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lunedì 27 ottobre 2025
Oggi, 27 ottobre: Sant'Evaristo
Nacque, Evaristo, in Grecia da padre ebreo. Nella sua giovinezza frequentò le principali scuole della sua dotta patria, ed alla cultura filosofica e letteraria unì lo studio della dottrina cristiana. Iscrittosi fra i catecumeni, ricevette il santo battesimo e divenne egli pure zelantissimo apostolo della fede, dapprima fra i suoi connazionali e poscia in Roma, chiamatovi dal Papa Anacleto che ne aveva ammirato le doti non comuni di scienza e di zelo. Alla morte di Papa Anacleto, per l'unanime consenso dei fedeli, fu eletto a succedergli nel difficile e delicato ministero.
Gravi furono le difficoltà del suo pontificato, rese più gravi ancora dalle furiose persecuzioni suscitate dagli imperatori di Roma. La Chiesa era perciò costretta in quel tempo a svolgere le sue attività nell'oscurità delle Catacombe. Ivi si compivano le sacre funzioni, venivano conferiti gli ordini sacri, e vi si prendevano disposizioni per le più urgenti necessità.
Non si può dubitare dello zelo indefesso di Papa Evaristo, nè della sua pastorale vigilanza, ricordando quanto il grande martire Ignazio di Antiochia ci fa sapere sulla condotta dei fedeli di Roma al tempo di questo degnissimo successore di S. Pietro. Essi infatti venivano proposti ad esempio alle altre chiese della cristianità, per la purezza di dottrina, per l'ardente carità con cui s'amavano, e per l'eroico attaccamento alla fede cristiana.
Moltissime e rilevanti sono le opere compiute nella Chiesa da questo glorioso Pontefice: vanno però ricordate alcune, perchè degne di maggior rilievo.
Anzitutto, la divisione da lui fatta della diocesi di Roma in Titoli o Parrocchie, a ciascuna delle quali propose un prete cardinale.
Poi quella di avere propugnato la santificazione del matrimonio, ordinando che venisse celebrato pubblicamente e che le nozze fossero benedette dal sacerdote: disposizione che fu poi largamente illustrata da Leone XIII e da Pio XI, che ci ha donato un nuovo preziosissimo documento coll'enciclica « Casti Connubii » del 29 dicembre 1930.
S. Evaristo, durante il suo saggio governo della Chiesa, conferì tre volte i sacri ordini, consacrando quindici vescovi, diciassette sacerdoti e due diaconi.
Santamente chiuse i suoi giorni, coronati dal glorioso martirio; che subì per ordine di Traiano, l'anno 121. Le sue sacre spoglie furono deposte sul Colle Vaticano presso la tomba di S. Pietro.
PRATICA. Leggiamo volentieri la parola del Papa, sapendo che per mezzo di lui parla il Divin Maestro Gesù Cristo.
PREGHIERA. Riguarda, Dio onnipotente, la nostra infermità, e giacchè siamo oppressi dai peccati, ci protegga la gloriosa intercessione del tuo beato martire e Pontefice Evaristo.
domenica 26 ottobre 2025
Calcio: Il Lipari ancora sconfitto. In Terza categoria il Malfa supera lo Stromboli nel derby
Il Lipari deve rinviare ancora l'appuntamento con la vittoria nella stagione 2025/26 del campionato di Prima categoria. Quest'oggi, infatti, è stato superato per 3 a 1, tra le mura amiche, dalla Polisportiva Torrenovese.
Dopo 5 gare giocate gli eoliani sono ultimi in classifica con 2 punti
Ha preso il via oggi il campionato di Terza Categoria che vede, di nuovo, dopo diversi anni, lo Stromboli ai nastri di partenza. Gli strombolani (nella foto) hanno affrontato in trasferta, nel derby, il Malfa e sono stati superati per 4 a 1
E' deceduto Agostino Giorgianni. Martedì i funerali
I funerali si svolgeranno Martedì 28 c.m. alle ore 11:30 nella Parrocchia S. Croce in Pianoconte - Lipari.
Tanti auguri di...
Buon compleanno a Giuseppe Iacono, Rebecca Basile, Elisaveta Giannò, Giuseppe Donato, Caterina Paino, Antony Virgona
Ci lascia Agostino Giorgianni
Un tombino fatiscente da anni (di Francesco Coscione)
Lo dico sempre che il quotidiano è, in questo paese, totalmente dimenticato.
