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martedì 30 dicembre 2025

Buon anno a...(di Francesco Coscione )

Buon Anno a chi guarda in TV le ricette dorate dei grandi chef con olio DOC e origano dall' Himalaya, ma aspetta che il panettone scenda sotto i cinque euro per poterselo permettere.
Buon Anno a chi sente i TG annunciare miliardi per la Sanità, ma ha una TAC prenotata tra un anno e deve scegliere tra curarsi privatamente o sfamare i figli. E, non ostante questo, crede ancora ai telegiornali.
Buon Anno ai genitori che, alla fine dell'Inno nazionale, pensano che non sia l'Italia a chiamare alle armi, ma i venditori di morte, e che a morire saranno i nostri figli.
Buon Anno ai politici che ignorano il prezzo di un chilo di pane, di carne o di un litro di latte, e viaggiano gratis sulle spalle dei cittadini.
Buon Anno agli studenti fuorisede che credono nello studio oltre il mero lavoro, e non sono tornati nel profondo Sud per Natale, perché quei soldi servono per la retta universitaria.
Buon Anno a chi, nelle tenebre serali anche a Lipari, spera di ricevere dai supermercati prodotti appena scaduti per poter mangiare.
Buon Anno a chi va in chiesa ogni domenica a battersi il petto, ma poi non si parla con figli, genitori, fratelli o parenti, perché "io ho ragione".
Buon Anno a chi non si batte mai il petto, non va mai in chiesa, ma è certo di "avere sempre ragione" e così di peccati ne fa due.
Buon Anno ai lavoratori veri, con stipendi tra i più bassi d'Europa, felici per lo spread al minimo, i sindacati a tavola coi potenti, l'IRPEF alleggerita per il ceto medio di cui non capiscono nulla ma sono felici perché chi ci governa fa il presepe e tiene il Rosario in mano nei comizi.
Buon Anno ai cristiani da palcoscenico, con pastorello e rosario in mano davanti alle telecamere, ma muti sui 1.200 migranti annegati nel nostro mare nel 2025 che minacciano i nostri confini, mentre proseguono traffici di armi e foto con personaggi che stanno dalla parte sbagliata della storia e della civiltà.
Buon Anno a Lipari, dove i nostri figli e nipoti non bevono alcol e non si drogano e gli adulti sono tutti "puliti".
Buon Anno a chi mi dice che scrivere è inutile perché a nessuno importa, o mi chiede di farlo al posto suo, perché "non possono esporsi".
Buon Anno a me, che spero mi pubblichino questa lettera.
Buon Anno vero a tutti noi, che insieme possiamo cambiare questa Italia e queste Isole: meno parole, più azioni concrete per chi soffre davvero. Che il 2026 porti giustizia sociale e solidarietà autentica.
Francesco Coscione

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