È l'inconfutabile alchimia della Candelora, momento cristiano di transizione dalla festosità natalizia alla contrizione prequaresimale.
Giovedì scorso, ancora con l'entusiasmo di sempre e la mai sopita cristianità che ci è propria, questo excursus di fiamme e anime, ha sfilato lungo il corso liparota, al seguito della nostra "fiaccola spirituale", Padre Gaetano Sardella.
Una breve - ma intensa -processione luminosa alla volta della chiesa di San Pietro, dove alle 18:30 si è celebrata la tradizionale Messa.
Noi del Coro di Santa Maria di Portosalvo/San Pietro, sostenuti dal "sacro fuoco musicale" di Gianluca Zanca, abbiamo piacevolmente "brillato" di armonie e preghiera, lodi e invocazioni, in una fase storica e umana che soffoca nell'indifferenza generale ogni scintilla di autenticità, sotto le ceneri di solitudine e qualunquismo. E proprio al recupero del lume della ragione, contro i fumi della corruzione etica, hanno inneggiato gli esempi "pennellati" durante l'Omelia da Don Gaetano.
Quelle candele non sono mera materia! No! Sono un inno silente a una fede appannata e opaca. Sono immagine dell'estinto. Pienezza contro un vuoto. Parola di un non-luogo per ogni tempo!!! Calore che si vede ...unito a un'aura che, attraverso Cristo, fa eco nel cuore! Luce, luce, comunque luce....che irradia fuori e dentro noi!
Gianluca Veneroso
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