Riceviamo e pubblichiamo:
Caro direttore.
sono Luana Zaia, titolare di un servizio spiagge Luana.
Il mio servizio spiagge come altri, effettua un servizio di Taxi Mare verso le spiagge della costa nord-est dell’Isola di Lipari con partenze da Canneto – zona Calandra e da Lipari centro – zona Porto, grazie ad un REGOLARE servizio di pulmino regolarmente autorizzato dalla motorizzazione di Messina ( cosa che in tanti a Lipari non hanno ma che le autorità competenti fanno finta di non vedere, nonostante ormai chiunque a Lipari utilizza per la propria attività ).
Ogni anno, la mia attività viene controllata dagli organi competenti per quanto riguarda:
– suolo pubblico
– Libri contabili
– Assunzioni
– E tutti gli accertamenti che un’attività di consueto deve avere.
Proprio perché la mia attività su Lipari è presente da ben 18 anni, è proprio perché in ogni attività non si è mai arrivati, io annualmente cerco di crescere e allo stesso tempo di essere più in regola possibile, non voglio essere presuntuosa da dire sono in regola al 100%.
La sede di Lipari quest’anno, come ormai da ben 7 anni, è nel corso Vittorio Emanuele zona porto con regolare contratto di affitto.
Quest’anno arriva il tanto atteso accertamento suolo pubblico, faccio presente che all’esterno della mia sede operativa ho un promo-stand pubblicitario… beh le autorità me lo trovano oltre il prospetto consentito è molto silenziosamente accetto il verbale facendo presente alle autorità che sul corso Vittorio Emanuele pochi metri sopra la mia sede , altre attività hanno cartelloni e tavoli per le escursioni senza nessuna autorizzazione e che ritengo che prima di arrivare a chi paga regolare affitto mensile dovrebbero passare da chi è completamente “abusivo” senza nessuna autorizzazione per potersi mettere sul corso principale; mi viene risposto : si mettono dopo le 20 e noi non ci siamo più…! Beh rimango senza parole…
Sempre nella sede di Lipari arrivano anche gli altri controlli.. ma li aspetto come ogni anno con tanto di sorriso, perché quando sei in regola così si devono aspettare!!!
Ora è qui che spiego il motivo della scelta del titolo della mia lettera a voi caro direttore; a giugno dell’anno corrente al comune di Lipari esce una delibera che individua con tanto di planimetria allegata gli spazi dedicati ai chioschi da adibire a biglietteria per escursioni e servizi turistici. (Per visualizzare la delibera cliccare su questo link) http://www.sfogliami.it/sfogliabili/156051/documento%20-1604%20(3).pdf
Penso: finalmente, ci voleva proprio almeno quest’anno su Canneto – zona Calandra siamo apposto e non bisogna pagare il suolo pubblico…
Sa benissimo direttore, quante spese si devono affrontare per mettersi in regola ogni anno… ma io come ogni anno PAGO tutto ciò che si deve pagare per esser in regola.
In data 7 agosto a Canneto- zona Calandra si presenta un tecnico del comune di Lipari con le autorità competenti chiedendo la richiesta del suolo pubblico con relativo pagamento… la mia addetta alla biglietteria mi chiama comunicando tutto ciò che le stavano richiedendo; chiedo gentilmente di passarmi telefonicamente il tecnico del comune e faccio presente la delibera spiegando che la suddetta mi dà diritto all’utilizzo del suolo pubblico per la collocazione di una struttura precaria in legno per un periodo temporaneo estivo senza il pagamento di suolo pubblico. Il tecnico del comune disconosce la delibera e mi chiede l’invio della suddetta, che io effettuo tramite whatsapp sul suo numero di cellulare e mi dice ok grazie.
Quindi non rilasciandomi nessuna copia di accertamento effettuato e non rilasciandomi nessun verbale, penso che sia tutto apposto.
In data 19 settembre i vigili mi notificano una lettera del comune che mi chiede la rimozione della struttura precaria entro 90gg dalla data di notifica; dico ok senza nessun problema considerando che la mia attività in data 17 settembre aveva effettuato l’ultimo giorno per questa stagione.
In data 29 settembre andando su Canneto dalla piazza di Canneto fino alla zona di Calandra noto tutti i proprietari di altri servizi che stavano provvedendo alla rimozione dei propri chioschi, tra me e me penso: ok hanno finito un po’ tutti la stagione anche per quest’anno.
