Visita pastorale nello scorso fine settimana di Monsignor Giovanni Accolla nelle parrocchie dell'isola di Lipari, accolto, oltre che dai sacerdoti, dalle varie comunità parrocchiali e da tanti altri fedeli che hanno presenziato ai vari eventi.
Superando per 2 a 0 la Nuova Azzurra Fenice nell'incontro di playout, disputato oggi tra le mura amiche, il Lipari IC conquista il diritto alla permanenza nel campionato di Prima categoria, a conclusione di un campionato alquanto travagliato
Riceviamo e pubblichiamo:
Non sono un’esperta di detti dialettali, ma mi viene in mente questo modo di dire a proposito di riscossione di tasse e tributi: la riscossione delle imposte riguarda altro.
E quindi "parla cumu ti fici
mammata" potrebbe essere applicato a tutti quelli, me compresa, che si
avventurano su terreni ostici e non a portata di mano. I tuttologi non sono
specialisti.
Pensate, sulla riscossione di
imposte, tasse e tributi è stato scritto persino un testo unico riformulato e
riadattato da Quintino Sella a oggi.
I bilanci dei comuni sono in
affanno perché i contribuenti non pagano le tasse. Semplicisticamente abbiamo
liquidato il problema e allontanato ogni responsabilità. Partiamo dall'educazione
civica per arrivare a quella fiscale, per favore. I bilanci dei comuni sono
entrati in affanno da quando lo Stato ha deciso di sottrarre, in parte, alle
casse comunali una serie di entrate derivanti dalla riscossione delle imposte
erariali, tanto per fare un esempio la vecchia ricchezza mobile, poi Ilor su
terreni e fabbricati e via via sino all’IMU dei giorni nostri. Altro problema,
sempre per le entrate delle casse comunali: l'eliminazione del "non
riscosso come riscosso", cioè l'anticipazione da parte dei privati
esattori comunali, poi diventati Montespaschi Serit, sino ai giorni nostri
Ufficio Riscossione delle Agenzie delle Entrate. I privati esattori in pratica
alla consegna dei cosiddetti ruoli, a scadenze stabilite, per legge anticipavano
allo Stato e quindi anche ai Comuni somme per conto dei contribuenti anche se
questi non avevano pagato, salvo poi un recupero, che spesso alla fine non
aveva luogo. Corsa quindi da parte degli Enti ai cosiddetti "ruoli
gonfiati", che altro non erano che
un elenco di contribuenti che avrebbero dovuto pagare. Perché
"gonfiati"? Perché comprendevano quote di difficile riscossione
spesso a carico di contribuenti di cui era nota l’insolvenza . Perché ciò? Per assicurare all'ente, in questo caso il
Comune, la redazione di un bilancio di previsione di grande consistenza, e
anticipazioni altrettanto consistenti. I ruoli per esempio non venivano mai
epurati dai deceduti o dalle ditte cessate.
Tutto funzionale, appunto, ad
assicurarsi le anticipazioni senza disturbare molto i contribuenti
"facoltosi" e senza impegnarsi
nella caccia agli evasori. Se poi si poteva iscrivere a ruolo un
prestanome per qualche ditta fantasma, sbagliando a inserire gli zeri volutamente, ogni
problema di bilancio era risolto. Fu l'abolizione del "non riscosso come
riscosso”- così si chiamava - nel 1999, con l'abrogazione dell'articolo 32,
comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 28 gennaio 1988,
n. 43, che mise il collaudato sistema in affanno. Successivamente la
situazione peggiorò con l'introduzione della possibilità di riscossione di
tasse e tributi anche a soggetti diversi da quelli canonici. Sino a precipitare
nel 2012 quando buona parte dell’imposta
pagata sugli immobili e terreni, diventata IMU, fu sottratta in parte, alle
casse dei comuni e dirottata alle casse dello Stato. Ecco che nacque la
"favola" che i contribuenti sono evasori! Che gioco di parole su un
concetto così importante come gli evasori, che non sono i poveri contribuenti
tartassati a più non posso, ma quelli che gli enti e lo Stato non hanno mai
perseguito i cosiddetti " evasori fiscali". Ritornando alle entrate
comunali. Non vi è dubbio che sarebbe stato necessario "affilare le
armi" per ottenere e assicurarsi
una buona entrata nelle casse dei Comuni.
