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giovedì 25 giugno 2015

La differenza tra Capri e Lipari. La prima agisce...la seconda incoraggia abusivi, scocciatori e accattoni (di Luca Chiofalo)

Riceviamo e pubblichiamo:
Perché Capri ha una reputazione internazionale di prestigio e, conseguentemente, un turismo di alto livello, mentre Lipari resta un’eterna incompiuta…?
Perché Capri ha, tra le altre cose, il coraggio di fare quanto segue (vedi articolo), mentre Lipari incoraggia abusivi, scocciatori e accattoni…!
Non abbiamo niente da invidiare a nessuno, ma dovremmo imparare da chi ha molto da insegnarci…
Luca Chiofalo

Capri, multe a commercianti e ristoratori 'troppo invasivi' coi turisti

(Ansa) A Capri, insistere per offrire servizi ai turisti potrebbe essere una modalità "invasiva" punibile con una multa fino a 300 euro. La giunta municipale ha, infatti, approvato una delibera con la quale, per chi viola l'ordinanza del 2001 in materia di petulanza e pubblicità ambulante, potrà vedersi notificare una contravvenzione dai 50 ai 30 euro.
Un'iniziativa che va a "colpire" soprattutto ristoratori, camerieri dei bar e titolari di noleggio barche e che già la scorsa estate aveva portato a una serie di multe nei confronti di una decina di operatori turistici.
"Abbiamo constatato con la polizia municipale che, nonostante le numerose contravvenzioni elevate lo scorso anno, il fenomeno è ancora persistente, soprattutto in Piazzetta e nella zona di Marina Grande - ha dichiarato il sindaco di Capri Gianni De Martino - ed abbiamo perciò deciso insieme di aggravare le sanzioni, confidando in un maggior controllo del territorio".
Il delegato al Turismo Antonino Esposito ha ribadito che "tale fenomeno impoverisce in maniera significativa la nostra immagine turistica", aggiungendo che "dopo gli incontri delle scorse settimane viene rinnovata la richiesta di collaborazione di operatori e categorie interessate. Il provvedimento preso sarà l'occasione di un rinnovato monitoraggio del fenomeno, e per questo ci riserviamo, nelle prossime settimane, di valutare la necessità di ulteriori conseguenze, anche in materia di concessione di suolo pubblico, per gli esercizi che continueranno a non sentire la responsabilità del danno che provocano a tutto il sistema turistico isolano", ha concluso.

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