E' nato Liam Sciacchitano
LIAM SCIACCHITANO
figlio di Tony e Tiziana Todaro
Al piccolo l'augurio di ogni bene; felicitazioni ai genitori, ai nonni e ai familiari tutti
Salina, malore nella Riserva: turista tedesco soccorso con l’elicottero dei Vigili del Fuoco
A lanciare l’allarme sono state due turiste tedesche, una delle quali è la moglie dell’uomo. Le due hanno contattato il capo servizio della vigilanza della riserva, Elio Benenati, che si è subito attivato per organizzare i soccorsi.
Sul posto, oltre a Beninati, sono intervenuti il personale del presidio del 118, il medico Pirri e gli operatori Abbriano e De Mariano, e il maresciallo Giuseppe Carlà dei carabinieri di Santa Marina Salina. Grazie alle coordinate fornite dai familiari, il gruppo è riuscito a raggiungere la zona dove si trovava il turista.
“La zona purtroppo era molto impervia – racconta Benenati – e abbiamo dovuto chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. Ma anche per loro non è stato semplice arrivare fino al punto in cui si trovava l’uomo.”
A quel punto è stato richiesto l’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco decollato da Catania, che ha raggiunto la riserva e, con l’ausilio del verricello in dotazione, ha issato a bordo il turista. L’uomo è stato poi trasferito in ospedale sulla terraferma per le cure del caso.
Un intervento complesso ma portato a termine con successo grazie al coordinamento tra il personale della riserva, i soccorritori del 118, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, che ancora una volta hanno dimostrato grande professionalità e prontezza.
Calcio, Prima categoria: Il Lipari affronta la Polisportiva Torrenovese 1971
Il Lipari calcio affronta oggi pomeriggio, alle 14 e 30, al Monteleone - Scoglio, la Polisportiva Torrenovese 1971.
La formazione ospite, a conclusione dello scorso turno, guidava la classifica con 9 punti. Un ostacolo ostico ma i ragazzi di Massimo Riganò ce la metteranno tutta per centrare la prima vittoria stagionale
Oggi, 26 ottobre: San Folco Scotti
L'11 di questo mese, abbiamo parlato di Sant'Alessandro Sauli, barnabita, Vescovo prima in Corsica e poi a Pavia, dove morì più di mill'anni dopo Severino Boezio, e dove è sepolto. Oggi, per la terza volta in pochi giorni, il calendario, nel suo itinerario di millenni, ci conduce di nuovo a Pavia, a questa antica signora della pianura padana, dove la potenza si è sposata nel corso dei secoli alla bellezza, e la sapienza ha dato frutti di santità.
A Pavia è sepolto San Folco, o Fulco, Vescovo come Alessandro Sauli, ma di lui più giovane di trecentocinquant'anni. Ed è sepolto non in una delle chiese del primo periodo romanico, gloria e caratteristica della capitale dei Longobardi, ma nel Duomo rinascimentale, ideato dal Bramante, architetto della Chiesa delle Grazie, a Milano, e dall'Amadeo, architetto della Certosa di Pavia.
Al confronto con gli altri tre Santi che abbiamo ricordato, Agostino, Boezio ed Alessandro Sauli, la vita e la figura di San Folco o Fulco non è molto conosciuta, e può sembrare poco interessante. Era di Piacenza, ed un particolare significativo sul suo conto è dato dal suo cognome, quello di Scotti.
Gli Scotti, che proprio da Piacenza si diffusero in tutta Italia, erano una famiglia di scori, cioè di scozzesi. Scozzesi si dicevano allora non gli abitanti della Scozia, ma quelli dell'Irlanda. Dalla verde isola cristiana, evangelizzata, come si ricorderà, nel V secolo da San Patrizio, erano poi scesi in Europa, in secoli di difficoltà politiche e di miserie morali, decine di Santi e di religiosi, come per una trasfusione di sangue fresco e vivo. E dietro ai Santi, specialmente quando le isole del Nord furono invase dai Danesi, vennero mercanti, soldati, intere famiglie, come quella piacentina degli Scotti, dalla quale, verso il 1165, nacque San Folco.
A vent'anni entrò presso i canonici regolari di Sant'Eufemia, e poiché era un giovane d'ingegno vivace, fu mandato a completare i suoi studi di teologia a Parigi, capitale intellettuale dell'Europa cristiana. Tornato a Piacenza, a 30 anni è priore di Sant'Eufemia, poi canonico, poi arciprete della cattedrale. Infine viene eletto Vescovo di Piacenza. Sei anni dopo, resta vacante la sede di Pavia. E San Folco Scotti vien consacrato Vescovo anche di questa città.
