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domenica 1 settembre 2024

Milazzo ed Isole Eolie: i Carabinieri tra gli anziani per metterli in guardia dalle truffe

Legione Carabinieri Sicilia

Comando Provinciale di Messina

Comunicato stampa

Proseguono gli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri volti a sensibilizzare gli anziani su come difendersi dalle truffe. Come ormai già fatto nel corso degli ultimi anni, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, attraverso tutte le articolazioni territoriali delle quattordici Stazioni, stanno tenendo una serie di incontri con gli anziani nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione contro le truffe, che colpiscono, per lo più, le fasce più deboli.

Nei Comuni della terraferma, da quelli ubicati sulla fascia costiera tirrenica a quelli siti nelle alte colline, nonché nelle isole dell’Arcipelago Eoliano, i Comandanti delle Stazioni Carabinieri, presidi di riferimento per la popolazione e punti nodali per il controllo del territorio, hanno incontrato gli anziani nelle Chiese e nelle aule consiliari comunali, nei centri aggregativi quali circoli, case per anziani ed associazioni, allo scopo di fornire loro preziosi consigli e precise raccomandazioni, anche attraverso la divulgazione di materiale informativo cartaceo da portare a casa e da tenere sempre a portata di mano, contenente utili consigli su come prevenire le truffe ai loro danni.

L’obiettivo è quello di promuovere il contatto, la comunicazione e la prossimità, al fine di intercettare in anticipo il pericolo di azioni criminali contro la parte più vulnerabile della società, con particolare attenzione alle persone anziane, da parte di malintenzionati che, oltre a sottrarre ingiustamente dei beni, lasciano nelle vittime una profonda vergogna per essere stati raggirati, nonché una forte insicurezza nel continuare ad affrontare la quotidianità.

Nelle ultime settimane gli incontri si sono tenuti a Roccavaldina presso l’oratorio parrocchiale e presso il centro di aggregazione sociale sito nella frazione Cardà, a Valdina presso la sala consiliare, a Stromboli presso la Chiesa di San Vincenzo, a Spadafora presso la Chiesa Sacro cuore di Gesù, a Torregrotta presso la sala consiliare, a Rometta presso l’oratorio della Chiesa di Sant’Antonio, a Filicudi presso la Chiesa di Santo Stefano, a Monforte San Giorgio presso la piazza IV Novembre, a San Filippo del Mela presso la Chiesa di San Filippo, Olivarella Cattafi e Corriolo, a Gualtieri Sicaminò presso la Chiesa di San Nicola, a San Pier Niceto presso la Chiesa Madre, a Vulcano presso la Chiesa SS. Angeli Custodi, a Santa Marina Salina presso la Chiesa di San Bartolomeo, a Milazzo presso i centri di aggregazione per anziani siti in località San Papino e San Pietro.

La campagna ha riscontrato grande successo nell’uditorio, che al termine ha espresso gratitudine ed apprezzamento ai Comandanti delle Stazioni per l’impegno profuso nella quotidiana azione a tutela della sicurezza dei cittadini.

Buon compleanno a...

... Mahmoud Elsayad, Maria Cristina Zaia, Maurizio Mangano, Roberta Basile, Maria Costanzo

Il #pensiero del giorno di Don Bernardino Giordano

Presentato al Centro Studi di Lipari il volume "Semi di pomice" di Marina Centorrino







Presentato al Centro Studi di Lipari, il volume "Semi di pomice", di Marina Centorrino, edi o dalla casa editrice Gruppo Albatros. 
Insieme con l'autrice sono intervenuti Giuseppe La Greca, Don Alex De Gregorio e Paola Centurrino. 
Un volume che ha come leitmotiv quelle che furono le ex cave di pomice di Lipari. Cave che, a loro volta, si intrecciano con la vita e le storie, anche crude, dei cavatori di pomice: uomini e donne che, da quella bianca montagna, hanno tratto "materia" per il sostentamento del proprio nucleo familiare, anche a prezzo di indicibili sacrifici in un ambiente che, specie nel passato più remoto, non è utopistico raffrontare con l'inferno dantesco.  








LA PAROLA Commento al Vangelo di domenica 1° settembre 2024

Buongiorno e buona domenica ...così!


