Non ci sono parole ma solo tanta tristezza. Lipari perde una persona perbene e chi scrive un compagno di una parte del viaggio
Dopo le operazioni avviate a Ginostra, l’invasione delle capre selvatiche si estende ora anche al versante di Stromboli. I primi gruppetti sono stati segnalati nelle località di Petrazze, Scari e Piscità, dove si registrano orti distrutti, vegetazione compromessa, danni alle abitazioni e ulteriore dissesto del territorio.
La popolazione locale lancia l’allarme: la presenza incontrollata degli animali sta aggravando la fragilità ambientale dell’isola e compromettendo la vivibilità delle aree abitate. Si chiedono interventi urgenti e coordinati su tutto il territorio di Stromboli, sottolineando che non basta agire solo su Ginostra.
Nel frattempo, a Ginostra proseguono le operazioni di cattura di altri esemplari, condotte dalla Regione Sicilia con il supporto di personale specializzato. Tuttavia, senza un piano strutturale e a lungo termine, il problema rischia di diventare cronico e irrisolvibile, con gravi ripercussioni sull’ambiente, sul turismo e sulla sicurezza dei residenti.
Si invitano l’amministrazione comunale , le autorità regionali e gli enti competenti a predisporre misure efficaci e durature, che includano: Monitoraggio costante della popolazione caprina, interventi di contenimento e protezione delle aree agricole e residenziali.
Gianluca Giuffrè
L’artista Irene Lanza, che vive e lavora a Stromboli, si è aggiudicata il Premio Ri-Generazioni della Fondazione BPM nell’ambito della 32ª edizione del Premio Arte, promosso dal mensile Arte e dal Museo della Permanente di Milano.
La sua opera resterà esposta al Museo della Permanente fino al 19 ottobre 2025, insieme alle opere finaliste del concorso.
Il riconoscimento valorizza una ricerca artistica incentrata sui temi della trasformazione, della rinascita e del dialogo tra materia e memoria.
Nelle sue opere, Irene Lanza utilizza frammenti di ferro e ghisa raccolti sulle spiagge di Stromboli, materiali corrosi dal tempo e rigenerati attraverso la saldatura, in una forma di scultura che unisce gesto e poesia.
Dopo la tappa milanese, l’opera proseguirà verso Verona, dove sarà esposta a Palazzo Scarpa nella mostra “Il filo di Arianna”, proseguendo idealmente il suo percorso di rigenerazione e bellezza
Sono ore di forte apprensione a Lipari a seguito della scomparsa di un trentanovenne isolano, del quale si sono perse le tracce nel pomeriggio di ieri, in un'area adiacente la frazione di Quattropani.
L'allarme è stato lanciato dai familiari.
I carabinieri, non appena scattato l’allarme, hanno immediatamente avviato le ricerche battendo l'intera zona palmo a palmo, anche con il supporto di un elicottero dei Vigili del Fuoco.
Al momento le operazioni di ricerca, allargate, oggi, anche ad altre zone di Lipari non hanno ancora portato al ritrovamento del disperso. Si invita chiunque avesse informazioni utili a contattare immediatamente le forze dell'ordine.
La sua figura è indissolubilmente legata all'arcipelago siciliano.
Ricoprì la carica di Soprintendente della Sicilia Orientale (dal 1939 al 1973), periodo durante il quale condusse gran parte delle sue ricerche.
Iniziò le sue ricognizioni nelle Eolie già nel 1942, avviando scavi sistematici nel 1947. Insieme alla collega e compagna di vita, l'archeologa francese Madeleine Cavalier, dedicò la sua vita allo studio della preistoria e della storia dell'arcipelago.
I suoi scavi hanno portato alla luce un'eccezionale sequenza stratigrafica presso l'Acropoli di Lipari, fondamentale per ricostruire la storia delle civiltà eoliane dalla Preistoria (Neolitico) all'Età Classica, e hanno rivelato l'esistenza di diverse "culture" preistoriche che prendono il nome dai siti eoliani (come la Cultura di Capo Graziano a Filicudi e la Cultura di Capo Milazzese a Panarea).
