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sabato 27 settembre 2008

Il consigliere Corda presidente di commissione per "volontà divina" o per "ereditarietà"? L'intervento del consigliere Biviano

"Chiarimenti in relazione alla sua convocazione in qualità di (Presidente?) della Commissione n. 4 Turismo, Sport, Spettacolo etc." questo è l'oggetto della lettera che il consigliere Giacomo Biviano ha inviato al consigliere Rosaria Corda dopo che questa ha convocato una riunione della commissione(sembrerebbe senza averne titolo). La stessa lettera è stata inviata per conoscenza
agli organi d’informazione e al sindaco del comune di Lipari.
Il testo:
Distinta collega consigliere,
Con sorpresa, in data 26/09/2008, ricevo convocazione per la citata Commissione in oggetto arrecante la firma di Ella Presidente per il giorno 29/09/2008.
Non entro certamente nel merito dell’o.d.g., quanto sul fatto che Lei, Dott.ssa Corda, si sottoscrive “ Presidente” della stessa.
Ora, essendo io medesimo componente di quella Commissione, ignoravo, paradossalmente, che il Presidente stesso fosse configurato nella sua distinta persona.
Insomma: Chi l’ha eletta Presidente? Crede forse lei che in politica l’eredità sia riconducibile ai patrimoni familiari? crede Lei che un incarico politico si attribuisca con lo stesso criterio di un lascito patrimoniale?
Vero è che il suo predecessore al Consiglio Comunale era stato designato regolarmente Presidente di quella Commissione; Ma è altresì scontato che nel momento in cui lo stesso si dimette da Consigliere Comunale perdendo quindi le prerogative a ricoprire qualunque incarico politico in ambito comunale non è presupposto in forza del quale passarle lo scettro per dirigere un organo statutario che sostanzialmente per designare un responsabile necessita di regolare e democratica elezione. Da chi è stata eletta Presidente? Con quale autorità, quindi, convoca una Commissione della quale Lei, ufficialmente, potrebbe non far parte, visto che io stesso, ufficialmente, non ne sono nemmeno a conoscenza?
Se quanto riportato in questa missiva trovasse conforto nella realtà, ci troveremmo di fronte ad un ennesimo episodio di arroganza politica, di prevaricazione morale, di assoluta carenza di principi democratici più elementari da evidenziare uno scandalo in forza del quale viene calpestata l’intelligenza dell’intera collettività. Ripeto: le concessioni politiche vanno concesse e riconosciute sul campo non certo in conseguenza di un lascito ereditario.
Con la presente, indirizzata alla stesso Sindaco, affinchè chiarisca l’intera vicenda, informo gli stessi esponenti della stampa affinchè attribuiscano un evidente risalto.
In attesa di riscontro.
Giacomo Biviano
La lettera del consigliere Biviano si presta a due interpretazioni:
1) Il consigliere è distratto e soffre di vuoti di memoria al punto da non ricordare l'elezione della sua collega a presidente della commissione;
2) Non trattandosi di carica ereditaria e ritendo che nè la volontà divina, ancor più quella mariana, possano scavalcare iter e regolamenti, evidentemente c'è qualcosa che non va.
Si tratterà sicuramente di un disguido e certamente il consigliere Biviano otterrà, così come i cittadini, una risposta concreta e siamo certi anche plausibile....