DA FILICUDI, RICEVIAMO, DA UN GRUPPO DI CITTADINI, QUESTA LETTERA APERTA, INOLTRATA, NEI GIORNI SCORSI, AL SINDACO DI LIPARI:
Lettera aperta al Sig Sindaco del Comune di Lipari Dott Riccardo Gullo .
Preg.mo Dott.Gullo.
Le scriviamo pubblicamente, stavolta, perché siamo certi di aver riposto la speranza di un futuro pacifico e migliore per i nostri figli, in un grande Amministratore.
Lei conosce la realtà che ci circonda, più di ogni altro e la conosce da Eoliano e da Amministratore attento e giusto.
E proprio a questo noi oggi ci aggrappiamo.
Filicudi, da decenni, è un ' isola in cui convivono " figli" e " figliastri".
Un ' isola dove, la legge, ahimè, non sembra essere uguale per tutti.
In special modo, dal punto di vista urbanistico e della tutela del territorio.
Questa dicotomia, questa dualità, ha portato, nel tempo ad una diseguaglianza sociale che merita la Sua attenzione e quella della sua giunta.
Ci sono sull 'isola, infatti, cittadini che da decenni vengono attenzionati, pedissequamente e sempre per un abuso equivalente ad altri, ma lontanissimo nel tempo che nonostante la collaborazione, la voglia di mettersi in pari con la legge,( con esborsi immani) per ciò che in tempi remoti e in assenza di strumento urbanistico,per necessità o causa di forza maggiore ( anche la sopravvivenza delle proprie famiglie) avevano ristrutturato o ampliato, per poter lavorare e/ o mettere un tetto sulla testa dei propri figli.
E poi, ci sono ,cittadini residenti e non, che nonostante abbiano più di un tetto, abbiano attivita ',alcune lecite altre meno;
hanno continuato ad ampliare, costruire, far nascere abitazioni che non esistevano, non negli anno 70/ 80, ma neanche negli anni 90 e fino ai nostri giorni,che impunemente e senza timore alcuno, fanno e disfano come se per loro non ci fosse un domani o nessuna normativa esistente.
In ogni contrada, che sia al Porto, a Pecorini, a Rocca di Ciavoli, a Val di Chiesa, Montepalmieri, ovunque è possibile vedere la prova di ciò che diciamo.
Ora, poiché tutti i cittadini devono avere pari dignità dinanzi alla legge e a tutti va data la possibilità di vivere, in special modo in queste nostre isole disagiate, chiediamo con Viva voce,.di porre mano alla questione urbanistica.
Perché se è sacrosanto che dobbiamo muoverci nel rispetto della normativa vigente, allora è altrettanto vero che questa normativa debba valere per tutti.
Questi 12 Kmq di terra non possono più avere figli e figliastri.
I nostri figli meritano di avere le stesse chances che sono state date ad altri figli.
E francamente, Sig Sindaco, siamo stanche di mettere le mani in tasca per difenderci costantemente, da un Ente che fin 'ora, più che collaborare con noi cittadini onesti, sembra abbia preferito stare dalla parte di quelli più furbi e decisamente meno onesti.
Certi della Sua benevola attenzione
Porgiamo cordiali saluti
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.