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martedì 26 settembre 2023

ESTATE 2023 (cosa ha insegnato). La riflessione di Bartolino Ferlazzo

La bella stagione, equinozio a parte, continua la sua avventura nelle Eolie, non c'è più l'afa, la calura insopportabile, ma ci si può ancora tuffare nelle acque cristalline dell'arcipelago.- Una stagione che ha detto tanto, ha insegnato tanto, nel vero senso dei due termini, da cui adesso, e per la prossima, si deve ripartire; punti fermi belli e brutti, occasioni perse e principalmente la consapevolezza che alle domande poste, le risposte sono state date senza studi mega scientifici o di persone che del turismo eoliano non sanno proprio nulla.-

Questa stagione, ha messo dei punti fermi incontestabili ed incontrovertibili, a patto di una programmazione, che sia già da adesso seria e conscia dei risultati ottenuti; questa stagione ha dato delle risposte che non ci si attendevano e che hanno caratterizzato il periodo feriale, ne abbiamo elencate alcune, che sembrano quelle che hanno dato slancio e vitalità al turismo liparoto, con qualche pecca, senza la quale, sarebbe stato il non plus ultra, partiamo proprio da:

la mancata partecipazione ad Avvisi pubblici di carattere regionale;

una certezza del diritto;

che esiste la legalità e va rispettata;

il tipo di turismo a cui orientarsi;

che è inutile spendere soldini, dei contribuenti, quando le risposte si hanno in casa..-

Esaminiamole, partendo dal quella mancata partecipazione all'Avviso Assessorato Regionale Attività Produttive “SICILIA CHE PIACE” di cosa si tratta nello specifico è presto detto “ …  consentire agli enti locali di accedere al contributo in conto capitale per sostenere iniziative, campagne promozionali ed eventi a sostegno del sistema produttivo regionale … “ ovvero tutto ciò che avrebbe portato risalto, conoscenza delle attività e della cultura, anche, del territorio eoliano; i comuni o consorzi dovevano far pervenire la documentazione entro e non oltre il 15 maggio 2023 alle ore 12; non si trovano tracce della partecipazione del comune di Lipari nemmeno tra le istanze dichiarate irricevibili e inammissibili, come mai ? perché il comune di Lipari, non ha inteso partecipare a tale avviso ? quali motivazioni a sostegno di una non partecipazione ? è bene sapere che gli ammessi alla graduatoria definitiva si sono sbizzarriti e spaziano come < Aspettando la transumanza saperi e sapori di Geraci Siculo -  Viaggi notturni di Milazzo – Sagra del fungo porcino dei Nebrodi di Alcara li Fusi – Sagra du cuddurune di Mistretta – Sagra del nocattolo di Nicosia – Giornalismo eno gastronomico di Galati Mamertino – Pane di Marineo di Marineo – L'isola che piace di Isola delle femmine -  Sagra della castagna di Montagnareale – Ferru e firrari di Olivieri ed altri 44; il comune di Lipari non aveva nessuna tradizione da presentare e maggiormente valorizzare, che discende dalla millenaria storia eoliana ? domande che certamente non avranno mai una risposta adeguata; ancora in data 16 marzo 2023 l'Assessorato del Turismo siciliano ha pubblicato un suo decreto, il n.267/S6, in cui veniva adottato il Calendario Ufficiale delle Manifestazioni ed Eventi di grande richiamo Turistico per l' anno 20232, gli eventi spaziavano da Cicli di rappresentazioni classiche di Siracusa a Sicilia Jazz Festival di Palermo, dal Cus cus Fest di San Vito lo Capo alla Fiera del Cavallo di Scordia, dal Festino di Santa Rosalia di Palermo alle Orestiadi di Gibellina, dalla Festa della Vara cavalcata giganti di Messina alla Settimana di musica sacra di Monreale, ma vi era inserita pure Settimana Santa di Enna,Caltanissetta,Trapani ed allora ci si chiede, come  mai il comune di Lipari non ha fatto inserire in quest'ultima anche la più antica di queste feste di Pasqua, come la Processione dei Misteri di Lipari riconosciuta anche a livello di REI (Registro delle eredità immateriali siciliano) come mai la Confraternita direttamente interessata, non ha prestato attenzione e sollecitato il comune in tal senso, un po di attenzione verso una manifestazione sacro folkloristica sarebbe stato il minimo per entrambi;

la certezza del diritto ovvero < di obiettiva prevedibilità delle conseguenze che l'ordinamento giuridico determina per i nostri comportamenti > ovvero in parole molto semplici, chi mette in atto delle azioni certamente non legali sa che incorrerà nei gangli della legge, un comportamento estraneo e contro la legge viene punito; questo dovrà essere, veramente, un punto di partenza è assolutamente inderogabile, non ci possono essere ripensamenti, la certezza del diritto esiste e va applicata tanto in quanto è una regola non solo di vita, ma di rispetto della legge, tornare indietro sarebbe una sconfitta, sarebbe voler favorire  chi vuole affermare un presunto  diritto a fronte di una semplice concessione fatta, in altri tempi, da altre persone a favore di amici o amici di amici, senza tenere conto di una stragrande maggioranza che andava protetta;

