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venerdì 23 giugno 2017

Sfogliando la margherita...in attesa delle decisioni del sindaco Giorgianni (di Michele Giacomantonio)

Su uno dei network locali – che svolgono una importante funzione sociale anche per la nostra politica locale cercando di andare oltre i comunicati ufficiali dei gruppi e dei partiti qualche volta indovinando e qualche altra sbagliando ma sempre stimolando una riflessione e un dibattito nell’opinione pubblica – leggo una notizia circa una riunione del PD che sarebbe avvenuta ieri pomeriggio e di cui non so niente malgrado faccia parte del Direttivo. 
Certo nel PD ci sono state, ci sono e ci saranno sempre molte discussioni, molti confronti, molti dissensi ma è un partito che ha una grande storia di democrazia e non tollererebbe colpi di mano da parte di sottogruppi magari supportati da qualche parroco dei Nebrodi. Per questo credo che quella pubblicata sia una voce dal sen fuggita che esprime qualche aspettativa personale ma nulla di più.
Si fanno i nomi di Tiziana De Luca e di Giacomo Biviano per la Presidenza del Consiglio. Che la Presidenza spetti al PD mi pare fuori di dubbio con quattro consiglieri sugli 11 di maggioranza e i 16 dell’intero Consiglio è la maggiore forza politica. Tiziana e Giacomo mi sembrano due ottime proposte: la prima è riuscita a coagulare intorno a se una maggioranza di voti di tutto rispetto (814 se non mi sbaglio) e il secondo può invece vantare una lunga esperienza – tre mandati se non vado errato come consigliere, capo gruppo ed anche assessore per alcuni mesi – e importanti battaglie politiche. Ma anche Gaetano Orto e Fabiola Centurrino non mi paiono ipotesi da scartare: hanno avuto comunque una ottima prestazione elettorale (734 voti Gaetano se la memoria mi sostiene e 811 Fabiola solo 3 voti in meno di Tiziana) ma soprattutto hanno svolto un lavoro egregio come assessori e per questo credo che gli elettori li abbiano premiati. Se dovessi esprimere una opinione suggerirei al Segretario di convocare subito una assemblea degli iscritti e lasciare a loro di decidere.
L’altra notizia del network è la candidatura di Orto a vice sindaco senza dare le dimissioni da Consigliere. Ora che Orto possa e sappia fare il vice sindaco non c’è ombra di dubbio. Lo ha dimostrato nei cinque anni passati sciogliendo nodi piuttosto difficili come per il rifornimento idrico, lo scarico dei reflui, il pagamento della tassa di sbarco da parte delle marinerie private, l’incredibile blocco delle cuccette del pianterreno del cimitero, lo sbocco del bando del megaparcheggio, ecc. Ma non credo che il PD possa permettergli di non dare le dimissioni da Consigliere e per almeno due ordini di motivi: il primo è perché questa è stata una linea costante del Partito che ha imposto a Giacomo Biviano ( che si dimise da Assessore) ed allo stesso Orto (che si dimise da Consigliere) e non si vede perché dovrebbe cambiarla o fare un’eccezione; La seconda è che sinceramente ritengo che la norma sia sbagliata ed illegittima perché permetterebbe ad un soggetto politico di essere allo stesso tempo controllore e controllato. Pensate ad un Assessore che fa il Bilancio e poi lo sottopone al Consiglio che funge da organo di controllo e quindi lo vota. E questo varrebbe per tutti gli atti di programmazione su cui il Consiglio ha competenza. Al di là della legge penso che un ricorso alla magistratura di controllo produrrebbe conseguenze devastanti.
Quindi Orto potrebbe fare il vice sindaco o l’assessore dimettendosi, ma dimettendosi verrebbe a sminuire il peso del PD in Consiglio e la garanzia maggiore che i consiglieri eletti possono offrire ai propri elettori di riuscire a realizzare il programma promesso. Si potrebbe assumere questa responsabilità ed il PD potrebbe tollerarlo?
Michele Giacomantonio

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