(di Antonella Corica)
Una platea di ragazzi silenziosi, attenti e fortemente coinvolti, ha incontrato lo scorso venerdì l'ex magistrato ed ex sindaco di Napoli, il dott. Luigi De Magistris, presso l'aula magna dell'Istituto Isa Conti Eller Vainicher di Lipari, alla presenza di alcuni rappresentanti delle Forze dell'Ordine, dei responsabili della Proloco, del Sindaco, dott. Riccardo Gullo e della Dirigente, prof.ssa Tommasa Basile.
L'occasione, offerta dalla presentazione del libro "Fuori dal sistema", ha permesso ai ragazzi di riflettere sulle varie tematiche affrontate dall'autore e di dialogare con lui in maniera spontanea, critica e costruttiva.
L'ex magistrato, raccontando vari ed interessanti aneddoti relativi alla sua esperienza sul campo, ha posto in essere una notevole empatia nei riguardi degli uditori e ha mostrato quel quid in più che deriva dalla deontologia professionale in primis, ma anche dalla responsabilità, dall'etica e dall'umanità che connotano l'opera di un uomo che ha fondato la sua carriera, come più volte dichiarato da lui stesso, su un giuramento sempre presente sui suoi passi: quello sulla Costituzione italiana.
Nelle vesti di Magistrato ha narrato quanto sia difficile la strada della Giustizia e quanto ancora si debba operare sul terreno della Legalità per far sì che le future generazioni possano vivere più serenamente.
Nelle vesti di ex Sindaco di una città notoriamente difficile come quella di Napoli, ha evidenziato quanto sia stata fondamentale la concreta collaborazione tra le autorità locali e la cittadinanza, accogliendo proposte di propositiva convivenza, concedendo spazi ai cittadini, perché la città diventasse realmente res publica e, non in ultimo, favorendo iniziative culturali che rendessero i cittadini, ma soprattutto i giovani, protagonisti nel percorso di riscatto di una società afflitta da troppe incrinature e da troppe ferite sociali.
"Non smettete di sognare - esorta l'autore - non smettete di cercare il vago e l'indefinito": con simili parole di matrice un po' leopardiana, l'attenzione dei ragazzi è stata ulteriormente sollecitata, spingendo ancor di più tutti i presenti alla riflessione, all'entusiasmo e all'incoraggiare le iniziative artistiche a 360 gradi, perché, come più volte sottolineato dal nostro autore, il sapersi emozionare e meravigliare, alla stregua del fanciullino pascoliano, davanti a tutte le diverse forme d'arte, e il rispetto verso queste ultime, non può far altro che superare ogni tipo di rassegnazione e promuovere la curiosità e la cultura letteraria, filosofica, poetica, musicale di tutti noi e soprattutto dei nostri giovani, non può far altro che far crescere le città e la civiltà".
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