Il sindaco Riccardo Gullo, con propria determina, ha disposto la chiusura del C.O.C. di Stromboli, attivato il 10 ottobre scorso, nel momento in cui, per via dell'intensa attività del vulcano, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, di concerto con quello regionale, aveva innalzato il livello di allerta, per rischio vulcanico, da "giallo" ad "arancione".
La chiusura del C.O.C., segue la decisione del medesimo Dipartimento, di ripristinare per il vulcano eoliano il rientro nel livello di allerta "giallo" per via delle valutazioni rese disponibili dai centri di competenza che hanno evidenziato l’abbassamento dei parametri di monitoraggio su valori medi.
Sul vulcano, uno dei più monitorati al mondo, in questo ultimo periodo è stata osservata una normale attività esplosiva di tipo stromboliano con attività di spattering all’area craterica nord. L’intensità delle esplosioni è stata da bassa ad alta all’area craterica Nord e da bassa a media all’area craterica centro meridionale. L’attività esplosiva è stata prodotta, in prevalenza, da quattro bocche eruttive localizzate nell’area craterica Nord e da due) bocche poste nell’area centro-meridionale
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