 

sabato 31 agosto 2024

I quarant'anni della Riserva via a una guida naturalistica. Dalla Gazzetta del sud del 31 agosto 2024


 

Lo spettacolo notturno offerto dallo Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 31 agosto 2024


 

Ricordando...Vittorio La Greca


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Si è concluso con la consegna degli attestati il 1° Multisport Camp 2024 della Ludica Lipari

 


Provinciale di Bagnamare. Crolla tratto del parapetto. Dalla Gazzetta del sud del 30 agosto 2024

Sanità, Schifani: «Se manager non raggiungono obiettivi, decadenza automatica anche per i direttori sanitari e amministrativi»

«Se le Asp, gli ospedali e i Policlinici siciliani non raggiungeranno gli obiettivi assegnati dal mio governo, soprattutto per quanto riguarda l'abbattimento delle liste d'attesa, insieme ai manager delle Aziende decadranno automaticamente anche i direttori amministrativi e sanitari, le cui nomine si stanno completando in queste ore».

È la rigida indicazione che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dato stamattina all'assessore alla Salute, Giovanna Volo, da trasferire a tutti i direttori generali che nei prossimi giorni contrattualizzeranno i vertici delle direzioni strategiche.

I manager dovranno inserire, così come già fatto nei loro contratti, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una rigorosissima verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica, anche solo dopo il primo anno dall’insediamento.

«L'abbattimento delle liste di attesa - dice Schifani - è uno dei principali impegni assunti dal mio governo sin dall'insediamento. Insieme con l'assessore Volo e con i dirigenti dell'assessorato stiamo lavorando concretamente in questa direzione. Ritengo doveroso che i vertici delle Aziende sanitarie, nel loro complesso, si assumano pienamente la responsabilità di garantire ai pazienti un accesso tempestivo alle cure e per questo devono essere sottoposti alle necessarie e rigorose verifiche dei loro obiettivi. Se non li raggiungeranno, andranno tutti a casa, ancor prima della scadenza del loro mandato. Ai cittadini dobbiamo dare risposte qualificate e rapide ai loro bisogni di salute».

Arrivederci a domani 1° settembre

E' deceduto a Sydney, Giacomo Li Donni in Finocchiaro detto Giacomino

Alla famiglia le nostre condoglianze


Buon compleanno a...

... Profilio Graziella, Stefania Merlino, Nika Merulla, Ivan Kostak, Andrea Villini, Raoul Piemonte, Giuseppe Antonio Di Bella