Fu anche un pioniere nell'archeologia subacquea, recuperando i carichi di navi greche e romane affondate nelle acque eoliane.
Bernabò Brea è ricordato non solo come un grande archeologo e studioso, ma anche come un maestro e un promotore della cultura eoliana, avendo contribuito in modo decisivo alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio di Lipari e delle altre isole. .


Comunicato stampa
Messina, 13 ottobre 2025 – Da domani, martedì 14 ottobre, e fino a giovedì 16, Villa Dante ospiterà il Villaggio della Salute di Komen promosso, per la tappa di Messina, da Caronte & Tourist. Un luogo dedicato a screening gratuiti per la prevenzione dei tumori al seno, riservati a donne in condizioni di fragilità sociale.
Il
taglio del nastro è previsto domani
alle ore 11 alla presenza della dirigenza di Caronte & Tourist, dei rappresentati
di Komen, del Comune di Messina, che patrocina l’iniziativa, e della
partecipata Messina Social City.
Il Villaggio della Salute rimarrà aperto al pubblico fino alle 16.00, mentre mercoledì 15 e giovedì 16 ottobre sarà accessibile dalle 9.30 alle 16.00.
Grazie a questa collaborazione, Messina entra a far parte delle quattordici tappe nazionali dei Villaggi della Salute della Carovana Komen. A partire da domani, i Camper di Komen Italia – tra cui uno acquistato proprio grazie al contributo di Caronte & Tourist nel 2023 – ospiteranno esami gratuiti di diagnosi precoce. A bordo, gli specialisti si dedicheranno alle donne in condizioni di disagio socio-economico e a quelle in fasce d'età non ancora coperte dai programmi ordinari di screening pubblico.
Le
tre giornate offriranno a tutta la cittadinanza attività di informazione
sanitaria, talk con specialisti, incontri formativi sulla prevenzione ed eventi
sportivi dedicati alla sensibilizzazione.
L’attenzione sarà tutta rivolta al tema del benessere, fisico, psicologico e sociale delle donne, e sarà pertanto incluso uno stand informativo sul tema critico della violenza di genere, su cui Caronte & Tourist è da anni attivamente impegnata: saranno infatti presenti i volontari del centro antiviolenza Evaluna e del Centro rivolto a uomini autori di violenza (CAUV). Alle donne che si sottoporranno agli screening saranno offerte bevande biologiche Tomarchio, marchio che sostiene l’iniziativa.
L’evento
si inserisce nell’Ottobre Rosa – Mese Internazionale della Consapevolezza
sul Tumore al Seno – e ha come obiettivo principale la promozione della
cultura della prevenzione. A suggellare simbolicamente l’impegno della città
nella lotta contro il tumore al seno, da domani Palazzo Zanca si illuminerà
di rosa, colore simbolo di attenzione, speranza e solidarietà verso le
donne.
Comunicato Stampa
Fratelli d’Italia - Isole Eolie
Lipari, 13 ottobre 2025
Fratelli d’Italia Isole Eolie chiede la revoca dell’Ordinanza Sindacale n. 46: “Serve equità e rispetto per gli operatori locali”
Fratelli d’Italia Isole Eolie, raccogliendo le istanze delle categorie interessate e delle associazioni del territorio, esprime forte contrarietà all’Ordinanza Sindacale n. 46 del 10 agosto 2024, che disciplina gli sbarchi turistici non di linea a Panarea e Stromboli.
L’ordinanza, entrata in vigore solo nell’estate 2025, ha generato gravi disparità tra operatori locali e quelli provenienti dalla terraferma, penalizzando fortemente il comparto marittimo eoliano. Mentre le unità esterne possono sbarcare 4 giorni a settimana con flussi fino a 9.120 passeggeri, le imbarcazioni eoliane sono limitate a 3.180, con evidenti ricadute economiche e sociali.
