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martedì 30 dicembre 2025

Island of Sicily plaude all’odg approvato alla Camera : "Da imprese turistico-ricettive contributo fondamentale all’internazionalizzazione del Paese"

 Islands of Sicily, la Destination Management Organisation delle Isole di Sicilia, esprime soddisfazione per l’approvazione alla Camera dell’ordine del giorno che riconosce il contributo fondamentale delle imprese turistico-ricettive all’internazionalizzazione del Paese.

La posizione della DMO è chiara: se la spesa dei turisti stranieri è contabilizzata come “esportazione” nella bilancia dei pagamenti (oltre 54 miliardi di euro nel 2024 secondo Bankitalia), è logico e doveroso che le strutture che intercettano questi flussi siano riconosciute ufficialmente come aziende esportatrici.
A supporto di questa tesi intervengono i dati locali. “Nelle isole di Sicilia il turismo internazionale è un asset sempre più strategico” dichiara Christian Del Bono, presidente di Islands of Sicily. “Nel 2024 abbiamo registrato un aumento delle presenze straniere del 12% rispetto al 2023, per un totale di 438.197 presenze. Un dato trainato significativamente dall’emersione e dalla crescita degli alloggi privati registrati, saliti dalle 1.965 unità del 2023 alle 2.839 del 2024”.
Complessivamente, nel 2024 gli stranieri hanno pesato per il 28,3% sul totale delle presenze nell’area. Spicca il dato dell’Arcipelago Eoliano, che si conferma il più internazionale: qui gli stranieri hanno rappresentato il 43% nel 2024, salendo addirittura al 47% nei primi sette mesi del 2025.
Un segmento cruciale per l’economia locale: “Il turismo straniero rappresenta un target di primaria importanza per la maggiore capacità di spesa e una permanenza media di 4,6 notti” spiega Del Bono. Analizzando i flussi, Francia e Germania si confermano i mercati principali; nella “top 7” seguono, in ordine di importanza: Svizzera e Liechtenstein, Stati Uniti, Australia, Regno Unito e Spagna.
“Auspichiamo che questo riconoscimento istituzionale non resti formale” conclude Del Bono, “ma diventi il presupposto per estendere alle imprese ricettive i benefici fiscali e i percorsi agevolati destinati alle imprese esportatrici, creando così anche i presupposti per incentivare e rafforzare la promozione dell’Italia all’estero. Le isole di Sicilia fanno la loro parte da anni con un programma di internazionalizzazione che, da quest’anno, vede il coinvolgimento attivo di tutti i sindaci e i Comuni delle isole minori siciliane”

Accadde...oggi...a Lipari...nel 2022: Nascono 10 San Bernardo nella famiglia di Sandro Biviano


 

Emergenza idrica a Lipari, duro attacco dei 5 consiglieri eletti nelle fila dell'opposizione

 COMUNICATO

Lipari senz’acqua, milioni di debiti e fondi PNRR a rischio: il fallimento dell’Amministrazione Gullo.

Da oltre due settimane, nel pieno delle festività natalizie, l’isola di Lipari è ostaggio di gravissimi disservizi idrici, con interi quartieri senz’acqua per giorni. Una situazione intollerabile che sta mettendo in ginocchio famiglie, attività commerciali e strutture ricettive.

Il Sindaco Gullo, l’Assessore Iacolino e il responsabile del servizio idrico Nico Russo, in corso di stabilizzazione, attribuiscono tutto al malfunzionamento del dissalatore, che dagli annunciati 4.100 mc/giorno produce oggi circa la metà. Ma questa versione è parziale e fuorviante.

Quel che l’Amministrazione omette deliberatamente di dire è che i malfunzionamenti del dissalatore non sono affatto una novità: si sono verificati ripetutamente anche in passato. La differenza, però, è una sola ed è tutta politica: prima esisteva una strategia di prevenzione, oggi no.

Le precedenti Amministrazioni, proprio perché consapevoli dei limiti strutturali dell’impianto – che anche quando “funziona” non copre il fabbisogno reale, essendo stato progettato per oltre 10.000 mc/giorno – avevano adottato una politica di accumulo e di approvvigionamento preventivo tramite navi cisterna, soprattutto nei periodi invernali. Quella politica ha evitato emergenze come quella attuale.

Oggi, invece, non si accumula più nulla. Si interviene solo quando il disastro è già esploso.

E questo mentre la stessa magistratura, in passato, ha assolto pienamente amministratori e dirigenti che avevano chiesto maggiori quantitativi d’acqua, riconoscendo la fondatezza e la necessità di quelle scelte proprio alla luce dei frequenti guasti del dissalatore. Scelte giuste, legittime e nell’interesse pubblico.

Qui non siamo davanti a un imprevisto, ma a una mancata assunzione di responsabilità.

Si preferisce voltarsi dall’altra parte, restare “indenni”, piuttosto che prevenire, programmare e garantire un servizio essenziale.

L’accumulo non è un optional, non è un “lusso”: è una necessità. Quando non c’è, l’emergenza è già in atto e bisogna pretendere con forza maggiori forniture. Perché questo non viene fatto? Forse perché si teme di assumersi responsabilità politiche e amministrative, anche quando si sa di fare la cosa giusta?

E mentre Lipari muore di sete, questa Amministrazione continua ad approvare milioni di euro di debiti fuori bilancio per la gestione del servizio idrico. Solo negli ultimi due Consigli comunali sono stati riconosciuti 4.380.182 di euro di debiti fuori bilancio relativi al servizio idrico. Debiti che riguardano, di fatto, l’intero periodo di governo di questa Amministrazione.

Debiti che potevano essere evitati, se nel 2022 e nel 2023 l’Amministrazione avesse ascoltato la minoranza durante l’approvazione dei PEF idrici, quando scelleratamente sono stati eliminati i capitoli a partire dall’annualità 2024 e per quelle successive, scommettendo su un passaggio all’ATI Messina mai avvenuto.