Piacenza e Pavia non erano divise soltanto dal fiume, ma anche da una ,terribile ostilità. Sono note, e ancora pittorescamente vive nella tradizione italiana, le rivalità tra città vicine. Basterebbe ricordare, sempre nella pianura padana, quella proverbiale tra Modena e Bologna. Ma la rivalità tra Piacenza e Pavia, prima di essere pittoresca e tradizionale, fu a lungo atroce e cruenta.
San Folco, piacentino e Vescovo di Pavia, fu il grande pacificatore delle due città. Pace prima di tutto interna, tra i cittadini divisi dalle fazioni politiche. Pace poi tra le due città, non più cristiane soltanto di nome.
Nel corso della sua opera pacificatrice, San Folco morì, nel 1229. Altro non si sa sul suo episcopato. Ma quello che si sa, e soprattutto la sua opera di padre affettuoso, basta a giustificare la fama e il culto che il discendente degli Irlandesi ha guadagnato in terra lombarda, ricca di sapienza e di santità.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Pavia, san Folco Scotti, vescovo, uomo di pace, colmo di zelo e di carità.
sabato 25 ottobre 2025
Eolie, al via il servizio di trasporto biomedicale con droni. L'Ansa del direttore Sarpi e l'articolo completo
Lo annuncia l'Azienda provinciale sanitaria di Messina: i droni consegneranno farmaci, sangue ed emocomponenti nelle zone più difficili da raggiungere, come le isole Eolie e le aree montane.
Il primo collegamento operativo sarà tra l'ospedale di Patti e quello di Lipari.
Il progetto, primo nel suo genere in Italia, nasce dal servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell'ospedale di Patti e rientra nel piano di innovazione tecnologica e di telemedicina promosso dal direttore generale Giuseppe Cuccì.
"Il trasporto è ufficialmente autorizzato dall'Enac - spiega Cuccì - e utilizza strumenti altamente sofisticati ma di semplice impiego".
Il cuore tecnologico del progetto è la 'Smart capsule', una capsula intelligente, completamente automatizzata e tracciabile all'interno della quale saranno depositati farmaci, sangue ed emocomponenti, che monitorerà, in tempo reale, temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto, assicurando che gli emocomponenti viaggino nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e qualità. (ANSA)
Dopo una prima fase sperimentale, si è proceduto con i test, che hanno dato ottimi risultati. Collaudato a settembre, ora è pronto per partire.
“Il trasporto è ufficialmente autorizzato dall’ENAC - spiega in una nota il Dg Giuseppe Cuccì - e utilizza una serie di strumenti altamente sofisticati ma facilmente utilizzabili, che noi vorremo impiegare non solo in situazioni di emergenza ma anche ordinarie”. Mettendo a disposizione del servizio pubblico una tecnologia che accelererebbe tempi e riduzione di costi senza termini di paragone. “L’attivazione prossima del trasporto di sangue e farmaci con droni tra l’Ospedale di Patti e l’Ospedale di Lipari rappresenta un passo avanti concreto per la sanità delle Isole Eolie. Siamo soddisfatti perché, in un’area dove l’accessibilità dipende da collegamenti marittimi soggetti a meteo, orari e possibili sospensioni, i droni riducono sensibilmente i tempi di consegna e aumentano l’affidabilità del servizio. Questo progetto migliora la capacità di risposta nelle urgenze, tutela la sicurezza dei pazienti e integra in modo efficiente la logistica sanitaria esistente, nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e delle norme vigenti.” Mai più isole senza medicine, dunque.
Ma come funziona? Dotati di capsule intelligenti (“Smart Capsule”), totalmente automatizzate e tracciabili che consentono il monitoraggio in tempo reale di temperatura, umidità, vibrazioni e integrità del contenuto, i droni riescono a trasportare il materiale sanitario garantendo il rispetto delle norme di sicurezza e qualità previste per gli emocomponenti e contemporaneamente consentendo un sensibile risparmio in termini di tempo e costi. Stando ai dati forniti dalla start up sviluppatrice, il sistema consente una riduzione dell’80% dei tempi di trasporto e una diminuzione dei costi diretti di oltre il 40% rispetto ai mezzi convenzionali. Basti pensare che la prima rotta sulla quale sono state condotte le prove di volo, la Patti – Vulcano – Lipari, lunga circa 37 chilometri, è stata percorsa in soli 27 minuti. Non è difficile immaginare quanto questo ausilio potrebbe essere rivoluzionario per il nostro Servizio sanitario nazionale.