“Una misura tardiva, sproporzionata e non condivisa”
Fratelli d’Italia sottolinea come l’ordinanza sia stata adottata senza adeguata concertazione con gli operatori locali e in violazione del principio di proporzionalità. Provvedimenti di questo tipo devono essere giustificati da dati oggettivi e condivisi.
Appello al Sindaco Gullo: “Rivedere l’ordinanza con il territorio”
Fratelli d’Italia Isole Eolie chiede al Sindaco Riccardo Gullo di procedere alla revoca o revisione urgente dell’ordinanza, avviando un tavolo di confronto con le categorie interessate. È necessario garantire:
• Parità di trattamento tra operatori locali e esterni
• Tutela del tessuto economico eoliano
• Sostenibilità ambientale e turistica condivisa
Le Isole Eolie meritano regole giuste, trasparenti e rispettose della loro identità. Fratelli d’Italia continuerà a vigilare affinché le scelte amministrative siano sempre orientate al bene della comunità.
Il Coordinatore comunale
Gianluca Giuffrè
Buon compleanno a Antonella Giorgi, Grace Mandanici, Daniela Maggiore, Teresa Frunzo, Andrea Mangano
(estratto da: La Storia della Pomice di Lipari, Dalla controversia con il Vescovo Natoli all’avvio della legge sulla pomice, 2008)
Le prime testimonianze dirette sulle condizioni economiche e sociali dei lavoratori della pomice, riscontrabili a Lipari, sono contenute nelle condizioni stabilite per la concessione dei demani sin dal 1881.
Un articolo specifico era rivolto al mondo del lavoro. La lettura dello stesso ci dà uno spaccato dell’attività lavorativa.
Ai lavoratori, individuati come “naturali dell’isola” era riconosciuta, anche in presenza del Concessionario, la possibilità di poter far uso di alcune delle qualità di pomice che si estraevano dalle cave per l’esclusivo uso interno (realizzazione di fabbricati a Lipari), con preventiva autorizzazione da parte del Comune di Lipari.
Con il contratto il concessionario si obbligava ad ammettere allo scavo della pietra pomice tutti i naturali, previo permesso scritto (che non poteva essere negato). Gli operai, di contro, dovevano cedere al concessionario tutto il materiale cavato secondo gli usi e le consuetudini locali, e con i prezzi stabiliti nel capitolato.
Alla lavorazione della pietra pomice dovevano essere ammessi soltanto lavoranti ed operai del Comune di Lipari con l’esclusione di ogni macchinario. Unica eccezione: lo sciopero, in questi casi, e nei casi in cui la produzione era al di sotto della quantità ritenuta minima dal concessionario, potevano essere utilizzati sia le macchine, sia operai esterni al territorio comunale.
La norma fissava, anche, un tetto massimo di produttività ed una forma di contingentamento. Dalla lettura dei diversi contratti di concessione apprendiamo che gli operai lavoravano in piccole squadre, quasi sempre a carattere familiare, senza una organizzazione precisa, sottoposti a qualsiasi tipo di rischio, senza alcuna garanzia di un reddito anche minimo. Sconosciuti sono anche i riferimenti ad Autorità di controllo minerario come il Distretto di Caltanissetta. I rischi legati ai lavori in galleria erano tanti e in molti casi mortali. Ma cosa succedeva alle famiglie? quali risorse avevano per sopravvivere alla perdita dell’unico produttore di reddito del nucleo familiare?
I casi di morte
Riportiamo la domanda della signora Portelli Antonia per il condono del pagamento del diritto di percezione sulla Pomice.
(…) Il presidente fa dare lettura dal segretario della seguente domanda all’On.le consiglio comunale di Lipari.
E’ troppo recente l’immane sventura toccata alla supplicante, perché non occorra di ricordarla a questo onorevole consiglio comunale. La vedova, che ora ricorre alla pietà di questa rappresentanza, era la moglie di Portelli Giovanni di Nicolò Antonino, escavatore di pomice, ed oggi, dopo che l’abisso inghiottì tanto immaturamente il suo povero consorte, dopo quest’altra vittima del sudato lavoro, essa è rimasta sola a piangere e pregare sul capo del suoi quattro orfanelli, di cui il quarto porta ancora in seno, ed il secondo è cretino.
