COMUNICATO
Come evoluzione del “Comitato Spontaneo Vulcano”, sorge sull’isola la “Fucina di Efesto ASP”, un’associazione che nel 2022 ha portato avanti numerose iniziative per la difesa e la valorizzazione del territorio, che sta organizzando grandi progetti per il prossimo anno e, in termini più generali, per il futuro dell’isola.
Il 2022 è stato un anno particolarmente arduo per la popolazione di Vulcano, a causa delle variazioni vulcanologiche, della problematica gestione delle stesse da parte della Commissione Straordinaria per l’Emergenza Vulcano, e dell’allarmismo mediatico sviluppatosi attorno alla questione. Queste circostanze hanno portato a un decremento del 30% di visitatori sull’isola di Vulcano (a differenza delle altre isole dell’arcipelago che hanno invece riscontrato sviluppi positivi nel settore del turismo), oltre ad aver arrecato danni diretti a diverse attività commerciali, e un danno d’immagine incalcolabile le cui ripercussioni si faranno sentire negli anni a venire.
Da queste difficoltà, è sorto un movimento per la difesa del territorio che si è dedicato principalmente al dialogo con le istituzioni competenti, presentando petizioni popolari di ampio spettro. Gli strumenti della democrazia diretta, così come sottolineato da Michele Sequenzia nella lettera di speranza che ci è pervenuta e per la quale siamo molto grati, hanno trovato terreno fertile in questa congiuntura storica dell’isola, e la sua comunità continuerà ad abbracciarli con etica e responsabilità sociale, con l’obbiettivo di creare “un nuovo e rinnovato territorio di nuove iniziative. In piena libertà”.
Di fronte all’indifferenza della Commissione Straordinaria nei confronti delle difficoltà socioeconomiche vissute dagli abitanti, il primo di settembre, giorno in cui è stato prorogato lo stato d’emergenza per l’isola, la Fucina di Efesto ha inviato una petizione sottoscritta da circa 500 abitanti, a dimostrazione dell’esigenza di aprire un tavolo di negoziazioni che porti alla riapertura in sicurezza della scalata al cratere o comunque all’attuazione tempestiva di misure di contrasto all’emergenza economica e socio-culturale che deriverebbe dal riproporsi di una stagione analoga a quella appena conclusa. Il malcontento sociale, ben lo racconta la storia, non porta a nulla di buono per chi detiene il potere; e di malcontento gli abitanti di Vulcano ne hanno già accumulato anche troppo, grazie a promesse incompiute, cieche proibizioni e la mancanza di iniziative istituzionali che portino ad una gestione attiva dell’emergenza, nel rispetto della pubblica sicurezza e del benessere socioeconomico della popolazione.
Questo periodo di profonda crisi socioeconomica, fortunatamente, ha avuto un effetto opposto all’annichilimento, piantando le basi per lo sviluppo di un vigoroso processo di ricongiungimento sociale e di partecipazione attiva, trasversale ed orizzontale della popolazione locale alla vita dell’isola. La popolazione ha ritrovato un forte interesse verso problemi vecchi e nuovi dell’isola, e si è orientata alla loro risoluzione attraverso iniziative pubbliche e dialogo con le istituzioni.
Tanto la necessità di trovare attrattive turistiche alternative agli spazi interdetti e rivalorizzare le meraviglie naturali di Vulcano, quanto la volontà di sviluppare sull’isola una scena sociale, culturale, politica, artistica e tecnico-scientifica che arricchisca materialmente e immaterialmente sia la popolazione locale che il flusso turistico, ci ha portato a rivolgere l’attenzione del movimento non solo alla difesa del territorio, ma anche alla sua promozione in una moltitudine di forme e contesti. Esempio di questo cambio di rotta si è materializzato nel ciclo di conferenze “Storia, Natura e Cultura di Vulcano”, un appuntamento settimanale realizzato coinvolgendo gli esercizi commerciali del territorio che hanno fornito gratuitamente spazi e strumentazione, che durante due mesi ha portato sull’isola illustri ricercatori che hanno nutrito le menti dei/delle partecipanti con presentazioni attinenti a tematiche vicine all’isola e all’arcipelago eoliano.
Inoltre, è stato inaugurato il progetto “Spiagge pulite, bimbi felici”, un appuntamento settimanale a scopo didattico ed ecologico durante il quale bambini e bambine, accompagnati/e e supervisionati/e da adulti/e, hanno ripulito le spiagge dell’isola.
Oltre a questi incontri regolari, si sono organizzati eventi una tantum che hanno avuto un ottimo riscontro, consolidando la comunità e attraendo i turisti. Alcuni esempi sono la festa per la riapertura della Spiaggia di Levante, un evento indimenticabile al quale numerosi abitanti hanno contribuito mediante l’apporto di piatti tipici, bevande, opere d’arte, poesie ed arti performative. Pari successo è stato ottenuto dal “Compleanno di Efesto”, un evento di ARTivismo durante il quale performers circensi siciliani/e e isolani/e hanno rivivificato gli spazi dell’isola deliziando le anime e ampliando gli immaginari.
Ci siamo inoltre adoperati in campo digitale, creando pagine Facebook, Instagram e YouTube dove archiviare e divulgare le iniziative realizzate, consolidando un patrimonio culturale di valore. Allo stesso modo, si è creato un sito internet che contiene informazioni utili al turista, sia per quanto riguarda l’isola che le attività in essa presenti, oltre ad un blog dedicato alla vita quotidiana. A questo sito si collegherà una chat in tempo reale e un numero verde al quale i visitatori potranno fare riferimento per chiedere informazioni di qualunque tipo. Tutte queste attività sono state portate a termine con risorse economiche minime, soltanto grazie al lavoro volontario collaborativo e all’appoggio delle strutture di ricezione turistica.
Ad oggi, la Fucina di Efesto conta un direttivo eccellente e più di 150 collaboratori/collaboratrici, che hanno dimostrato la buona volontà di voler trasformare l’isola e riportarla allo splendore. Ricercatori/ricercatrici, artisti/e di vario tipo, project designers e managers, organizzatori/organizzatrici di eventi, illustratori/illustratrici, operatori/operatrici del terzo settore, avvocati/e, contabili, educatori/educatrici di diversi livelli, guide escursionistiche, esperti/e nei settori dello sport, enologico e agroalimentare, oltre ai/alle professionisti/e del turismo che operano sull’isola. Ciò che ci accomuna è l’amore per Vulcano e un fervente desiderio di migliorarla sotto diversi aspetti, per apportare benefici tanto alla popolazione locale (soprattutto alle nuove generazioni), quanto al flusso turistico.
Se quest’anno abbiamo fatto tanto, il prossimo faremo molto di più!!!
La Fucina di Efesto
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