(Gazzetta del sud) Il gup Salvatore Pugliese, su richiesta del pm Matteo De Micheli, ha rinviato a giudizio Enrico Reitano 65 anni di Lipari, perché quale datore di lavoro e committente dell’opera dovrà rispondere – nel processo che inizierà il 26 giugno – di omicidio colposo per l’infortunio sul lavoro in cui, il 28 settembre del 2013, perse la vita l’operaio Bartolomeo Todaro di 39 anni. La vittima dell’infortunio, padre di due bambini, perse la vita a seguito del crollo di un muro di un vecchio fabbricato che stava per essere ristrutturato con opere risultate abusive. I familiari di Bartolomeo Todaro si sono costituiti costituiti parte civile con l’avv. Rosario Venuto; mentre l’imputato è difeso dall’avv. Giambattista Freni.
Il tragico incidente è avvenuto la mattina del 28 settembre 2013 in un cantiere della frazione Quattropani, in località Chiesa Vecchia. Le indagini stabilirono che le opere di ristrutturazione di un rudere di proprietà dello stesso datore di lavoro stavano per essere realizzate abusivamente, tanto che è pendente – sempre nei confronti di Reitano – un altro procedimento per illeciti edilizi. Inoltre sono state rilevate nel cantiere edile numerose violazioni delle norme per la prevenzione degli infortuni addebitabili allo stesso Reitano che nel crollo del muro, di cui non era stata valutato il potenziale rischio di crollo, rimase ferito. Lo stesso muro sarebbe stato reso a rischio a causa dei fori praticati alla base allo scopo di creare l’appoggio di travetti in cemento armato per la successiva realizzazione del solaio di copertura del piano terra.(l.o.)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.