Come? Mettendo mano ai ruoli (elenco dei contribuenti), epurandoli dai deceduti e attivando gli
accertamenti al fine di incrementare le entrate. Tutto ciò è avvenuto? In alcuni
comuni no! Quindi come si presenta al contribuente un ente che deve riscuotere
se non è credibile? Come si presenta un ente che non ha cognizione di chi ha
pagato e chi no? Come si presenta un ente che nel tentare di riscuotere dà inizio a contenziosi
che costeranno un mare di soldi all'ente e al contribuente? Non è colpa del
destino cinico e baro, né semplicisticamente dei contribuenti. È il motore che
non funziona se la macchina non cammina. È responsabilità di chi non adotta
l'educazione civica nel riscuotere le tasse, di chi non offre garanzie di
esattezza, di chi non offre certezza dell’esazione, di chi non adotta le misure
del buon padre di famiglia rispettoso dei diritti e dei doveri.
Ci sarebbe da ridere, però la
situazione è tragica.
Il gioco di "è colpa
vostra" non ha risparmiato i cittadini.
Rosa Oliva ex funzionario Montespaschi Serit
CIRCOLO FRANCO SERVELLO
ISOLE EOLIE
COMUNICATO:
Responsabile Comunale
Fratelli d’Italia
In una competizione caratterizzata da un altissimo livello tecnico e agonistico, Alessandra, sangue eoliano nelle vene, si è distinta per la brillantezza delle sue tecniche, con calci precisi e incisivi che hanno messo in difficoltà le avversarie. La giovane atleta messinese ha affrontato ogni incontro con determinazione e lucidità, imponendo il proprio ritmo e dimostrando una maturità sportiva sorprendente per la sua età.
Al suo fianco, in questa importante trasferta a Jesolo, l’allenatore Fabrizio Donato, che cura quotidianamente la sua preparazione tecnica e atletica. L’A.S.D. Olympus, realtà solida e dinamica del panorama marziale italiano, è diretta dal Maestro Massimiliano Paladino, punto di riferimento per la crescita di numerosi talenti a livello nazionale.
Grazie a questo importante risultato, Alessandra Alessi conquista l’accesso ai Campionati Assoluti in programma a fine maggio: un traguardo che premia il suo impegno costante e la visione tecnica del team Paladino.
Diverse le tematiche affrontate quali il futuro e l' impegno dei sindacati all' interno dell' Arma dei carabinieri; le novità importanti a livello economico e contrattuale, visto che si sta per approvare il nuovo contratto di lavoro; temi di importanza sociale, quali i crescenti femminicidi e l'obbligo di denunciare.