Anche nel 2023 non sono stati previsti stanziamenti sufficienti, e anche per quell’anno si sono prodotti debiti fuori bilancio, frutto di previsioni errate e palesemente imprudenti.

Oggi ne pagano il prezzo i cittadini, con rubinetti a secco e servizi allo stremo.

Infine, è doveroso ricordare che grazie alla programmazione della precedente Amministrazione, attraverso il Programma Isole Verdi, oggi sono previsti:

− nuovi dissalatori in tutte le isole;

− il rinnovo di importanti tratti della rete idrica.

Interventi strategici e fondamentali che, però, rischiano seriamente di non partire o di non essere completati a causa di ritardi inspiegabili dell’attuale Amministrazione. Il termine perentorio è giugno 2026, cioè tra circa sei mesi, e molti cantieri non sono nemmeno iniziati.

Se questi finanziamenti dovessero andare perduti, ci troveremmo di fronte a una mancanza gravissima, con responsabilità politiche e amministrative inaudite, che segneranno negativamente il futuro delle nostre isole per anni.

Noi non accettiamo più giustificazioni tardive né narrazioni autoassolutorie. Qui non c’è sfortuna: c’è cattiva amministrazione, assenza di programmazione e totale incapacità di prevenzione.

I Consiglieri comunali

Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

Lipari, stop ai "botti" dal 31 dicembre al 6 gennaio. Arriva ordinanza sindacale

 Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo ha emesso l'ordinanza 50/2025  con la quale "è fatto divieto, su tutto il territorio comunale, dal 31 dicembre al 6 gennaio, di accendere fuochi, falò, nonché di utilizzare fuochi d’artificio, artifici pirotecnici, petardi, “botti”, mortaretti e materiali analoghi, sia in luoghi pubblici che privati, all’aperto o al chiuso, nonché in prossimità di edifici residenziali, strutture sanitarie, ricoveri di animali, vie, piazze e aree pubbliche, al fine di prevenire situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità e gravi traumi agli animali domestici e d’affezione. 

2. È fatto divieto di raccogliere artifici pirotecnici inesplosi e di affidare a minorenni prodotti che, anche se di libera vendita, richiedano particolari cautele e perizia nel loro utilizzo. Comune di Lipari 

Restano esclusi dal presente divieto gli spettacoli pirotecnici preventivamente autorizzati ai sensi del T.U.L.P.S. e realizzati da operatori abilitati, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza. 

SANZIONI 

La violazione della presente ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 7-bis del D.Lgs. 267/2000, da € 25,00 a € 500,00. È altresì disposto il sequestro amministrativo del materiale pirotecnico utilizzato o detenuto illecitamente, ai sensi dell’art. 20 della Legge n. 689/1981, fatti salvi ulteriori profili di responsabilità penale o amministrativa previsti dalla normativa vigente.

Buon anno a...(di Francesco Coscione )

Buon Anno a chi guarda in TV le ricette dorate dei grandi chef con olio DOC e origano dall' Himalaya, ma aspetta che il panettone scenda sotto i cinque euro per poterselo permettere.
Buon Anno a chi sente i TG annunciare miliardi per la Sanità, ma ha una TAC prenotata tra un anno e deve scegliere tra curarsi privatamente o sfamare i figli. E, non ostante questo, crede ancora ai telegiornali.
Buon Anno ai genitori che, alla fine dell'Inno nazionale, pensano che non sia l'Italia a chiamare alle armi, ma i venditori di morte, e che a morire saranno i nostri figli.
Buon Anno ai politici che ignorano il prezzo di un chilo di pane, di carne o di un litro di latte, e viaggiano gratis sulle spalle dei cittadini.
Buon Anno agli studenti fuorisede che credono nello studio oltre il mero lavoro, e non sono tornati nel profondo Sud per Natale, perché quei soldi servono per la retta universitaria.
Buon Anno a chi, nelle tenebre serali anche a Lipari, spera di ricevere dai supermercati prodotti appena scaduti per poter mangiare.
Buon Anno a chi va in chiesa ogni domenica a battersi il petto, ma poi non si parla con figli, genitori, fratelli o parenti, perché "io ho ragione".
Buon Anno a chi non si batte mai il petto, non va mai in chiesa, ma è certo di "avere sempre ragione" e così di peccati ne fa due.
Buon Anno ai lavoratori veri, con stipendi tra i più bassi d'Europa, felici per lo spread al minimo, i sindacati a tavola coi potenti, l'IRPEF alleggerita per il ceto medio di cui non capiscono nulla ma sono felici perché chi ci governa fa il presepe e tiene il Rosario in mano nei comizi.
Buon Anno ai cristiani da palcoscenico, con pastorello e rosario in mano davanti alle telecamere, ma muti sui 1.200 migranti annegati nel nostro mare nel 2025 che minacciano i nostri confini, mentre proseguono traffici di armi e foto con personaggi che stanno dalla parte sbagliata della storia e della civiltà.
Buon Anno a Lipari, dove i nostri figli e nipoti non bevono alcol e non si drogano e gli adulti sono tutti "puliti".
Buon Anno a chi mi dice che scrivere è inutile perché a nessuno importa, o mi chiede di farlo al posto suo, perché "non possono esporsi".
Buon Anno a me, che spero mi pubblichino questa lettera.
Buon Anno vero a tutti noi, che insieme possiamo cambiare questa Italia e queste Isole: meno parole, più azioni concrete per chi soffre davvero. Che il 2026 porti giustizia sociale e solidarietà autentica.
Francesco Coscione

