcanici.

Le affermazioni del Presidente AIGAE Davide Galli, che pare non rammentare che lo scorso anno si sono verificate due esplosioni parossistiche in poco più di due mesi, circa la presunta illegalità nei termini delle normative europee sulla libera concorrenza e le successive note di scandalo e assurde accuse di protezionismo trovano la più efficace e reale risposta in alcune delle motivazioni della sentenza n.02058/2020 del 13 agosto del Tar Sicilia – Sez. Catania, in merito al ricorso avverso precedenti ordinanze sulle medesime tematiche proposto da Pietro Lo Cascio e altri, e rigettato in quanto

 la “costante potenziale” pericolosità del vulcano (non monte) Stromboli, come chiarito dalla nota del Dipartimento della Protezione civile prot. n. SIV/0035093 dell’11.7.2016, deriva dalle <intrinseche e peculiari caratteristiche di imprevedibilità di alcune fenomenologie proprie dello Stromboli, in particolare per quanto concerne l’attività esplosiva, (che) implicano un rischio permanentemente mai nullo anche in corrispondenza di tale livello di allerta” (verde), “stante sempre il possibile verificarsi di eventi di impatto locale, che possano richiedere l’attivazione della risposta operativa delle strutture territoriali di protezione civile>. Ricondotto nei giusti termini la questione in fatto, va, in diritto, chiarito, che, come accennato, nel caso di specie non si ha riguardo all’accesso a semplici montagne, ma a un vulcano, per altro, come appena chiarito, costantemente potenzialmente pericoloso.

E pertanto, l’accompagnamento obbligatorio da parte delle Guide Alpine e/o Vulcanologiche autorizzate

trova compiuta giustificazione in considerazione del (per altro) limitato ambito dei siti vulcanici, per i quali appare “prudente in vista dell’interesse all’incolumità pubblica” la richiesta di una specifica (riconosciuta) competenza volta a circoscrivere e a prevenire gli effetti di (ben) possibili eventi eruttivi in una zona riconosciuta ad alto potenziale di rischio.

Il vero insulto all’intelligenza – per citare le parole del Sig. Pietro Lo Cascio – è l’imprudenza e la leggerezza con cui si tentano di argomentare le proprie ragioni: “fino al 2019 la salita era consentita fino alla sommità” e ancora “un rischio vulcanico praticamente identico, sia che ci si trovi a 290 m, sia a 400m”: la sicurezza, l’incolumità pubblica, le attività di prevenzione non sono pretesti ma priorità che vanno perseguite e difese, soprattutto dopo gli eventi del 2019 che non possono essere omessi o non tenuti in considerazione.

Non ho mai escluso la possibilità che parte dell’escursione sullo Stromboli, ad eccezione delle aree sommitali, possa essere consentita con l’accompagnamento delle Guide Ambientali Escursionistiche, così come di Guide Turistiche, ma perché ciò possa avvenire devono necessariamente realizzarsi quelle condizioni legate alla sicurezza e al controllo certamente ancora in questa fase non applicabili.

La stima per il lavoro delle Guide di AIGAE e quello delle Guide Turistiche da parte mia e di tutta l’Amministrazione è indiscutibile, così come sempre apprezzabile ne è il confronto e la collaborazione, tuttavia non si può pretendere che l’azione amministrativa, soprattutto laddove si tratta di protezione civile, risponda a “come questo possa migliorare il mercato dell’escursionismo sull’isola” prima ancora che a “come questo possa garantire le migliori condizioni di sicurezza sull’isola”; non vi è alcun tipo di logica oscura ma solo la giusta applicazione del buon senso e soprattutto delle norme in materia.

 Il Sindaco

Marco Giorgianni

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