fonte: gazzettadelsud.it (di Cristina Geraci) Sara Campanella era una di quelle persone capaci di entrare nella vita degli altri come un raggio di sole, con un’energia travolgente e una voglia di vivere contagiosa. Marta Mantineo, la sua coinquilina, amica e collega di università la ricorda «forte come un fulmine a ciel sereno», una ragazza solare, gentile e piena di vita, che non dimenticherà mai. «Non la vedevi mai con il broncio, nemmeno quando stava male, quando era stanca o quando aveva esami su esami da affrontare, perché non vedeva l’ora di potersi laureare velocemente», racconta Marta. «Era sempre lì, con il suo sorriso, pronta ad aiutarti, a studiare insieme, a sistemare la cucina o a fare qualsiasi cosa le proponessi. Faceva mille cose contemporaneamente, perché era così: instancabile, appassionata». La loro quotidianità era fatta di piccole tradizioni che ora, nel dolore, diventano ricordi preziosi: «Cantare a squarciagola la domenica mattina svegliando tutto il vicinato, cucinare chili di pasta per poi mangiarla anche la sera, ridere degli scherzi e delle piccole manie di Sara, come il rifiuto di bere troppa acqua perché la faceva sentire troppo piena».Ma sopra ogni cosa, Marta ricorda la loro routine della sera, quel momento di confidenza e complicità: «Il nostro rito immancabile era riunirci alle 22 in cucina per farci la nostra amata camomilla con due biscotti e del sano gossip. Il nostro modo per dimostrarci ogni giorno di essere la certezza dell’altra». Sara era anche una ragazza determinata, che non si lasciava abbattere. Amava la sua famiglia e il suo adorato gattino, e quando non si sentiva bene, mostrava un lato più fragile che solo chi le era vicino poteva conoscere. «Quando stava male mi chiedeva sempre “Marta, mi fai la pastina col brodo?” e io correvo a preparargliela, pur di vederla mangiare», ricorda la sua amica con un nodo in gola. «Ma voglio ricordarla per sempre con quel sorriso, con le urla che faceva ogni tanto perché si scocciava e doveva un po’ stuzzicarmi, le urla di quando la professoressa le ha spostato l’esame che ha preparato in pochissimo. Avevamo legato così tanto che per me era come una sorella, penso che non proverò mai per nessun altro questo affetto». Sara non sarà dimenticata. La sua voce, il suo sorriso, le sue risate riecheggeranno per sempre nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerla, mentre il suo nome diventerà simbolo della battaglia per la giustizia che merita.
Comunicato
Mentre ci avviciniamo alla Pasqua, non possiamo fare a meno di notare l’ennesimo atto di incoerenza del sindaco Riccardo Gullo e della sua giunta, che hanno barattato la dignità degli abitanti di Stromboli e dell’intero arcipelago eoliano per una cifra misera. Un tempo si diceva che la dignità non ha prezzo, ma per il nostro sindaco vale esattamente 175.000 euro, o – per restare in tema pasquale – 30 denari, come quelli che ricevette Giuda quando tradí nostro Signore.
Lo stesso Gullo che, quando la Rai propose un risarcimento di 260.000 euro, si recò a Stromboli e lasciò che fossero i cittadini a decidere, questa volta ha adottato un approccio ben diverso: silenzio assoluto, nessun coinvolgimento della comunità, nessuna assemblea pubblica, nessun Consiglio Comunale. Un colpo di mano con cui ha accettato di chiudere la questione con la società “11 Marzo S.r.l.” per una cifra nettamente inferiore anche a quella proposta dalla Rai, senza nemmeno concedere ai cittadini il diritto di esprimersi.
A rendere il tutto ancora più paradossale è il fatto che la delibera in questione porta anche la firma dell’assessore Barnao, residente a Stromboli. Proprio chi avrebbe dovuto farsi portavoce del malessere e delle istanze della comunità locale ha invece avallato questa svendita silenziosa.
Ma andiamo oltre e guardiamo ai numeri: 175.000 euro divisi per gli abitanti di Stromboli (meno di 900 residenti) significano meno di 200 euro a persona. È questo il valore della sofferenza?
Questa amministrazione ha preferito abbassare la testa e accettare la prima offerta conveniente. Anche se, matematicamente – a detta dell’avvocato incaricato dall’ente – il Comune difficilmente avrebbe ottenuto di più, sarebbe stato comunque più dignitoso lasciare che fosse un giudice a decidere, piuttosto che accontentarsi e svendere la dignità degli eoliani, in particolare della gente di Stromboli.
E pensare che inizialmente il sindaco, con apparente senso democratico, aveva riunito la comunità per decidere insieme come procedere. Ma quando ha visto luccicare il denaro, ha ben pensato di non riconvocare nessuno, evitando il confronto e decidendo in solitaria. È questo il rispetto per chi ha subito un disastro di tali proporzioni?
La comunità di Stromboli meritava rispetto e trasparenza, non una svendita ignobile mascherata da transazione vantaggiosa.