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Andrea Favaloro, Bartolo Cincotta, Santino Seerrato, Angela Lo Schiavo, Rita Quadara, Ilaria Massarelli, Jessica Carmen Pietracatella, Vincenzo Malalana, Raffaella Inferrera, Giada De Teresa , Mirko Lazzaro, Dariana Antonia Radu, Ivana Furnari, Andrea G. Marino

E' deceduta Angela Musicò ved . La Rosa

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
                                                   Alla famiglia le nostre condoglianze                                                                

Tempo di Natale: Le funzioni religiose dal 26 dicembre al 1° gennaio nelle Parrocchie di Lipari centro


 

La "Pagina culturale": Pasolini, poeta tra passione e ideologia

 Pier Paolo Pasolini resta una delle figure più complesse e affascinanti del Novecento italiano, un intellettuale capace di tenere insieme poesia, cinema, narrativa e riflessione politica in un continuo corpo a corpo con il proprio tempo. La sua opera nasce da una tensione costante tra passione e ideologia, tra l’urgenza espressiva dell’artista e il bisogno di interpretare criticamente la realtà sociale.

Poeta prima di tutto, Pasolini ha sempre considerato la parola come uno strumento di verità. Nei suoi versi convivono l’amore per il mondo popolare, la nostalgia per un’innocenza perduta e una radicale denuncia delle trasformazioni imposte dal progresso e dal consumismo. La poesia diventa così il luogo in cui l’emozione personale si intreccia con la critica storica e politica.

Il suo rapporto con l’ideologia è stato altrettanto intenso e problematico. Vicino al marxismo, ma mai del tutto allineato, Pasolini ha spesso contestato le rigidità dei partiti e delle ortodossie, rivendicando il diritto al dissenso e alla contraddizione. Per lui l’intellettuale non doveva rassicurare, ma disturbare, mettere in crisi le certezze dominanti e dare voce a chi restava ai margini.

Anche il cinema ha rappresentato uno spazio privilegiato di questa ricerca. Attraverso immagini potenti e spesso scandalose, Pasolini ha raccontato un’umanità ferita, sacra e profana allo stesso tempo, opponendosi all’omologazione culturale e alla perdita delle identità. Ogni film è stato un atto poetico e politico insieme.

A distanza di anni, l’opera di Pasolini continua a interrogare il presente. La sua passione civile, unita a una profonda inquietudine morale, lo rende ancora oggi una figura scomoda ma necessaria. In lui poesia e ideologia non si annullano, ma si sfidano reciprocamente, dando vita a una testimonianza intellettuale di straordinaria forza e attualità.

Santo del giorno : Sant' Eugenio di Milano

Non si hanno notizie certe su di lui, da Landolfo Seniore sappiamo che si trattava di un vescovo venuto in Italia al seguito di Carlo Magno, di cui era anche padre spirituale.

A lui venne attribuito il merito di aver difeso, durante un concilio a Roma, il Rito ambrosiano, contro i tentativi di abolirlo fatti da papa Adriano I e dallo stesso Carlo Magno. Per dirimere la questione i padri riuniti in concilio decisero di posare sull'altare della basilica di San Pietro i due messali romano e ambrosiano, dopo le porte della basilica furono chiuse e sorvegliate, e tutti pregarono e digiunarono per tre giorni. Quando furono riaperte le porte della basilica, i due messali erano ancora chiusi, ma miracolosamente si spalancarono tutti e due, ciò fu interpretato come un segno del Cielo che ambedue i riti avevano pari dignità.

fonte:wikipedia.org

Buongiorno. Oggi è martedì 30 dicembre


 

lunedì 29 dicembre 2025

Accadde...oggi...nel 1971: Giovanni Leone giura come Presidente della Repubblica

Il 29 dicembre 1971 il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio Giovanni Leone presta giuramento come sesto Presidente della Repubblica Italiana, assumendo ufficialmente la più alta carica dello Stato.

L’elezione di Leone, avvenuta il 24 dicembre, ha segnato un momento storico per la Repubblica: si è infatti conclusa dopo la più lunga elezione presidenziale mai registrata in Italia, durata ben ventitré scrutini prima di raggiungere la maggioranza necessaria.

Figura di primo piano della vita politica e istituzionale del Paese, Leone porta al Quirinale una lunga esperienza maturata in Parlamento e alla guida del governo. Il suo mandato si apre in una fase complessa della storia nazionale, caratterizzata da forti tensioni politiche e sociali, che richiederanno equilibrio, fermezza e senso delle istituzioni.

Con il giuramento solenne, la Repubblica affida a Giovanni Leone il compito di rappresentare l’unità nazionale e di vigilare sul rispetto della Costituzione, nella speranza di una stagione di stabilità e dialogo per l’Italia.

I ringraziamenti della famiglia Della Chiesa

 

A Lipari è emergenza idrica per problemi tecnici al dissalatore. L'Ansa del direttore Sarpi

Lipari, 29 dicembre (Ansa) E' emergenza idrica a Lipari, nelle Eolie, dove a causa di problemi tecnici, il dissalatore di Canneto Dentro riesce a garantire solo 1900 metri cubi d’acqua giornaliera, a fronte di una produzione ordinaria di circa 4.100 mc/al giorno, fabbisogno necessario per rifornire l'isola durante il periodo invernale: diverse le frazioni in cui l'acqua non viene erogata, ormai da qualche giorno.