“I risultati ottenuti a Patti rappresentano una prima assoluta nel panorama nazionale - spiega Gaetano Crisà - dimostrando che il trasporto biomedicale tramite droni è tecnicamente sicuro, economicamente sostenibile e clinicamente utile”. L’unico esperimento prima di questo “sorvolando però un centro abitato, è stato condotto a Londra, da un ospedale all’altro: 5 minuti di volo rispetto a un’ora e mezza su gomma”, prosegue. La differenza in termini di efficienza e soprattutto di vite salvate è impareggiabile”. Inoltre, “la piattaforma “Smart Capsule” potrà essere integrata anche su mezzi terrestri o elicotteri, creando un ecosistema logistico multimodale per l’intera rete sanitaria messinese”.
In sostanza, conclude Cuccì: “L’intento è trasformare la cultura del drone, che ora vediamo utilizzata come strumento di guerra e di morte, in strumento di pace, salute e solidarietà umana”
Tanti auguri di...
Buon compleanno a Filippo Sgroi, Angela Greco, Giuseppe Tripi, Filippo China, Doina Irimia, Anna Maria Saltalamacchia, Sandra Basile, Irene Briglia
Risse a Milazzo e Vulcano: emessi 9 "Daspo Willy". Nell'isola coinvolto anche il titolare di un ristorante
I destinatari dei provvedimenti, infatti, secondo gli accertamenti svolti, avrebbero preso parte ad episodi caratterizzati da violenza ed assoluta noncuranza delle regole del vivere civile, costituendo concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Più in particolare, i primi 5 “Daspo Willy” sono stati adottati nei confronti degli autori di una rissa tra più persone, avvenuta nello scorso mese di aprile all’esterno di un locale pubblico sito a Milazzo, nell’affollata area della movida cittadina, alla presenza di numerosi avventori, testimoni - loro malgrado - del deplorevole episodio. Le fasi della rissa sono state riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona ed hanno consentito ai carabinieri della locale Compagnia di identificare i soggetti e di deferirli all’Autorità Giudiziaria. Successivamente, nei confronti degli stessi, il questore ha adottato i provvedimenti di Divieto di accesso e stazionamento nelle vicinanze dei locali della zona di via Pescheria e nelle strade limitrofe, per periodi compresi tra 1 anno e 1 anno e 6 mesi.
Situazione analoga ha avuto luogo, alla fine dello scorso mese di agosto, a Vulcano, dove una altrettanto violenta rissa ha visto protagonisti 4 soggetti, tutti destinatari di “Daspo Willy”. La rissa è scaturita da una discussione nata all’interno di un ristorante dell’isola, tra il titolare ed alcuni avventori, poi degenerata all’esterno del locale. In seguito a quanto accaduto, i protagonisti della rissa hanno riportato lesioni refertate con prognosi tra i 6 e i 30 giorni. A seguito dell’intervento dei carabinieri della locale stazione, i soggetti convolti nella rissa sono stati identificati e segnalati all’Autorità Giudiziaria. L’attenta istruttoria svolta dalla divisione anticrimine si è conclusa con l’adozione dei provvedimenti del Questore, che fanno divieto ai predetti di accedere ad alcuni pubblici esercizi situati nel Porto di Levante dell’isola di Vulcano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze, per il periodo di 1 anno. Il titolare del ristorante è stato, inoltre, formalmente diffidato dal Questore, rischiando - in caso di reiterazione delle condotte violente – la sospensione dell’attività di ristorazione ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S.
Beni culturali, ricostituita la commissione per le eredità immateriali.
«Un lavoro di squadra fondato su ascolto e confronto, per dare vita a provvedimenti efficaci a tutela e promozione dell’identità siciliana - ha dichiarato l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – . Ringrazio la precedente commissione grazie alla quale numerose istanze hanno trovato riscontro, a testimonianza dell’attenzione e della sensibilità dell’assessorato verso le esigenze del territorio e delle comunità locali. Alla nuova commissione auguro buon lavoro: avrà un’impostazione multidisciplinare, capace di coniugare conservazione e innovazione nei percorsi da intraprendere».
Della nuova commissione, che avrà la durata di tre anni, fanno parte Ettore Sessa (presidente), Maria Frisella (vicepresidente) e tre componenti: don Vito Impellizzeri (preside della Facoltà Teologica di Sicilia), Maddalena De Luca (dirigente dei Beni culturali) e Orietta Sorgi (dirigente in quiescenza). Fanno inoltre parte della commissione il segretario Paolo Valentini (funzionario del dipartimento Beni culturali) e Laura Cappugi, direttrice del Centro regionale per l’Inventario e la catalogazione.
Oggi, 25 ottobre : Santi Crisanto e Daria
Il loro zelo e la loro opera furono efficacissimi tra la moltitudine dei pagani, e le conversioni furono innumerevoli sia tra gli uomini per opera di Crisante, che fra le donne per opera della sua santa sposa Daria.