I Consiglieri di Minoranza
Al Sig. SINDACO
DEL COMUNE DI LIPARI
e.p.c. All'ASSESSORE
ATTIVITÀ PRODUTTIVE E TRASPORTI
DEL COMUNE DI LIPARI
Oggetto: convenzioni a titolo gratuito fra il Comune di Lipari e le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere con sede nel comunale di Milazzo - sconti o promozioni per i residenti del Comune di Lipari, in determinati periodi dell'anno.
Egregio Signor Sindaco
In qualità di consigliere comunale, ritengo mio dovere sottoporre alla Sua attenzione una circostanza che si ripete continuamente, soprattutto nel periodo invernale, provocando imprevisti inevitabili agli eoliani che viaggiano con regolarità per diverse ragioni, per lavoro e salute anzitutto.
Nei mesi invernali, il peggioramento delle condizioni del mare porta, di frequente, alla sospensione dei collegamenti operati con le navi traghetto e gli aliscafi provocando disagi a chi si trova a viaggiare da e per le Isole Eolie.
I cittadini di Lipari, che per motivi diversi si muovono con regolarità verso la terraferma, spesso non riescono a rientrare a casa in giornata a seguito della sospensione delle corse in programma per le condizioni avverse del mare o per una improvvisa - dunque imprevedibile - avaria dell'ultimo mezzo in partenza da Milazzo verso le Isole Eolie.
Quando i forti venti e le proibitive condizioni del mare impediscono i collegamenti marittimi, o altre imprevedibili circostanze non rendono possibile la partenza, i cittadini dell'arcipelago eoliano sono costretti a pernottare a Milazzo, a volte anche per diversi giorni.
Intervengo nell'interesse esclusivo dei miei concittadini per sottoporre alla Sua attenzione iniziative che potrebbero mitigare gli effetti di tale inconveniente.
Non dico nulla di nuovo affermando che negli ultimi anni a causa dell’inflazione c’è stato un notevole incremento dei prezzi di beni e servizi (da quelli alimentari ai trasporti). Aumenti che hanno avuto un impatto significativo sui budget familiari, modificando lo stile di vita delle famiglie e riducendone notevolmente le possiblità.
Quando il pernottamento fuori casa è un imprevisto consueto, legato ai limiti dell'insularità, può diventare difficile gestirlo.
Pertanto, chiedo alla Signoria Sua di voler prendere in considerazione la possibilità di un atto di indirizzo che consenta agli uffici comunali di procedere alla stipula di convenzioni a titolo gratuito fra il Comune di Lipari e le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (bed and breakfast, affittacamere, case vacanze, ecc.) con sede nel comunale di Milazzo, interessate all'Avviso pubblicato dall'Ente, per offrire ai residenti del Comune di Lipari sconti, promozioni esclusive e o agevolazioni, nei mesi di bassa stagione (novembre, dicembre, gennaio e febbraio).
Ritengo tale iniziativa utile in quanto l'istituzione di un albo di strutture ricettive convenzionate renderebbe di certo più semplice, oltre che conveniente sul piano dei costi, la ricerca di un posto letto senza prenotazione e il più delle volte a tarda sera, quando anche l'ultima nave per Lipari non ha mollato gli ormeggi.
RingraziandoLa per l'attenzione, porgo distinti saluti.
Lipari, 04 aprile 2025
Gaetano Saltalamacchia
Consigliere Comunale Forza Italia
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha inviato una nota ufficiale al presidente della Società di navigazione siciliana, Carlo Morace, esprimendo preoccupazione per il «recente aumento delle tariffe dei collegamenti marittimi», in prossimità dell’inizio della stagione turistica. Un rincaro che «incide pesantemente sull'economia isolana aggravando, in primis, l'approvvigionamento dei generi di prima necessità e aggiungendo criticità al rifornimento dei carburanti e del gas».
San Vincenzo Ferreri nacque a Valenza, nella Spagna, il 23 gennaio 1350 da Guglielmo Ferreri e Costanza Miguel. Prima ancora che nascesse, la madre aveva avuto un segno della futura grandezza di lui: perciò lo tenne sempre come dono speciale di Dio e come tale lo educò.