Nel pomeriggio, a seguito di richiesta avanzata dal Comune di Lipari al Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, sono arrivate a Lipari due navi cisterna della Marnavi per una fornitura straordinaria, complessiva, di 4.000 metri di acqua potabile. L’immissione di questo quantitativo d’acqua nella rete consentirà il superamento della fase emergenziale più critica che, comunque, rischia di riproporsi, già nel volgere di 24 ore, se non si riuscirà ad ottenere dal dissalatore un innalzamento significativo di quello che è l’attuale livello di produzione o, in alternativa, altri rifornimento a mezzo nave cisterna (Ansa)

E' deceduto Giovanni Ferlazzo. Aveva 83 anni. Alla famiglia le condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews


 

Cessata attività effusiva dallo Stromboli. L'Ansa del direttore Sarpi

 Da oggi pomeriggio sullo Stromboli il piccolo flusso, generatosi lo scorso 26 dicembre, non è più alimentato ed è in raffreddamento. Lo comunica l’INGV – Osservatorio Etneo. Continua la consueta attività stromboliana dalle diverse bocche poste nelle principali aree crateriche: l’attività esplosiva è prodotta, in prevalenza, da 5 bocche eruttive, localizzate nell’area craterica nord e da 2 bocche poste nell’area centro meridionale del vulcano.

E' deceduto Giuseppe Favaloro detto "Pino Vulcano"

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

 

Dalle Eolie al cuore della Polonia: La banda "Isola Verde" di Salina in concerto nella miniera di sale di Bochnia

Le note della banda musicale "Isola verde" di Salina  varcano i confini nazionali per approdare in uno dei luoghi più suggestivi del Nord Europa. A gennaio, la banda sarà protagonista di un evento straordinario in Polonia: si esibirà nella storica Cava di Sale di Bochnia (Kopalnia Soli Bochnia), sito Patrimonio dell'Umanità Unesco.

​Non sarà un concerto ordinario: le note della tradizione isolana risuoneranno nelle profondità della terra, in un’atmosfera magica che promette di esaltare l’energia e la passione che da sempre contraddistinguono il gruppo di Salina. Ad arricchire l'evento vi sarà la partecipazione del Coro della Polonia, che si unirà alla banda per un sodalizio artistico, volto a creare un’esperienza sonora indimenticabile.

Dietro questo ambizioso scambio culturale c’è il lavoro instancabile dei maestri Giuseppe e Andrea Festifo. Grazie alla loro dedizione, la musica delle Eolie diventa ambasciatrice di cultura e identità. Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è stata la collaborazione con Malgorzata Zaia, figura chiave nell'unire le forze tra le due nazioni, e il prezioso supporto istituzionale del sindaco polacco Marek Bzdek, che ha agevolato la realizzazione logistica del progetto.

​L'evento rappresenta molto più di un semplice concerto: è l'incontro tra il calore della Sicilia e la solennità della tradizione corale polacca. 

Un traguardo prestigioso per la banda "Isola Verde", che porta orgogliosamente il nome di Salina e delle Eolie in un contesto internazionale di altissimo livello.

Maxi tombolata eoliana stasera al Palacongressi di Lipari con intervalli musicali


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a  Sergio Trifiletti, Luca Pollara, Peppe Monteleone, Laura Biviano, Giuseppe Imbruglia, Davide Mollica, Graziella Locantro, Silvia Carbone, Mirko Favaloro, Antonello Cortese

Dalla Gazzetta del sud del 29 dicembre 2016


 

Novecento: Rubrica a cura di Giuseppe La Greca: 2 gennaio 1909 Lipari e gli effetti del Terremoto di Messina (La notizia è pubblicata da vari giornali)


Roma, 1 gennaio, notte

La torpediniera 83, inviata ad ispezionare le isole Eolie, trasmise da porto Santa Venere, il seguente telegramma: "
Ministero Marina – visitata Lipari. La scossa di terremoto del 28 mattina, fu fortissima; successive scosse continuano leggere. Nessun danno alle persone; alcuni fabbricati lesionati; la popolazione allarmata accampa all’aperto. Il cavo telegrafico è interrotto. Il sindaco domanda la riattivazione delle comunicazioni e qualche baracca. I coatti, ammutinatisi al momento del terremoto, vennero ridotti all'obbedienza dalla truppa e dai cittadini. Nelle altre isole Eolie i danni sono insignificanti; nessuna vittima".

Spesa mia a Canneto, Lipari e Pianoconte. Le offertissime in corso


Per visualizzare l'intera locandina clicca sulla foto

Santo del giorno: San Davide




Pastore, Re, Santo, Profeta e Poeta: questi sono i titoli di David. E la sua condizione è quella di peccatore, ma di peccatore pentito, lavato dal pianto sincero e amarissimo.

Nessun'altra figura dell'Antico Testamento ha la tragica grandiosità, la drammatica potenza di questo personaggio, dalla cui radice terrosa e vitale doveva sorgere l'immacolato stelo della Vergine.

Durante il regno di Saul, Dio ordinò che venissero sterminati gli Amaleciti e tutto ciò che apparteneva loro, ma il rifiuto del re fece perde a Dio la stima per lui e mandò quindi il profeta Samuele a Betlemme a cercare un nuovo re di Israele tra i figli di Iesse. Quest'ultimo fece passare sette dei suoi figli davanti a Samuele ma nessuno di loro era il prescelto. Allora Samuele gli chiese se ne avesse altri e Iesse rispose che il più giovane, Davide, fulvo di capelli e di bell'aspetto, era al pascolo con le pecore.

Quando gli fu portato davanti, Dio disse a Samuele: «Alzati, ungilo, perché è lui»

Egli è un giovane pastore, quando viene recato presso il Re Saul, perché col suo canto lenisca la tetraggine del sovrano sospettoso e fughi i fantasmi della sua pazzia, derivata dallo smodato abuso del potere regale.




Sul campo di battaglia, dinanzi ai tracotanti Filistei, egli affronta il gigante Golia, armato di sola fionda. Golia ride di lui. Ma il giovane pastore e cantore, sicuro di sé, rivolge all'avversario le parole che non declinano: « Tu vieni a me con la spada, la lancia, lo scudo. Io invece vengo nel nome del Signore ». E nel nome dà Signore, scaglia il sasso che abbatte Golia, simbolo della potenza terrena, sempre vinta da chi agisce ed opera nel nome del Signore.

