Al Signor
Sindaco
del Comune di
Lipari
Lettera aperta (e propositiva) su indispensabili interventi
nella rete sentieristica del Comune di Lipari.
Gentile Sindaco,
tra meno di due mesi
ci troveremo nel pieno della stagione turistica 2016. Avendo l’opportunità di
una diretta conoscenza dello stato di molti sentieri del nostro comune, ritengo
utile segnalarle che alcuni di questi, di grande rilevanza in termini di
fruizione, versano in gravi condizioni a seguito delle piogge autunnali e dei
processi di erosione che le stesse hanno determinato.
Quello per il cratere
di Vulcano, almeno nella prima metà, è ormai quasi impraticabile, solcato da
profondi valloni che – probabilmente – sono stati causati (o quanto meno
amplificati) anche da discutibili interventi di regimentazione delle acque
meteoriche effettuati in passato.
Sempre a Vulcano, la
“Via Reale” pedonale che collega il Porto al Piano – recuperata alcuni anni fa
grazie al generoso intervento di volontari residenti nell’isola – è stata
interrotta dal crollo di una porzione, per un tratto di circa 20 metri lineari.
Il sentiero che dalle
cave di caolino scende verso il Palmeto, uno dei più frequentati dell’isola di
Lipari, versa in condizioni non meno gravi; ciò anche perché il precedente
intervento di “ripristino” (2013) è stato effettuato con l’ausilio di una
ruspa, come se si trattasse di un campo di calcio o di patate, e non di un
percorso che attraversa e costeggia versanti dove l’azione della pioggia assume
una maggiore incidenza.
In tutti e tre i casi,
si tratta di percorsi molto conosciuti e frequentati, che non esito a definire
indispensabili per il turismo “fuori stagione” – un turismo che conta numeri in
costante incremento e che pertanto ha grande importanza nella diversificazione
della nostra economia – e che, pertanto, richiedono interventi urgenti. È
probabile, per non dire certo, che anche altri sentieri presentino problemi
analoghi, e naturalmente mi riservo di segnalarli in successive comunicazioni.
Tuttavia, è chiaro che
se si continua ad operare “a colpi di ruspa”, non si fa che tamponare in modo
effimero i problemi odierni, creando invece i presupposti per ulteriori
peggioramenti. Gli interventi devono essere eseguiti rifacendosi a criteri di
ingegneria naturalistica, in particolare per quanto riguarda le canalette che
regimentano il flusso delle acque meteoriche.
Nel 2012, il Comune di
Lipari ha sottoscritto con l’Azienda Foreste Demaniali un’associazione
temporanea per ottenere finanziamenti destinati alla sentieristica, presentando
un progetto dettagliato che prevedeva il recupero di dieci sentieri. Dopo un
anno, l’Azienda – il soggetto capofila – si è vista assegnare a tale scopo dalla
Regione Sicilia ben 512.000 euro. Conosco la vicenda perché ricorderà come, in
una prima fase e su sua richiesta, ho collaborato (a titolo assolutamente
gratuito, è meglio specificarlo) fornendo indicazioni e suggerimenti.
Da allora sono stati
effettuati solo alcuni e non tutti gli interventi e – ho motivo di credere –
non sempre in maniera conforme al progetto: per fare un esempio, lungo il
sentiero Acquacalda-Rocche Rosse è stato allargato il tracciato, pulita la
vegetazione, ma il lavoro non è stato esteso al fondo in pietra o ai limitrofi muretti
a secco.
Ne deduco che una
parte dei 512.000 euro non sia stata ancora spesa.
Il Comune di Lipari
può avere contezza di quanta parte, con precisione? Di quanti interventi siano
stati effettuati, e di quanti restino da completare? Possiamo conoscere se
esistono collaudi delle opere, il nominativo di chi li ha fatti, e in quale
misura le stesse rispettino le previsioni progettuali?
Le rivolgo tali
interrogativi non per divagare, ma per due ragioni: la prima è che il Comune
era il reale beneficiario di un progetto ammesso a finanziamento con precise
finalità, e sarebbe grave se parte della somma fosse stata impiegata
diversamente; la seconda è che, appurando quanto sopra, potremmo trovarci nelle
condizioni di potere risolvere i problemi rappresentati senza ulteriore
aggravio per le già sofferenti casse dell’Ente, semplicemente ri-orientando
(con opportune varianti) la pianificazione degli interventi, avvalendoci di
personale che indubbiamente ha notevole esperienza e competenza, come quello
delle squadre della Forestale.
Auspicando che Lei
condivida tali proposte e che possa attivarsi di conseguenza, porgo distinti
saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
de La Sinistra
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