Questi è uno scrittore, filosofo, poeta americano di metà Ottocento che ha posto, in modo molto vivace, questioni relative a decrescita, ecologia e sostenibilità. Lui ricercava la solitudine, il silenzio, la semplicità in un mondo che gli sembrava sempre più votato al “gossip”, al caos, al chiasso .
L’anno scorso l’edizione fu dedicata a Shakespeare.
A Stromboli, nel corso di una settimana, si svolgeranno spettacoli per strada, sulle spiagge, al porto, ovunque ci sia spazio per l’arte.
Una manifestazione quella strombolana che rinuncia ad amplificazioni, corrente elettrica e si sviluppa con la forza coreografica dei soli elementi della natura: il sole, la luna, le stelle, il mare, il vento.
Di ecologico il teatro che andrà in scena a Stromboli, non ha solo la compatibilità con l’ambiente ma anche la scelta dei testi, assoluti, puri.
“Oltre alla natura, la Festa – spiega Alessandro Fabrizi, attore, regista e direttore artistico e “inventore” della rassegna – vuole riportare al centro della scena l’uomo, la sua voce, il suo corpo, la sua capacità di mettersi in relazione senza filtri o effetti artificiali”.
Saranno presenti “attori veri”, in molti casi anche noti al grande pubblico che, anche quest’anno, come già accaduto nelle precedenti edizioni, spesso arriveranno all’ultimo istante ad assistere o a improvvisare.
Due eventi molto significativi: il primo è un saggio di Virginia Woolf su Thoreau, letto da Isabella Ferrari. Il secondo è un ricordo di Margaret Fuller - la prima a pubblicare quest’autore - letto da Maya Sansa. Entrambi sono stati prodotti appositamente per la festa, prima non ne esistevano traduzioni italiane.
Da evidenziare, inoltre, un concerto del jazzista Riccardo Biseo e una “messa in spiaggia” in una grotta in cui si accede con le barche.
Previsti anche due laboratori per bambini sulle energie: uno dedicato alla raccolta differenziata, l’altro tenuto dalla Ong “Liter of light” per costruire una lampada solare.
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