Il successo del giovane eroe rende Saul ingiusto verso di lui. David è costretto a fuggire e a nascondersi, perseguitato, ma generoso e pietoso verso il suo folle persecutore. Non confida che nel Signore: « In te spero, o Signore. Ch'io non sia confuso in eterno ». « Nelle tue mani raccomando il mio spirito. Salvami, Signore, Dio di verità ».

Infine, vittorioso e proclamato Re, danza e canta dinanzi all'Arca Sacra, contenente le Tavole della Legge. E suscita il disprezzo di Micol, figlia di Saul, ch'egli ha sposato, ma che non capisce la grandezza spirituale del marito.

Dalla sua anima s'alzano allora gl'inni della riconoscenza e dell'ammirazione: « I cieli narrano la gloria di Dio E le opere sue annunziano il firmamento Un giorno getta all'altro la parola E la notte alla notte la racconta ». Così egli è degno di fondare la città alta sul monte: Gerusalemme, simbolo e figura della città celeste.

Eppure questo eroe, questo grande Profeta, questo altissimo Poeta, questo glorioso Re, pecca. Egli è un uomo: il suo corpo è impastato di fango; dal suo grasso fermentano le iniquità; il suo cuore è un grumo di passioni: « Ecco, nell'iniquità sono stato generato e nei peccati mi generò mia madre ».

Il suo peccato ha un nome di donna: Bersabea. La sua iniquità ha il nome del marito di lei, mandato da lui a morte sicura: l'eroico Uria. Eppure David sente d'avere peccato, non contro Uria né con Bersabea, ma contro il suo Signore: « Contro di te solo ho peccato e ho fatto ciò che è male ai tuoi occhi ».



Piange amaramente, riconosce la sua miseria, invoca il perdono: « Abbi pietà di me, Signore secondo la tua misericordia. Con la tua grande clemenza togli i peccati miei lava le mie iniquità. Dal mio peccato mondami, riconosco il mio delitto. Il mio peccato è dinanzi a me ».

E intanto son le lacrime che lo bagnano. È la cenere del pentimento che lo vela. Il frutto del peccato, il figlio illegittimo, muore. E il padre, dopo aver implorato, scongiurato, digiunato, accetta la punizione. « Tu sei giustificato nella tua clemenza E inattaccabile è il tuo giudizio ».

Ma di qui innanzi, la vita del Re profeta e poeta non sarà che un seguito di sciagure. I suoi figli gli si ribelleranno. I suoi sudditi lo tradiranno. Egli è ormai la figura stessa del dolore: « Inaridito come un coccio è il mio vigore e la mia lingua mi s'è attaccata alle fauci. Alla polvere della morte m'hai ridotto ».



Santificato dal dolore, David diventa la figura della vittima, e i canti della sua sofferenza si mutano in profezie sulla passione di Cristo: « Una turba di malfattori mi ha assediato han trafitto le mie mani e i miei piedi ». « Fiele mi han dato per cibo e nella mia sete mi hanno abbeverato d'aceto ». « Si sono divisi i miei panni e sulla mia veste han gettato i dadi ».

E grida, come griderà Gesù sulla Croce: « Dio, Dio mio, guarda a me. Perché mi hai abbandonato? ». Ma regnò ancora, nonostante pericoli e affanni. Resse lo scettro d'Israele per una quarantina d'anni, fino alla morte, sui settanta, grande nella gloria, ma ancor più nell'umiliazione e nel pentimento.

Re, poeta, profeta. E Santo, secondo la Chiesa, per il dolore accettato e quasi invocato, come fuoco divoratore sulla sua odiata iniquità, sul suo peccato confessato e maledetto.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Davide, re e profeta, che, figlio di Iesse il Betlemita, trovò grazia presso Dio e fu unto con olio santo dal profeta Samuele, perché regnasse sul popolo d’Israele; trasportò nella città di Gerusalemme l’Arca dell’Alleanza del Signore e il Signore stesso gli giurò che la sua discendenza sarebbe rimasta in eterno, perché da essa sarebbe nato Gesù Cristo secondo la carne.


PREGHIERA DI SAN DAVIDE RE
1 O Eterno, da' ascolto a una giusta causa, presta attenzione al mio grido, porgi l'orecchio alla mia preghiera, che non viene da labbra di frode.

2 Venga la mia difesa dalla tua presenza; gli occhi tuoi vedano ciò che è retto.

3 Tu hai investigato il mio cuore, l'hai visitato di notte, mi hai provato e non hai trovato nulla; mi sono proposto di non peccare con la mia bocca.

4 Riguardo alle opere degli uomini, per la parola delle tue labbra, mi sono guardato dalle vie dei violenti.

5 I miei passi sono rimasti fermi nei tuoi sentieri e i miei piedi non hanno vacillato.

6 Io t'invoco, o Dio, perché tu mi esaudisci, tendi il tuo orecchio verso di me, ascolta le mie parole.

7 Mostrami la tua meravigliosa bontà, o tu, che con la tua destra salvi dai loro avversari quelli che si rifugiano in te.

8 Custodiscimi come la pupilla dell'occhio; nascondimi all'ombra delle tue ali,

9 dagli empi che mi opprimono e dai nemici mortali che mi circondano.

10 I loro cuori si sono induriti, con la loro bocca parlano con arroganza.

11 Ora ci hanno circondati, seguono i nostri passi; fissano i loro occhi per atterrarci.

12 Il mio nemico somiglia a un leone che si strugge dal desiderio di lacerare, e a un leoncello che sta in agguato nei nascondigli.

13 Levati, o Eterno, affrontalo, abbattilo; libera l'anima mia dall'empio con la tua spada.

14 O Eterno, con la tua mano liberami dagli uomini, dagli uomini del mondo la cui parte è in questa vita, e il cui ventre tu riempi coi tuoi tesori nascosti; i loro figli si satollano e lasciano il resto dei loro beni ai loro bambini.

