Gentile Direttore,
vorrei informare la comunità dei
suoi lettori che nella giornata odierna un importante canale televisivo
nazionale ha mandato in onda un servizio riferito ad una situazione di
criticità relativa al plesso scolastico di Vulcano dove una pluriclasse di 21
alunni si rifiuterebbe di entrare in classe per protestare contro l’essere una
pluriclasse di tre classi in una e di svolgere l’attività in un ambiente
inadeguato.
Vorrei precisare che il servizio, più che nel contesto
di un programma di cronaca meglio si sarebbe collocato in un programma di
storia: quella situazione è stata affrontata e superata da tempo da chi ne
aveva la responsabilità e la possibilità, garantendo a quegli alunni quel
diritto e quella dignità che hanno comprensibilmente reclamato. Il Network che
lo ha realizzato lo ha reso pubblico con un certo ritardo sull’evolversi degli
eventi, senza preoccuparsi di verificare se le cose fossero ancora a quel modo.
Si auspica
ancora un intervento di natura legislativa che, in modo più sistematico,
garantisca nel tempo il diritto all’istruzione anche in quelle situazioni
logistiche, come quelle delle piccole isole, che richiedono attenzione e
sensibilità al carattere particolare di un territorio singolarissimo: ma si
tratta di un altro tipo di percorso che richiede un’attenzione di natura più
politica che amministrativa.
Amareggia constatare con quale leggerezza i media del
nostro tempo non abbiano scrupoli nell’utilizzare spesso la scuola come
argomento da operetta piuttosto che con la serietà e l’importanza sociale che
le sono assolutamente dovuti.
Renato Candia
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