Vacanze eoliane per Alberto Angela. Dalla Gazzetta del sud del 30 agosto 2024

S.Bartolo(6° parte) La statua marmorea

Di Giuseppe Iacolino
La statua di San Bartolomeo che fa spicco nella vasta piazza di Marina Piccola ha una sua storia piuttosto remota che mette conto di narrare per esteso.
Sin dai primi anni che seguirono la ruina di Lipari del 1544, il Borgo al di fuori delle mura del Castello cominciò a prender vita là dove, nel tardo Medioevo, si era costituito il nucleo di Sopra la Terra. Al fine di assicurare l'assistenza religiosa a quei fedeli (erano 700), il vescovo Giuseppe Candido (1627-1644) il primo di maggio del 1629 promosse la chiesa di S. Giuseppe a filiale della Cattedrale. 
Dalla seconda metà del Seicento e per tutto il Settecento lo sviluppo urbano della Città Bassa fu così intenso da riuscire a coprire l'area che dal Vallone del Ponte s'estende sin oltre a Sopra il Piano. Il fenomeno fu la risultanza di due fondamentali fattori: l'allentamento della pressione corsara e l'accrescimento demico (nel 1808, 10.000 erano i residenti nell'isola maggiore, e 5.000 quelli delle isole minori). Già dal 1725 i vescovi avevano lasciato la dimora del Castello e avevano fissato la loro residenza nel "casalino di villa" convenientemente ingrandito, e nel 1813 mons. Silvestro Todaro (1807-1816) celebrò quello che può considerarsi l'ultimo battesimo di un infedele turco che era di anni 26.
Altro segnale indicativo della svolta dei tempi si ebbe nel 1811 quando lo stesso vescovo concesse, per lo sfruttamento dei minerali, 22 salmate e mezza di terreno nell'isola di Vulcano a "Sua Eccellenza il Marchese Tenente Generale Signor Don Vito Nunziante" e subito appresso, nel 1812, altri vasti apprezzamenti a Don Giovanni Bongiorno, a Don Tommaso Carnevale, a Don Emanuele Carnevale, a Don Giovanni Amendola e alle famiglie Trovatino, Basile e Ferlazzo. 
Tutto sommato, al di là di qualche momento di apprensione o di panico - come si vide il 26 gennaio del 1812 quando "accadde una terribilissima tempesta dal Sud-Est accompagnata da tremuoti e fu tanto furiosa che il danno cagionato fu valutato a onze 1.000", non mancavano le premesse di crescita complessiva sia economica che demografica. Ma l'aspetto più rimarchevole della mutazione si appalesò nello spostamento degli assetti abitativi e dei rispettivi equilibri: il Castello, con i suoi centocinquanta abitanti mescolati ai coatti - delinquenti comuni e filogiacobini del Regno di Napoli -, slittava lentamente lungo la china del degrado; per contro, nella Città Bassa si moltiplicavano le attività economiche di artigiani, armatori, spedizionieri e negoziatori, e la più parte di costoro nella Marina di San Giovanni ravvisarono lo spazio idoneo alle loro transazioni d'affari. Quella Marina fu ribattezzata Piazza del Commercio e divenne la meta e il centro della nuova realtà economica e sociale. E fu lì che i Liparesi benestanti, d'intesa col vescovo, nel 1813 vollero assicurarsi la contiguità vigile e protettiva del loro Santo innalzandogli un monumento. A tutt'oggi ignoriamo se si trattò di una statua commissionata ad hoc o di un antico simulacro rinvenuto chissà dove e adattato alla bisogna. 
Dopo quarant'anni i Liparesi rifecero tutto daccapo. Nel 1855, salutato come l'anno della liberazione dal contagio della pestilenza asiatica, " Lipari...., per vantarsi essere esente e per sempre ringraziare a quel sanguinoso e forte braccio che col suo imbrandito coltello ne ha spossato e ne indebiliterà tutta la veemenza dei piè terribili flagelli vibrati dal Giustissimo Dio alla sia diletta isola, ...nel 1855, cessato il flagello Asiatico e conosciutosi da tutti... esser stata esente l'Isola di Lipari per la sola e mera efficace e non interrotta intercessione del Santo Apostolo,... dagli abitanti di tutte le Isole Eolie, non dimentichi dei benefizii ricevuti, del suo non estinto affetto ed amore non dissimile di quello dei suoi antenati verso un tanto speciale benefattore,... in riconoscenza del sopracennato miracolo... si rinnovò la statua marmorea di S. Bartolomeo, e nel piedistallo si affissero due Epigrafe in marmo, una del Comune e l'altra del Vescovo Attanasio, quali furono garantite da una inferriata fatta a spese di D. Onofrio Paino".
Trascorsero ottantaquattro anni. Nel 1939 il commissario prefettizio di Lipari Dottor Riccardo Rickards deliberò la sistemazione della Piazza del Commercio (già, dal 1908, Piazza Marchese Ugo di Sant'Onofrio), facendo spostare il monumento di San Bartolomeo dal centro piazza in un settore marginale con nuova base di cemento e senza inferriata.

Buongiorno...così!


 

venerdì 30 agosto 2024

Salvati dalla Guardia costiera due biologi bloccati sul Faraglione di Salina. Dalla Gazzetta del sud del 30 agosto 2024

 

Andy De Salvi, scatena e fa ballare la piazza di Marina Corta, grande successo per la quarta serata del festival di S.Bartolomeo.

A distanza di giorni dalla quarta serata per i festeggiamenti di San Bartolomeo, tenutasi nel magico scenario della piazza di Marina Corta.

A far ballare e scatenare la piazza, prima di Alan Sorrenti, ci ha pensato l’ esibizione del DJ Isolano Andy De Salvi accompagnato dalla voce di Bayo, colleghi di lavoro nel nord Italia. 

In questa serata del Santo Patrono dell’ isola, si è riscontrato un grandissimo successo, ma anche tanta soddisfazione ed entusiasmo da parte della popolazione e dei turisti che erano a Lipari. 

A fine serata Andy De Salvi ha affermato che non vedeva  ballare Marina Corta dai tempi di Fargetta, dove anche lui era presente. Per concludere ha dichiarato di essere fiero del suo “essere Eoliano” e che pur vivendo fuori e girando tantissime discoteche e palchi, per Lipari lui ci sarà sempre.