Ma la loro opera non poteva restare nascosta in tempo di persecuzione, per cui essendone venuto a conoscenza il prefetto Cirino, furono fatti arrestare e dati in mano al tribuno Lisia perchè facesse loro rinnegare la fede ed in caso contrario li giustiziasse.
Arrestati dai soldati del prefetto, furono entrambi sottoposti ai tormenti. Ma la loro invitta costanza trionfò di ogni ostacolo. Incatenati mani e piedi e gettati in una tetra prigione, ebbero per miracolo spezzate le catene. Allora furono esposti ai cocenti raggi del sole immobilizzati in una pelle di bue: ma anche questo supplizio non li fiaccò, per cui trasportati di nuovo in carcere furono nuovamente stretti da catene. Però anche questa volta il Signore spezzò i loro ceppi, ed una luce vivissima illuminò il loro tetro carcere. Daria poi, tratta dalla prigione, fu condotta in un luogo di malavita : ma un leone mandato da Dio le si pose al fianco e la liberò da ogni offesa dei cattivi.
Vedendo che nulla poteva rimuoverli dalla loro fede e dalla loro invitta costanza, il giudice li fece condurre in una arenaria di via Salaria, e quivi scavata una fossa vi furono immersi fino al capo e poi lapidati dalla turba dei fanatici pagani. In tal modo essi dettero a Gesù la loro suprema testimonianza di fedeltà e amore.
I loro corpi, raccolti religiosamente dai fedeli, vennero custoditi come preziose reliquie e sepolti nelle catacombe in mezzo ai loro fratelli di fede.
PRATICA. Siamo costanti nella nostra fede e pratichiamo fedelmente i nostri doveri religiosi.
PREGHIERA. Ci assista, o Signore, la preghiera dei beati martiri Crisanto e Daria affinché sperimentiamo continuamente il pio soccorso di coloro che veneriamo con devoto ossequio.
venerdì 24 ottobre 2025
Maltempo alle Eolie, viaggia solo la nave. Situazione difficile nel borgo di Acquacalda a Lipari. L'Ansa del direttore Sarpi
LIPARI, Ottobre 24 ANSA - La prima mareggiata autunnale sta creando forti difficoltà nei collegamenti marittimi per le Eolie: fermi gli aliscafi, l'unico mezzo a viaggiare è la nave "Nerea" di Caronte &Tourist isole minori che ha collegato Milazzo con Vulcano- Lipari - Salina- Panarea - Stromboli e viceversa.
A terra la situazione più difficile si registra nel borgo liparese di Acquacalda dove il lungomare e il borgo di San Gaetano sono finiti "sott'acqua". In attesa dei lavori di protezione dell'abitato. I marosi, sospinti dal vento di ovest - nord - ovest, stanno invadendo, a più riprese, la sede stradale, depositandovi sabbia e pietre, rendendo di conseguenza impossibile la normale circolazione sia veicolare che pedonale. (ANSA)
La spiaggia di Portinente è luogo della memoria (di Macrina Marilena Maffei)
La spiaggia di Portinente è innanzi tutto per gli abitanti dell’arcipelago eoliano e in particolare per quelli dell’isola di Lipari, un luogo della memoria. Memoria religiosa, culturale, sociale. Il senso e la storia della spiaggia di Portinente, infatti, strettamente coincidono con il culto di san Bartolomeo. Santo che è patrono e protettore delle sette isole eoliane. Come è risaputo, il corpo dell’apostolo navigando prodigiosamente dal Mediterraneo orientale giunse nell’isola di Lipari approdando proprio nella spiaggia di Portinente, lo si legge ad esempio nel Disegno historico della nobile e fidelissima Città di Lipari, scritto nel 1694 dallo storico Pietro Campis, (nella trascrizione e cura di Giuseppe Iacolino del 1980). L’arrivo del santo che, secondo la data fissata da fonti chiesastiche locali avvenne il 13 febbraio del 264, conferisce a Portinente una profonda valorazione simbolica che si mantiene nel corso del tempo. Dopo oltre un millennio, infatti, è sempre la spiaggia di Portinente il luogo prescelto per l’arrivo di una preziosa reliquia del santo donata dal Capitolo della Cattedrale di Venezia e portata nell’isola di Lipari da una nave della Regia Marina il 22 agosto 1926. In un lunghissimo arco di tempo, la spiaggia si conferma pertanto quale luogo che continua ad essere investito da processi sociali tesi a riconoscerlo come una scenografia marinara fortemente legata alla figura di San Bartolomeo.
