La bella stagione, equinozio a parte, continua la sua avventura nelle Eolie, non c'è più l'afa, la calura insopportabile, ma ci si può ancora tuffare nelle acque cristalline dell'arcipelago.- Una stagione che ha detto tanto, ha insegnato tanto, nel vero senso dei due termini, da cui adesso, e per la prossima, si deve ripartire; punti fermi belli e brutti, occasioni perse e principalmente la consapevolezza che alle domande poste, le risposte sono state date senza studi mega scientifici o di persone che del turismo eoliano non sanno proprio nulla.-
Questa stagione, ha messo dei
punti fermi incontestabili ed incontrovertibili, a patto di una programmazione,
che sia già da adesso seria e conscia dei risultati ottenuti; questa stagione
ha dato delle risposte che non ci si attendevano e che hanno caratterizzato il
periodo feriale, ne abbiamo elencate alcune, che sembrano quelle che hanno dato
slancio e vitalità al turismo liparoto, con qualche pecca, senza la quale,
sarebbe stato il non plus ultra, partiamo proprio da:
la mancata partecipazione ad
Avvisi pubblici di carattere regionale;
una certezza del diritto;
che esiste la legalità e va
rispettata;
il tipo di turismo a cui
orientarsi;
che è inutile spendere
soldini, dei contribuenti, quando le risposte si hanno in casa..-
Esaminiamole, partendo dal
quella mancata partecipazione all'Avviso Assessorato Regionale Attività
Produttive “SICILIA CHE PIACE” di cosa si tratta nello specifico è presto detto
“ … consentire
agli enti locali di accedere al contributo in conto capitale per sostenere
iniziative, campagne promozionali ed eventi a sostegno del sistema produttivo
regionale … “ ovvero tutto ciò che avrebbe portato risalto, conoscenza delle
attività e della cultura, anche, del territorio eoliano; i comuni o consorzi
dovevano far pervenire la documentazione entro e non oltre il 15 maggio 2023
alle ore 12; non si trovano tracce della partecipazione del comune di Lipari
nemmeno tra le istanze dichiarate irricevibili e inammissibili, come mai ?
perché il comune di Lipari, non ha inteso partecipare a tale avviso ? quali
motivazioni a sostegno di una non partecipazione ? è bene sapere che gli
ammessi alla graduatoria definitiva si sono sbizzarriti e spaziano come <
Aspettando la transumanza saperi e sapori di Geraci Siculo - Viaggi notturni di Milazzo – Sagra del fungo
porcino dei Nebrodi di Alcara li Fusi – Sagra du cuddurune di Mistretta – Sagra
del nocattolo di Nicosia – Giornalismo eno gastronomico di Galati Mamertino –
Pane di Marineo di Marineo – L'isola che piace di Isola delle femmine - Sagra della castagna di Montagnareale – Ferru
e firrari di Olivieri ed altri 44; il comune di Lipari non aveva nessuna
tradizione da presentare e maggiormente valorizzare, che discende dalla
millenaria storia eoliana ? domande che certamente non avranno mai una risposta
adeguata; ancora in data 16 marzo 2023 l'Assessorato del Turismo siciliano ha
pubblicato un suo decreto, il n.267/S6, in cui veniva adottato il Calendario
Ufficiale delle Manifestazioni ed Eventi di grande richiamo Turistico per l'
anno 20232, gli eventi spaziavano da Cicli di rappresentazioni classiche di
Siracusa a Sicilia Jazz Festival di Palermo, dal Cus cus Fest di San Vito lo
Capo alla Fiera del Cavallo di Scordia, dal Festino di Santa Rosalia di Palermo
alle Orestiadi di Gibellina, dalla Festa della Vara cavalcata giganti di
Messina alla Settimana di musica sacra di Monreale, ma vi era inserita pure
Settimana Santa di Enna,Caltanissetta,Trapani ed allora ci si chiede, come mai il comune di Lipari non ha fatto inserire
in quest'ultima anche la più antica di queste feste di Pasqua, come la
Processione dei Misteri di Lipari riconosciuta anche a livello di REI (Registro
delle eredità immateriali siciliano) come mai la Confraternita direttamente
interessata, non ha prestato attenzione e sollecitato il comune in tal senso,
un po di attenzione verso una manifestazione sacro folkloristica sarebbe stato
il minimo per entrambi;
la certezza del
diritto ovvero < di obiettiva prevedibilità delle conseguenze che
l'ordinamento giuridico determina per i nostri comportamenti > ovvero in
parole molto semplici, chi mette in atto delle azioni certamente non legali sa
che incorrerà nei gangli della legge, un comportamento estraneo e contro la
legge viene punito; questo dovrà essere, veramente, un punto di partenza è
assolutamente inderogabile, non ci possono essere ripensamenti, la certezza del
diritto esiste e va applicata tanto in quanto è una regola non solo di vita, ma
di rispetto della legge, tornare indietro sarebbe una sconfitta, sarebbe voler
favorire chi vuole affermare un
presunto diritto a fronte di una
semplice concessione fatta, in altri tempi, da altre persone a favore di amici
o amici di amici, senza tenere conto di una stragrande maggioranza che andava
protetta;
che esiste la
legalità e va rispettata, non si può derogare da una normativa esistente, che
magari in tempi passati non veniva mai messa in atto, che tutte le varie
ordinanze erano dettate, come fatto dovuto, ma mai veramente rispettate, se non
solo dopo che la stagione estiva era finita ed i locali erano ormai chiusi, una