Resto sola ed afflitta, ed anche povera, e dovrà sopperire agli imprescindibili bisogni della sua famiglia, al pane dei suoi figliuoli. Nulla tenente com’è essa sentiva ancora più amaramente il disastro del quale è stata colpita; ed è in tanto lutto che ella si augura di non ricorrere invano a questo on.le consenso, al quale chiede solamente il condono di quelle lire 137,73 che il disgraziato suo marito dovea al Comune per diritto di percezione sull’escavazione di pietra pomice, cioè per i mesi di novembre e dicembre 1898 lire 37,73 e da gennaio fino al 21 marzo 1899 lire 100. Questa sventurata che in nessun caso potrebbe pagare il debito del povero morto, benedirà la santa opera del consiglio comunale ed instillerà nel cuore dei suoi orfanelli quella riconoscenza di cui esso certamente vorrà rendersi meritevole. Lipari, 28 marzo 1899. Antonia Portelli di Gaetano.
Il consiglio, naturalmente, approvo la domanda all’unanimità. La somma fu trasferita tra le quote inesigibili.
Un ulteriore caso molto simile si trova nella seduta del consiglio comunale del 13 marzo 1906, avente per oggetto: esonero del diritto di percezione sulla pomice dovuta dal fu Villanti Gaetano. Il sindaco riferisce che la Giunta con deliberazione del 14 dicembre ultimo scorso aveva esonerata, la vedova del fu Villanti Gaetano, dal pagamento di lire 114 e 99 centesimi, che il defunto di lei marito doveva al Comune, per diritto di percezione sulla pietra pomice da lui escavata nei demani comunali. La Giunta si era determinata a concedere tale esonero in considerazione che il povero Villanti era rimasto vittima di una frana prodotta dal terremoto dell’8 settembre ultimo, lasciando la moglie con sei figli minorenni, in cattivissime condizione economica. L’Ill.mo Signor Prefetto della Provincia ha restituito la deliberazione della Giunta osservando che trattandosi di un atto di liberalità, spettava al Consiglio deliberare in proposito.
Il consigliere Amendola Vincenzo propone omologare la cennata deliberazione della Giunta Municipale del 14 dicembre 1905 e conseguentemente concedere l’esonero del pagamento del diritto di percezione in lire 114 e 99 centesimi a Maria Villanti vedova di Villanti Gaetano.
Messa ai voti la proposta del Consigliere Amendola è approvata ad unanimità.
Ulteriore caso, infine, il 7 maggio 1907, durante la gestione del R. Commissario avv. Eugenio De Carlo “Il regio commissario, vista la domanda della vedova dell’operaio Spinella Francesco, Merlino Caterina, morto nell’aprile u.s. nel momento che estraeva dalle cave comunali la pietra pomice, onde venisse condonato di quanto doveva al Comune per diritto di escavazione; considerato che il pietoso caso e la miserrima condizione in cui vive la vedova ed i figli dell’estinto ed i precedenti consimili autorizzano ad accogliere l’istanza, determina, bonificarsi agli eredi del defunto operaio Spinella Francesco la somma di lire 69 e centesimi 94.
Questi i soli casi individuati nelle delibere del Consiglio Comunale, e riferiti a capo grotte, ma non vi sono possibilità di ulteriori riscontri per i secoli precedenti, tali da consentire una visione complessiva né per poter stabilire una qualche statistica.
*
Una descrizione dell’attività estrattiva in cava era contenuta in un rapporto di Norman Douglass al Foreign Office del 1895.
(…) Le cave sono scavate dentro strati di lapillo e cenere che hanno gradualmente coperto la pomice. Ogni tanto loro scoprono il minerale in superficie, altre volte occorre traversare lo spesso strato di tufo bianco prima di arrivare al minerale. Scavare in queste circostanze non è facile. Queste cave sono illuminate ogni tanto da piccole lampade di terracotta in stile antico, e sono così strette che due uomini passano per poco, la deficienza di aria è presto sentita. Alcune volte, quando uno strato di pomice è stato ritrovato, vengono realizzate gallerie a raggiera per ottenere il maggior prodotto possibile, “sometimes, when a stratum of pumice has been reached, radiating galleries are constructed to gain a larger supply of pumice out of the soft material in which it lies imbeddied”.