E
quanto sia profondo quel processo di costruzione di senso che connota la
spiaggia di Portinente lo rivela anche il seguente episodio. Nel racconto di
Teodoro Studita (759-826), l’arrivo di san Bartolomeo è atteso nell’isola di
Lipari, essendo stato preceduto da un’annunciazione al vescovo Agatone, ma
quando la cassa con le spoglie del santo sta per toccare terra essa divenne
così pesante che gli uomini non riuscirono a tirarla a riva. Di fronte
a quel corpo che la forza degli
uomini non poté trasportare si ricorse all’aiuto di caste vitelle. (Teodoro
Studita, Oratio Encomiastica, in PG,
XCIX, 799) solo allora miracolosamente
il santo si lasciò portare a riva. L’episodio compare anche nell’opera del
Campis. Nella tradizione orale odierna il motivo del rifiuto del santo di
arrivare a terra tirato dalle braccia degli uomini persiste, cambia invece
l’immagine di chi trascinò la cassa a terra. Nella contemporaneità sono dei
bambini a fare approdare quella cassa senza sforzo e fatica e non degli
animali. Questa importante trasformazione è dovuta al fatto che le leggende, i
miti, i racconti, l’immaginario come ogni altro elemento della cultura, non sono immutabili nel tempo ma cambiano
perdendo quei motivi che nella comunità
non sono più funzionali. Riporto di
seguito qualche frammento dell’ampio repertorio dedicato al Santo da me
raccolto durante i rilevamenti etnografici nell’isola di Lipari per mostrare
come la forza evocativa della spiaggia di Portinente abbia portato sino a noi
narrazioni nate in un passato remoto:
- Quando arrivò san Bartolomeo, […] arrivò a Lipari, la cassa è a Portinente, […] non potevano
tirarlo di nudda manera per quanto era pesante! Vanno sette carusi […]
chiamano: “San Bartolomeo!”e San Bartolomeo se n’è salito a terra. Narratrice:
Nunziata Pavone, nata nel 1901, operaia delle cave di pomice. Canneto (Lipari),
16 agosto 1983.
-
[Il vescovo] ci diede quattro nastri [ai carusi] e ce li fece attaccare alla cassa. E allora San
Bartolo si fece bello leggero leggero leggero e i carusi lo pigliarono e lo
portarono nella spiaggia. Narratore: Vartuluzzu Ruggiero, nato nel 1924,
barbiere e musicista. Lipari, 31 agosto 1981.
-
Quando è arrivata la cassa a Porto delle Genti […] [i bambini] hanno portato la
cassa. Sembra un fatto strano ma mi dicevano che è perché i bambini non hanno peccato […]. I bambini sono puri.
Narratore: Bartolo Basile nato nel 1927, calzolaio. Lipari, 23 agosto 1995.
- San Bartolo […] l’ammazzarono. […] e lo
misero in una cassa di piombo e questi
pensavano che la cassa andasse a fondo […] invece galleggiò e venne ad
approdare qua a Portinente che c’è un grosso scoglio, uno scoglio grosso! ché
là restò che si chiama la cassa di San Bartolo.[…] Non ci voleva venire [San
Bartolo]! No no! Pensarono di pigliare tanti picciriddi, tanti carusi. […] li
misero là con delle corde che tiravano e così se ne venne. Che [San Bartolo]
volle venire a terra sino alla spiaggia co’ i picciriddi. Narratrice: Caterina
Vitaliano, nata nel 1906. Lipari, 23 agosto 1984.
Concludendo, tali testimonianze narrative
sono il risultato di una stratificazione di
antichi racconti e leggende che si sono accumulati intorno alla spiaggia
di Portinente, connotandola come un
luogo della memoria. Un luogo quindi
che va valorizzato e tutelato. Per quest’insieme di motivi alcuni anni
fa Anna Siracusano ed io abbiamo presentato la richiesta alla Regione
Siciliana. Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana per fare
inserire la spiaggia di Portinente nel Registro dell’Eredità Immateriali –
Libro degli Spazi simbolici. La richiesta è stata accolta il 14 aprile
2016 e la spiaggia di Portinente è stata il primo luogo delle isole Eolie ad essere inscritto
in tale importante Registro. Questa la motivazione: «La Spiaggia di Portinente ha un ruolo di grande pregnanza simbolica
nella storia dell’isola di Lipari e tuttora costituisce un tassello ineludibile
della sua identità». E ancora: «Un luogo che caratterizza in modo speciale
l’identità eoliana».
Presentazione “Eolie, paradisi da gustare”, il 25 ottobre al Parco “Maggiore La Rosa”
Domani, sabato 25 ottobre alle ore 17:30 presso l’Auditorium Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, si terrà l’evento di presentazione del libro “Eolie, paradisi da gustare” della dott.ssa Matilde Crisafulli.
