Alla ricerca del misterioso vulcano Marsili, al largo delle isole Eolie. Se pensavamo di sapere tutto della geografia vulcanica italiana, le scoperte che verranno da questo studio della Eurobuilding per conto del comune di Lipari e della regione siciliana potrebbero rivoluzionare in toto l’argomento. Sta per partire infatti una ricerca sui fluidi geotermici del grande vulcano sottomarino (una mole che sarebbe il doppio di quella dell’Etna e una cima che si trova ad appena 500m sotto la superficie del Tirreno) situato a circa 100 chilometri dalle Eolie.
Tramite la costruzione di un pozzo esplorativo si potranno studiare e analizzare i fluidi rilasciati da questi crateri sommersi, ma saranno anche esaminate rocce e campioni di materiale già espulso. Un lavoro non da poco se è vero che le temperature che accoglieranno l’attrezzatura degli studiosi si aggirano sui 400°! Se un giorno uscisse dal mare in tutta la sua grandezza, il Marsili sarebbe il vulcano più grande e alto di tutta l’Europa. A parte questo, di lui sappiamo che è attivo e ogni tanto si fa “sentire” con scosse sismiche e con il ribollire delle acque del Tirreno meridionale. La ricerca internazionale (che comprende l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr di Napoli e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma) vuole andare oltre queste notizie già note e capire la potenzialità di questo vulcano e gli eventuali pericoli che da esso possono derivare. Altri studi simili erano stati compiuti in passato ma oggi si spera di trovare risposte definitive e concrete al punto che si parla già di inserire il nome “Marsili” negli elenchi dei grandi vulcani italiani, dall’Etna allo Stromboli, al Vesuvio ai Campi Flegrei.
Tramite la costruzione di un pozzo esplorativo si potranno studiare e analizzare i fluidi rilasciati da questi crateri sommersi, ma saranno anche esaminate rocce e campioni di materiale già espulso. Un lavoro non da poco se è vero che le temperature che accoglieranno l’attrezzatura degli studiosi si aggirano sui 400°! Se un giorno uscisse dal mare in tutta la sua grandezza, il Marsili sarebbe il vulcano più grande e alto di tutta l’Europa. A parte questo, di lui sappiamo che è attivo e ogni tanto si fa “sentire” con scosse sismiche e con il ribollire delle acque del Tirreno meridionale. La ricerca internazionale (che comprende l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr di Napoli e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma) vuole andare oltre queste notizie già note e capire la potenzialità di questo vulcano e gli eventuali pericoli che da esso possono derivare. Altri studi simili erano stati compiuti in passato ma oggi si spera di trovare risposte definitive e concrete al punto che si parla già di inserire il nome “Marsili” negli elenchi dei grandi vulcani italiani, dall’Etna allo Stromboli, al Vesuvio ai Campi Flegrei.
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