Cerca nel blog

mercoledì 26 febbraio 2014

La Sinistra eoliana: "Perché è mancata ogni forma di concertazione sul DDL isole minori?"

COMUNICATO
“È mancata qualsiasi forma di concertazione con le realtà locali che sono direttamente coinvolte dall’oggetto del disegno di legge”, dichiara il consigliere comunale de La Sinistra Pietro Lo Cascio a proposito del via libera da parte della commissione dell’ARS al ddl sulle isole minori, “e se questo già appare francamente incomprensibile, mi sembra ancora più grave che tale risultato venga rivendicato come obiettivo fortemente voluto da un sindaco isolano – Lo Schiavo – che se ne è occupato in qualità di coordinatore ANCIM Sicilia”. Il punto dolente è il mancato coinvolgimento dei consigli comunali delle isole siciliane, “che forti della loro lunga e diretta sperimentazione dei problemi, ma anche come rappresentanti delle comunità insulari, avrebbero potuto apportare notevoli contributi a una bozza che circolava da mesi, alla quale però – come il segreto di Pulcinella – nessuno aveva accesso in forma ufficiale”. “L’ANCIM, pur rappresentandoli, non può sostituire gli enti locali nei processi di partecipazione e di valutazione preliminare di quella che potrebbe essere la prima legge ad hoc per le isole minori, che questi territori attendono da anni”, continua Lo Cascio, evidenziando come la sintesi del testo diffuso a mezzo stampa contenga “certamente spunti interessanti e oggettivamente attinenti a molti problemi che quotidianamente vessano le isole, ma anche alcuni aspetti poco chiari, che rischiano di aprire scenari preoccupanti e riproporre forme di speculazione alle quali le stesse hanno già pagato in passato pesanti tributi”. Tra questi, il consigliere de La Sinistra evidenzia la deroga agli strumenti urbanistici vigenti per mutare la destinazione d’uso di immobili esistenti per potenziare i servizi alberghieri. “Per quale motivo dovremmo dotarci di strumenti urbanistici e poi prevedere per legge la possibilità di derogarli?” si chiede Lo Cascio. “C’è da sperare che, nell’iter del ddl, intervengano sostanziali misure correttive in questo senso. Altrimenti, sarebbe facile immaginare che non improbabili speculatori stiano sfregandosi già le mani, vedendosi spianata la strada per interventi che – invece – devono essere frutto di opportune pianificazioni urbanistiche”. Un esempio per tutti? “Gli stabilimenti industriali delle cave di pomice, d’incanto, potrebbero essere trasformati in altrettanti alberghi, creando un polo turistico che sbaraglierebbe facilmente la concorrenza già esistente. E immagino che gli eventuali protagonisti di una simile operazione, che certamente richiede grandi disponibilità finanziarie, non abitino nel nostro territorio, già saturo di strutture alberghiere – grazie alle leggerezze del passato – e spesso costrette a farsi la guerra in casa pur di sopravvivere”.
 COORDINAMENTO DE LA SINISTRA EOLIANA

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.