(…) Il numero di cave attuali che lavorano è stato stimato in 250, però questo non indica la quantità di lavoratori, in alcune possono trovare posto 3 o 4 addetti, in altre sino a 15 uomini. Il numero dei “cave-workmen” poi oscilla a seconda delle esigenze e delle stagioni dell’anno.
Douglass stima circa 1.000 addetti nell’industria della pomice di cui 600 almeno destinati all’attività estrattiva. Il numero dei capi grotta e degli addetti è corretto, come abbiamo visto nel corso dell’inchiesta del 1893 sul diritto di percezione.
Prosegue con la descrizione del ruolo e delle funzioni del Capo grotta, che aveva la responsabilità di scegliere il sito dove scavare la grotta e predisporre i sostegni per i lati della stessa per evitare il crollo e la morte degli operai sotto il suo comando: The workmen are under a “capo” or head, who selects a site for digging and is responsible for sustaining the sides and roof of the cave with wood, faggots, & c, in case of necessity.
Continua con la descrizione degli orari di lavoro e dei giorni in cui veniva sospesa l’attività di estrazione. Si limita ad indicare l’orario di sospensione giornaliero, intorno alle 15,00 ma non da alcuna indicazione dell’inizio degli stessi, conclude confermando la sosta per i mesi della vendemmia. Douglass afferma che gli incidenti erano rari e generalmente dovuti al collasso delle gallerie. Accidents are rare and generally due to the collapse of a tunnel. Niente era fatto per assicurare da tali incidenti. Nothing is done in the nature of insurance.
Douglass condanna senza mezzi termini l’utilizzazione dei bambini nell’attività pomicifera. “A discreditable feature is the employment of child labour.”, egli ritiene che le violazioni erano dovute all’assenza di controlli. Bambini di ambo i sessi erano inviati dai loro genitori al lavoro, con stipendi ridicoli, nella raccolta del pezzame, o nel trasporto sulle spalle delle pesanti ceste lungo la rapida discesa per Canneto, sotto un sole abbagliante, per due volte al giorno.
Douglass riteneva il lavoro di trasporto molto più severo dello scavo in grotta, e che gli effetti erano fortemente dannosi soprattutto nello sviluppo dei giovani ragazzi nella fascia di età tra 5 e 14 anni, “This is for adults a more continuous and severe strain than the work in the tunnels, and cannot fail to have an injurious effect on the development of young children of 5-14 years of age”.
Al Direttore Generale Asp 5 Messina Dott. Giuseppe Cuccì; Al Direttore Amministrativo ASP 5 Messina Avv. Giancarlo Niutta; Al Direttore del Dipartimento Riabilitazione ASP 5 Messina Dott. Giuseppe Quattrocchi; Al Direttore del Distretto Sanitario di Lipari- ASP 5 Messina Dott. Sergio Quaranta
E p.c.
Al Procuratore della Repubblica Dott. Giuseppe VERZERA; Al Signor Sindaco del Comune di Lipari Dott. Riccardo Gullo; Al Signor Sindaco Del Comune di Santa Marina Salina Dott. Domenico Arabia; Al Signor Sindaco Del Comune di Malfa; Al Signor Sindaco Del Comune di Leni Ireneo Giardinello
Oggetto: Riabilitazione NeuroPsicoMotoria Isole Eolie.
Il sottoscritto Naso Salvatore, nato a Lipari il 30.09.1970 ed ivi residente, n.q. Garante per i diritti delle persone con disabilità del Comune di Lipari, nominato con Delibera di Giunta n. 167 del 27.12.2022.