che esiste la legalità e va rispettata, non si può derogare da una normativa esistente, che magari in tempi passati non veniva mai messa in atto, che tutte le varie ordinanze erano dettate, come fatto dovuto, ma mai veramente rispettate, se non solo dopo che la stagione estiva era finita ed i locali erano ormai chiusi, una vera presa in giro per chi doveva sorbirsi nottate e nottate di frastuono di musica ad altissimo volume fino alle prime ore dell'alba, in barba ai diritti sacrosanti di chi l'indomani doveva recarsi a lavoro quello vero, discriminazione vera non quella pavesata da alcuni soloni o dei tuttologi di turno, Lipari senza alcol e senza divertimento è morta questa la dichiarazione di qualcuno, ma non si aveva risposta se si faceva presente, perché Lipari era l'unica stazione turistica dove tutto era ammesso a paragone di stazioni turistiche, più qualificate dove le leggi vanno rispettate, l'ipocrisia del contro, a tutti i costi a prescindere, ma non chiedendosi quante volte nel passato, siano intervenuti a favore di chi il giorno dopo doveva alzarsi all'alba per lavorare, ipocrisia allo stato puro;

l'estate di quest'anno ha dimostrato, anche se inconsciamente, su quale tipo di turismo Lipari deve indirizzarsi, non si sono visti bimbi in giro per le strade, nelle discoteche con bottiglie di alcol in mano, al contrario si è vista una sfilata di mega yacht di personaggi illustri, di danarosi sceicchi, di professionisti della moda, dello spettacolo, dello sport, della cultura, della politica che hanno dato pubblicità a queste isole, pubblicità gratuita a costo zero, ma con tanto ma tanto ritorno, è questa la linea che ci hanno indicato chi veramente voleva scoprire o riscoprire le Eolie, un fatto simile era ineludibile, chi aveva intravisto la possibilità di guadagni facili, con un turismo minorile di bassa lega, di un turismo massivo, inqualificato, mordi e fuggi, anche se alcun code si sono ancora viste, un turismo senza prospettive, senza sbocchi per il futuro, il turismo di una tappa nel circuito di un viaggio in Sicilia non per forza obbligata, una tappa in un itinerario turistico che fino ad ieri veniva proposto da altre località meno note, principalmente a livello storico, umano e culturale; bisogna crederci e portare avanti tale prospettiva senza remore, senza dubbi, senza incertezze il viottolo è stato tracciato, da personaggi che possono cambiare lo stile di vita di queste isole, adesso dipende da chi ha vera responsabilità far si che quel viottolo diventi un'autostrada;

non serve spendere soldini dei contribuenti dando incarichi, per una scelta scientifica di turismo per il futuro, a persone, certamente qualificate, ma totalmente fuori dagli schemi di ragionamento degli liparoti, lontani anni luce dall'intendere il turismo secondo una visione totalmente diversa di quella liparota, queste persone non conoscono i comportamenti, i modi di fare, l'esperienza di chi da sempre ha vissuto in mezzo al mare e non sulla terraferma, fare turismo è un'arte, è una prerogativa che agli inizi aveva trovato gente impreparata, inesperta, di cuore ma che nel tempo, illustri faccendieri hanno trasformato nell'accozzaglia del niente fino a poco tempo fa; le ricerche vanno affidate a professionisti seri eoliani che hanno tanta esperienza del come fare turismo a Lipari, distrarsi da tali obiettivi e permettere che altri, ignari del vivere eoliano, possano prendere decisioni per i liparoti sarebbe inutile, devastante e avrebbe una forma di emarginazione verso giovani, specialmente, qualificati per tali lavori, il non prenderli in considerazione è uno dei primissimi motivi perché lasciano il loro posto natio, deluderli ancora significherebbe la morte, scientemente, voluta da chi regge le sorti di questo comune.-

Prima dell'inizio  dell'estate, uno studio della jetcost, ha riscontrato le quaranta zone top richieste dal 1° al 31 luglio, e la prima località siciliana risulta essere Lampedusa al sesto posto, San Vito lo Capo al decimo, Favignana al quindicesimo, pensate Taormina solo al ventinovesimo posto, solo da questi nomi ci si rende conto che i turisti preferiscono le isole anche alle città d'arte, esclusa Roma prima, Firenze si trova al diciottesimo posto, questo è e deve essere un indizio da sfruttare, da portare avanti.-

Fino a questo momento si è portato avanti un turismo fatto di improvvisazione, di menefreghismo, di liberi tutti a qualunque costo basta che ci siate, non c'è bisogno di questo, anche perché il territorio è limitato e  di conseguenza si hanno limiti positivi e negativi, dunque ci si può permettere, un turismo di gente qualificata, medio alto, un turismo di qualità, poco – forse – ma buono che desidera nuotare in acque pulite, non vedere immondizia, o rumore di ogni qualità, senza avere problemi di trasporto anche con il mare leggermente mosso, questo tipo di turismo significa valorizzare e preservare le bellezze naturali ancora esistenti e, nello stesso tempo, incrementare tutte le attività collegate alla vocazione turistica, ben sapendo che il prodotto da vendere deve salire di qualità.-

Tocca impegnarsi e lavorare, dopo le certezze di quest'estate, per costruirlo insieme, perché solamente insieme le idee diventano percorso, diventano fattibili, diventano attuabili e formano, diventando un percorso vero, reale e i traguardi prefissati, speriamo che si metta nero su bianco, un'azione possibile e la politica sana, corretta, leale diventa l'arte del possibile.-

Si chiede troppo ?

Bartolino Ferlazzo       

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