E' deceduta la signora Grazia Anna China in Saporita

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Al marito Saverio, ai figli e ai familiari tutti le condoglianze della famiglia 
Sarpi e di Eolienews


Stromboli, nuova tracimazione lavica nella notte

 Una tracimazione lavica nella Sciara del Fuoco, alimentata da un’intensa attività di spattering all’area craterica Nord, è stata osservata su Stromboli, a partire dalle 3.20 della notte scorsa, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Attualmente, il fronte lavico si attesta a una quota tra 500 e 400 metri sul livello del mare. Contestualmente, continua l’attività esplosiva dall’area craterica Nord. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico si attesta attualmente sui livelli molto alti.

Buon compleanno a...

...Giacomo Famularo, Giulia Dai, Bartolo Profilio, Serena Iacono, Nunzio Bivona. Maria Vittoria Lo Surdo, Mariangela Andaloro.


S.Bartolo (5° parte) La statua d'argento

di Giuseppe Jacolino
Non abbiamo certezze suffragate da riscontri documentari, ma siamo persuasi che all'indomani del grande terremoto dell11 gennaio 1693, che desolò le città della Sicilia Orientale risparmiando le nostre Isole, i Liparesi espressero al Tutelare la loro riconoscenza con una molteplicità di voti. Innanzi tutto si prospettò la creazione della Confraternita di San Bartolomeo (la prima di questo nome che si ricordi); e l'idea ebbe immediata attuazione.Credibilmente si parlò pure di una statua d'argento da venerare nella Cattedrale e da portare in processione entro il breve circuito della Città Alta e - come si costumerà in seguito, ai primi del Settecento - anche per le vie del Borgo. Ovviamente un simulacro così prezioso non poteva non esser posto che su un altare di legno ricco di intagli e di fregi dorati, e al tutto doveva darsi degna collocazione in una cappellina laterale idonea (si ricordi che la Cattedrale aveva una sola navata). Quanto alla cappellina si pensò di utilizzare, ricostruendola integralmente perché semidistrutta, quella che ricadeva nello spazio antistante all'odierno altare di S. Calogero. Considerati i tempi calamitosi, si trattava proprio di un progetto ambizioso che richiedeva molto denaro e, di conseguenza, tempi assai lunghi. Trascorsero trent'anni, finché intervenne una nuova furiosa scossa tellurica, quella del 1° di settembre del 1726, che indusse i fedeli, il vescovo e i giurati a rompere ogni indugio, cosicché nel 1728 il simulacro e l'altare erano già qui, pronti per essere sistemati. Il costo complessivo dei due manufatti fu di 750 onze, raccolte tra la popolazione. La Civica Amministrazione offrì l'avantaltare d'argento e si fece carico del restauro della cappellina erogando, previa autorizzazione del vicerè, onze 50 il 16 gennaio 1733 e altre 35 onze il 15 novembre dello stesso anno.Orgogliosi del loro apporto e interpreti degli entusiasmi collettivi di quei giorni, vescovo e giurati, in tempi diversi, fecero murare ai lati dell'altare due epigrafi in latino che oggi si scorgono appaiate a sinistra dello stesso altare nella sua attuale collocazione.

Parti tutte le sere da Lipari per l'Apericena a Panarea con la "Summer Time"

Vincenzo Franza (Caronte &Tourist Isole Minori) su bando affidamento terminal Milazzo: "Completare l’infrastruttura della stazione marittima auto di Acqueviole garantirebbe la sostenibilità del servizio per l’intera comunità"



 

Buongiorno...così!


 

giovedì 29 agosto 2024

Una eoliana alle finali di Miss Universe Italy. Dalla Gazzetta del sud del 29 agosto 2024


 

Ricordando...Anna Sari in lo Schiavo


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Federalberghi Eolie contraria alla proposta del sindaco di Milazzo di trasferire i costi di gestione dei terminal sui visitatori diretti alle Eolie

COMUNICATO - Il 23 agosto, Federalberghi Isole Eolie ha inviato una lettera al Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Messina, Contrammiraglio Antonio Ranieri, mettendo in copia l’Assessore Aricò e i sindaci di Milazzo e delle Isole Eolie. Nella comunicazione, l'associazione ha espresso preoccupazione per l'esito negativo della gara tenutasi a fine luglio, che ha impedito l’assegnazione della gestione delle stazioni marittime di Milazzo, situate in Via Luigi Rizzo e Via Acqueviole. Queste strutture sono utilizzate dalle compagnie Caronte & Tourist e Libertylines per il trasporto passeggeri da e verso le Isole Eolie.

