Sono stati condannati a sei anni di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo plurimo gli ex sindaci di Messina e Scaletta Zanclea Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio, nel processo per l’alluvione che nel 2009 uccise 37 persone. Il giudice monocratico di Messina Massimiliano Micali ha invece assolto altri 13 imputati. A sei anni e mezzo dal disastro arriva dunque la prima sentenza.
13 assolti – Sono stati assolti perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto l’ex responsabile della protezione civile regionale Salvatore Cocina, l’ex commissario di Messina, Gaspare Sinatra, Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico, Alberto Pistorio Giovanni Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione; Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, progettisti; Salvatore Cotone, geologo, e Giovanni Randazzo, autore della nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponarà.
L’alluvione – Erano 168 le parti civili nel processo, oltre ai parenti delle vittime anche il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia.
A vario titolo l’accusa contestava i reati di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. I pubblici ministeri Antonio Carchietti e Antonella Fradà avevano chiesto condanne per un totale di oltre cento anni di reclusione. Alla lettura della sentenza erano numerosi i parenti delle vittime e gli abitanti delle zone colpite dall’alluvione. Prima un boato, poi acqua e fango piombarono su case, strade e persone. Alcune vittime non furono mai trovate. L’alluvione colpì pesantemente Giampilieri, frazione di Messina, ma anche i territori di Scaletta Zanclea e le frazioni Briga, Molino ed Altolia.
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