15 Quanto a me, per la giustizia vedrò la tua faccia; mi sazierò della tua presenza quando mi risveglierò.

Buongiorno. Oggi è lunedì 29 dicembre


 

domenica 28 dicembre 2025

Permangono criticità al dissalatore. Domani in arrivo 2 navi cisterna per complessivi 4.000 metri cubi d'acqua (Comunicato)


 

Accadde...oggi...nel 1908: Il terremoto che distrusse Messina

Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 1908, uno dei più devastanti disastri naturali della storia italiana colpì lo Stretto di Messina. Un terremoto di elevata intensità, stimato in 7,1 gradi della scala Richter, sconvolse violentemente il territorio, radendo al suolo la città di Messina e colpendo duramente anche Reggio Calabria.

La scossa principale avvenne alle prime ore del mattino, quando la popolazione era ancora nelle proprie abitazioni. In pochi secondi, edifici, chiese e infrastrutture crollarono quasi completamente, intrappolando migliaia di persone sotto le macerie. Come se non bastasse, il sisma generò un potente tsunami che si abbatté sulle coste dello Stretto, aggravando ulteriormente la distruzione e causando nuove vittime.

Il bilancio umano fu drammatico: si stima che i morti furono decine di migliaia, rendendo il terremoto del 1908 uno dei più letali eventi sismici mai registrati in Europa. Interi quartieri scomparvero, e i sopravvissuti si trovarono improvvisamente senza casa, senza cibo e senza assistenza immediata.

I soccorsi arrivarono con grande difficoltà, anche dall’estero, e segnarono uno dei primi esempi di intervento umanitario internazionale in caso di catastrofe. La tragedia del 1908 lasciò un segno profondo nella memoria collettiva italiana e portò, negli anni successivi, a una maggiore attenzione verso le norme antisismiche e la pianificazione urbana.

Ancora oggi, il terremoto di Messina rappresenta un monito sulla forza distruttiva della natura e sull’importanza della prevenzione e della sicurezza in un paese ad alto rischio sismico come l’Italia.

Calcio a 5, serie D: Ludica Lipari vittoriosa a San Pier Niceto


Nell'incontro di recupero, disputato quest'oggi, la Ludica Lipari (foto in alto) si è imposta per 7 a 5 sul campo del San Pier Niceto. 

Le reti eoliane sono state messe a segno da Cincotta, Pellegrino (2), Lo Schiavo, Lauro, Salvato (2)


Il dissalatore di Lipari funziona a intermittenza, disagi in alcune frazioni. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 28 dicembre 2025


 

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Lipari, in consiglio domani altri debiti fuori bilancio


 

LE CHIACCHIERE NOI LE LASCIAMO AGLI STUPIDI. Nuovo video clip degli Alcool Etilico

 Questa nuova canzone fa parte del nuovo disco della band LA STRADA DI MEZZO che contiene ben quindici canzoni.

“Di CHIACCHIERE ne abbiamo sentite e se ne sentono parecchie, in un’isola fin troppo piccola come la nostra. 

Corrono veloci, vivono per le strade, nei vicoli, sui social, dappertutto… spesso sono sulla bocca di molti.

Nel bene o nel male, il chiacchiericcio fa parte della nostra quotidianità.

C’è sempre stato, c’è, ci sarà.

Le gente parla, la gente sparla, e spesso vengono creati dei castelli fatti solo di sabbia. Destinati a crollare…

Questo brano dalla matrice rock è stata scritta come una sorta di provocazione, per aprire le coscienze”.

Gli Alcool Etilico

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Elvira Amalfi, Patrizia Giardina, Alexandra la Chimia, Sara Subbiondo, Valentin Mihailescu, Désirée Curci, Giacomo Paino, Vincenzo Currò, Milena Oliva, Fabio Ziino

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 28 DICEMBRE 2025

Oggi: Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

 

La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica solo localmente nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa fu la terza domenica dopo l'Epifania, fu soltanto nel 1921 che grazie a papa Benedetto XV la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Giovanni XXIII modificò ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l'epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II infine la festa la Sacra Famiglia la prima domenica dopo Natale e quando il Natale cade di domenica, viene spostata al 30 dicembre.


Il suo significato è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L'eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con il pregare, amare, adorare il proprio Dio, comunicando con suo figlio incarnato in terra. Accudendo Gesù, lavandolo e giocando insieme a lui la Madonna e San Giuseppe mettevano in pratica i dovuti atti di culto, rappresentando il punto d'inizio per ogni famiglia cristiana, del tempo e odierna, che viveva ogni istante della giornata come un sacramento.

La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica solo localmente nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa fu la terza domenica dopo l'Epifania, fu soltanto nel 1921 che grazie a papa Benedetto XV la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Giovanni XXIII modificò ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l'epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II infine la festa la Sacra Famiglia la prima domenica dopo Natale e quando il Natale cade di domenica, viene spostata al 30 dicembre.

Il suo significato è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L'eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con il pregare, amare, adorare il proprio Dio, comunicando con suo figlio incarnato in terra. Accudendo Gesù, lavandolo e giocando insieme a lui la Madonna e San Giuseppe mettevano in pratica i dovuti atti di culto, rappresentando il punto d'inizio per ogni famiglia cristiana, del tempo e odierna, che viveva ogni istante della giornata come un sacramento.

Buongiorno e buona domenica. Oggi è il 28 dicembre


sabato 27 dicembre 2025

Accadde...oggi...nel 1947: Nasce la Costituzione della Repubblica Italiana

 Il 27 dicembre 1947 il capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, promulga la Costituzione della Repubblica Italiana. Il testo viene pubblicato lo stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale in edizione straordinaria, segnando una tappa fondamentale nella storia del Paese.

