L’Associazione Mareamico concorda con il professor Luca Ricolfi sui rischi ambientali che la situazione di Stromboli comporta. Il fango che si è riversato nelle strade e nelle case e che è stato ammassato sulle spiagge andrebbe attentamente selezionato per bonificarlo da componenti inquinanti.
Ancora più allarmante e’ il fango venuto giù dal costone sopra spiaggia lunga carico di materiale della vecchia discarica a cielo aperto degli anni ‘80. La nostra preoccupazione è che si sottovaluti il problema e che anche per incapacità si lasci fare al mare che è proprio quello che non deve accadere come dice Ricolfi. Le isole minori non hanno gli strumenti per affrontare emergenze e problematiche complesse.
Di per se hanno già tante difficoltà in più rispetto ad altre realtà territoriali ed è necessario che le regioni e lo stato capiscano l’importanza di sostenerle specie nelle emergenze così eccezionali.
L’insieme delle isole minori italiane sono una enorme ricchezza ambientale e turistica per il nostro paese rispetto alla loro ridotta popolazione e al loro ridotto territorio. La politica tende a sottostimare e disinteressarsi delle realtà scarsamente popolate.
Invitiamo fin da ora il Ministro del Turismo Garavaglia che probabilmente sarà ancora Ministro nel prossimo Governo, a affrontare seriamente il tema delle isole minori e prevedere i giusti contributi alla popolazione strombolana per il disastro ambientale della loro isola in piena stagione balneare.
Mareamico aprirà nei prossimi giorni una sua delegazione per l’arcipelago delle Eolie proprio nell’isola di Stromboli e monitorerà l’evoluzione della situazione e i lavori necessari per risolvere i problemi emersi.
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