In seguito, sono emerse diverse dichiarazioni da parte del Sindaco di Milazzo, della COMET (attuale gestore in scadenza), e dello stesso Commissario Straordinario. Secondo quanto riportato dalla stampa, il Sindaco di Milazzo, Pippo Midili, ha recentemente discusso con gli assessori regionali Elvira Amata (Turismo), Alessandro Aricò (Infrastrutture) ed Edy Tamajo (Attività Produttive) delle problematiche del porto di Milazzo. Il Sindaco ha manifestato le sue preoccupazioni, affermando che, a suo avviso, le procedure avviate dal Commissario “non consentiranno a nessuno di poter gestire le strutture in quanto non prevedono la copertura di costi per servizi offerti al passeggero.” Per affrontare questa situazione, il Sindaco ha proposto di “incassare un onere dai vacanzieri per garantire i servizi.”

A seguito di queste dichiarazioni, Federalberghi Isole Eolie ha inviato una nuova nota, esprimendo il proprio sostegno affinché i termini della gara siano definiti in modo da rendere economicamente sostenibile la gestione dei terminal marittimi, un tema che l'associazione ha sollevato per prima. Tuttavia, il presidente Christian Del Bono ha manifestato il netto dissenso di Federalberghi rispetto all’idea di trasferire i costi aggiuntivi sui turisti, che già affrontano prezzi elevati per raggiungere le Isole Eolie

“Chiediamo di essere ascoltati su questo tema,” ha dichiarato Del Bono, “così come dovrebbero essere coinvolti anche i quattro sindaci eoliani.”

Eolienews sospende pubblicazioni in coincidenza con i funerali del caro Giovanni Portelli

Eolienews in segno di affetto per l'amico Giovanni 
e, in segno di vicinanza al dolore dei suoi cari, in coincidenza con i funerali, sospenderà le sue pubblicazioni per circa un'ora.

Nesos sui biologi salvati a Salina: "Non siamo noi. Lavorare in ambienti come i piccoli isolotti richiede esperienza"


 

Ricercatori e lucertole sullo scoglio Faraglione a Salina. Salvati dalla Guardia costiera

L’equipaggio dell’elicottero Nemo 11-08, della base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania, ha soccorso e messo in salvo due ricercatori e una ventina di lucertole che erano rimasti bloccati sullo scoglio Faraglione dell’isola di Salina.

I due biologi, una donna di 31 e un uomo di 24, sono impegnati in un progetto di ripopolamento di specie autoctone di lucertole delle Isole Eolie e si erano recati con delle canoe sullo scoglio Faraglione per le loro ricerche.

L’improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine ha reso impossibile il loro rientro con i mezzi da disposizione.

Circomare Lipari, che ha coordinato il soccorso, ha fatto intervenire l’elicottero che ha recuperato i due biologi, successivamente trasportati all’ospedale di Lipari per verificare le loro condizioni di salute, e una ventina di lucertole.

I biologi salvati sono quelli del progetto LIFE EOLIZARD, progetto co-finanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea, e sull"isolotto avevano prelevato la ventina di lucertole (su una popolazione inferiore alle duecento unità) per trasportarle poi, al Bioparco di Roma, sede del progetto, dove saranno allevate e, successivamente, rimesse in natura. 

Come si ricorderà, ad inizio agosto, l'associazione Nesos di Lipari che sta portando avanti il progetto "Save the aeolian lizard" aveva rilasciato nell'isolotto "Pietra Quaglietto", al largo di Vulcano, i primi esemplari di lucertola endemica delle Eolie (Podarcis raffonei) nati in cattività, a fine giugno.
Questo progetto è stato avviato nel 2022, grazie al sostegno delle Ong Initiative Pim e Smilo, delle Fondazioni Mava, Prince Albert II de Monaco e Blue Marine e delle aziende Inef e Nutrinovel, ed è a
basso budget, basato, prevalentemente, sul volontariato, e non prevede interventi invasivi come traslocazioni o eradicazioni.

Il cordoglio delle componenti della Basilica Cattedrale di Lipari per il decesso di Domenico Castrogiovanni


 La famiglia Sarpi ed Eolienews partecipano al dolore della moglie sig.ra Nuccia, dei figli Daniela, Giuseppe e Maurizio e dei familiari tutti

Buon compleanno a..

