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domenica 16 aprile 2017

L'augurio di Don Lillo Maiorana della Basilica minore di San Cristoforo (Canneto)

Carissimi fratelli e sorelle delle comunità parrocchiali di Canneto, Acquacalda e Pirrera, fratelli e sorelle che ci seguite dell'Australia, amici tutti di facebook,
di fronte alle crisi, alle sofferenze, al distacco dalle persone care, alle paure che abitano il nostro cuore, la Pasqua, come una luce, entra dirompente nel profondo del nostro essere. 
Se ci sono tante piccole risurrezioni nella nostra vita è perché c'è la risurrezione di Cristo. Essa è la causa di tutte le risurrezioni.
Ci fu un momento in cui il grido: «È risorto!» risuonò per la prima volta nel mondo. Ci dice il Vangelo che, alle donne recatesi al sepolcro, il mattino di Pasqua, l'angelo disse: «Non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto». Possiamo immaginare cosa successe dopo queste parole: le donne si precipitarono, entrarono trafelate nel cenacolo e tutte insieme, confusamente, si misero a gridare: «È risorto dai morti!». La notizia della risurrezione cominciava così la sua corsa attraverso la storia, come un'onda calma e maestosa che niente e nessuno potrà più fermare fino alla fine del mondo.
Quest'onda sonora adesso raggiunge anche noi. Sono passati molti secoli ed essa risuona oggi limpida e fresca come la prima volta. «Non abbiate paura! Gesù, il crocifisso è risorto». Cristo, quindi, è vivo! Tocca a noi, ora, annunciare con gioia a tutti gli uomini la vittoria della vita sulla morte. Tocca a noi riaccendere la speranza nei cuori di chi ci sta accanto, perché ci è stata aperta una strada che niente e nessuno potrà mai chiudere. Questa notizia illumini la vita di chi ha il cuore avvolto nelle tenebre e nella disperazione.
Ecco, allora, il mio augurio pasquale: lasciatevi coinvolgere da questa "bella notizia" che è capace di dare una direzione alla nostra esistenza!
Auguri

Don Lillo Maiorana

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