Frutto del lavoro dell’Assemblea Costituente, la Carta stabilisce i principi fondamentali della nuova Italia repubblicana, definendo diritti, doveri e l’assetto delle istituzioni democratiche. La Costituzione entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 1948, ponendo le basi giuridiche e civili dello Stato italiano del dopoguerra.

Etna anticipa i "botti" di Capodanno. La Regione alza il livello d'allarme. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 dicembre


 

Lipari, il dissalatore si guasta a Natale. Disposto il ricorso alle navi cisterna. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 dicembre 2025


 


 

Tre foto dal Presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie




 

In pensione nel 2026, le possibilità caso per caso: vecchiaia, anticipata, lavori usuranti e isopensione

Nel 2026 si andrà in pensione ancora con 67 anni di età nel caso della pensione di vecchiaia e indipendentemente dall’età con 42 anni e 10 mesi di contributi (uno in meno per le donne) oltre a tre mesi di attesa per la finestra mobile, in attesa dell’aumento dei requisiti a partire dal 2027, ma ci sono altre strade per l’uscita anticipata. Non si potrà invece più utilizzare Opzione donna se non per chi ha maturato diritti acquisiti, perché la misura non è stata prorogata per l’anno dalla legge di Bilancio.


Ecco le possibilità di uscita:

- PENSIONE DI VECCHIAIA A 67 ANNI: Ci si potrà andare con 20 anni di contributi. Se si è completamente nel metodo contributivo (primi contributi versati dal 1996) bisogna aver maturato una pensione almeno pari all’assegno sociale, quindi almeno di 546 euro nel 2026. Altrimenti si dovranno attendere i 71 anni con almeno cinque anni di contributi versati.


- PENSIONE ANTICIPATA INDIPENDENTE DALL’ETÀ: Gli uomini devono aver aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, le donne 41 anni e 10 mesi. Poi sarà necessario attendere altri tre mesi di finestra mobile per ottenere l’assegno.

- PENSIONE A 64 ANNI PER CHI È INTERAMENTE NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO. Bisogna aver versato ameno 25 anni di contributi e aver maturato un assegno di pensione pari ad almeno tre volte l'assegno sociale (1.638 euro al mese nel 2026). Riguarderà le persone che sono nate fino alla fine del 1962 ma la soglia prevista per l’accesso terrà fuori i lavoratori a bassa retribuzione.

- APE SOCIALE: La manovra ha prorogato la misura che prevede sostanzialmente un ammortizzatore sociale fino alla pensione per le persone che hanno almeno 63 anni e 5 mesi di età e sono in una situazione di disagio avendo maturato almeno 30 anni di contributi (i licenziati, care giver o le persone con almeno il 74% di invalidità) o 36 anni (le persone impegnate in attività gravose). Possono utilizzare la misura le persone nate entro luglio 1963. C'è una soglia massima per l’assegno (1.500 euro se il calcolo della pensione supera questa cifra) e non è prevista la tredicesima.


- PRECOCI CON QUOTA 41: Può accedere alla pensione anticipata chi ha versato almeno 12 mesi di contributi effettivi prima dei 19 anni, ha già versato 41 anni di contributi ed è in una situazione di difficoltà (care giver, licenziati, persone con almeno il 74% di invalidità, lavoratori impegnati in attività usuranti). Se ha lavorato in modo continuativo potrà accedere alla misura avendo versato contributi dal 1985.

- LAVORI FATICOSI: Fino al 2026 può accedere alla pensione con 66 anni e 7 mesi di età con almeno 30 anni di contributi se si è stati impegnati in attività gravose. Tra i lavoratori che hanno questa possibilità ci sono gli operai dell’industria, gli infermieri e gli insegnanti della scuola dell’infanzia.

- LAVORI USURANTI: per queste categorie fino al 2026 l'accesso alla pensione è possibile per i dipendenti con quota 97,6 con almeno 61 anni e sette mesi di età e 35 anni di contributi (98,6 per gli autonomi con un anno in più di età anagrafica). Ci rientrano i lavoratori a turni di notte, gli addetti alla linea catena, quelli che lavorano ad alte temperature. Riguarda chi è nato fino ai primi mesi del 1965 e che lavora ininterrottamente dal 1991.

- PENSIONE DI INVALIDITÀ: prevista per i lavoratori dipendenti con una riduzione della capacità lavorativa pari ad almeno l’80%,Gli uomini possono utilizzare la misura avendo compiuto i 61 anni, le donne dai 56.

- ISOPENSIONE 2026: con un accordo tra azienda e lavoratore si può ottenere uno scivolo verso alla pensione fino a sette anni ma l’azienda deve pagare i costi per l’uscita compresi i contributi previdenziali.

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Francesca Falconieri, Barbara Berzi, Pietro Di Grado, Nino Arcano, Vera Sframeli, Katia Ricciardello, Giovanni Albano, Nunzia Sciacchitano, Felicia De Gregorio 


Presepe vivente di Vulcano nuove rappresentazioni il 28 dicembre e il 4 gennaio


COMUNICATO - Nello scenario dello grotte naturali di vulcano, é andata in scena come ogni anno il 24 dicembre la narrazione della nascita di Gesù.

Un appuntamento al quale i vulcanari sono particolarmente legati, perché al termine della sacra rappresentazione, vestiti da pastori si va in chiesa per la solenne veglia di Natale.

Quest’anno l’associazione ha voluto aggiungere una data in più, quella di domenica 28 dicembre alle ore 17,30 per permettere a chi viene a visitare le nostre isole in prossimità della fine dell’anno, e per gli abitanti delle isole più vicine di poter godere della magia e dell’emozione che suscita questa manifestazione in chiunque assiste.