L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Angelita Pino, Assessora alla Cultura del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. A intervenire saranno la nostra caporedattrice Flaviana Gullì, docente e giornalista; Giulia Carmen Fasolo, editrice e l’autrice del libro, Matilde Crisafulli.
La trama del libro
Un viaggio interiore e sensoriale, un atto d’amore che la dott.ssa Matilde Crisafulli ha voluto narrare in onore delle ‘sue’ isole, terre nate dal fuoco e nutrite dal sale. In queste pagine, i lettori e le lettrici non troveranno soltanto itinerari o ricette, ma i sapori e la vita stessa di quei luoghi. La vita che pulsa nei vicoli di Lipari, nei silenzi pietrosi di Alicudi, nelle esplosioni notturne di Stromboli, nei profumi erbacei e marini che si fondono tra fichi d’India e zuppiere fumanti, nelle mani nodose che impastano, arrostiscono, tramandano. C’è una geografia dell’anima, qui, che si snoda tra parole e ingredienti, tra ricordi e suoni, in un continuo rimando tra ciò che si vede e ciò che si sente, tra l’estetica e il gusto.
Fonte: Edizioni Smasher
Chi è Matilde Crisafulli
Matilde Crisafulli è nata a Messina nel 1963, vive a Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo la maturità classica, si laurea in Farmacia e si specializza in Farmacognosia presso l’Università degli Studi di Messina. È docente del Corso di Educazione alimentare presso l’Università della Terza Età – di cui è anche consigliera – di Barcellona Pozzo di Gotto. Ha pubblicato diversi calendari da collezione tra cui “Il sapore degli aromi”, curando testi e ricette. Ha collaborato con 24live, curando la rubrica “Delizie e Sapori”, è stata vincitrice del concorso letterario nazionale bandito da Fofi Federfarma e Bayer ed è stata premiata con medaglia d’oro per merito culturale dall’Ordine dei Farmacisti di Messina.
La Sicilia protagonista alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum
«Essere presenti in questa vetrina - sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - rappresenta un’occasione strategica per promuovere, in un contesto internazionale, la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola. Ma non solo: significa valorizzare i nostri siti e parchi archeologici, assieme alle tante iniziative, agli eventi e ai progetti che mettiamo in campo per rendere la Sicilia sempre più attrattiva e competitiva sul piano culturale e turistico. La cultura è un volano di sviluppo e di identità e il governo Schifani continua a investire per farne un motore di crescita e di promozione nel mondo».
La Regione sarà presente con uno stand istituzionale che ospiterà le attività dei musei, delle soprintendenze e dei parchi archeologici dell’Isola. All’interno dello spazio espositivo sarà allestita un’area dedicata agli incontri e alle presentazioni promozionali dei singoli istituti regionali. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione saranno illustrate le nuove modalità di fruizione del patrimonio archeologico, i laboratori e le visite a cantiere aperto, le rassegne, gli eventi e le mostre culturali in corso e in programmazione, insieme con una selezione di progetti innovativi curati dagli uffici periferici del dipartimento regionale dei Beni culturali.
Particolare attenzione sarà riservata alla Soprintendenza del Mare, che presenta una proposta all’avanguardia per la fruizione degli itinerari culturali sommersi della Sicilia. Visitando la “Stanza del mare” i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva nei fondali di Pantelleria, Ustica e Acitrezza, attraverso visori "Oculus" e immagini spettacolari realizzate in tecnologia 3D 360°. Il percorso sarà arricchito dai suoni del mare e dalla narrazione di un subacqueo che guiderà il pubblico alla scoperta dei siti archeologici e dei reperti custoditi nelle profondità marine.
Tanti auguri di...
Buon compleanno a Raffaele De Carlo, Rita Zaia, Bartolo Lauria, Silvia Vitagliano, Andrea Buscema Imbruglia, Antonio Bianchi, Serena Portelli, Carlos Diaz, Remo Giordano, Gennaro Rago, Eloisa Galletta, Isabella Scorsone
Lettera aperta del Circolo Fratelli d’Italia Isole Eolie a sostegno dell’autonomia di Stromboli
Ai cittadini di Stromboli,
Il Circolo Territoriale di Fratelli d’Italia Isole Eolie esprime il proprio convinto sostegno alla vostra richiesta di autonomia amministrativa dal Comune di Lipari. Riteniamo che ogni comunità debba avere il diritto di autodeterminarsi, di gestire le proprie risorse e di decidere il proprio futuro in base alle specificità territoriali, sociali ed economiche che la caratterizzano.
