L’indagine condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito di accertare che il proprietario, un cittadino italiano, aveva introdotto il bene, acquistato in Libano nel 2019, nel territorio dell’Unione senza adempiere alle dovute formalità, conseguendo un risparmio di I.V.A. di oltre 100.000 euro.
L’unità navale, infatti, secondo quanto accertato, dopo la permanenza in Turchia, era stata introdotta nelle acque territoriali nazionali con successivo cambio di bandiera e di destinazione, nel tentativo di eludere la normativa doganale in materia di importazione ed immissione temporanea dei mezzi di trasporto.
L’operazione condotta dalla Sezione Operativa Navale di Milazzo, congiuntamente ai funzionari doganali dell’Ufficio Dogane e Monopoli di Messina, si inserisce nella più ampia attività di vigilanza costiera e controllo economico del territorio assicurata quotidianamente dai reparti del comparto aeronavale del Corpo, impegnati nella salvaguardia degli interessi economico-finanziari nazionali e di quelli dell’Unione Europea.
Fonte: Guardia di Finanza - Reparto Operativo Aeronavale Palermo
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