Frequentò le prime scuole nella natia Valencia, dove studiò la grammatica e la dialettica. In questa, per felice disposizione del suo carattere, superò tutti i condiscepoli.
A 17 anni vestì l'abito di San Domenico, mostrandosi per tutta la vita un modello di osservanza religiosa. Per l'elevatezza del suo ingegno, venne subito designato a maestro di filosofia dei suoi condiscepoli di Valenza. A 28 anni conseguì la laurea di dottore.
Il cardinal Pietro De Luna lo ebbe carissimo e lo volle con sé in importanti uffici. Rifiutò però ripetutamente le dignità ecclesiastiche che di continuo gli venivano offerte.
Spinto da celeste visione, domandò ed ottenne il titolo e le facoltà di missionario apostolico, per cui, novello Paolo, si diede a evangelizzare tutti i paesi più importanti d'Europa: Spagna, Francia, Inghilterra, Italia, Germania. I principi e i vescovi andavano a gara per averlo. La predicazione fu il campo dove impiegò il suo grande ingegno e profuse l'ardente suo zelo. La sua fu una vita veramente apostolica, poiché in mezzo a tante fatiche, viaggi e predicazioni, non smorzò mai il rigore con cui trattava se stesso.
Molto si adoperò per l'estinzione dello scisma d'Occidente e per far convocare un concilio generale a questo scopo: concilio che fu poi convocato nel 1417, a Costanza, e nel quale venne eletto Papa, con unanime consenso, Martino V. A lui, Vincenzo rese prontamente omaggio della dovuta ubbidienza come al solo pastore legittimo.
Oltre che essere un uomo di grande zelo, San Vincenzo era pure un uomo di pari virtù: era solito dire di sé: « Io sono un servo inutile e un povero religioso: tutta la mia vita non è che fetore, io non sono che corruzione nel corpo e nell'anima ». Digiunava tutti i giorni, eccetto la domenica, e vegliava buona parte della notte in orazione.
Il demonio, invidioso di tanta virtù, cercò coi più formidabili assalti di indurlo a peccare, ma fu tutto inutile, essendo egli forte della preghiera e della devozione a Maria SS. Immacolata.
Dio fece molti miracoli per mezzo di lui, a conferma della sua santa vita e predicazione.
Nel 1418, Vincenzo raggiunse la Bretagna e vi predicò in numerose città, tra cui Nantes, Vannes, Redon, Rennes, Avranches, Bayeux, Caen, Dol, St-Malo, Quintin, St-Brieuc, Trégier, St-Pol de Léon, Quimper, Guémené sur Scorff, Pontivy.
Dopo un estenuante viaggio e intensa predicazione, sentendo avvicinarsi la fine dei suoi giorni all'età di 69 anni, desiderò fare ritorno alla sua città natale, Valencia, per trascorrere gli ultimi momenti della sua vita. Tuttavia, una tempesta nel Golfo del Morbihan costrinse la sua imbarcazione a tornare a Vannes. Qui, Vincenzo trovò rifugio in una modesta abitazione situata in Place Valencia, nelle vicinanze della cattedrale.








REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA Dipartimento delle Autonomie Locali Servizio 3 “Coordinamento attività di vigilanza e controllo sugli Enti Locali – Ufficio Ispettivo” Codice Fiscale: 80012000826 Partita IVA: 02711070827
CIRCOLARE n.2 del 4/3/2025
Oggetto: Deliberazioni dei bilanci di previsione 2025/2027 negli enti locali. Avvio procedimento per l'azione sostitutiva prevista dall'art. 109 bis O.R.EE.LL. nei confronti degli enti che risultano inadempienti.
