Ambientato in Sicilia, nell’omonima isola, vede due protagonisti, ugualmente luminosi e descritti con passione: il giovane e coraggioso carabiniere Roberto Mazzeo e Panarea, “l’isola dell’amore”, che ci conquistano con una storia intensa, come scrive Cinzia Tani nella prefazione.
Genovese, sempre con il suo stile elegante e diretto, porta a lasciarsi coinvolgere sin dalle prime pagine sia dalla storia che dai suoi protagonisti. La descrizione dettagliata dell’isola, poi, fa da sottofondo alla trama, facendo entrare il lettore direttamente nella storia.
Lo scrittore anche questa volta fa trapelare il forte legame con la sua terra d’origine e con le sue tradizioni mai dimenticate, facendo rivivere odori e sapori della sua infanzia e delle sue esperienze personali attraverso le parole che magistralmente si rincorrono nel romanzo. Nicola Genovese, nato a Pozzo di Gotto (Me), vive da oltre 50 anni a Roma. Padre di due figli e nonno di 5 nipoti, ha fatto della scrittura il suo “lavoro” ormai da qualche anno, da quando ha esordito con successo con il romanzo “Il figlio del prete e la zammara”. Tra le altre sue opere ricordiamo “Il nipote del prete”, “Gennarino Lo Scugnizzo”, “Lipari” e “La Rinascita”.
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