...Aldo Bruzzano, Raffaella Oddo, Francesco Cannistrà, Rosalba Marchetta, Grazia Giardina, Giuseppe De Salvatore, Alessandro Zurro, Simona Lo Ricco, Martina Puglisi, Andrea Traviglia, Marilena Mirabito, Natale De Salvo, Martina Saglimbeni, Loredana  Benenati, Fabio Currò, Tiziana Alizzo  



Ricordando... Vittorio Lo Schiavo


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S.Bartolo: (4° parte) La reliquia del sacro pollice

Di Giuseppe Iacolino
Della presenza in Lipari del Sacro Pollice di S. Bartolomeo non si ha alcuna informazione che sia anteriore al sec. XVII. Possiamo semplicemente supporre che, quando nell'833 il corpo dell'Apostolo venne trafugato dai Beneventani, il Pollice fu l'unico frammento che rimase nell'Isola.Chi lo detenne? Dove fu riposto al tempo della dominazione araba? Ebbe culto pubblico? Sono interrogativi ai quali non siamo in grado di rispondere.Una storia, o tradizione che dir si voglia, relativa al Sacro Pollice affiora da qualche decennio dopo il sacco del 1544, e ciò grazie al manoscritto del liparese Don Benedetto Gualtieri, arcidiacono della nostra Cattedrale. Il manoscritto, redatto in latino e oggi smarrito, fu consultato da Pietro Campis nel 1694 e da lui venne riportata la notizia che al momento ci interessa:
" Ariadeno soprannominato il Barbarossa aveva distrutto la città di Lipari col fuoco. Le sacre reliquie, insieme col pollice di S. Bartolomeo, (che, riposte in una cassettina, si custodivano nella Chiesa Cattedrale) furono portate a Costantinopoli: Ora avvenne che uno spagnolo, che aveva riguadagnato la libertà a Costantinopoli, fece acquisto di quelle reliquie per cinquecento monete d'oro e le portò con sé a Napoli: Ma qui, mentre colpito da un grave male se ne stava nell'ospedale spagnolo di San Giacomo e si sentiva prossimo alla morte, consegnò la cassettina con le reliquie al cappellano perché a sua volta questi la facesse recapitare ai Liparesi dietro un compenso di cinquecento monete d'oro da assegnarsi a beneficio dell'ospedale. Per caso si trovava a passare da Napoli don Martino d'Acugna [1585-1593] che da poco era stato consacrato vescovo di Lipari e che a Lipari stava dirigendosi. Il vescovo, informato del fatto, sborsò la somma richiesta, prese le sacre reliquie, le portò a Lipari e qui le restituì alla Chiesa Cattedrale nel 1585 ".
La reliquia è chiusa in una teca d'argento raffigurante un braccio benedicente e se ne fa ostensione ai piedi della statua del Santo in tutte le festività celebrate in suo onore.

Buongiorno... così!


 

mercoledì 28 agosto 2024

Bagnamare: Crolla parapetto, per fortuna senza causare danni. Va a fare coppia con un altro tratto divelto da ben 8 mesi

Oggi pomeriggio, intorno alle 18 e 30,  proprio davanti la caserma dei VVF di Lipari, lungo la Provinciale, è  crollato un tratto del muretto delimitatorio, senza causare danni a persone o beni. 

Probabilmente il peso di una pianta cresciuta spontaneamente tra le pietre ha contribuito a far crollare il parapetto. 

I VV.F, intervenuti tempestivamente, hanno messo in sicurezza la zona e  inviato le comunicazioni di rito agli enti competenti.

Sul posto è anche giunta una pattuglia della polizia municipale per disciplinare il traffico, mentre un operaio dell'ente, procedeva a delimitare la zona interessata con le transenne.

E' chiaro che, essendo quella una strada ad intenso traffico veicolare, ancorchè pedonale, la Città metropolitana, proprietaria dell'arteria, dovrà attivarsi, possibilmente senza tempi biblici, per ripristinare le condizioni di sicurezza. 
Occorre, infatti, ricordare che, solo un paio di metri, più avanti, in direzione Canneto, vi è un altro ampio tratto di muretto delimitatorio divelto da una smart, a seguito di un incidente, e che, a gennaio, "festeggerà" il primo anno. 

Sul posto è stata apposta la segnaletica, in vista delle ore notturne, ma invitiamo gli automobilisti a prestare la massima attenzione.



La tradizionale Ricata dedicata a Cincotta. Dalla Gazzetta del sud del 28 agosto 2024


 

Alberto Angela a Lipari. Tappa? Neanche a dirlo.. il museo Bernabò Brea (foto Ivana Merlino)


 

Ricordando...Anna Saltalamacchia


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