Ai Sindaci Ai Commissari Straordinari Ai Presidenti dei Consigli Ai Consiglieri Ai Segretari dei Comuni siciliani Ai Sindaci Metropolitani Ai Componenti delle Conferenze Metropolitane Ai Segretari delle Città Metropolitane Ai Commissari Straordinari Ai Componenti delle Assemblee Ai Segretari dei Liberi Consorzi Comunali e, p.c. Alla Corte dei Conti – Sezione di controllo per la Regione Siciliana Al Presidente dell'A.N.C.I. Sicilia Al Presidente dell'A.S.A.E.L. Al Presidente della Lega delle Autonomie Locali
Il termine ultimo per l'approvazione del bilancio di previsione negli enti locali, ordinariamente fissato al 31 dicembre dell'anno precedente al bilancio da approvare dall'art. 151 del d.lgs. 18.8.2000, n. 267, è stato prorogato per l'anno 2025 al 28 febbraio con Decreto del Ministero dell'Interno del 24 dicembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 2 del 3.1.2025, a seguito di richiesta formulata in tal senso da ANCI e UPI al fine di operare con un quadro finanziario più certo a seguito dell’approvazione del disegno di legge di bilancio per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
Il paragrafo 9.3.6 dell’allegato 4/1 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, prevede che “Il rinvio dei termini di approvazione del bilancio disposto con decreto ministeriale ai sensi dell'art. 151, comma 1, del TUEL, anche se determinato da motivazioni di natura generale, è adottato dagli enti locali effettivamente impossibilitati ad approvare il bilancio nei termini, per le motivazioni addotte nei decreti ministeriali. Pertanto, per gli enti locali non interessati alle motivazioni addotte nei decreti ministeriali, l’autorizzazione all’esercizio provvisorio non comporta la sospensione del termine di approvazione del bilancio di previsione descritto nei paragrafi precedenti, e il processo di bilancio prosegue al fine di garantirne la conclusione entro il 31 dicembre”.
Premesso quanto sopra, e considerato che il termine prorogato è già scaduto, in relazione a quanto previsto dall'art. 109 bis dell'O.R.EE.LL. in materia di interventi sostitutivi nei confronti degli enti locali che dovessero risultare inadempienti, gli enti in indirizzo sono tenuti, ove non avessero già provveduto, a comunicare gli estremi delle deliberazioni consiliari di adozione dei bilanci di previsione 2025/2027. A questo proposito, si fa presente che sul sito istituzionale del Dipartimento delle Autonomie Locali al collegamento https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/regione/strutture-regionali/assessorato-autonomie-locali-funzione-pubblica/dipartimento-autonomie-locali/altri-contenuti/deliberazione
è possibile consultare l'elenco dei comuni con le relative deliberazioni consiliari già approvate, onde evitare di ripetere comunicazioni già effettuate in precedenza e già registrate in sede di monitoraggio.
Gli enti in indirizzo, le cui comunicazioni dovranno pervenire esclusivamente all'indirizzo di posta certificata del Dipartimento di seguito indicato dipartimento.autonomie.locali@certmail.regione.sicilia.it avranno cura, in egual modo, di fornire tutte le nuove informazioni concernenti le eventuali fattispecie relative al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all'art. 243 bis T.U.EE.LL. nonché alla dichiarazione di dissesto finanziario di cui agli artt. 244 e segg., che non abbiano ancora comunicato ai sensi della circolare n. 2 del 13.2.2023 del Dipartimento delle Autonomie Locali inerente il monitoraggio delle Si precisa, a tal proposito, che il mancato adempimento entro i termini di legge relativo all'approvazione del bilancio di previsione 2025/2027 o la presunzione di inadempienza determinata dall'assenza di comunicazioni da parte dell'Ente, pone a carico di questa Amministrazione l'obbligo di nomina dei commissari ad acta per lo svolgimento dell'azione sostitutiva. La presente circolare, inviata in unico esemplare, dovrà essere notificata ai soggetti destinatari a cura dei Segretari delle Città metropolitane, dei liberi Consorzi e dei Comuni. Le amministrazioni capofila di Unioni di Comuni provvederanno, altresì, a notificare la presente agli Organi di tali Enti, dandone conoscenza allo scrivente Assessorato. Si resta in attesa di urgente riscontro.
L'Assessore On. Dott. Andrea Barbaro Messina