In data 5 giugno si è svolto presso la sede Asp di Messina un incontro che vedeva la partecipazione del sottoscritto, del Direttore Generale dott. Cuccì, il Direttore Amministrativo Dott. Giancarlo Niutta, il Direttore del Distretto Sanitario di Lipari Dott. Sergio Quaranta.
Ricordo a me stesso ed ai destinatari quanto accaduto.
In tale riunione si cercava una soluzione per circa 25 disabili, (salvo aggiornamento al rialzo di tale numero) quasi tutti minori, che non riuscivano ad ottenere i trattamenti riabilitativi prescritti, posti in lista d’attesa con una prospettiva d’intervento di almeno 1 anno e mezzo solo per pochissimi fortunati molto di più per gli altri; contravvenendo ai più basilari principi di assistenza ed umano aiuto oltre che a quanto disposto dalla Procura della Repubblica con sentenza 6197/2016 del 29/08/2016, RG n. 1022/2016.
Con intervento determinato e risolutivo il direttore Amministrativo informa della possibile soluzione il direttore generale che consisteva nell’affidamento dei servizi di che trattasi ad una ditta esterna che aveva ancora a disposizione fondi già finanziati per effettuarli; immediatamente è stata raccolta telefonicamente la disponibilità della ditta a iniziare anche dalla settimana seguente e il Direttore Generale su suggerimento del sottoscritto indicava i locali del Centro di riabilitazione NeuroPsicoMotoria di Canneto in quanto naturale destinazione ed idonei ad accogliere il servizio.
Contestualmente invitava (anzi disponeva) il Direttore del Distretto Sanitario di Lipari a preparare i locali affinché si potesse già dalla settimana seguente prendere in carico tutti i pazienti.
Ebbene siamo all’11 di ottobre e nonostante le sollecitazioni del sottoscritto e del Direttore Amministrativo, il Direttore del Distretto Sanitario di Lipari non ha ancora posto i locali nelle condizioni di accogliere un così delicato ed importante servizio, la vergognosa e ingiustificata motivazione è quella che la sala principale del Centro di riabilitazione di Canneto ospita la Guardia Medica che il Direttore si ostina a non fare spostare in altra sede, negando così il diritto alla riabilitazione di decine di piccoli pazienti determinandone un danno che rischia di diventare irreversibile nel cammino verso le autonomie personali di soggetti disabili.
Pertanto, con la presente invito ancora una volta la S.V. il Direttore Generale ASP Messina ad ordinare, questa volta in modo in modo perentorio e definitivo, il Direttore del Distretto Sanitario di Lipari a consegnare i locali per la riabilitazione nel termine di non oltre una settimana.
Al Direttore del Dipartimento Riabilitazione ASP 5 Messina Dott. Giuseppe Quattrocchi di revocare con effetto immediato l’autorizzazione ad utilizzare i locali del Centro di Riabilitazione di Canneto per la collocazione della Guardia Medica ed ogni altro servizio che non sia inerente alla riabilitazione.
Al signor Procuratore della Repubblica che legge per conoscenza di individuare comportamenti punibili e procedere al fine della salvaguardia dei soggetti più fragili nel rispetto della sentenza emanata dal Suo ufficio e qui allegata.
Ringrazio anticipatamente la direzione generale per quanto ha già fatto e quanto farà nell’immediato e informa che la presente nota sarà resa pubblica attraverso tutti i mezzi di informazione possibili.
Al fine di rendere a tutti un servizio allego la sentenza 6197/2016 del 29/08/2016, RG n. 1022/2016, che obbliga tutti i soggetti concorrenti all’immediato ripristino del diritto dei minori e degli adulti alla riabilitazione.
Distinti saluti.
Lipari 12.10.2025
Il Garante per i diritti delle persone con disabilità Del Comune di Lipari
Geom. Salvatore Naso
IN BASSO LA PARTE FINALE DELLA SENTENZA 6197/2016 del 29/08/2016
“Spero che uno dei prossimi Consigli del ministri Palazzo Chigi possa varare la legge sulle isole minori”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, a Lipari, durante gli Stati generali delle Isole minori.