La Fisascat Cisl Sicilia rilancia la battaglia per la destagionalizzazione del turismo e per una revisione della Naspi. A tal fine il segretario regionale aggiunto Pancrazio Di Leo ed il segretario generale della Fisascat Cisl Messina, Salvatore D'Agostino, hanno consegnato nelle scorse ore a Taormina al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e al vice al vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello, a firma del segretario generale Fisascat Cisl Sicilia Mimma Calabrò e Pancrazio Di Leo (segretario generale aggiunto Fisascat Cisl Sicilia) una lettera che era stata già consegnata nel novembre 2016 al Ministro Dario Franceschini e all'assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo. Al governatore Crocetta è stata, inoltre, data copia della petizione "Lavoro e Naspi" presentata nel 2016 al Ministro del Lavoro Poletti nei mesi scorsi con oltre 5 mila firme. La Fisascat Cisl Messina ha consegnato sempre a Crocetta copia dell'accordo sulla stagionalità nella Zona ionica, con le relative proposte per ampliare il periodo di attività turistica e ricettiva. Nel documento in oggetto viene definito il periodo di stagionalità ed il relativo rapporto di lavoro che sempre più spesso si va restringendo, determinando poi difficoltà per i lavoratori e le loro famiglie nel periodo invernale e cioè nella bassa stagione quando le attività del settore sono chiuse.
Taormina si conferma, quindi, l'epicentro siciliano della mobilitazione a sostegno dell'occupazione nel comparto turistico. Non a caso il segnale era stato dalla Fisascat Cisl Sicilia anche lo scorso novembre in concomitanza della sessione conclusiva de “Gli Stati Generali del Turismo in Sicilia”, la due giorni di dibattito promossa allora dall'assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, con la partecipazione del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Franceschini. La Fisascat, attraverso l'incontro con il presidente Crocetta, ha evidenziato la volontà di rilanciare l'impegno sui temi che riguardano i lavoratori del comparto turistico. "Temi che da sempre ci vedono sul campo per sostenere un comparto cardine e trainante dell'economia del Paese e anche della Regione, a cominciare dal tema della destagionalizzazione" ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Sicilia Mimma Calabrò.
"Con la destagionalizzazione intendiamo proporre un nuovo modello di sviluppo, che dia più stabilità a tutto il sistema turistico regionale e che sia in grado di garantire un'occupazione stabile, valorizzando contemporaneamente la professionalità dei lavoratori", sostiene la sindacalista. In questo senso si chiede alle Istituzioni ed ai vari attori protagonisti del territorio un'azione incisiva e concreta, finalizzata alla programmazione degli eventi durante tutto il corso dell'anno.
"Come ha avuto modo di sottolineare il nostro segretario regionale, Mimma Calabrò - spiega Pancrazio Di Leo - all'azione contrattuale e ai vari aspetti normativi sui quali il governo regionale e quello nazionale sono chiamati a fare la propria parte, devono essere affiancate azioni sinergiche con i diversi attori del comparto turistico, cercando per esempio di prolungare i rapporti di lavoro in entrata ed uscita producendo possibilmente rapporti di lavoro continui superiori alla stagionalità .
"Il turismo in Sicilia - ha aggiunto Pancrazio Di Leo - rappresenta oggi il 10% del Pil ed è paradossale che a fronte anche di dati turistici positivi e di incrementi delle presenze si assiste a un calo dell'occupazione nel comparto, come nel comprensorio taorminese dove la forza lavoro viene chiamata in servizio in periodo talmente stretti da creare difficoltà ai lavoratori anche per l'accesso alla Naspi. Eloquente appare la statistica dei 30mila addetti del comparto turistico in Sicilia rispetto ai quali solo 10mila rientrano in quella che si può classificare occupazione stabile".
"I 20 mila addetti stagionali - aggiunge il segretario generale della Fisascat Cisl Messina, Salvatore D'Agostino - svolgono pertanto un ruolo determinante per la tenuta del settore turistico. Teniamo anche conto che nell'hinterland ionico sono 10 mila gli addetti impiegati nel settore, tra commercio e alberghi. Perciò sono necessari interventi legislativi mirati, anche sul sostegno al reddito, se non vogliamo disperdere le professionalità dei lavoratori, vero punto di forza che rende competitivo il turismo".
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