Ho letto l'articolo del direttore Salvatore Sarpi del mese di gennaio, in cui riporta che l'amministrazione comunale di Lipari, ha dato incarico, per la redazione di un piano strategico a medio e lungo tempo, per il turismo sostenibile delle isole Eolie, in quanto strumento imprescindibile per consentire la possibilità di partecipazione ai finanziamenti di progetti specifici di sviluppo locale attraverso il sostegno ad attività imprenditoriali, socio economiche e culturali.- Penso che tale indirizzo politico, possa garantire qualcosa di più concreto al comune di Lipari, ma nello stesso tempo credo, che il termine medio termine, della assolutamente essere cancellato, mi spiegherò più avanti, ma oltre a questo, una domanda mi sorge spontanea che, desidero porgere, all'assessore al turismo, nonché amico di scuola, il Dr. Saverio Merlino, caro Saverio, perchè scegliere e quale motivazione vi ha indotto a dare tale incarico alla Fondazione Santagata per l'Economia della Cultura di Torino ? (magari una più addentro al territorio eoliano con esperienza specialmente di turismo marino no?) conosco tale fondazione e mi fa strano leggere, anche nella loro presentazione, la frase espressa, da te, di Turismo Sostenibile nelle Isole Eolie, mi sono preso la briga di andare a capire cosa si vuole intendere veramente come – turismo sostenibile – ed ecco due delle definizioni “ … Il turismo sostenibile è il presente e il futuro del turismo per chi ha veramente a cuore il mondo in cui vive. È l'opposto del classico turismo di massa che vede milioni di persone spostarsi ogni anno sempre nelle stesse "mete turistiche per eccellenza" in città, al mare, in montagna o al lago, generando spesso sovraffollamento turistico dannoso per l'ambiente, gli abitanti, i monumenti e i servizi locali. Il turismo sostenibile ha come obiettivo quello di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali, nel rispetto dell'ambiente e dei sistemi di vita dei paesi, dei territori e delle popolazioni ospitanti... “ credo che queste due definizioni fotografino perfettamente, quanto da molti anni, diciamo oltre quaranta, si va scrivendo, non essendo mai stati ascoltati.-
Immagino che come
amministrazione avete dato degli input essenziali per uno studio simile (25.ooo
€ mi sembrano un pò tantini) come ad esempio che il nostro è un territorio
diverso da tutti gli altri, siamo isole con un territorio ben delimitato, che
abbiamo distrutto tutto il patrimonio relativo al territorio, che il tutto si
riduce ad un mese di turismo, dove l'economia riesce a stento nell'andare
avanti; sicuramente avete dato delle indicazione sul come destagionalizzare
questa forma di turismo, che da quello che ho letto nel loro sito, non ne fanno
cenno, ho letto invece, riporto testualmente < … lo sviluppo di strumenti adeguati per la regolamentazione
dei flussi turistici e di transito nelle isole ... > questa definizione
porta verso una scelta, scelta politica, scelta del tipo di turismo che si
vuole fare, dare un'indicazione precisa in questo senso credo sia stata
utilissima, ma l'avete data ?
Regolamentare il
flusso turistico significa abbandonare i vecchi, ed ancora operanti, schemi di
idea turistica, sbarchi continui, barconi che vomitano gitanti col sacchetto del
pranzo appresso, moltitudine di ragazzi minorenni e tanto altro di negativo, immagino
che in tal senso vi siete espressi nell'abbandonare questo tipo di idea; ancora
< … la definizione di servizi
turistici, commerciali, di accessibilità e mobilità interna che meglio
integrano le esigenze espresse dalle comunità locali e dai principali target di
visitatori … > ed anche qui torniamo
a quanto detto prima, servizi turistici, sicuramente avete dato delle
indicazioni precise per lo sviluppo del tutto anche e principalmente a livello
di servizi commerciali (fino ad oggi quali sono di preciso) accessibilità e
mobilità, accessibilità se cambiano, ma da quanto letto non si può sperare in
qualcosa di buono, serve un mutuo per accedere alle Eolie a Lipari, mobilità
ripeto siamo un'isola con capacità di mobilità certamente molto ridotta, sicuramente
avete indicato l'incremento di corse interne per il raggiungimento delle
spiagge e dei posti caratteristici
con mezzi idonei, puntuali senza sovraffollamento degli
stessi (purtroppo oggi tutto questo risulta inesistente); < …
l’individuazione delle azioni necessarie
per integrare i servizi offerti dagli operatori locali e definire un prodotto
turistico unitario e riconoscibile … > questo riporta ancora l'eventuale
linea da seguire da parte della Fondazione, ma caro Saverio, tutto questo lo scriveva
Gin Racheli nel 1977, lo ribadiva a forza sia Radio che Video Eolie e, quante
volte sono stati ascoltati ? Mai, si sono date delle indicazioni, ho lo studio
di Gin Racheli – ci sono gli articoli ancora ben conservati, si scriveva di
proteggere ed incrementare gli sforzi per salvaguardare i prodotti eoliani,
tutti appelli caduti nel vuoto; certamente questa fondazione adesso
non è che ha scoperto l'acqua
calda; e desidero
concludere la lettura
con l'ultima delle
iniziative < … il posizionamento nazionale
e internazionale del sito UNESCO... > posizionare il sito dell'UNESCO, mi
piacerebbe sapere cosa veramente intende in tal senso la fondazione.-
Com'è noto il
turismo di per se, è un fenomeno che è determinato da uno spostamento di
individui da un luogo verso un altro luogo, questo implica lo spostamento di
queste persone che si spostano verso siti dove vivono altre persone, questo
vuol dire che vi è un incontro di cultura, di linguaggio, di comportamento a
volte anche molto differente; negli ultimi vent'anni a Lipari è esistita solo
la cultura dell'illegalità, del permessivismo, del caos, del degrado morale ed
ambientale, le azioni criminose di questi ultimi tempi sono il risultato di
scelte sbagliate, assurde poste in essere solo ed esclusivamente sull'interesse
personale e non collettivo; in questi spostamenti si incrociano anche ideologie, credenze,
livelli di istruzione, di reddito e modelli comportamentali molto differenti,
ma la cosa peggiore è che di tutti questi incontri/scontri, gli eoliani i
liparoti hanno certamente assunto i peggiori.-
Non è una critica
per la scelta di questa o di quella fondazione, è il parere ad alta voce, di
chi negli anni e sono stati tanti, ha predicato inutilmente, si è dannato
l'anima per vedere queste isole cambiare in meglio, ma le ha viste precipitare
nell'oblio, nel taedium vitae, senza possibilità di ripresa; bene avete fatto e
spero veramente che le indicazioni date sono state di quelle a cui ci si deve
attenere per forza di cose, altrimenti avremmo perso un'altra occasione e
delapidato soldini pubblici.-
Evitiamo di
aggiungere altri paradossi, al mezzo secolo di quelli messi in atto, chiediamo
troppo ?
Bartolino Ferlazzo
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