Stromboli è un’isola unica, con esigenze e dinamiche che non possono essere comprese né affrontate adeguatamente da un’amministrazione distante e spesso poco presente. Le recenti vicende sono solo l’ultimo esempio di una gestione che non tiene conto delle reali necessità degli strombolani.
Crediamo che un’amministrazione autonoma possa garantire maggiore efficienza, equità e trasparenza. Può essere lo strumento per valorizzare il patrimonio naturale e culturale dell’isola, per tutelare l’ambiente e per promuovere un turismo sostenibile e rispettoso della comunità.
Fratelli d’Italia Isole Eolie sarà al vostro fianco in questo percorso, affinché la vostra voce venga ascoltata nei luoghi decisionali. L’autonomia non è divisione, ma responsabilità. È il primo passo verso una gestione più giusta e partecipata.
Il coordinatore comunale
Gianluca Giuffrè
Circolo Territoriale Fratelli d’Italia Ivaldi/Servello – Isole Eolie
Oggi, 24 ottobre: Sant'Antonio Maria Claret
Ottimi genitori i suoi: onesti, laboriosi, fiduciosi nella Provvidenza Divina. Se la radice era sana, il frutto fu squisito. Antonio si distinse presto per la devozione alla Vergine e all'Eucarestia. Spesso con la sorella si recava nel vicino Santuario e recitava devotamente il S. Rosario. Maria gradiva quest'omaggio. Si dice infatti che fu salvato dalla Vergine mentre i flutti del mare stavano per inghiottirlo.
Le buone doti d'animo coltivate per mezzo di una accurata educazione familiare maturarono in lui la vocazione al sacerdozio. Con una volontà tenace e costante seppe superare gli ostacoli. Tra un'occupazione e l'altra trovava il tempo per applicarsi agli studi del latino. Ebbe la consolazione di trovarsi molto presto libero dal mestiere di operaio tessile e così poter prepararsi al sacerdozio.
Il 13 giugno 1835 saliva l'altare per celebrare la Prima Messa. Mosse i suoi primi passi di levita nella natia Parrocchia di Sallent, ove, dopo brevissimo tempo, venne proposto come Vicario ed Economo Spirituale. Qui concepì il desiderio di fondare una nuova Congregazione i cui membri si spargessero per il mondo a portare la buona novella. Ma le ristrettezze finanziarie, in seguito alla guerra civile, non permisero al Claret l'attuazione del suo disegno.
Solo più tardi potrà dare inizio alla nuova Congregazione dei Missionari, Figli dell'Immacolato Cuore di Maria. In quest'opera egli profuse il suo grande cuore. Fu padre, maestro e sapiente guida a quanti venivano a mettersi sotto il vessillo del Cuore Immacolato di Maria.
Fu pure grande apostolo della penna e della stampa. Di lui dobbiamo citare, oltre i numerosi volumetti di devozione e di dottrina cristiana utili per tutti, i vari opuscoletti intorno alla Madonna, per i quali la Vergine gli espresse personalmente la sua gratitudine. Nel 1848 fondò in Barcellona una tipografia che stampò tra l'altro 50 edizioni in catalano e 69 in spagnolo (tutte di 10 o di 15 mila copie) della « Via retta e sicura per andare al cielo », prezioso libro di pietà scritto dal Santo. Sono circa 120 i libri ed opuscoli, che diede alla luce, dei quali sono stati stampati oltre 7.715.800 volumi, senza tener conto delle altre 160 edizioni fatte a Cuba, a Madrid e altrove.
Nominato Arcivescovo di Cuba, continuò a esercitare l'apostolato della stampa e si applicò con zelo intrepido ad arginare il dilagare continuo dell'immoralità. Operò con grande fermezza, con tanta carità, ma soprattutto con un profondo amore alla Vergine, per la cui protezione sfuggì a numerosi attentati organizzati dalla massoneria.
Nel 1857 lasciò Cuba per rientrare a Madrid come confessore della Regina di Spagna, continuando ad esercitare l'apostolato della predicazione in favore di ogni categoria di persone. I massoni non cessarono di perseguitarlo e calunniarlo nei modi più infamanti. Neppure sul letto di morte lo lasciarono in pace.
PRATICA. «...ma colui che osserverà i miei comandamenti ed avrà insegnato ad osservarli, sarà chiamato grande nel regno dei cieli».
PREGHIERA. Difendeteci, o Signore, da ogni errore e dalle massime corrotte del mondo. Concedeteci di essere per il mondo luce che illumina e sale che risana, anziché venire avvolti dalle sue tenebre e trascinati dai suoi vizi .
giovedì 23 ottobre 2025
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