Invece, il 30 mattina intorno le 11 mi arriva una chiamata dalla stazione dei carabinieri chiedendo di me o di qualcuno della mia famiglia davanti al mio chiosco nella zona di Calandra; mi presento insieme a mio padre e mio fratello e rimango sorpresa di quello che i carabinieri mi dovevano notificare e soprattutto fare.
In mano avevano un mandato di sequestro e una denuncia penale per me e mio padre in quanto il Comune di Lipari in data 7 agosto aveva constatato un’ infrazione per occupazione suolo pubblico e aveva mandato tutti gli atti alla Procura.
Attenzione ci tengo a precisare che anche coloro che hanno tolto il chiosco sono stati accusati di occupazione suolo pubblico e quindi anche gli altri su Canneto hanno una denuncia penale da parte del comune di Lipari… ma chiedo: Come fa il Comune a fare una delibera e a non portare a conoscenza i suoi tecnici con i relativi uffici ?! Come fanno gli organi competenti a non conoscere una delibera comunale?! Come fa il Sindaco a non far rispettare le proprie delibere?!
Come mai gli organi competenti controllano a uno si e all’altro no?!
Perché gli abusivi sul corso con cartelloni e tavoli non li vede nessuno?! E soprattutto perché l’ufficio tecnico del comune di Lipari con gli organi competenti dato che passano dalle strutture a Canneto non passano a Lipari centro in pieno corso?!
Attenzione io parlo e scrivo proprio perché ho le foto caro direttore (…)
BENE, io sono contenta che non devo niente a nessuno, io sono contenta che a me non mi comprano, io sono contenta che ragiono con la mia testa e io sono contenta che il grazie lo devo solo alla mia famiglia e a me stessa… perché io le persone le guardo in faccia e non abbasso la testa a nessuno !
Probabilmente adesso si pensa: guarda a questa che cosa scrive, ora gli faccio vedere io o vediamo il prossimo anno se è come dice che è tutto in regola… si, vi aspetto, vi aspetto col sorriso e a braccia aperte ma con i documenti in mano per farvi vedere che a Lipari non tutti hanno il terrore di dire quello che pensano e quello che succede, soprattutto se quello che succede è vergognoso perché tra loro tecnici e organi competenti non si consultano e tutti sono all’oscuro di questa delibera…e ora mi auguro che tutti i miei colleghi che si sono beccati come me un provvedimento penale (solo per aver seguito una delibera comunale emanata nel periodo elettorale che nessuno conosce) e a tutti i miei colleghi che come me hanno un chiosco sequestrato ( struttura precaria, quindi ridono anche i polli, perché un chiosco si costruisce con pochi euro) abbiamo il coraggio di ribellarsi e ritengo che dovremmo unirci per farsi che la legge venga rispettata da tutti e no solo da chi è ( secondo loro ) “fissa” perché paga regolare affitto e tasse …apriamo gli occhi, e dite grazie solo a voi stessi per tutto ciò che vi permetta di lavorare, non abbassate la testa solo perché ci sono state promesse.. perché queste sono dimostrazioni che neanche le cose deliberate vengono rispettate!
Scusi direttore per lo sfogo ma le chiedo la gentilezza di pubblicare la mia lettera e le mie foto ( delibera e foto del mio chiosco, perché voglio far vedere in che paese siamo.. si , il paese delle barzellette)
Cordiali saluti
Luana Zaia
NDD - Sin qui la lettera della signora Zaia che pone tutti di fronte, tra l'altro, ad una decisa incongruenza: una delibera di giunta della quale gli uffici competenti non tengono conto, al punto da inviare gli atti dell'occupazione abusiva del suolo pubblico alla Procura.
Questa , poi, ha emesso il provvedimento di sequestro penale, eseguito, e non poteva essere altrimenti visto che è un atto della Procura, dai carabinieri. Il penale riguarda anche chi il "chioschetto" lo aveva già smontato.
NDD - Sin qui la lettera della signora Zaia che pone tutti di fronte, tra l'altro, ad una decisa incongruenza: una delibera di giunta della quale gli uffici competenti non tengono conto, al punto da inviare gli atti dell'occupazione abusiva del suolo pubblico alla Procura.
Questa , poi, ha emesso il provvedimento di sequestro penale, eseguito, e non poteva essere altrimenti visto che è un atto della Procura, dai carabinieri. Il penale riguarda anche chi il "chioschetto" lo aveva già smontato.
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