di Gustavo Conti
La Geoterme Vulcano S. r. l. nel corso degli ultimi anni ha intrapreso, in collaborazione con l’associazione locale “Vivi Vulcano”, un’attività di recupero e valorizzazione di aree di notevole interesse naturalistico/ambientale nell’isola di Vulcano cadute in totale stato di abbandono con l’ottica di una ritrovata fruibilità da parte dei visitatori.
La Geoterme Vulcano S. r. l. nel corso degli ultimi anni ha intrapreso, in collaborazione con l’associazione locale “Vivi Vulcano”, un’attività di recupero e valorizzazione di aree di notevole interesse naturalistico/ambientale nell’isola di Vulcano cadute in totale stato di abbandono con l’ottica di una ritrovata fruibilità da parte dei visitatori.
Già da questa estate si è ridato “respiro” alla rinomata “Valle dei Mostri” sita in località Vulcanello, famosa per le formazioni
laviche zoomorfe immerse in una vallata di sabbia nera cristallina, che da
decenni aveva snaturato il suo originario aspetto a causa della crescita
incontrollata di arbusti che avevano occultato la sua naturale caratteristica e
bellezza; i turisti che si recavano sui luoghi per ammirare le caratteristiche
formazioni laviche, delusi, l’avevano ribattezzato la “Valle delle Ginestre”.
La Geoterme Vulcano s.r.l., in più riprese e con un’accurata
scelta degli interventi da effettuare, ha reso nuovamente visibili le
caratteristiche formazioni laviche e ripulito dai rifiuti abbandonati dai
soliti avventori non rispettosi dell’ambiente. Si è potuto così, grazie a tale
attività, ammirare l’area nella sua selvaggia bellezza e fotografarla da parte
di chi è alla ricerca delle unicità dell’isola di Vulcano.
Posidonio Rodio descrive, in
maniera suggestiva, l’eruzione submarina che nel 183 a.C. formò Vulcanello:
unico vulcano delle Isole Eolie ad essere emerso dalle acque in epoca storica.
Esso è rimasto un’isola fino al formarsi dell’istmo sabbioso, nel corso del
1.500, dovuto all’accumulo di lave, detriti piroclastici e ceneri vulcaniche,
che lo hanno unito al resto dell’isola di Vulcano.
I tre centri eruttivi che hanno
creato Vulcanello, hanno prodotto le copiose emissioni laviche che hanno
formato tutt’attorno una piattaforma a forma di disco protesa verso il resto
dell’Isola, costituito principalmente dalle caratteristiche lave trachitiche e
tefritiche di colore rosso mattone dette “a corda” o “a budella” per la tipica
forma a onde della parte superficiale, dovuta alla viscosità della lava emessa.
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