A Lipari da giorni si raccolgono le firme: “quello che Lipari e le Eolie chiedono – spiega Sara Basile, una delle promotrici del Comitato “Nasciamo a Lipari” – è adeguare una struttura esistente alle esigenze di una maggiore sicurezza, non chiuderla. Basterebbe fare turnare il personale sanitario, potenziare il reparto di Rianimazione, dotarlo di una culla per terapie intensive, dotare Lipari di un centro trasfusionale vero e proprio”. In questa vicenda – prosegue – “vanno considerati diversi aspetti: in primo luogo, il disagio delle partorienti, costrette ad affrontare la solitudine, la lontananza dalle famiglie e i costi di un soggiorno forzato che si può prolungare per settimane, a volte anche mesi”. Infine in polemica con le scelte del ministero della Salute Basile spiega: “il ministro Lorenzin spieghi perché in alcuni casi (Licata, Bronte, Pantelleria in Sicilia, ma anche Ischia, Portoferraio all’Elba tra le isole minori) questa soglia non è stata ritenuta necessaria”.
Da Petralia Sottana Eliana Polizzi spiega: “l’anno scorso a Petralia ci sono stati 124 parti e 300 (circa) interruzioni di gravidanza. Nessuno ha avuto problemi dopo la chiusura: le gestanti sono state trasferite direttamente a Termini senza complicazioni per le madri né per i bambini. Ma mi chiedo: e se fosse arrivata una partoriente con una situazione complicata e a rischio? E se, oltre la strada già lunga e dissestata, quella donna avesse dovuto anche affrontare ghiaccio e neve?
L’elicottero funziona, ma chiaramente non potrebbe partire con condizioni meteo avverse. Il disagio è davvero enorme e i rischi sono tanti”. Infine da Mussomeli, Rosalinda Amico spiega che: ”si iniziò il 13 gennaio 2014 con l’occupazione dell’aula consiliare e l’istituzione di un comitato “Giù le mani dall’Ospedale”, creazione del gruppo Facebook e relativa pagina che esiste tutt’ora. Si è organizzata inoltre una raccolta firme a cui hanno partecipato non solo i 17 comuni interessati ma anche coloro che risiedono all’estero e in altre città con il raggiungimento di 15500 firme circa”.(ANSA).
NDD - Intanto ieri all'ARS c'è stata l'audizione sull'argomento del sindaco Marco Giorgianni e delle altre località siciliane penalizzate. L’assessore Baldo Gucciardi ha comunicato che il Ministero non intende concedere ulteriori deroghe. Si punta ad un piano, elaborato dall’assessorato con il supporto di uno staff di tre esperti-medici, da sottoporre al vaglio della commissione dell’Ars e quindi al ministero della Salute.
Giorgianni ha reso noto che la Commissione Servizi sociali e sanitari , presieduta dall’on. Giuseppe Di Giacomo, sarà prossimamente a Lipari per incontrare il Consiglio comunale ed effettuare un sopralluogo all’ospedale per la tematica del Punto nascita.
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