Caro Pino,
Tu sfondi una porta aperta laddove auspichi e suggerisci una sinergia tra tutte le componenti della nostra Comunità ( con la “C “maiuscola) al fine di risolvere le diverse problematiche che la affliggono; da ultimo il disagio dei pescatori.
Ma permettimi di evidenziare come nel Tuo ragionamento alle premesse non segua una coerente conclusione atteso che, a chiare lettere (“cari amici pescatori tutte le vostre richieste ed aspirazioni hanno un nome ed un cognome: Area Marina Protetta delle isole Eolie”) l’unica soluzione prospettata è solo ed esclusivamente la istituzione della AMP, tacendo del tutto d’altro.
Mi sono semplicemente limitato, da studioso della materia oramai da anni, ad evidenziare che una tale soluzione, laddove adottata, è stata spesso duramente contestata proprio dai pescatori.
Invitavo quindi a riflettere sull’assunto.
E senza affrontare altre, ed altrettanto importanti, ricadute pregiudizievoli per le comunità locali che conseguono spesso alla istituzione di ampie zone di interdizione alla libera (che non vuol dire dissennata) fruizione del mare.
Forse sarebbe più utile all’ambiente parlare di depurazione e sversamenti piuttosto che cerchiare sulla carta nautica questa o quella zona cui affibbiare..... le prime lettere dell’alfabeto.
Sempre disponibile a discuterne, come sai.
Angelo Pajno
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