Al termine il nuovo sac. Padre Samuele Le Donne, si è complimentato con tutti, ha tenuto a ringraziare chiunque anche sfidando il freddo e l’influenza, non ha fatto mancare il proprio contributo per la buona riuscita del Presepe Vivente.

Quindi l’appuntamento adesso è per domenica 28 dicembre alle ore 17,30 e la serata conclusiva, domenica 4 gennaio 2026 dove al termine vedremo anche l’arrivo dei re Magi.

Si concluderà tutto con un momento di convivialità che coinvolgerà anche il pubblico presente.

Ps: l’evento è gratuito ma a nome dell’associazione all’ingresso vi chiederemo di aiutarci a sostenere questa iniziativa.

Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più 102° puntata (deceduti a settembre - ottobre 2025)

Adua Caterina Provvidenti ved. Cincotta, Agostino Giorgianni, Angela Trecca, Angelino Cesario, Anna Maria Lo Schiavo in Monte, Antonia Giuliano ved. Corda, Bartolo Costanzo, Cristian Acquaro, Cristian Ruggiero, Domenico Portelli, Domenico Zaia, Enzo D'Ambra, Ferdinando Ristuccia, Francesca Reina in Greco, Francesco Fiore, Giuseppa Barbera ved, Iacono, Ivano La Greca, Lucia Palmas, Maria Grazia Cincotta (Grace) ved. Cannistrà, Massimo Cavallaro, Raffaella Annetta Iacono ved. Acquaro, Valeria Culiò, Wanda Giunta 

Santo del giorno : San Giovanni Evangelista

Protettore di:editori, scrittori, teologi
Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo il Minore, esercitava la professione del pescatore nel lago di Tiberiade, quando Gesù lo chiamò all'apostolato. 

Giovanni allora era nel fiore degli anni, purissimo, e per questa sua purità meritò singolari favori dal Signore; udita la voce di Dio, abbandonò le reti e assieme al fratello seguì Gesù. 

I due fratelli ricevettero il nome di figli del tuono per la loro impetuosità. 

Giovanni, assieme a Pietro e Giacomo. fu testimonio della trasfigurazione e, nell'ultima cena potè reclinare il capo sul petto adorabile del Salvatore. 

Fu poi vicino a Gesù non solo nel tempo della letizia, ma anche in quello del dolore: nell'orto del Getsemani, e unico degli Apostoli, sul Calvario. 

Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecoste, infiammato di ardente amore, annunziò il Vangelo ai Giudei, in compagnia del Principe degli Apostoli.

Fu messo in prigione, flagellato, ma tutto sopportò con allegrezza, contento di essere reputato degno di patire contumelie pel nome di Gesù Cristo. 

Passò la maggior parte dei suoi anni in Efeso in compagnia della Madonna: quivi fondò una fiorente comunità religiosa e governò le Chiese circonvicine. 

Chiamato da Domiziano, dovette recarsi a Roma, ove fu condannato alla immersione in mia caldaia di olio bollente. Il Santo però non ne ricevette alcun danno, anzi usci dal supplizio più vegeto di quanto vi era entrato. 

Allora gli fu commutata la pena di morte in quella dell'esilio nell'isola di Patmos, ove scrisse l'Apocalisse. Domiziano mori ed avendo Nerva, suo successore, annullato il di lui operato, Giovanni ritornò ad Efeso riprendendo il governo delle sue Chiese. 

Sorsero in quel tempo eresiarchi che spargevano dottrine false contro i dogmi della fede e specie contro la divinità di Gesù Cristo. 

Essendo l'unico Apostolo ancora vivente, fu pregato dai fedeli e vescovi di mettere per iscritto la dottrina che predicava: così scrisse il quarto Vangelo che suppone i primi tre e li completa. È il Vangelo della divinità di Cristo. 

Lasciò pure in dono alla Chiesa tre lettere canoniche, nelle quali trasfuse tutto l'amore di cui ardeva la sua grand'anima. 

Già cadente per gli anni, nè potendosi più reggere, si faceva portare in chiesa per predicare, ma non ripeteva che queste parole: « Figliuolini miei, amatevi l'un l'altro ». Stanchi di udire sempre lo stesso ritornello i fedeli gli fecero rimostranze; ma egli rispose: « È questo il gran precetto del Signore, fate questo e avrete fatto abbastanza ». 

Raggiunse l'età di 100 anni e fu l'unico fra gli Apostoli che non suggellò col sangue il suo apostolato. 

PRATICA. Impariamo ad amarci l'un l'altro secondo il precétto di Gesù.

PREGHIERA. O Apostolo prediletto, insegnateci ad amare Gesù, come voi lo amaste, insegnateci ad amar Maria colla purità della vita, colla dolcezza e l'affetto del cuore, di cui lasciaste si bell'esempio. 

Buongiorno. Oggi è sabato 27 dicembre


 

venerdì 26 dicembre 2025

Accadde...oggi...nel 2004: Terremoto e tsunami, una tragedia senza precedenti

Il 26  dicembre del 2004 un violento terremoto di magnitudo 8,1 colpì l’area dell’Oceano Indiano, con epicentro al largo di Sumatra. La scossa, durata diversi minuti, fu la più grave degli ultimi quarant’anni e provocò un devastante tsunami che si abbatté su numerosi Paesi costieri.

Le onde gigantesche colpirono con particolare violenza l’Indonesia, lo Sri Lanka, l’India e la Thailandia, causando distruzioni immense e lasciando intere comunità senza casa. Il bilancio delle vittime fu drammatico: oltre duecentomila morti, di cui circa centomila nella sola provincia indonesiana di Aceh.

Questo evento segnò profondamente la storia recente, richiamando l’attenzione mondiale sull’importanza dei sistemi di allerta e della cooperazione internazionale nella prevenzione dei disastri naturali.