vera presa in giro per chi doveva sorbirsi nottate e nottate di frastuono di
musica ad altissimo volume fino alle prime ore dell'alba, in barba ai diritti
sacrosanti di chi l'indomani doveva recarsi a lavoro quello vero,
discriminazione vera non quella pavesata da alcuni soloni o dei tuttologi di
turno, Lipari senza alcol e senza divertimento è morta questa la dichiarazione
di qualcuno, ma non si aveva risposta se si faceva presente, perché Lipari era
l'unica stazione turistica dove tutto era ammesso a paragone di stazioni
turistiche, più qualificate dove le leggi vanno rispettate, l'ipocrisia del
contro, a tutti i costi a prescindere, ma non chiedendosi quante volte nel
passato, siano intervenuti a favore di chi il giorno dopo doveva alzarsi
all'alba per lavorare, ipocrisia allo stato puro;
l'estate di
quest'anno ha dimostrato, anche se inconsciamente, su quale tipo di turismo
Lipari deve indirizzarsi, non si sono visti bimbi in giro per le strade, nelle
discoteche con bottiglie di alcol in mano, al contrario si è vista una sfilata
di mega yacht di personaggi illustri, di danarosi sceicchi, di professionisti
della moda, dello spettacolo, dello sport, della cultura, della politica che
hanno dato pubblicità a queste isole, pubblicità gratuita a costo zero, ma con
tanto ma tanto ritorno, è questa la linea che ci hanno indicato chi veramente
voleva scoprire o riscoprire le Eolie, un fatto simile era ineludibile, chi
aveva intravisto la possibilità di guadagni facili, con un turismo minorile di
bassa lega, di un turismo massivo, inqualificato, mordi e fuggi, anche se alcun
code si sono ancora viste, un turismo senza prospettive, senza sbocchi per il
futuro, il turismo di una tappa nel circuito di un viaggio in Sicilia non per
forza obbligata, una tappa in un itinerario turistico che fino ad ieri veniva
proposto da altre località meno note, principalmente a livello storico, umano e
culturale; bisogna crederci e portare avanti tale prospettiva senza remore,
senza dubbi, senza incertezze il viottolo è stato tracciato, da personaggi che
possono cambiare lo stile di vita di queste isole, adesso dipende da chi ha
vera responsabilità far si che quel viottolo diventi un'autostrada;
non serve
spendere soldini dei contribuenti dando incarichi, per una scelta scientifica
di turismo per il futuro, a persone, certamente qualificate, ma totalmente
fuori dagli schemi di ragionamento degli liparoti, lontani anni luce
dall'intendere il turismo secondo una visione totalmente diversa di quella
liparota, queste persone non conoscono i comportamenti, i modi di fare,
l'esperienza di chi da sempre ha vissuto in mezzo al mare e non sulla
terraferma, fare turismo è un'arte, è una prerogativa che agli inizi aveva
trovato gente impreparata, inesperta, di cuore ma che nel tempo, illustri
faccendieri hanno trasformato nell'accozzaglia del niente fino a poco tempo fa;
le ricerche vanno affidate a professionisti seri eoliani che hanno tanta
esperienza del come fare turismo a Lipari, distrarsi da tali obiettivi e
permettere che altri, ignari del vivere eoliano, possano prendere decisioni per
i liparoti sarebbe inutile, devastante e avrebbe una forma di emarginazione
verso giovani, specialmente, qualificati per tali lavori, il non prenderli in
considerazione è uno dei primissimi motivi perché lasciano il loro posto natio,
deluderli ancora significherebbe la morte, scientemente, voluta da chi regge le
sorti di questo comune.-
Prima
dell'inizio dell'estate, uno studio
della jetcost, ha riscontrato le quaranta zone top richieste dal 1° al 31
luglio, e la prima località siciliana risulta essere Lampedusa al sesto posto,
San Vito lo Capo al decimo, Favignana al quindicesimo, pensate Taormina solo al
ventinovesimo posto, solo da questi nomi ci si rende conto che i turisti
preferiscono le isole anche alle città d'arte, esclusa Roma prima, Firenze si
trova al diciottesimo posto, questo è e deve essere un indizio da sfruttare, da
portare avanti.-
Fino a questo
momento si è portato avanti un turismo fatto di improvvisazione, di
menefreghismo, di liberi tutti a qualunque costo basta che ci siate, non c'è
bisogno di questo, anche perché il territorio è limitato e di conseguenza si hanno limiti positivi e
negativi, dunque ci si può permettere, un turismo di gente qualificata, medio
alto, un turismo di qualità, poco – forse – ma buono che desidera nuotare in
acque pulite, non vedere immondizia, o rumore di ogni qualità, senza avere
problemi di trasporto anche con il mare leggermente mosso, questo tipo di
turismo significa valorizzare e preservare le bellezze naturali ancora
esistenti e, nello stesso tempo, incrementare tutte le attività collegate alla
vocazione turistica, ben sapendo che il prodotto da vendere deve salire di
qualità.-
Tocca impegnarsi
e lavorare, dopo le certezze di quest'estate, per costruirlo insieme, perché
solamente insieme le idee diventano percorso, diventano fattibili, diventano
attuabili e formano, diventando un percorso vero, reale e i traguardi
prefissati, speriamo che si metta nero su bianco, un'azione possibile e la
politica sana, corretta, leale diventa l'arte del possibile.-
Si chiede troppo
?
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